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La posta di Musica & Memoria / 2007-2015 |
In questa pagina sono
raccolte sotto forma di
FAQ le risposte
ai quesiti di interesse generale
inviati alla casella di posta
di Musica & Memoria. |
Q |
Michele L. - 10 dicembre 2015 (L'importanza del DAC rispetto al player software) |
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Grazie
per l'ampia risposta (vedi question del 25/9, ndr), e scusa
se ti riscrivo, ma alcune cose non mi sono chiare. Ho sempre pensato
che il costo dei lettori CD e la loro qualità dipendano dal
convertitore digitale-analogico. Nel sistema
computer-DAC-altoparlanti allora come mai il player PC fa la
differenza? Non lo metto in dubbio, e ringrazio per i 3 che mi hai
segnalato, ma sono curioso di capire cosa cambia rispetto a VLC, o
qualunque altro, visto che il segnale lascia il PC ancora digitale.
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A |
13 dicembre 2015 |
Provo
a darti qualche risposta. Il
player (software) è invece un componente che al momento fa ancora la
differenza. Non deve infatti solo spostare dati binari da qua a là,
ma effettuare anche elaborazioni (controllo del volume, conversioni
di formato ecc.) che possono essere effettuate in vari modi. Ad
esempio i player progettati per l'audio lavorano unicamente in
memoria per minimizzare ogni effetto negativo di eventuali ritardi
nel tempo, a prezzo di un tempo di avvio superiore. Per i diffusori, marche e modelli sono una infinità, in tempi recenti ho potuto ascoltare i modelli di fascia alta di due produttori molto noti, ProAc K6 e B&W serie 800, e sono sembrati anche a me molto convincenti, parere comune peraltro a molti; sono anche molto adatti alla classica per grande orchestra. Se il tuo budget consente di arrivare a queste marche, magari a serie inferiori, credo che potrai essere soddisfatto, anche se ovviamente prove esaustive (almeno due a distanza di tempo) sono obbligatorie. Infine il FLAC: sì, è una compressione senza perdita, una volta ricodificato torna identico all'originale, come il noto protocollo Zip che usiamo in informatica. Quello che manca rispetto al CD è la confezione e il libretto, che possono avere la loro comodità, specie nella classica. A parità di prezzo se non ci sono problemi di spazio continuerei a comprare i CD. Se invece il download è in HD è un altro discorso. |
Q |
Claudia M. - 21 novembre 2015 (Un semplice impianto hi-fi con un budget di 700€) |
1 Mi scuso in anticipo per la banalità della domanda. Vorrei acquistare un impianto hi-fi per casa spendendo al massimo 700 euro, è possibile? Se sì, cosa mi consigliate? Vi ringrazio molto. |
2
Grazie per la gentilezza della
tua risposta. Io vorrei ascoltare musica su CD principalmente,
talvolta la ascolto anche da chiavetta. Più in là mi piacerebbe
anche aggiungere anche la possibilità di ascoltare vinili. La stanza
è una stanza di circa 30 mq e vorrei poi acquistare una buona
cuffia. Per quanto riguarda il tipo di musica che ascolto, darò una
risposta strana: ascolto jazz, classica, psichedelica, cantautori
americani... insomma mi piacciono molti generi. |
A |
21-28 ottobre 2015 |
1
Per una risposta serve qualche
altro elemento. Un impianto per l'ascolto in hi-fi ha diverse
varianti e la prima è la sorgente, ovvero
da dove arriva la
musica (la sorgente). In
questo post del nostro blog sono riassunte le 4+1 scelte
principali che sono disponibili ora. |
2
Claudia:
Amplificatore
Diffusori Meno problemi invece sulla marca da segnalare, perché attualmente il primato del rapporto qualità / prezzo e della versatilità lo ha una casa italiana (che non produce in Italia né in Europa, come nessuno in questo livello di prezzo, ma progetta in Italia) e che si chiama Indiana Line. Le due linee migliori sono le Diva e le Nota. Tra le Diva ti puoi avvicinare solo a un modello da scaffale, la Diva 552 (16x28x28 profondita sono le dimensioni) mentre con la serie inferiore la Nota 550 (17,5x88x27) da pavimento ci rientrerebbe. Avrebbe anche una risposta più estesa ai bassi e forse sarebbe la scelta migliore per un primo impianto (poi migliorabile quando affinerai anche l'ascolto con l'esperienza e individuerai i limiti). Per vedere come sono basta che le cerchi su Amazon dove ci sono anche le recensioni che però ti invito a prendere con le molle (non sono di esperti).
Lettore Riguardo alla chiavetta però ti voglio segnalare una alternativa. Immagino che contenga file audio compressi scaricati da varie parti e di variabile qualità o ottenuti da CD copiati. Correggimi se sbaglio. Potresti invece con la modica cifra di 10 Euro al mese (9,99 per la precisione) farti un abbonamento Spotify e avere a disposizione tutta la musica che ti viene voglia di ascoltare. Se hai un tablet o uno smartphone (immagino di sì) ti basterebbe solo un oggetto chiamato Google Chromecast dal modico costo di 39 € per collegare Spotify al tuo nuovo amplificatore e ascoltare con buona qualità e grande comodità la tua musica preferita. Penso sia tutto ma scrivimi di nuovo se qualcosa non fosse chiaro. |
Q |
Fabio M. - 20/21 novembre 2015 (Conversione ottimale da HD a CD) |
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1 Salve,chiedo consigli per compiere al meglio un'operazione probabilmente banale, ma che ad oggi non ho mai eseguito. Vorrei creare un CD Audio con file a risoluzione 44.1kHz 24 bit acquistati in rete. Non sarebbe la prima volta che masterizzo un CD, ma in genere l'ho fatto partendo da file in "qualità CD" a 16bit.Il software per la masterizzazione converte il formato audio di partenza e ne adatta la risoluzione per lo standard CD, ma in questo caso deve eliminare dei bit passando da 24 a 16 e questo è un processo delicato. Come posso preservare una certa qualità pur perdendo inevitabilmente informazione? Grazie. Fabio 2 (Fabio precisa ulteriormente la richiesta qualche giorno dopo) La perdita di qualità e il sacrificio in termini di bit li ho messi in conto, ma temevo per svolgere il lavoro al meglio di essere costretto a semi-professionali interventi come il dithering, che richiede una certa capacità. |
A |
21-22 novembre 2015 |
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1 Non è possibile preservare la stessa qualità audio. Il formato CD è a 16 bit e la conversione in questo caso prevede un downgrade di qualità nel quale vengono sacrificati i cosiddetti bit meno significativi. È una operazione molto semplice e rapida se eseguita con Foobar2000 e per di più anche gratuita. Sul blog ci sono diversi post in proposito. Percepire la perdita di qualità però non è immediato, la differenza non è facilmente percepibile all'ascolto. Puoi verificare tu stesso se senti una differenza con una prova a confronto in cieco, quando avrai due sorgenti con lo stesso materiale musicale. Devi solo fare attenzione che il livello di volume sia il più possibile simile (usa magari un fonometro) e poi trova un volontario/a per commutate tra A e B scegliendo uno spezzone di musica non troppo corto e di qualche complessità. Il volontario/a segnerà le commutazioni A/B senza fartelo sapere e chiedendoti ogni volta quale era la migliore per te o se non sentivo alcuna differenza. Poi facci sapere.
2
Si, è una buona idea, aggiungere
il dithering può dare un miglioramento, nel caso di Foobar2000 è una
semplice opzione. Volendo sono anche disponibili in questo software
numerose opzioni DSP (digital signal processing) che si possono
sperimentare. |
Q |
Aldo F. - 14 novembre 2015 (I mitici archivi Davoli) |
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Non si
trovano notizie sulla selezione piemontese della prima edizione del
Trofeo Davoli che diede al complesso vercellese I Capostipiti il
titolo di "campioni del Piemonte". |
A |
25 ottobre 2015 |
Gli archivi Davoli sono un mito. Per prima cosa non si sa che cosa la Davoli abbia conservato all'epoca, certo non le riprese filmate che è improbabile abbiano fatto (costava parecchio a differenza di oggi e idem per le riprese audio che costavano solo un po' meno). Se ne avessero fatte anche solo per qualche occasione speciale, tipo la finale, sarebbero su YouTube dove ormai c'è tutto. Probabilmente avevano tenuto solo le fatture e i documenti contabili, e i partecipanti gli attestati delle posizioni raggiunte.
Documenti contabili poi probabilmente andati distrutti perché la
Davoli strumenti musicali ha chiuso o è fallita in data imprecisata
(credo negli anni '90 le ultime attività, la produzione di strumenti
e amplificatori anche prima). In seguito si era occupata di
distribuzione e a Parma c'è ancora un centro gestito dal figlio del
fondatore Athos Davoli. Non c'era all'epoca una grande attenzione a
mantenere documentazione di fenomeni di costume destinati a rapida
obsolescenza. Esiste però un libro sui tornei fuori catalogo non
abbiamo. Comunque in quella edizione in finale vinsero i Mat 65
davanti ai Corvi e ai Trolls, ma non ebbero grande fortuna. |
Q |
Fiorenzio g. - 8-14 ottobre 2015 (Il posizionamento dell'impianto in un ampio ambiente) |
In
riferimento al Vs articolo
qua:
Volendo sonorizzare tutto l'ambiente (accettando una certa disomogeneità tra lato dx e sx) quali soluzioni si possono considerare più adatte (o meno inadatte) dal punto di vista geometrico per il posizionamento di n. 2 diffusori (+ eventuale/i subwoofer come accennato) considerata la pianta atipica del locale e le dimensioni? |
A |
25 ottobre 2015 |
Come sai, se hai letto l'articolo, il posizionamento è critico solo per la esigenza di ricostruzione spaziale, per una sonorizzazione tipo locale bastano una serie di altoparlanti equi-spaziati con pressione sonora adeguata. Quindi è necessario individuare un triangolo equilatero abbastanza ampio con però nessun ingombro (o molto limitato) tra il punto di ascolto e i diffusori. Nel tuo locale gli altoparlanti potrebbero essere posizionati ad esempio sulla parete corta lato sx (ma il punto di ascolto sarebbe in mezzo alla stanza) oppure sul lato lungo dalla parte delle finestre della metà locale di sinistra (ma i diffusori sarebbero molto distanti e soprattutto non dovrebbero esserci altri mobili o divani in mezzo, quindi da un lato all'altro del grande locale). Soltanto tu, in base all'arredamento effettivo attuale o futuro o spostato puoi trovare il "triangolo" giusto. Nel resto della sala si sentirà comunque la musica anche se per un effetto discoteca ti servirà almeno una seconda coppia di casse sul semi-locale dx.
Venendo alla potenza necessaria, la differenza non la fa
l'amplificatore ma la fanno le casse e la loro efficienza. Diffusori
a torre comuni come la serie CM della B&W per fare un esempio hanno
una sensibilità intorno agli 88 dB e in un locale grande e
assorbente come il tuo per una apprezzabile dinamica richiedono
ampli dai 70W in su. E dovrebbero essere anche buone, le casse, per
non incorrere in problemi di compressione ad alto volume. Ampli a
stato solido perché se a valvole avrebbero costi proibitivi e se
mini classe D sarebbero troppo poco potenti. Sistemi più efficienti
sopra ai 90dB consentirebbero di usare anche ampli meno potenti e
soprattutto riuscirebbero ad esprimere una dinamica superiore peri
generi che lo richiedono. Poi ci sono le casse ad alta efficienza,
dai 93dB in su, spesso a tromba sugli alti o con altoparlanti non
tradizionali, e qui i problemi di ampli non ci sono o quasi e
soprattutto si ha l'impatto di una dinamica da concerto (ad esempio
con la batteria) a scapito però, con sistemi dai prezzi ancora
terreni, del micro dettaglio e della micro dinamica. Non so se tu hai già i diffusori o se hai idee in merito e non cito marche perché per una installazione come la tua sarà importante avere un partner (alias negozio) affidabile e disponibile e quindi dipende molto da quello che tratta lui e che ti potrà far ascoltare in anticipazione in negozio o addirittura a casa tua se sei molto fortunato. Se invece ti rivolgi all'usato online dovrai affidarti alle recensioni (e fare la tara). |
Q |
Fabio M. - 13 ottobre 2015 (La qualità audio su YouTube) |
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Buongiorno, vorrei un'informazione, se possibile. L'audio dei video caricati su YouTube è in formato Mp4, il relativo bitrate è sempre e comunque 96kbps (o 128kbps) oppure può variare a seconda del video ed essere più alto? E' possibile determinarlo? Grazie. Cordiali saluti. |
A |
15 ottobre 2015 |
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Era
dichiarato un tempo ma ora non lo è più. In base a test che hanno
fatto alcuni blog del settore risulta che non è correlato alla
qualità video, e neanche alla qualità audio originale, perché è
trattato dopo l'upload e prima della diffusione, assieme ad altri
trattamenti e standardizzazioni che fa YouTube. Per un video appena
caricato l'audio viene convertito in formato AAC (MP4 audio) a
128Kbps, per video più popolari può essere poi riconvertito sia
audio sia video in due formati utilizzati da Google e ottimizzati
per lo streaming: WEBM per il video e Opus per l'audio. Opus e' uno
standard di compressione lossy e il bitrate in questo caso è
variabile tra 156 e 165Kbps. Altre info sullo standard si possono
trovare su Wikipedia. |
Q |
Michele L. - 22 settembre 2015 (Differenze tra impianti hi-fi) |
Gentili Musica e Memoria, vi ho scoperti grazie a Google. Vorrei realizzare il sogno di ascoltare la musica in alta fedeltà. Sono interessato solo a quella liquida: niente lettore, quindi: ma DAC, amplificatore integrato, e due altoparlanti. Leggendo le vostre FAQ (molto utili, e soprattutto scritte con la consapevolezza di non rivolgersi ad esperti, a differenza di quanto capita spesso altrove), apprendo che un impianto sui 3.000/4.000 può dare "ottime soddisfazioni". Eppure circa due anni fa ne ho ascoltato uno di questo prezzo e uno da €9.000 e la differenza mi è sembrata enorme. Non parlo di fattori che non interessano (come la possibilità di fare più baccano con un impianto più costoso); semplicemente il suono sembrava molto più "reale" o "bello". Credo invece che non noterei le differenza tra un impianto da €10.000 e uno che costasse il doppio. Sicuramente non le noterei (credo) continuando a salire, fino alle cifre folli cui si può arrivare. A questo punto spererei di ricevere da parte vostra un chiarimento tecnico su cosa produce la notevole differenza tra i due impianti che ho ascoltato (erano tutti componenti di buona marca, e tutti diversi da un impianto all'altro), e, in percentuale, come potrei investire le mie risorse tra componenti (esempio: 20% DAC, 30% amplificatore, 50% diffusori). Cordiali saluti. Michele |
A |
25 settembre 2015 |
Domanda difficile, praticamente senza risposta senza considerare
altri elementi, come il tipo di suono che si vuole ottenere
(strettamente connesso ai generi musicali), l'ambiente in cui
installare l'impianto e i vincoli connessi, la tecnica di ascolto e
quindi come si sono apprezzate le differenze e, ovviamente, il
budget. |
Q |
Marzia M. - 3/4 luglio 2015 (Un impianto budget per audio e TV ma con l'audio al primo posto) |
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1 Buonasera, prima di tutto, non sono per nulla esperta, quindi mi scuso in anticipo, ma poi anche per il consiglio che sto per chiederti, mi rendo conto sia quasi "offensivo"... Io vivo da non molto in un piccolo monolocale e per ottimizzare il ben poco spazio, avrei pensato (sempre sia possibile...) acquistare solo un amplificatore ed un lettore cd e collegarli alla tv... Magari con una coppia di piccole casse... Purtroppo non ho davvero una superficie (ed un budget attualmente!) tale da comprare un sistema completo, potresti darmi un consiglio, gentilmente? Ti ringrazio, a presto! Marzia |
2 Grazie mille per la tempestiva risposta! Allora: io non guardo/non amo molto la televisione, e quando è accesa, è comunque sintonizzata sulla radio, proprio come in questo momento! E questo ti fa già capire quanto per me sarebbe importante poter avere almeno un buon ascolto più musicale che televisivo... Per i cd sto usando il portatile, un'emerita schifezza, e quindi mi limito a farlo di rado; ho un lettore cd, dovrei decidermi a scoprire se ho ancora i cavi di collegamento alla tv, di certo sarebbe molto meglio rispetto al pc! So benissimo di cosa parli quando scrivi che "la musica richiede estensione ma precisione ed una immagine ampia", caspita, ma purtroppo non saprei nemmeno come posizionarlo un impianto decente! Il divano è di fronte alla portafinestra e sui lati non potrei appoggiare delle casse; la tv è sulla destra (in angolo) del divano, forse l'unico modo sarebbe (accontentandomi, ovviamente...) di appoggiare una cassa a sinistra vicino alla tv, ed il sub e l'altra cassa sulla destra, in fondo al divano... Vabbè, come hai saggiamente suggerito tu, inizierò senza fretta una ricerca in negozi specializzati nella mia zona, portandomi canzoni particolari per l'ascolto, spiegherò le mie esigenze e vedrò cosa ne esce... La soluzione della soundbar non è niente male, grazie mille! Devo capire io se (poter) investire subito dei soldini per iniziare pian pianino un vero impianto, degno di questo nome! |
A |
4/5 luglio 2015 |
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1 Unire l'impianto audio della TV e dello stereo non è un'idea strana o da principianti, è un obiettivo di molti ed esistono diverse soluzioni che possono conciliare esigenze comunque differenziate. Infatti la musica richiede estensione ma precisione ed una immagine ampia, mentre il TV richiede che l'audio provenga esattamente dal centro nel caso del parlato nei primi piani e una buona resa degli effetti speciali nei film. Nel tuo caso visto che accenni a limitazioni di spazio (ed economiche) non ti propongo però come risposta un impianto home theater progettato anche per la musica (che richiede 5 casse più elettroniche varie). Una soluzione di compromesso che puoi tentare è una soundbar con subwoofer, migliorerai sicuramente l'audio del TV e, configurando l'ascolto solo in stereo o per la musica, potresti ascoltare discretamente bene anche la musica (non mi hai detto che sorgenti utilizza per la musica, ipotizzo un normale lettore CD o DVD+CD). Questa ad esempio è una soluzione proposta da uno dei principali produttori, con qualche attenzione anche alla parte audio. Potrai trovare prodotti analoghi di altre marche, come Yamaha ad esempio, e anche di costruzione e costo superiori, ma con funzionalità più estese solitamente sul lato TV (e fruibili con lettori Blu Ray e film multicanale, non se se è una tua esigenza). Il mio consiglio per quanto possibile è ascoltare (non di corsa) quello che ti propongono, usando come sorgente dei brani musicali che conosci, anche semplicemente dal tuo smartphone (quasi tutti hanno questa possibilità). E di non spendere troppo, riservando il budget residuo ad un vero impianto hi-fi dedicato quando ne avrai la possibilità. Ciao e buona ricerca |
2
Mi fa piacere leggere queste cose e avere conferma che ascoltare bene la musica è ancora una priorità per molti. La soundbar ha appunto il vantaggio di non dover posizionare le casse in posti ben precisi. Attraverso un sistema di riflessioni pur essendo posizionata al centro, davanti al punto di ascolto, ricrea almeno in parte l'immagine stereo (e addirittura il multicanale). In più, è accompagnata da un subwoofer wireless, che può essere posizionato liberamente in ambiente sia appunto perché è wireless sia perché i bassi non sono direzionali. |
Q |
Pasquale G. - 1 luglio 2015 (Giradischi sì, ma senza fili) |
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Salve. Potrei chiedervi se esiste un giradischi wireless oppure bluetooth in modo datteri collegare le casse. Lo vorrei usare in un ambiente moderno e l'ingombro delle casse e dei fili lo vorrei evitare. In attesa di una vostra risposta porgo i miei più cordiali saluti. |
A |
4 luglio 2015 |
La risposta è no, se vuoi inserire nell'impianto un giradischi pur economico ma la cui qualità possa dare un senso all'ascolto dei vinili.
La risposta è sì, se stai cercando invece un giradischi da supermercato di elettronica prodotto in Cina. Gli ultimi modelli oltre alla porta USB per collegarli a un computer includono anche una uscita bluetooth, collegabile ad uno speaker bluetooth. Il senso di questa operazione sfugge però a molti oltre che a me: il vinile può effettivamente garantire un ascolto superiore al CD e comunque affascinante, ma solo a patto di utilizzare una catena di lettura adeguata e correttamente installata, non necessariamente costosa ma progettata con tutti i crismi. Altrimenti rimangono solo gli svantaggi: scomodità e fragilità dei supporti e un ascolto mediocre se non difettoso.
Se l'obiettivo è ascoltare vecchi dischi che hai, prima di tutto devi tenere molto poco a loro, perché nella maggior parte dei casi questi giradischi da supermercato provvederanno a rovinarli e renderli inascoltabili dopo pochi passaggi, al limite uno. Inoltre dovrebbe essere proprio qualcosa di rarissimo (e allora dovresti proprio cercare di salvaguardarli) altrimenti con molto minore sforzo e spesa puoi fare un abbonamento a Spotify o altri servizi di streaming e certamente troverai e ascolterai la stessa musica usando come sorgente semplicemente il tuo smartphone o il tuo tablet. Se l'obiettivo è invece ascoltare nuovi dischi devo segnalarti che pagheresti molto (un LP nuovo non doppio costa minimo intorno ai 25€) per avere meno di quanto ti può dare il tuo smartphone ascoltando da iTunes o da Spotify.
Comunque non voglio discutere senza conoscerle le tue motivazioni, che magari sono altre che non riesco a intravedere, e ti segnalo un componente sempre cinese ma che appare un po' più consistente di quelli finto vintage che girano a Media World e simili, e che dovrebbe almeno escludere una immediata usura dei vinili (ma non garantire un ascolto più che mediocre). Eviterei in ogni caso di mettere sul suo piatto dei vinili a cui tieni.
E in alternativa un ottimo giradischi entry level della casa produttrice principale di questi componenti, dotato anche di porta USB con la quale puoi connetterlo ad un PC vicino al giradischi, con un cavo anche molto corto, e poi fare dello stream musicale quello che vuoi (oltre che convertire i vinili in digitale) anche se i risultati migliori li avrai collegandolo ad un amplificatore e a due buone casse.
Infine ti segnalo, per completezza, che se ami complicarti la vita, puoi anche provare a utilizzare un ripetitore wi-fi come questo in vendita su Amazon. Da un lato lo colleghi all'uscita analogica del giradischi, eventualmente con un corto cavo RC-Mini Jack stereo, dall'altro configuri il tuo PC per collegarti in bluetooth e ricevere il flusso audio. Sono quelle configurazioni che o funzionano al primo colpo o puoi anche diventarci pazzo a capire come dovrebbero funzionare. Per poi probabilmente rinunciare visto che per avere la stessa funzione basta un cavo. Che ha comunque prestazioni superiori.
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Q |
Raffaele L. - 12 maggio 2015 (Scegliere una cuffia di qualità) |
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Vorrei un consiglio per una cuffia da acquistare che abbia le seguenti caratteristiche:- CUFFIA TIPO CHIUSO (ho necessità che chi lavora o studia vicino a me non sia disturbato dalla musica che ascolto)- ASCOLTO CON IMPIANTO classico AMPLI Denon + LETTORE CD Nad (no portatili tipo cellulare o iPod)- MIGLIORE RESA AUDIO POSSIBILE- BUDGET FINO A 300 EURO. Grazie in anticipo per il consiglio |
A |
18 maggio 2015 |
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Cuffie che mi sento di
consigliare per il suono, poiché le conosco e le uso, sono le Grado,
SR-80 o SR-225, classiche dal suono molto equilibrato e preciso e
nel tuo budget. Non sono però molto comode (cavo sdoppiato) e
soprattutto non sono chiuse. Di modelli alternativi in questo
momento ce ne sono veramente tanti e con continue novità, il mercato
delle cuffie tira molto. E' difficile quindi dare un consiglio
preciso. |
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Q |
Marco U. - 4 aprile 2015 (Siti online per musica in HD accessibili dall'Italia) |
Buongiorno. Vado al sodo. Ho individuato alcuni siti online ove sarebbe possibile acquistare musica in formato HD (P.e. HD Tracks), ma per molti titoli, i più interessanti (!!!!) vige una restrizione geografica alla vendita che esclude l'Italia dall'acquisto. Ho provato a registrarmi inventando una provenienza USA, ma niente, quando scelgo un album "ristretto" la restrizione all'acquisto persiste. Come fare? |
A |
5 aprile 2015 |
HDtracks applica da più di un anno le restrizioni che prima lasciava aggirare. Ti consiglio di cercare gli album che ti interessano mediante il portale FindHD Music, così potrai vedere su quali siti sono disponibili. Alcuni siti europei come HighResAudio o Qobuz hanno la maggior parte del catalogo acquistabile anche dall'Italia. È una situazione paradossale impedire ai clienti di comprare ma è così, l'ho trattata diverse volte sul blog collegato a musica & memoria dove puoi trovare gli aggiornamenti alla situazione attuale. Aggiungo ch se ti interessa la classica c'è anche il portale eClassical con molta produzione HD e tutta disponibile in Italia. L'ultimo articolo su questo argomento è questo. |
Q |
Alfredo G. - 31 marzo 2015 (Usare un impianto HT per ascoltare in stereo) |
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Ascolto musica con impianto formato da
amplificatore NAD con diffusori Bose e lettore CD, la musica non è
assolutamente pulita, chiedo se al posto del lettore CD posso usare
una fonte più pulita che mi fa sentire effettivamente le
potenzialità dell'impianto. Se puo indicarmi precisamente cosa
comprare e come usarlo e dove comprarlo. Grazie Alfredo |
A |
4 aprile 2015 |
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I diffusori Bose che hai sono ottimizzati per la
sonorizzazione del cinema e dei video e non per la musica in stereo
e questo può essere un primo motivo per la tua insoddisfazione. Poi
c'è la configurazione dell'amplificatore, che per un ascolto
corretto del lettore CD stereo deve essere impostato su "stereo
bypass" o devono essere scelte le modalità di ascolto adatte allo
stereo tra le molte disponibili nel tuo sintoampli. Troverai
sicuramente questa impostazione sul manuale. Per rinforzare i bassi
probabilmente potrai impostare il sintoampli anche in modalità 2+1
aggiungendo quindi anche il sub escludendo i canali posteriori.
Altrimenti con le tue Bose e i soli canali frontali avresti una
carenza eccessiva di bassi. |
Q |
Rosario D.P. - 16 marzo 2015 (Un solo impianto per musica e HT) |
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Innanzi tutto mi complimento per il sito: spartano ed essenziale, ma
comunica subito la grande passione per la musica, e l'impegno e la
cura con cui sono veicolate le preziose informazioni che date, da
quelle tecniche per gli impianti Hi-Fi a quelle estetiche per
l'ascolto guidato e consapevole della musica. Mi
scuso se con la mia ignoranza ho scritto qualche castroneria: spero
di incontrare la vostra cortese attenzione per qualche consiglio,
che corregga le eventuali defaillance della mia personale
configurazione dei sogni, confusamente esposta sopra, e mi sappia
indirizzare verso acquisti gratificanti! |
A |
25 marzo 2015 |
Anzitutto grazie per l'apprezzamento del nostro sito. Da
aggiungere che gli esempi che ho fatto sono di diffusori di medio
alto livello e di costo corrispondente, la competizione e la
possibilità di produrre in Cina consentono però ormai di raggiungere
livelli di qualità impensabili anni fa anche con uno sforzo molto
più ridotto, anche se ovviamente non con le stesse prestazioni, con
buona pace di quelli che disprezzano e che li considerano "tutti
uguali" (nella mediocrità). Per gli amplificatori la situazione è più semplice, nel senso che molte esiste un'ampia scelta di amplificatori HT a 5+1 o anche 7+1 canali prodotti dalle principali case giapponesi (Onkyo, Yamaha, Denon, Pioneer) che includono ormai sempre negli ultimi modelli anche le funzionalità necessarie per la gestione della musica liquida (DLNA e conversione). Sono prodotti in grande serie e hanno prezzi veramente bassi se confrontati con gli amplificatori specializzati per lo stereo, anche senza tenere conto della grande dotazione di funzionale. Il limite di questi ampli sono i moduli di amplificazione "digitali" (a commutazione) in classe D che non godono di buona fama "audiofila" ma che sono una soluzione obbligata non solo per il costo ma anche per mantenere le dimensioni compatibili con l'uso domestico. E' chiaro che con ampli di questo tipo e casse economiche avresti una soluzione comunque di compromesso. L'alternativa che ti devo segnalare è separare i due usi dell'impianto, musica e video. L'amplificatore per la musica potrà essere più semplice e di livello di qualità superiore e anche più economico, le casse solo due invece di 6, e con la differenza potresti comprare una soundbar più sub anche di qualità per il TV, che magari risulterebbe più naturale per il parlato. |
Q |
Gianfranco N. - 13 marzo 2015 (Recuperare e ricollegare casse un po' datate) |
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Salve, sto muovendo i
"primi passi" consapevoli (!) nel mondo dell'HI FI. Possiedo un
impianto un po' datato che vorrei far suonare di nuovo. Volevo
iniziare dai diffusori che sono due Chario Syntar 3 mk2 a 3 vie da
appoggio. |
A |
18 marzo 2015 |
Posizionamento: l'unica cosa che importa è la distanza tra i due tweeter, che dovrebbero essere ai due vertici di un triangolo equilatero nel quale il terzo vertice sei tu in ascolto, ma non troppo vicini alle due pareti laterali (almeno 1 mt). Quindi puoi scegliere tu se metterle con i tweeter all'esterno (come di solito si fa) o al contrario. Cavi: non conosco questi cavi ma non devi togliere nessuna pellicola. I cavi di potenza sono del normali cavi elettrici a 2 poli con l'unica particolarità di usare (si spera) rame più puro e di sezione maggiore. Il rame deve correre per tutta la lunghezza protetto dall'isolante in plastica e deve essere spellato solo alle due estremità. A volte c'è un filo di plastica interno per motivi costruttivi ma non ha alcuna influenza sull'uso del cavo perché è di un materiale non conduttore. Collegamento cavi: devono essere spellati e collegati ai morsetti. Dalle foto in internet non riesco a vedere bene il sistema di collegamento delle Chario ma sembra che basta spellare 5-6 cm di cavo, arrotolarlo sulla filettatura e fermarlo col dado. Sistema classico ma molto semplificato per delle casse. A meno che invece vada infilato nel cavo della filettatura e poi il dado lo ferma. In ogni caso l'unica cosa a cui fare attenzione e' che la superficie di contatto tra il rame e il metallo del morsetto sia abbastanza ampia e che il cavo sia ben fermato. Prova dopo a tirarli con dolcezza per verificarlo. Il filo di plastica interna non ha importanza e può essere tagliato nella parte eccedente. Attenzione però: ogni cavo ha una polarità (+ o - oppure rosso - nero) che deve essere la stessa sul lato delle casse e dell'ampli. A questo scopo i due cavi accoppiati sono identificati in qualche modo (colore, forma della rivestitura). Non succede niente di grave se si invertono (non si bruciano gli altoparlanti o simili guai) ma peggiora in parte il suono. Ciao e buon montaggio. P.S. Hai controllato però prima lo stato dei woofer? Le sospensioni sono integre? |
Q |
Michael O. - 1 gennaio 2015 (Dubbi sulle conversioni in digitale) |
Buongiorno! Innanzitutto vorrei fare i miei complimenti per il sito veramente interessante, ben organizzato e ricco di informazioni utilissime per un audiofilo di vecchia data come me ... :-) Non so se questa è la sezione corretta, ma la mia domanda è la seguente. Ho visto che i vari produttori hifi e high-end hanno sul mercato diversi player fisici, spesso con la funzione DAC (ed altre) inclusa. Avendo un dac superpro ed un player multimediale (di quelli che si collegano ai tv via hdmi per riprodurre un po' tutti i media, inclusa la musica), ed avendo questo player della emtec (fa un sacco di cose, ma si pianta spesso) un'uscita toslink (audio digitale), l'ho collegato al DAC a sua volta collegato al mio impianto hifi secondario (ampli Jodila ibrido 1501 + diffusori indiana line arbour 5.10). Naturalmente mi sto facendo un bell'archivio di FLAC mediante EAC con i miei CD ed il mio dubbio è il seguente. Può il media-player della emtec od altri analoghi - non concepiti come componenti hifi - (che attingono i files da un disco esterno western digital da 1 TB) in qualche modo influire negativamente sulla qualità della riproduzione audio? Questi player hanno costi intorno od inferiori ai 100 Euro e fanno tutto, video HD, foto e audio. Naturalmente la loro uscita audio analogica RCA (il mio ha persino i contatti dorati ...) non è all'altezza di un impianto hifi, ma l'uscita digitale (nel mio caso toslink ottica) - io credo - non dovrebbe influire in nessun modo, in quanto il lavoro di conversione lo fa il DAC esterno. Avendo notato che il controllo volume presente sul telecomando del emtec purtroppo influisce sul "livello di output" anche dell'uscita audio digitale, sia toslink (che in teoria sulle specifiche è dichiarata pass-trough), sia naturalmente sul audio del hdmi. Il dubbio è che l'audio venga quindi non solo estratto dal file ed inviato pari pari al DAC.Avete qualche esperienza e/o testimonianza in merito e soprattutto in merito ad eventuali peggioramenti qualitativi significativi dell'audio anche sulle uscite digitali di questi player? La cosa è a mio avviso interessante, perché consente di unire con poca spesa il mondo multimediale video (videoteca HD e archivio foto) ed il mondo hi-fi dedicato all'ascolto della musica stereo di buona qualità. Generalmente poi le interfacce (i menu) di questi player vengono visualizzati sul TV, il che rende più attraente la navigazione in discoteche ampie, come ad esempio la mia, fatta di molte cartelle e sottocartelle. In un unico impianto, guardo foto, ascolto musica o guardo film della mia collezione, senza alzarmi dalla poltrona, in quanto è tutto accessibile via telecomandi (anche l'ampli Jolida ha un telecomando). In teoria anche l'uscita audio digitale (ottica o coassiale) dei moderni smartTV rientra in questa considerazione. Ed il player file audio del smartTV potrebbe essere usato invece dei costosi player o net-player dei produttori hifi. |
A |
3 gennaio 2015 |
Anzitutto ti ringrazio per
l'apprezzamento, effettivamente cerchiamo di rendere facile e
accessibile l'ascolto hi-fi senza perdersi in inutili perfezionismi,
ascoltare bene tanta musica non è mai stato così facile ed
economico.
Il modo come il player tratta il file
audio non è indifferente ai fini dell'ascolto, esistono dei player
specificamente progettati per la massima qualità audio, come J
River, Fidelia o Audirvana al posto di quelli gratuiti come iTunes o
Foobar2000. Io seguendo i consigli del noto specialista e tecnico
del suono Oliver Mangiarotte ho sostituito il player standard
contenuto in iTunes con Fidelia ed effettivamente una differenza si
sente, anche se come sempre per questo tipo di componenti non si
tratta di differenze eclatanti e immediatamente avvertibili.
Rimane il secondo problema che poni,
se effettivamente i file audio arrivano intonsi al DAC, ovvero se
sia anche abbassata la risoluzione a 16/44.1 (la Apple in wireless
lo fa) o sono effettuate di default altre elaborazioni che provocano
un degrado della qualità. E' uno dei temi che si dibattono nella
musica liquida. Infatti come operano effettivamente le varie unità
di trattamento dell'audio digitale e come sono configurate non è
quasi mai documentato, verificarlo all'ascolto non è facile e
verificarlo con misure richiede strumentazioni specifiche. Riguardo
alla risoluzione, se il DAC ha dei led che indicano la risoluzione a
cui sta lavorando il problema si risolve facilmente, almeno per
questo aspetto, se non li ha si può chiedere in prestito uno con
queste caratteristiche per fare il test. Un solo consiglio cautelativo sul controllo di volume che in digitale, come soluzione più semplice, è realizzato come riduzione del volume massimo, riducendo in questo modo anche la risoluzione. Nel dubbio, visto che hai un volume analogico sull'ampli, conviene lasciarlo al massimo sull'Emtec e regolarlo dall'ampli. Sarà magari più scomodo perché non puoi usare il telecomando, ma comunque sono "raffinatezze orientali" che ti cito solo per completezza. |
Q |
Giacomo C. - 13 novembre 2014 (Il primo impianto hi-fi e un budget limitato) |
Il mio problema è questo
... sono un ex studente di conservatorio che lavora in una web radio
e studia ingegneria. Altre informazioni: |
A |
19 novembre 2014 |
Con il tuo budget, seppur ridotto, e con le esigenze non troppo stringenti che hai soluzioni ci sono. Ti premetto che ti citerò componenti audio che in buona parte non ho sentito ma che sono recensiti da una rivista online molto nota e affidabile, non legata a nessun interesse commerciale (TNT-Audio, forse la conosci). Per un impianto tradizionale ampli
+ casse puoi risolvere con un amplificatore in classe D e casse made
in China (ma quasi tutto è made in China) ma cosiddette "monitor"
(non enfatizzate). Hanno recensito positivamente le Scythe Kro
Kraft, che possono essere accoppiate al noto amplificatore Scythe
Kama Bay SDA-1100. Si trovano in coppia su Amazon.It a poco più di
130 €. C'è da aggiungere solo un DAC, ti consiglio gli HRT Music
Streamer II o III (150-180) oppure l'Arcam rPAC se hai bisogno
dell'uscita cuffia (ma c'è anche sull'ampli) e poi dei buoni cavi
sia per l'ampli sia per le casse (50 € dovrebbero bastare). Le
recensioni di casse e ampli puoi leggerle sul sito citato e sono
decisamente positive (anche i feedback che puoi leggere su Amazon) e
penso che buona parte dei tuoi obiettivi puoi già raggiungerli così. Riguardo le sorgenti ti consiglio infine di abbandonare gli MP3 che hai e di attivare un abbonamento a Spotify ascoltando quindi sempre in modo compresso, ma in buona qualità (Vorbis 320K) e hai anche il vantaggio di ascoltare tutto quello che vuoi con 10 E al mese. A parte ovviamente demo o simili che ti mandano dalla radio. Per l'installazione a quanto ho capito sarebbero sulla scrivania in entrambi i casi, non sono piccolissime ma dovrebbero andare bene, certo il piano non deve essere di vetro. Se invece le vuoi installare in stanza servirà anche un supporto. In sintesi penso che puoi cominciare con questi componenti investendo e rischiando molto poco e arrivando già ad un primo impianto hi-fi. |
Q |
Antonio D.A. - 22 ottobre 2014 (Un wireless speaker di qualità al posto dell'impianto) |
Dopo il
mio precedente messaggio, ho sospeso l'acquisto dello Unitique
perché ho letto che a settembre sarebbe uscito un nuovo prodotto
Naim, forse più adatto alle mie esigenze in quanto soluzione
inglobante anche gli speaker, il Mu-so. Solo ora che il Mu-so sta
per arrivare al mio rivenditore, mi sono accorto che non ha
un'uscita per le cuffie, che - come scritto nel mio precedente
messaggio, rappresentano una parte significativa del mio ascolto. |
|
A |
29 ottobre 2014 |
|
E' una soluzione molto
diversa come approccio ma si tratta senz'altro di un prodotto molto
valido, le recensioni del Mu-so sono molte positive e la Naim è una
casa che riscuote molto credito. I limiti dei wireless speaker
rispetto alle casse è che non sono pensati per sonorizzare una
stanza ma per un ascolto in prossimità. I limiti sono quindi nella
immagine spaziale e nell'ascolto ad alto volume, se si vuole invece
sonorizzare una stanza. Limiti fisici, come è intuibile. Ma nel caso
del Mu-so a leggere le recensioni la potenza è sufficiente per
sonorizzare una stanza, con qualche indurimento solo ad alti volumi.
Riguardo al secondo aspetto il Mu-So è una soundbar con 6
amplificatori e un sistema di processing interno (DSP) che simula la
ricostruzione spaziale utilizzando le riflessioni in ambiente. Non
sarà per limiti fisici a livello di un impianto tradizionale di buon
livello con le casse in posizione ottimale, ma ritengo che sarà
sicuramente migliore nel tuo caso della casse posizionate nella
libreria e di livello senz'altro inferiore. Do per scontato che un
oggetto così raffinato esteticamente lo sistemerai nella posizione
ottimale. |
Q |
Pietro B. - 9 ottobre 2014 (I diritti di esecuzione per la musica da ballo) |
Volevo
ringraziare perle preziose informazioni, riguardo alla musica di
pubblico dominio avrei trovato brani country e rock che farebbero il
mio caso mio. |
A |
10 ottobre 2014 |
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Effettivamente pare che sia proprio così, è specificato non nel
testo ma nel regolamento di esecuzione della legge. E' del 1941, ma
pare proprio che nulla sia cambiato sotto questo aspetto. Nel sito
non avevo trattato questo aspetto delle esecuzioni pubbliche di
musica riprodotta (non concerti) dato che il focus era su chi
compone ed esegue musica e chi l'acquista. Ma ti ringrazio di aver
sollevato anche questo aspetto così potrò completare il quadro. |
Q |
Pietro B. - 29 settembre 2014 (Dove trovare musica di pubblico dominio) |
Salve le chiedo se può dirmi titoli di musiche di pubblico dominio Swing o Boogie Woogie o popolari e se è regolare acquistare le musiche on-line. La Ringrazio. Pietro |
A |
1 ottobre 2014 |
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Ci sono molti siti che trattano musica di pubblico dominio, ad esempio questo. Musica che quindi può essere usata liberamente per accompagnare video e simili. Per una ricerca specifica bisogna andare sul sito e utilizzare gli strumenti di ricerca previsti (per genere ecc.). Pubblico dominio non vuol dire che sia gratis, i siti di questo tipo di solito offrono alcuni brani free e per altri è necessario pagare. Dopo averli acquistati si possono poi usare liberamente. Chiaro che essendo senza copyright se si trovassero sul web da altre parti si potrebbero usare lo stesso. I siti quindi forniscono solo il vantaggio di cercarli in modo più facile. Per saperne di più: La musica public domain. |
Q |
Dal blog - 17 settembre 2014 (Collegamento diretto di un iPhone all'impianto) |
Ciao, ho
letto quello che hai scritto ed ho un dubbio... se collego
direttamente l'iPhone all'ingresso di un ampli che ha una USB
certificata apple (quindi sicuramente funziona con il lettore di
file musicali interno all'iPhone) ed utilizzo l'app Spotify sull'iPhone
arriva lo streaming direttamente all'amplificatore? |
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A |
19 settembre 2014 |
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Premetto
che non ho esperienza diretta di collegamento di iPhone o iPad
all'impianto stereo (utilizzo una configurazione diversa come
spiegato in questi articoli, per poter ascoltare musica in HD) e
quindi invito altri lettori che leggono questi commenti a
intervenire se invece loro l'hanno sperimentata. Io posso solo fare
ipotesi ma che non posso sperimentare, partendo da quello che è
noto. |
Q |
Fabrizio V. - 11/15 settembre 2014 (Nuovo impianto e le casse in un'altra stanza) |
1
Innanzitutto complimenti per il
blog veramente interessante. Ho trovato moltissime notizie, spunti,
spiegazioni (anche per neofiti) fatte senza "la puzza sotto il naso"
di alcuni espertissimi.... |
2
Grazie Alberto per la tua
risposta e per il tempo dedicato. |
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A |
13 settembre 2014 |
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1
Anzitutto grazie anche a te per
l'apprezzamento, essere dalla parte della musica e cercare di
facilitare la strada per ascoltarla al meglio è proprio lo scopo che
mi ero prefisso. Aggiungo che sono molto buone ed intelligenti le
scelte che hai fatto, immagino leggendo i consigli di TNT-Audio. |
2
Una precisazione: la conversione
da digitale ad analogico nella configurazione che consigliavo
sarebbe fatta dall'unità Airport Express che ha un DAC interno
integrato, dicono anche di qualità accettabile, anche se ovviamente
solo 16/44.1. La porta USB non è utilizzabile allo scopo perché
serve solo per il remote printing. Puoi utilizzare però sempre
dall'uscita jack integrata una connessione in digitale coassiale S/PDIF
collegando un DAC esterno che ha questo tipo di ingresso (per es. il
DAC SuperPro 707). Non ho mai provato questa configurazione e non so
quanto sia complicato assemblarla in pratica (in teoria dovrebbe
funzionare tutto automaticamente) ma in rete e da specifiche è
documentata come una funzionalità disponibile. |
Q |
Davide D.S. - 9 settembre 2014 (Collegamento di casse wi-fi) |
Ho un giradischi Technics con ampli Yamaha AX 397 (il classico ampli come quelli di una volta). Come si fa a mettergli le casse wi fi invece delle solite casse a filo? grazie in anticipo x la risposta |
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A |
10 settembre 2014 |
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Non è una cosa difficile.
Le casse wireless o wi-fi hanno già all'interno un amplificatore, e
quello che serve del tuo impianto è solo il giradischi e l'ingresso
phono dell'ampli. Dovrai solo collegare l'uscita tape dell'ampli
all'ingresso della unita trasmettitrice della coppia di diffusori
wi-fi e regolare il volume dai diffusori con il telecomando che di
solito è in dotazione. Se come sorgente volessi usare un lettore CD
non avresti neanche bisogno del tuo ampli, potresti collegare il
lettore direttamente all'unità. Per avere una idea di come
funzionerebbe puoi consultare il sito e il manuale delle rinomate
casse wi-fi Dynaudio Xeo dove trovi anche diversi schemi. |
Q |
Cosimo A. - 8 settembre 2014 (Registrare musica classica da Internet) |
Esiste un modo per registrare musica classica da internet usando come uscita del proprio pc l'uscita cuffie,senza perdite di qualità,visto che il pc non possiede una uscita oltre quella delle cuffie? Cioè un apparecchio specifico che colleghi il computer ad un registratore di ultima generazione (io ne ho tre o quattro ottimi, come ad esempio il Tascam DR100-MkII ed il Roland CD-2i. Grazie ed a risentirvi al piu' presto |
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A |
9 settembre 2014 |
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La
risposta è si e no. Sì nel senso che si può registrare musica o
qualsiasi altro suono dalla uscita cuffia del PC, collegandola
all'ingresso analogico ad esempio del tuo Tascam. No, nel senso che
la perdita di qualità ci sarà e sarà inevitabile. Dipende dal fatto
che la musica originale, che è ovviamente in formato digitale
essendo su PC, viene convertita con il driver audio e il mixer
standard del PC (Windows immagino) che non garantisce già la massima
qualità possibile, e poi viene riconvertito da analogico in digitale
sul registratore. La qualità della registrazione dipenderà poi dal
controllo del livello, che dovrà evitare sia la saturazione ad alti
volumi sia il rumore di fondo sui pianissimi. Ma questo penso che lo
sai già se hai tre registratori digitali di qualità. |
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Q |
Andrea F. - 28 agosto 2014 (Consigli per un impianto base) |
Buon giorno, sono all'acquisto di un nuovo impianto "base": 2 diffusori sala principale + 2 diff. camere separate mi hanno proposto: ampli Rotel RA12 o Denon MPA-720AE, diff. principali B&W 685 o 686 diff. secondari Pro-ject box 5 o box 4. Cosa ne pensate? Con i prezzi di vendita di questi articoli si possono prendere altri articoli meno conosciuti ma di resa migliore? Purtroppo non posso mettere niente a pavimento (salvo un subwuf. eventualmente), casa mansardata tutto legno. Grazie per la risposta. andrea |
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A |
29 agosto 2014 |
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Sono
componenti di gamma media di marche molto note e apprezzate e
quindi non dovresti avere sorprese. Sono comunque prodotti di grande
serie e anche con marche meno note o con soluzioni diverse
difficilmente potresti ottenere prezzi più bassi significativamente.
L'unico dubbio è sull'ampli Rotel, sicuramente il componente
migliore del gruppo come livello di qualità, che include un DAC per
ingresso digitale. Ti serve? Devi collegare un network player o un
computer per ascoltare musica liquida? Te lo chiedo perché l'ampli
in alternativa Denon questo ingresso non ce l'ha. Se non ti serve
perché la sorgente è un normale lettore CD, puoi scegliere un
modello diverso Rotel, RA11 o RA10, risparmiando qualcosa. |
Q |
Giuseppe F. - 23 giugno 2014 (I diritti d'autore per i V-Disc dei tempi di guerra) |
Salve,
sono l'amministratore di una casa di produzione audiovisiva. |
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A |
24 giugno 2014 |
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Anzitutto
grazie per i complimenti che ricambio facendovi i migliori auguri
per il successo della vostra iniziativa. |
Q |
Caterina R. - 4 giugno 2014 (Le web radio, la musica e i diritti di diffusione) |
Salve, vorrei sapere se in radio brodcast / network / web radio, è possibile trasmettere file Mp3, provenienti da download internet, da peer to peer, da estrazioni di YouTube, da CD proprietari convertiti in MP3. Qual è la giurisprudenza in materia ?? |
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A |
4 giugno 2014 |
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Certamente
è possibile, ma bisogna pagare però i diritti di copia ai detentori
dei diritti, concessionari (come la SIAE) esattori (come la SCF) o
agli editori stessi, a meno che la musica trasmessa sia public
domain, con diritti scaduti o senza diritti. Questo vale per
qualsiasi tipo di diffusione e con qualsiasi mezzo, se la diffusione
è pubblica come nel tuo caso, sia che sia a fini di lucro sia che
sia gratuita. Questo prevede la legge attuale, che puoi approfondire
con i vari casi sul nostro sito a
questa pagina e nelle pagine collegate. |
Q |
Massimo D. - 2 giugno 2014 (Aprire una radio locale nel 2014) |
Buongiorno, complimenti per le notizie del sito, vorrei sapere come si può realizzare una radio privata digitale e quanto costa comprare le frequenze.grazie |
A |
4 giugno 2014 |
Il tuo
intendimento non mi è del tutto chiaro. Se per "radio privata
digitale" intendi una radio via Internet, una web radio, non è
necessaria alcuna frequenza. Se invece, come mi pare di capire,
l'obiettivo è aprire una radio con tecnica digitale DAB+ il percorso
è più complesso e passa per la partecipazione ad una procedura di
selezione comparativa per l'assegnazione delle frequenze messe a
bando dall'Agcom. La selezione viene fatta in base ai titoli dei
concorrenti, e quindi: 1) piano tecnico della infrastruttura di rete
2) potenzialità economica della società concorrente 3) esperienza
pregressa nel settore radiofonico. Al momento però l'unico bando
emesso e credo anche esaurito riguarda il Trentino Alto Adige e
Bolzano dove è iniziata (o meglio ripartita dopo 10 anni) la
sperimentazione sul campo del nuovo standard. Probabilmente
seguiranno altri bandi, ma al momento non sono annunciati. Trovi
informazioni dettagliate in merito sul sito dell'associazione delle
radio locali, Aeranti-Corallo, alle sezioni "normativa" e
"giurisprudenza". I bandi che ho citato sono quelli del 2013. |
Q |
Archivio spartiti storici - 3 aprile 2014 (Digitalizzare e distribuire via web spartiti storici e rari) |
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Gli spartiti originali inediti dei Maestri di cappella (1500-1800) che in un archivio storico possono essere resi disponibili per pubblicazione e/o esecuzione a quali condizioni? Digitalizzati? Quali sono le modalità di contratto per l'esecuzione musicale o vocale o pubblicazione o incisione o altri usi? Come valorizzare il patrimonio musicale tutelando l'archivio e riservando gli introiti a chi possiede gli spartiti? Grazie. |
A |
5 aprile 2014 |
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Domanda
complessa. Provo a rispondere su alcuni punti. Ma
l'obiettivo è invece la vendita per, immagino, coprire i costi di
conservazione e di digitalizzazione. A questo
punto il problema è come tutelare le copie vendute tramite web da
ulteriori copie non autorizzate. Questo è il problema numero uno per
tutti i siti che vendono spartiti in rete, perché è molto difficile,
anzi quasi impossibile impedire la copia. Si possono però adottare
sistemi vari per rendere meno facile l'operazione, ad esempio
consentendo solo un numero limitato di stampe e impedendo il
salvataggio su file. Infine l'utilizzo per esecuzioni. Questo è libero per chiunque abbia acquistato legalmente gli spartiti. Se la esecuzione prevede uno sfruttamento commerciale (concerto, diffusione via radio, incisione) sarebbe previsto il pagamento dei diritti d'autore. In questo caso però i diritti dovrebbero essere scaduti anche per gli eredi per tutti gli spartiti, immagino, e quindi nessun problema o vincolo sotto questo aspetto. Naturalmente vista l'importanza storica e l'unicità di un archivio storico queste sono soltanto considerazioni generali e spunti sul possibile percorso che si può seguire in questi casi, per proseguire è ovviamente necessario un supporto professionale sia dal punto di vista legale sia degli aspetti commerciali e fiscali. |
Q |
Antonio D.A. - 25 marzo 2014 (Un impianto con al centro un music server Nait) |
Buonasera, ho già chiesto
aiuto inserendo un commento a un post, ricevendo con molta
sollecitudine una risposta chiara ed esauriente. Approfitto ancora
della sua cortesia, chiarezza e competenza. |
A |
26 marzo 2014 |
Anzitutto
grazie per gli apprezzamenti riguardo ai nostri tentativi di rendere
semplice la fase di messa a punto dell'impianto e lasciare più tempo
possibile al vero scopo, che è l'ascolto della musica al meglio. |
Q |
Dal blog - 5 febbraio 2014 (Passare al vinile, oggi) |
Buon
giorno. Gradirei sapere quanto segue: |
A |
5 gennaio 2014 |
Rispondo
come prima cosa alla domanda numero 2 perché la risposta è
oggettiva: sì, vengono pubblicate regolarmente novità discografiche
e ristampe da catalogo anche in formato vinile, proprio perché c'è
un ritorno di interesse. Si trovano anche nei negozi di dischi più
forniti oppure su Amazon e altri siti web. Il numero di uscite è
comunque molto inferiore al formato CD o alla liquida in download (iTunes).
Inoltre il costo del disco è più alto del CD, circa 20-25 E. Da
considerare però che sul mercato dell'usato (eBay) soprattutto sul
genere classico c'è una offerta consistente a prezzi non elevati.
Per saperne di più: FAQ sul ritorno al vinile |
Q |
Alessandro B. - 27 gennaio 2014 (Un DAC per l'iPhone) |
1) Vi
ringrazio anticipatamente se mi risponderete, non sono un esperto di
alta fedeltà e vorrei tanto il consiglio di un esperto…ho della
cuffie sennheiser che uso con un iPhone 5S e vorrei migliorare la
qualità del suono magari utilizzando un convertitore dac … quale mi
consigliereste? TEAC UD-H01? Un MICROMEGA my groove? Oppure
segnalatemene uno voi…possibilmente sui 200/300 euro….grazie per
l’attenzione |
A |
31 gennaio 2014 |
1) Se usi l'iPhone come
sorgente, stai utilizzando evidentemente l'uscita cuffia dello
smartphone e il DAC interno, che è comunque di buona qualità. Se
vuoi usare sempre come sorgente l'iPhone per utilizzare un DAC di
migliore qualità ti serve una dock station che prelevi l'output in
digitale dalla porta USB (l'unica che ha l'iPhone, quella usata
anche per l'alimentatore) lo trasferisca sempre in digitale al
convertitore, che poi lo convertirà in analogico, oppure una dock
statione che include anche il DAC. Per l'ascolto in cuffia dovrai
scegliere però un DAC che ha anche la uscita per cuffia, come il
Teac che hai individuato. Ancora meglio sarebbe un amplificatore
dedicato e specializzato per cuffia. Prima di imbarcarti in
queste complicazioni (che peraltro ti impedirebbero la mobilità)
dovresti però a mio parere approfondire la qualità del software
musicale che intendi ascoltare. Se ascolti materiale in qualità CD o
anche da iTunes originale e alla qualità più elevata (AAC 256Kbps) o
Spotify alla massima qualità, puoi effettivamente sentire un
miglioramento. Se invece ascolti web radio o mp3 di varia
provenienza il materiale è già in origine di minore qualità e temo
che non potrai apprezzare particolari miglioramenti, se non quelli
derivanti dalla possibile (ma non certa) migliore qualità
dell'uscita cuffia analogica del DAC, rispetto a quella
miniaturizzata dell'iPhone. 2) Sembra un buon prodotto, ben realizzato. Tutti questi DAC usano componenti integrati fatti da poche case specializzate e quindi anche come qualità sonora non dovrebbero esserci sorprese, anche se non conoscendolo e non avendolo provato devo mantenere il condizionale. Buoni ascolti se seguirai questa strada. |
Q |
Mariano F. - 15 gennaio 2014 (Dove trovare DVD di rock italiano) |
Salve, vorrei una informazione, dove posso acquistare dvd relativi alla musica dei gruppi rock italiani degli anni 60 e primi 70? grazie per la cortese attenzione |
A |
18 gennaio 2014 |
Dipende da cosa intendi per "gruppi rock" negli anni '60 in Italia non ce ne sono stati di propriamente rock, per i '70 su ibs.it si trova qualcosa del Banco e della PFM ma nulla per i New Trolls o altri del primo progressive, almeno per quelli che ho provato a cercare. Quello che manca, penso, è proprio il materiale video originale, non penso che ne abbiano girati molti. Poi ci sono molti siti che vendono (o dichiarano di vendere) DVD rarità, ma per cercare nei loro cataloghi dovresti definire quello che cerchi. Infine c'è come sempre il canale eBay, e quindi l'usato soprattutto. Qui conviene attivare una ricerca automatica, estesa anche ai VHS, perché non sarà tanto frequente l'offerta di materiale di questo tipo. |
Q |
Dal blog - 5 gennaio 2014 (Il vintage tecnologico: risorsa o moda?) |
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Mi interesserebbe molto leggere qualcosa di più approfondito circa il "fenomeno" vintage. Sopratutto la causa scatenante. Cosa spinge una persona sana di mente a frequentare rigattieri e mercatini dell'usato per cercare della ferraglia elettronica da riportare a nuova vita? La solita crisi? Il risparmio? Puo essere che apparecchi di 30-40 anni fa possano ancora regalare emozioni? Io non credo. Senza contare i grossi rischi che si corrono |
A |
5 gennaio 2014 |
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Riguardo al cosiddetto
vintage mi sento invece di consigliare prudenza, è un territorio per
veri conoscitori, come le macchine fotografiche o le automobili o,
per restare in tema, gli strumenti musicali d'epoca. Comprare
attirati dalla parola magica "vintage" prodotti, elettroniche
soprattutto, molto inferiori a prodotti nuovi è molto più facile che
trovare il desiderato affare. In fondo è solo una parola più
accattivante per definire la vendita di materiale usato. E per gli
acquisti valgono le stesse regole da applicare per l'acquisto di
oggetti usati di qualsiasi genere: per comprare bene occorre, come
anticipato, una buona, anzi ottima, conoscenza del settore e deve
essere anche ben chiaro l'utilizzo che poi si dovrà fare di quello
che si compra. Per approfondimenti: Acquistare hi-fi su eBay |
Q |
Edoardo S. - 1 novembre 2013 (Consigli sul primo impianto) |
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Buonasera. Volevo avere da voi un consiglio: vorrei acquistare un impianto hi-fi (il 1°!!) con queste caratteristiche: budget ~1.500 Euro, N° 2 diffusori da pavimento (in alterntiva da libreria), N°1 Sintoamplificatore per collegare anche la TV (non interessa home-theatre, solo uscita per 2 diffusori / eventuale ma non indispensabile subwoofer), N°1 lettore SACD, CD, CD-R/RW (MP3, WMA) e dispositivi USB. Cavi e quanto necessario per installazione. Sicuro della Vs. collaborazione ringrazio anticipatamente. Per qualsiasi informazione sempre a Vostra disposizione. Cordiali saluti
(Dopo richiesta di alcuni elementi in più)
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A |
13 ottobre 2013 |
Dato che
userai ancora i CD il tuo impianto sarebbe semplicissimo, un lettore
CD, un amplificatore, due diffusori di tipo tower. Le due esigenze
aggiuntive che complicano un po' le cose sono il collegamento di
unità di memoria esterne su una porta USB e soprattutto la
integrazione con il video. A te
quindi la scelta. Che può contemplarne anche una terza, tenere il TV
così com'è (e l'impianto hi-fi a fianco ma separato) e potenziare
l'audio con una soundbar più subwoofer. Ne esistono molti modelli a
partire anche da poche centinaia di Euro.
Casse Mi
chiedevi poi dei negozi specializzati. A Milano (non abito lì)
conosco solo il più famoso, Buscemi, ma ce ne sono sicuramente altri
validi sia in città sia in provincia e nella tua zona, anche se in
numero ridotto rispetto ad anni fa. Non sempre hanno in negozio una
gamma ampia di componenti da ascoltare e potrebbero proporti
alternative o sconti su componenti diversi restando all'interno del
budget. Restando sulle marche e tipologie che ho citato e con
modelli nuovi e in garanzia non dovresti però avere sorprese.
Inoltre si possono acquistare anche in Internet, pure tramite
Amazon. |
Q |
Stefano D.S. - 12 ottobre 2013 (Trasferimento dei CD in digitale come file ISO) |
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Mi stavo chiedendo se, in alternativa ad usare la procedura descritta sul tuo blog con Footbar (lo uso anche io come lettore, ma non ne trovo le aggiunte per altre funzioni), non possa essere più semplice copiare un cd come ISO... Differenze di qualità? Grazie Stefano |
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A |
13 ottobre 2013 |
Se mi fai questa domanda è
con ogni probabilità perché il tuo music server Popcorn Hour (vedi
domanda precedente) è in grado di leggere anche i file ISO, come molti
di questi oggetti di ultima generazione. I player per PC normalmente non
li accettano. Venendo alla conversione su Foobar2000 la funzione di conversione si attiva semplicemente posizionando il mouse su un file o su un gruppo di file e usando il tasto destro. Si attiverà un menu a tendina e bisognerà scegliere Convert. Dopodiché non tutti i codec saranno disponibili ed eventualmente bisognerà installarne altri. Quello più utile e più usato, il famoso FLAC, dovrebbe però essere già incluso di default nelle ultime versioni. Riguardo al tempo di
conversione dipende tutto dal livello di controllo sulla esattezza che
vuoi fare. I CD contengono un sistema di correzione degli errori e
quindi suonano anche se nel trasferimento alcune sequenze di bit sono
alterate. Per ottenere l'obiettivo pieno si può perdere anche molto tempo, il software di riferimento si chiama EAC. Foobar2000 consente di usare un sistema alternativo più smart chiamato AccurateRip che da' già un buon risultato con 10-15' per album. Togliendo questa opzione il tempo si riduce a pochi minuti. Una alternativa è usare iTunes che ha una correzione di errore più semplificata e consente di convertire un intero album in 2-3'. |
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Q |
Stefano D.S. - 12 ottobre 2013 (La sicurezza dell'archivio digitale e i tempi del ripping) |
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Ho cominciato a studiare la
musica liquida, primi dubbi... sintetizzati nello schema allegato.
Peccato che si debba copiare un CD alla volta.... diventa un lavorone....
magari sarà l'occasione per scegliere quelli che davvero contano per me
:-). |
A |
13 ottobre 2013 |
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Backup: chiaramente un
sistema NAS con dischi ridondanti sarebbe l'ideale ma ovviamente a
parità di capacità costano di più, circa il doppio. Per i CD rippati
però l'utilità è relativa: basta non buttare via il CD (e venderli è
improbabile, non c'è più mercato). Ripping: è necessario trasferirli uno alla volta, ma se non ci si fanno troppo problemi il tempo necessario non è molto. Usando ad esempio iTunes anche abilitando la correzione errori bastano pochi minuti per CD. Diverso il discorso se si adottano sistemi più raffinati come EAC (Exact Audio Copy) o AccurateRip (incluso anche in Foobar2000). Se il CD ha qualche anomalia in lettura il trasferimento può far perdere molto tempo. Ma dalle prove fatte non è una situazione molto frequente. |
Q |
Antonio R. - 12 settembre 2013 (Playlist per ascolto in auto) |
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Buongiorno, volevo chiedervi un aiuto. ho sempre avuto la passione per la musica e per la sua possibilità di sentire insieme + generi musicali. Ora ho circa 500 cd musicali e altri 200 circa dischi su vinile. ho iniziato a catalogare su Musicmatch (prodotto chiuso) e adesso su Winamp tutta la musica caricata. oltre a catalogarla per artista ho preso l'abitudine di costruire altre playlist divise per anno in cui ho caricato un brano x artista. L'obiettivo è avere a disposizione un juke-box musicale che mi ricorda la musica dell'anno che voglio sentire. Tutto perfetto, ho costruito playlist a partire dal 1950 fino all'anno scorso. Un solo problema che non riesco a risolvere: se provo a portare la playlist dell'anno scelto su chiavetta USB per sentirla in macchina sulla mia MUSA che ha da casa madre la possibilità di sentire le chiavette USB, non riesco a mantenere la playlist ma me la divide per artista. prima con il vecchio prodotto (Musicmatch), questo funzionava adesso con Winanmp non +. Non so dove sbaglio e mi fareste veramente felice se poteste darmi qualche dritta. E ultima cosa, per l'utilizzo che faccio io, c'è qualcosa meglio di Winamp ?? Ancora grazie per la pazienza nell'aver letto questa lunga mail e per l'aiuto che mi potrete dare |
A |
19 settembre 2013 |
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La risposta dipende dalle caratteristiche del lettore della tua auto. Evidentemente il suo software supporta l'organizzazione dei brani e il formato dei metadata di Musicmatch jukebox e non quello di Winamp. Il formato di Musicmatch era abbastanza diffuso fino a qualche anno fa, per esempio era supportato dai primi modelli iPod. Ce ne sono altri, il più diffuso e' il formato cue, più altri formati proprietari dei vari media player. Se non trovi nel manuale della tua auto quale organizzazione dei file musicali è supportata puoi solo provare per tentativi. Con altri media player come iTunes ad esempio, o semplicemente organizzando la chiavetta in directory come su un disco del PC. Questo secondo sistema di solito funziona. Ti consiglio ovviamente di provare con pochi file. |
Q |
Francesco G. - 13 agosto 2013 (Dilemma: giradischi nuovo o vintage revisionato?) |
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Buongiorno, prima di tutto, complimenti per il sito e i preziosi consigli.Da qualche anno vorrei comprare un giradischi, ma non sono mai riuscito a decidermi. Ho scoperto in questo sito il Pro-Ject Debut, e mi alletta non poco. Ne consigliate l'acquisto? Una volta acquistato, avendo il pre fono, per farlo suonare basterà soltanto collegarlo a delle casse?Mio padre ha un vecchio sansui SR-212. Ovviamente ha bisogno di un po' di manutenzione. Meglio farlo sistemare o prendere il Pro-Ject?Per quanto riguarda le casse, qualche consiglio? Considerate che vivo in un monolocale di 30 mq. Per posizionare il giradishi? Immagino sia sconsigliato un tavolino stile IKEA (un lack, per intenderci). Meglio una mensola?Con la speranza di ricevere una risposta vi ringrazio e vi porgo i miei saluti, Francesco |
A |
19 agosto 2013 |
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Prima di tutto
una precisazione: per collegare direttamente le casse al pre-fono ti
servirebbero delle casse attive, con amplificatore incorporato. Non so
se pensavi a questa soluzione. Sarebbe una buona soluzione perché ci
sono diversi nuovi modelli con buone prestazioni. Puoi trovare alcune
recensioni interessanti su TNT-Audio.
Con casse tradizionali, passive, ti serve invece un amplificatore. |
Q |
Franco F. - 7 agosto 2013 (Diritti di autore scaduti) |
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La stampa del disco può continuare dopo che il contratto fra l'artista e la casa discografica e' terminato?il mio contratto discografico e'scaduto nel 1976 e non e' mai stato rinnovato può' la Universal stampare dischi, cd e distribuire digitalmente senza il mio permesso e di conseguenza non pagarmi le royalties? |
A |
19 agosto 2013 |
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Più che un problema di
diritto d'autore sembra un quesito contrattuale. Apparentemente per
Universal il contratto non è scaduto, forse secondo loro prevedeva il
tacito rinnovo. Devi vedere la questione con loro. È importante anche
sapere se avevi registrato come autore le canzoni o le esecuzioni
all'apposita registro indipendentemente dal contratto. |
Q |
Matilde M. - 17 aprile 2013 (Un giradischi come idea regalo) |
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ciao! scusate se vi disturbo .. ma ho letto i vs. suggerimenti sul giradischi .. premetto che io non ne so niente, e l'ho trovata molto utile .. però ...devo regalare un giradischi ad una persona molto molto "affamata" di musica e non vorrei regalare una schifezza... ha un impianto stereo normale e poi ha pure le casse x amplificare basso e chitarra ... secondo voi, se potete e avete un attimo da dedicarmi, quali sono i migliori che ci sono ora in circolazione? grazie mille e scusate se vi ho fatto perdere tempo! matilde |
A |
18 aprile 2013 |
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Ottima idea come regalo,
anche se un po' impegnativa, potrebbe dare il via a qualche riscoperta,
magari di vinili non suonati da anni.
Ovviamente il secondo sarebbe
preferibile e migliore, il vantaggio è rappresentato da un braccio di
maggiori prestazioni in fibra di carbonio. Ma non pensare che ci siano
differenze di suono percepibili facilmente.
Infine do' anche per scontato che la persona non abbia già un giradischi e che quindi non si tratti di una sostituzione. In questo caso i consigli potrebbero anche essere diversi. Ah, un'ultima cosa. Il suono del vinile e la eventuale superiorità rispetto al CD non è detto che si sentano immediatamente o facilmente. Dipende dall'impianto. |
Q |
Mario P. - 17 aprile 2013 (Alta definizione: CD versus DVD versus SACD) |
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Buongiorno, dato che gli attuali CD sono campionati a 16 bit e ad un valore inferiore di 48 hz vorrei sapere, per favore, quale supporto fisico (cd, SACD o DVD ) esprima e possegga la migliore registrazione e alta qualità di riproduzione della musica . posseggo alcuni SACD e un CD serie Gold ( g.c. ricci - fone') che e' stato registrato a CD a 16 bit 44.1 khz . Dato che io posseggo un lettore CD della NAD 565 BEE che mi permette di leggere i CD sia a 0 hz, a 96 hze a 192 hz!!!! Pagato 1000 euri !!! Mi domando tra me e me: a che mi serve tanta tecnologia se poi i CD sono campionati e venduti al pubblico con caratteristiche di campionamento cosi infime ??? Correggetemi se sbaglio !!! In attesa di una vostra più competente risposta vi invio i miei più cordiali saluti da Napoli. |
A |
18 aprile 2013 |
Mario, voglio
tranquillizzarti, non è che sotto ai 48KHz e in particolare ai 44.1 KHz
di campionamento del CD le caratteristiche siano "infime". La banda
audio c'è tutta e con un buon lettore CD possibilmente di ultima
generazione si può ascoltare la musica molto bene. Per fortuna, visto
che il 99% della musica è in questo formato. Scrivevo soltanto che come
tutto a questo mondo anche questo standard è migliorabile, e con la
musica adatta e un impianto adeguato si possono udire le differenze in
meglio. Il problema rimane solo la scelta delle case discografiche di
non rendere disponibile la musica in questi formati in alta definizione,
fatta eccezione per una parte (abbondante) della musica classica e per
alcuni titoli pop (non recenti), rock, blues, jazz e alternative. |
Q |
Carlo P. - 7 aprile 2013 (Un acquisto frettoloso ma non troppo) |
Buongiorno, innanzi tutto complimenti per la vs. rubrica. Ho assoluto bisogno del vostro aiuto e mi spiego meglio. Ho deciso di sostituire il mio impianto acquistato circa 30 anni or sono e purtroppo dopo l'acquisto non sono soddisfatto. Tutto è dovuto alla mia fretta e alla proposta del venditore di prendere indietro le mie vecchie casse acustiche JBL 4311 monitor. In sintesi sono tornato a casa con un ampli Primare i22 e una coppia di B&W 684. L'acustica non mi soddisfa perché il suono è troppo colorito. In pratica non ho seguito i vs preziosi consigli di ascoltare diversi prodotti. A questo punto vi chiedo di suggerirmi un paio di modelli di casse acustiche che poi ascolterò con calma presso i rivenditori (le mie preferenze sono blues e jazz e prevedo di spendere 2000 euro se riesco a vendere ciò che ho acquistato). in questo modo sono io che chiedo e non il venditore che mi offre. Grazie per la vs collaborazione e cortesia. |
A |
4 aprile 2013 |
Se posso darti un altro consiglio è di non essere troppo frettoloso anche nel giudicare il tuo nuovo impianto. Sia il Primare sia le B&W che hai scelto su proposta del venditore sono ottimi prodotti, tra i migliori per rapporto qualità / prezzo, e quindi ti consiglio di analizzare con attenzione cosa è che non va a tuo parere (e gusto musicale). Anzitutto dovresti definire cosa intendi per "suono troppo colorito". Sono entrambi, soprattutto i diffusori, progettati per la massima neutralità timbrica e casomai secondo alcuni sono troppo "freddi". Le domande che puoi farti e che possono fornire una spiegazione sono elencate nel seguito.
Vale sempre, come noti anche tu, il principio di ascoltare prima con attenzione le scelte che si fanno, anche perché i gusti musicali e la idea di musica che ha ognuno di noi, per fortuna, non è standardizzata. |
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Q |
Stefano A.Z. - 4 aprile 2013 (Il mix di YouTube sparisce) |
Buon giorno, da un po' di tempo ho scoperto il piacere di lavorare con un sottofondo musicale, su Youtube trovavo la musica preferita e normalmente per ogni autore oltre ai singoli brani sono disponibili una sorta di "collezioni" con più video che si ascoltano in sequenza. Da qualche tempo non mi è più possibile ascoltare queste compilation ma solo brani singoli. potete aiutarmi, non sono un grande esperto di informatica, anzi quello che si potrebbe definire uno "zuccone" del computer... Grazie saluti |
A |
4 aprile 2013 |
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(4/4/13) Non mi pare che in YouTube sia cambiato qualcosa ultimamente. Quando scegli un brano te ne propone dopo l'ascolto diversi correlati in una sorta di mosaico, e aggiunge poi per gli interpreti più noti e con più video un mix creato da YouTube da ascoltare in sequenza e altri suggerimenti. Ho fatto un test con un classico dei Pooh e come vedi c'è tutto. Era quello che cercavi? (Stefano
A.Z ha poi scritto di nuovo: anzitutto grazie della risposta, ma
il problema non trova soluzione, in passato quando selezionavo
ad esempio il collegamento di Amalia Rodrigues con 48 video,
come nella foto qui sotto, (7/4/13) Questi mix sono generati automaticamente da YouTube in base agli accessi e alle ricerche, a quanto ne so. Può darsi che ogni tanto siano omessi come avviene ad esempio per i site link dei siti. Adesso per esempio ho fatto un controllo proprio su Amalia Rodrigues e come vedi nella immagine che ti invio a parte il mix è disponibile. Se comunque vuoi un mix di brani a partire da una canzone o da un autore ti consiglio di provare Spotify, dove questa funzione oltre a "stazioni" tipo radio specializzate è presente e pare che funzioni bene. Su PC è gratuito, per iPad iPhone e simili bisogna pagare un tanto al mese (vedi qui sul nostro blog per altri dettagli su questo interessante servizio streaming). |
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Q |
Gabriele R. - 3 aprile 2013 (Consigli per un nuovo giradischi) |
C'e' nel vostro sito un ampio e dettagliato articolo sul giradischi ??? Cioè io vorrei sapere quale parte del piatto (braccio, testina, alimentatore esterno, telaio rigido ecc. ecc.) lo rende di qualità. Voglio rottamare il mio Technics SL Q2 che da' un fastidioso rumore di innesco in sottofondo che si amplifica aumentando, logicamente, il volume e passare ad un nuovo piatto (Rega, Pro-Ject). Voi cosa mi consigliate ??? Grazie |
A |
4 aprile 2013 |
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No, non abbiamo previsto sinora di fare una disamina tecnica approfondita sulle varie tecnologie usate per il vinile, le sezioni e le pagine dedicate all'alta fedeltà sono più orientate a dare una guida e consigli utili a chi vuole godersi la musica senza troppe preoccupazioni. Musica & Memoria è un sito dedicato soprattutto alla musica, come forse hai potuto verificare. Quindi sul vinile c'è la mini-guida al recupero di questa tecnologia che penso tu abbia già consultato. Sulla tecnologia per ascoltare la musica ho invece aperto da tempo un blog apposito dove puoi leggere, se ti interessa, anche un resoconto sul percorso che ho seguito io di recente per scegliere un nuovo giradischi che sostituisse il mio storico Thorens TD-165 e sulle sorprese che ho incontrato. Riguardo alle tue domande ti rispondo che secondo me almeno a livelli di costo medi (1000-1500, non so se il tuo budget è più elevato) la differenza maggiore a mio parere la fa il braccio, già a questi livelli tutta la parte meccanica raggiunge un ottimo livello e il resto lo fa una buona installazione (leggi TNT-Audio per consigli su questo aspetto). Le marche che citi sono quelle che hanno fatto più ricerca e sviluppo in questi anni e che hanno la gamma di prodotti più ampia con modelli molto validi anche a partire da livelli economici. Scegliendo nella loro gamma non puoi sbagliare e otterrai un notevole incremento. Altro elemento molto importante è poi il pre-phono, nel budget bisogna lasciare uno spazio adeguato per questo componente. Allo stesso livello della testina, che rimane il componente più critico della catena salendo di livello. Un saluto e ... buoni ascolti! |
Q |
Liberio F. - 27 marzo 2013 (Un impianto per la musica classica) |
ho letto con attenzione quanto sopra documentato.Devo premettere, però, che sono ignorantissimo in materia. Mi accingo alla mia veneranda età ad attrezzarmi di apparecchiature per l'ascolto prevalentemente di musica classica. Possiedo solo un modestissimo e vetusto apparecchio radio con lettore cd. Non so come muovermi nel campo dell'alta fedeltà. Possiedo delle edizioni complete di cd (Mozart, Bach ecc.) Devo partire da zero. Cosa mi consigliate di fare? Grazie e buona Pasqua a tutti. |
A |
31 marzo 2013 |
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Anzitutto grazie per gli auguri che ricambio volentieri. Un ascolto piacevole e soddisfacente di musica classica richiede un impegno e un impianto un poco più complesso di quanto necessario per generi meno complessi musicalmente, come pop, rock e folk, ma nulla di particolarmente arduo. Al minimo è necessario un impianto a componenti separati, anche entry level, e un ambiente di ascolto di ragionevoli dimensioni nel quale si possano collocare in modo corretto i diffusori. Poiché parti da zero come scrivi ti conviene rivolgerti a componenti semplici da installare e di marchi noti. Quindi vengo alle indicazioni che posso darti:
Naturalmente le alternative per la composizione di un impianto sono
moltissime, e puoi anche scegliere di impiegare più tempo per
approfondirle ed individuare quelle più adatte a te. Se decidi di
seguire questo percorso puoi approfondire le novità delle tecnologia
ed in particolare l'alta definizione e il multicanale (entrambe
particolarmente interessanti per la classica) o la musica liquida
(senza CD) sul nostro
blog. Per la scelta
dell'impianto e la
gestione degli ascolti
a confronto puoi
leggere le pagine del sito linkate, e per una miriade di consigli e
alternative sugli impianti, e guide più dettagliate, puoi fare
riferimento anche al noto sito indipendente TNT-Audio,
uno dei più completi nel settore. |
Q |
Gabriele R. - 20 febbraio 2013 (Amplificatori e componenti vintage) |
Salve, sono Gabriele da Ciriè (To), sarei in teoria interessato all'acquisto di un impianto hi-fi completo a componenti separati con potenza indicativa di circa 2 x 100 watt RMS e relativi diffusori adeguati, vi chiedo cortesemente alcuni consigli: mi hanno proposto un amplificatore integrato Pioneer A 602 di appunto qualche anno fa corredato di diffusori Bose e vorrei appunto sapere se si può avere una scheda tecnica e dei giudizi a riguardo, mi hanno proposto anche un vecchio amplificatore integrato Telefunken mod. Ta 350 B che appunto vi chiederei maggiori informazioni; attendo a breve e senza impegno una vostra risposta e con l'occasione vi porgo cordiali saluti e grazie. |
A |
20 febbraio 2013 |
Ti sconsiglio caldamente di rivolgerti a componenti hi-fi di 20 o 30
anni fa come quelli che ti hanno proposto. In primis i componenti
elettronici come gli amplificatori invecchiano e parte della
componentistica può subire col tempo un degrado (i potenziometri ad
esempio) compromettendo in parte il suono. Ma se anche fossero in
condizioni perfette la evoluzione della tecnologia nel campo è stata
sensibile e le prestazioni di un amplificatore moderno anche di grande
serie, come i modelli ad esempio di NAD, Rotel o Arcam, hanno prestazioni
di gran lunga superiori. Le scelte vintage hanno senso solo per
amplificatori già all'origine di livello top, di solito a valvole, e
solo se accuratamente revisionati. Riguardo alle casse Bose anche se non dici il modello il discorso è simile. E' una casa che si è creata una solida reputazione con soluzioni per l'home video che conciliano le esigenze logistiche con un suono decente, ma che non ha più da decenni alcun ruolo nell'hi-fi. Anche in questo campo ci sono molti modelli validi anche molto economici come quelli proposti dalla italiana Indiana Line, oppure da Kef, Tannoy o anche B&W, con prestazioni nettamente superiori. Oltre, anche qui, al problema dell'invecchiamento degli altoparlanti e in particolare delle sospensioni dei woofer e midrange. In sintesi, se l'usato ha lo scopo di spendere meno, valuta con attenzione quanto costano a confronto componenti entry-level moderni, e rivolgiti eventualmente solo a componenti molto recenti (max 10 anni). Tieni anche conto però che, come in qualsiasi altro campo, per comprare bene l'usato bisogna essere esperti nel settore. Compreresti un'auto usata senza conoscere i modelli e le marche e un minimo di tecnologia motoristica? Se invece ha lo scopo di avere in casa qualcosa di affascinante e "vintage", bisogna prepararsi a spendere molto. |
Q |
Marco G. - 16 febbraio 2013 (Uno storage server per l'Oppo BDP-95) |
Per primo vi faccio i complimenti per il blog, da me scoperto solo
ora (meglio tardi che mai..) |
A |
18 febbraio 2013 |
Anzitutto grazie per i complimenti, fa piacere sapere che gli sforzi
che si fanno per essere chiari ed esaurienti sono apprezzati. |
Q |
Saverio C. - 25 gennaio 2013 (Un PC per la musica liquida) |
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Spett. signori, volendo avvicinarmi alla musica liquida ad alta risoluzione ho pensato che il mio PC non è adatto, visto che è un po' datato. Visto che Voi avete grandi conoscenze in materia gradirei avere dei consigli al riguardo. Quali caratteristiche deve avere un PC per scaricare musica ad un DAC esterno???Premetto che sono in possesso di un buon impianto stereo. Sono ben accetti tutti i consigli che possiate darmi. Grazie per avermi dedicato il Vostro tempo |
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A |
26 gennaio 2013 |
Non ci dici quanto sia datato il tuo PC ma i
requisiti non sono molto stringenti, se si prevede di usare un DAC
esterno. Essenziali sono: sistema operativo almeno Windows XP (e
regolarmente aggiornato), almeno 2 porte USB disponibili, disco rigido e
memoria sufficienti per ottenere prestazioni adeguate con le
applicazioni attuali (es. 2GB RAM e 80-100 GB HD) e sistema
ragionevolmente "a posto" (non con decine di applicazioni installate,
alcune delle quali partono automaticamente e così via). Insomma un PC pulito, aggiornato e ben funzionante, anche se magari un po' datato. Tutte cose insomma che servono anche per qualsiasi altro uso del PC. Oltre a ciò, ma sicuramente ne sarai già dotato, una connessione ad Internet ADSL di sufficiente velocità per scaricare il materiale HD. Un album completo può avere dimensioni fino a 1GB, anche se compresso in FLAC. Per ulteriori informazioni sulla configurazione del DAC e dello storage puoi fare riferimento alle mini-guide presenti sul nostro blog. Se hai dubbi scrivici ancora. |
Q |
Pasquale M. - 15 gennaio 2013 (Catalogare la musica) |
Ho scoperto da poco il vostro lavoro e devo farvi i migliori complimenti: competenza e passione sono evidenti e contagiosi. Vengo al punto. Sono un appassionato di jazz ed ho una collezione di circa 2500 CD che ho ordinato alfabeticamente per autore. Sto valutando il passaggio alla musica liquida tenendo conto che sono più appassionato del contenuto musicale che della sua riproducibilità tecnica. Il mio problema è trovare un sw che mi consenta di catalogare i CD in maniera più completa di quanto possa fare itunes (lavoro col Mac) anche con una eventuale compilazione manuale di campi di ricerca. Insomma di un disco per ogni brano mi interessa descrivere tutti i musicisti impegnati, i dati tecnici, eventuali note, ecc. Sarebbe poi ideale poter gestire ricerche incrociate (in quali dischi pubblicati negli anni '60 Coltrane suona con Davis?). Mi rendo conto che dovrei avere un sw di catalogazione per biblioteca. Ma spero che ci possa essere qualche prodotto adatto anche a costo di spendere qualcosa. Ovviamente potrebbe essere anche diverso dal sw di acquisizione e riproduzione e dalla sua gestione della libreria. Avete qualche consiglio? Grazie anticipate per la pazienza ed ancora complimenti. |
A |
16 gennaio 2013 |
Grazie anzitutto per gli
apprezzamenti, e complimenti per la tua notevole collezione di album di
musica jazz. Venendo alla tua domanda, le indicazioni che ti posso dare
sono relative soltanto al mondo Windows. Una soluzione forse
applicabile anche a iTunes è quella molto semplice ed efficace
utilizzabile su Foobar2000, a cui abbiamo dedicato diverse guide
inserite nel nostro blog, il media player probabilmente più flessibile e
di miglior qualità disponibile in questo ambiente, che consente
attraverso una gestione opportuna del tag "comments" di inserire
informazione ulteriori (ad esempio la formazione nel jazz, o la forma
della composizione nella classica) ricercabili poi liberamente. E'
semplice con questo sistema quindi ricercare tutti gli album in cui
hanno suonato assieme Coltrane e Davis, come chiedevi tu. Sulla soluzione alternativa
di una libreria separata non saprei darti indicazioni, che ne sono
diverse. Perderesti ovviamente la grande comodità dell'integrazione,
ovvero di poter ascoltare immediatamente quello che hai selezionato. Per approfondimenti si può consultare il nostro blog. |
Q |
Nicola F. - 15 gennaio 2013 (La radio suona meglio del CD?) |
E' normale che la stessa canzone sentita per radio sia più potente e ricca di bassi rispetto a come viene sentita da un lettore CD di un impianto HI FI attraverso le stesse casse acustiche? |
A |
16 gennaio 2013 |
I sorgenti audio utilizzati per la trasmissione in radio possono essere diversi dal CD, anche per lo stesso brano. Non so a quale emittente ti riferisci in particolare, ma con l'esclusione di pochissime emittenti di musica classica o alternativa, le radio commerciali usano dei sistemi informatici specializzati, come il noto Selector, per la gestione delle scalette e la messa in onda, nei quali i brani musicali sono archiviati in formato compresso (MP3 e simili) e questo può dar luogo a variazioni, anche se non evidenti. Inoltre è frequente l'uso della sovramodulazione e/o il ricorso ad una equalizzazione chiamata "loudness" per suonare "più forte" rispetto alle radio concorrenti e per una migliore ricezione negli ambienti tipicamente rumorosi nelle quali le radio sono ascoltate (in auto, in negozi e supermercati ecc.). La curva di equalizzazione loudness esalta proprio i bassi e gli acuti, e quindi potrebbe essere questo l'effetto apparentemente migliorativo che ascolti. Tieni poi conto che anche un incremento di volume viene classificato istintivamente dal nostro sistema uditivo come un suono migliore, quindi anche una semplice differenza di sensibilità dell'amplificatore rispetto alle due sorgenti può la differenza che hai rilevato. |
Q |
Gianluca B. - 2 gennaio 2013 (Giradischi o CD?) |
Ah...dimenticavo un'altra cosa che volevo chiederti, anzi due: 1) dato
che possiedo ancora pochi vinili (ed avendoli ascoltati finora con un
thorens scarsetto secondo i più (TD 104) ed un pre della Beringher)
vorrei capire se vale davvero la pena, ovvero se paragonando la qualità
d'ascolto del lettore Arcam o Rotel a quella del giradischi Pro-ject
(magari con testina un poco migliore di quella in dotazione) il vinile
non esca fuori nettamente inferiore, in poche parole: vorrei "salvare"
il vinile soltanto se la qualità è paragonabile (con le dovute
differenze dei due supporti) a quella del cd. 2) che cuffia mi
consiglieresti per jazz e dintorni? (visto che la mia AKG 601 si è
appena rotta..) |
A |
2 gennaio 2013 |
Vediamo
... |
Q |
Gianluca B. - 2 gennaio 2013 (Quale impianto per il mio budget?) |
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Gianluca ci propone la classica domanda dell'appassionato di musica e hi-fi: "Salve, ho visto con piacere che rispondete a molte domande sul mondo dell'alta fedeltà ed apprezzo molto il vostro sito. Ciò detto, in qualità di amante della buona musica, vorrei acquistare a breve un impianto hi fi tendenzialmente completo e definitivo, senza troppe pretese di "long life upgrading" (tranne che per futura necessità). Con alcune precisazioni: 1) Il mio budget non può andare oltre i 2000 euro 2) prediligo l'ascolto in cuffia ma vorrei anche delle casse 3) amo in particolare il jazz, blues e classica. 4) vorrei includere il giradischi, come elemento secondario però. Tenuto conto di tutte le componenti che la mia descrizione necessita, avreste un sistema da consigliarmi?" |
A |
1 gennaio 2013 |
Certo, cerchiamo sempre di rispondere, soprattutto su aspetti tecnici. Sulla scelta dell'impianto una risposta è più difficile perché, come avrai notato, esistono centinaia di modelli e migliaia di combinazioni possibili, che bisognerebbe conoscere tutte o quasi per dare una risposta veramente esauriente. A questa classica domanda l'esperto (o presunto tale) di solito risponde proponendo modelli di nicchia (quelli che conosce lui, ovviamente) e poi consigliando al richiedente di fare prove a confronto per diminuire la responsabilità della sua risposta. Voglio invece provare a darti una risposta più pratica e utilizzabile, partendo da alcuni assunti: 1) meglio un risultato certo che il risultato migliore possibile (e assai arduo da individuare data la situazione accennata sopra) 2) meglio fornitori noti e sperimentati 3) meglio prodotti recenti 4) meglio componenti della stessa marca (almeno il produttore li avrà provati assieme). Aggiungo a questi altri elementi che servono per il consiglio e che non sono presenti nella tua email, ipotesi che deduco leggendo tra le righe e che mi farai sapere se sono corrette o meno: 1) come fonte principale per la musica usi i CD; 2) non sei interessato alla musica liquida 3) non sei interessato all'alta definizione (SACD) 4) la stanza è di dimensioni medie e vi possono inseriti due diffusori a torre con sufficiente spazio ai lati e dietro, distanziati tra loro e senza arredi ingombranti tra di essi e il punto di ascolto, 5) per l'acquisto pensi di rivolgerti ad un negozio. Fatte queste premesse, e scegliendo tra marche sicure e ben considerate, l'accoppiata CD+amplificatore a questa fascia di prezzo può essere individuata nella produzione Arcam oppure Rotel:
Arcam:
CD17 (lettore) + A18 (amplificatore) Per i diffusori, nella gamma del principale produttore mondiale (Bowers & Wilkins o B&W) a questa fascia di prezzo c'è il modello 684 (serie 600) che per i generi di musica che citi va sicuramente bene. Per il giradischi la scelta con le tue specifiche è praticamente obbligata: Pro-Ject Debut III con testina Ortofon già in dotazione. Il tutto ai prezzi correnti verrebbe a costare (giradischi escluso) poco più del tuo budget (2300 ca.) ma penso che in un negozio, cercando, potresti scendere al di sotto con sconti o modelli demo. Il giradischi su Amazon costa poco più di 200 €. Ma per questo componente la differenza la fa la tua collezione di vinili, se ne hai pochi o nessuno è necessario un approfondimento. Altre osservazioni: tutti e due gli ampli hanno un ingresso phono per il giradischi. Per un ascolto veramente soddisfacente dovresti poi prevedere un pre-phono esterno. Dei due solo l'Arcam ha una uscita cuffia. Anche in questo caso però, se ascolti spesso con le cuffie sarebbe meglio inserire in un secondo tempo un amplificatore dedicato (ce ne sono di validi anche a poco più di 100 €). Il Rotel in più ha un ingresso USB e un DAC integrato per la musica liquida. Ultima notazione sui negozi specializzati in hi-fi. Ce ne sono sempre di meno e non trattano direttamente tutti i marchi. Quindi è possibile che ti propongano altre alternative, forse anche più valide di queste. Difficilmente potrai esimerti dall'impiegare un po' di tempo nella ricerca e a farti venire parecchi dubbi. E una precisazione: non è certo un impianto "definitivo", ammesso che ne esistano; per arrivare a livelli da impianto difficilmente migliorabile i costi sono purtroppo molto più onerosi, e anche il tempo da dedicare al confronto e alla ricerca. Tempo peraltro sottratto all'ascolto della musica. E' un impianto che punta ad un risultato certo, senza complicazioni. Infine due fonti che puoi consultare per approfondimento o altri consigli, se già non li conosci: il sito TNT-Audio, la più nota e apprezzata rivista online, che fornisce consigli e consulenza più circostanziata (ma ti chiederebbe molte più cose prima di risponderti) e la pagina che abbiamo dedicato da tempo alla composizione dell'impianto e alle prove di ascolto. Ultimissima considerazione: in ogni caso un impianto come quello ipotizzato non può essere considerato "definitivo", ammesso che sia possibile assemblarne uno definibile così, ma è già ad un buon livello, non può essere considerato un entry level, e può dare soddisfazioni a lungo, soprattutto se ben posizionato. Per fortuna anche nell'alta fedeltà 2K Euro valgono ancora qualcosa ... Naturalmente non esitare a scrivermi di nuovo e, in particolare, fammi sapere se le ipotesi di base alle quali ho fatto riferimento sono corrette. |
Q |
Sabina F. - 24 novembre 2012 (Ristampe di spartiti d'annata e diritti di copia) |
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Spett.le musicaememoria.com,ho trovato sul vostro sito informazioni molto valide sul diritto d'autore. Secondo le informazioni di seguito riportate è corretto ritenere legale la commercializzazione delle ristampe in proprio di spartiti (di autori in pubblico dominio)pubblicati nel 1920?Grazie per la cortese attenzione. Sabina Ferrari"riproduzione di spartiti libera potrebbe aversi solo se: a) sono riprodotti spartiti pubblicati oltre il tempo di scadenza dei diritti (50 anni in Europa, 75 ....)" |
A |
26 novembre 2012 |
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Ti premetto che ovviamente
non si parla di parere legale ma di semplice lettura e interpretazione
delle leggi e soprattutto delle prassi. |
Q |
Renato S. - 31 ottobre 2012 (Visualizzazione delle copertine utilizzando un network player) |
Vorrei poterti porre qualche ulteriore domanda sempre a proposito di Foobar. Spero di non essere troppo invadente, ma dopo aver letto e riletto un pò tutti gli articoli sull'argomento non ho trovato risposta a quanto ti vorrei esporre brevemente. 1 - Come poter acquisire le
cover degli album in concomitanza alla fase di ripping; Mi scuso se ho ecceduto con
le domande. |
A |
3 novembre 2012 |
Nessun problema, più domande arrivano e più chiarimenti si riescono a dare. Provo a rispondere per punti: 1 - Non esiste a quanto ne so
una funzione di questo tipo in Foobar2000 né è presente al momento tra i
components 3 - Foobar2000 ricerca la
immagine da visualizzare sulla directory nella quale è contenuta la
musica e in questo modo la funzione è disponibile per tutti i formati,
anche quelli che non supportano i tag, come il formato standard wav. E'
possibile però anche associare i tag su ogni brano, o su più brani di un
album, con la funzione tagging, attivabile con il tasto destro del
mouse. Tra le sottofunzioni c'è anche "attach pictures > front cover"
che è probabilmente quella che serve alla app Denon per visualizzare la
copertina. Naturalmente è necessario che il file audio sia in un formato
che supporta i tag, come ad esempio il FLAC, che comunque immagino sia
quello che utilizzi. Non c'è che da provare. Facci sapere. |
Q |
Renato S. - 13 ottobre 2012 (La ricerca dei brani in una vasta libreria musicale) |
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Vorrei convertire la mia collezione di CD in musica liquida, posseggo un HIFI con pre e finale e per concludere una LAN al cui interno c'è un grosso NAS su cui vorrei memorizzare i miei CD convertiti in FLAC utilizzando Foobar2000. Fatta questa premessa, sono giunto alla seguente conclusione che sottopongo alla vostra attenzione. Visto che mi trovo di fronte ad un archivio di 3.000 cartelle (album), la ricerca di ciò che voglio ascoltare non può che avvenire tramite ad esempio Foobar, per poi inviare ciò che ho selezionato ad un DAC (M1 DAC). Se invece propendessi per un network player (DENON DNP -720AE), mi domando come potrebbe avvenire la ricerca, non credo certo con le frecce di un telecomando. Forse i network player sono destinati ad un uso diverso? |
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Effettivamente la ricerca
sequenziale non è l'ideale per una vasta libreria musicale come la tua;
un network player come il Denon che hai individuato può funzionare però
anche come DLNA renderer, quindi in pratica può essere comandato da una
applicazione in grado di navigare in modo intelligente sulla libreria,
con funzioni di ricerca degli album e selezione dei brani. Questo DLNA
controller può essere anche Foobar2000 collegato in rete con il Denon,
ma molto più pratica è la soluzione che fa ricorso ad uno smartphone
iPhone o Android che può diventare in questo modo un telecomando molto
sofisticato, collegandosi in wi-fi con il network player. |
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Q |
Ciro C. - 27 settembre 2012 (Trasferire i CD su un lettore portatile) |
La domanda è questa: Voglio masterizzare i miei CD su computer con un formato che mi consente la minima perdita di informazioni cioè la max definizione attualmente possibile, per poi trasferirli su un lettore portatile COLORFLY C4, nulla a che vedere con iPod o lettori commerciali, stiamo parlando di quasi hifi portatile. Come devo fare? Cordiali saluti. |
A |
27 settembre 2012 |
Il
trasferimento dei CD su file, il cosiddetto ripping, è una operazione
molto semplice, la puoi trovare descritta passo passo sul nostro blog,
a questo
link. L'applicazione che è consigliata è
Foobar2000, un media player, più molte altre cose, molto versatile che
consente anche il controllo della qualità della conversione e che oltre
a tutto è pure gratuito e open source. |
Q |
Alberto M - 16 settembre 2012 (Un nuovo lettore CD) |
Un consiglio sulla scelta di un lettore Denon DCD-1510 oppure un Cayin Fase T23. Il prezzo è uguale, costano circa 900 euro. Oppure un Audio Analogue Paganini usato dal costo di 500 euro. Il mio impianto: casse Chario Premium 2000, amplificatore AMC 3050. iIn attesa di risposta ringrazio e la saluto. |
A |
17 settembre 2012 |
Dal tuo
sintetico quesito deduco che intendi rimanere sul CD come sorgente e
vuoi continuare ad investire in un lettore specializzato. Non posso
darti torto perché la famosa musica liquida, in termini di "software",
materiale musicale disponibile direttamente per il download e in formato
non compresso, continua ad essere una promessa e non una realtà. Ti
segnalo solo che, se segui la musica classica, in questo settore musica
liquida e alta definizione sono già abbastanza diffuse da essere una
alternativa reale. |
Q |
Paolo D.M. - 15 luglio 2012 (La ricerca di Natalie Reiten) |
Caro
Alberto di Musica e Memoria, Ho scoperto solo pochi giorni fa - guardando su YouTube il concerto di Julio Iglesias a Venezia nel 2001 - una cantante che in quel concerto era sul palco come corista ma poi duettò anche con Iglesias cantando “When you tell me that you love me”. Una cantante bella, ma soprattutto bravissima, con una voce eccezionale, molto migliore di Iglesias. Si chiama Natalie Reiten, ed e' tutto quello che so di lei. Non l'avevo mai sentita nominare e non conosco neppure la sua nazionalità. Qualcuno in YouTube ha scritto che forse e' morta. Ho provato a cercare con Google e altri motori di ricerca e il risultato e' zero: l'unica cosa che trovo di lei in internet e' il filmato del concerto di Iglesias. Per il resto, neanche una parola, come se fosse stata un fantasma. E' morta davvero? Senza lasciare traccia, comunque? Come e' possibile? La cosa mi sta facendo impazzire, anche perche' per carattere sono molto ostinato.
Tu per
caso sei in grado di darmi qualche notizia o di dirmi come fare o a chi
potrei rivolgermi per informarmi su chi e' Natalie Reiten e sapere che
fa, che ha fatto, se e' viva o morta, ecc.? Forse potrebbe sapere
qualcosa qualcuno che partecipo' in qualche modo all'organizzazione del
concerto di Iglesias a Venezia? |
A |
4 agosto 2012 |
Ho
fatto un po' di ricerche ma anche io non ho trovato niente. Tra l'altro
leggendo velocemente avevo capito che la performance fosse precedente,
invece e' del 2001, quindi effettivamente in era internet e questa
giovane donna dovrebbe avere ora intorno ai 40 anni o poco più. |
Q |
Filippo G. - 26 aprile 2012 (Un impianto liquido senza PC) |
Sto esplorando a pezzi e bocconi il vostro sito
(complimenti!) e volevo fare una domanda: ho da poco messo su il mio
primo impianto stereo (niente di che: AA pre Bellini + 2 finali
Donizetti, e casse Van Der Steen, dato che le Magneplanar che sognavo
erano troppo alte per la mia mansarda), e stavo facendo un pensierino
alla musica liquida. |
A |
1 maggio 2012 |
Anzitutto complimenti per il tuo impianto, sicuramente di
alta qualità e
pronto per la musica liquida in alta definizione. Per questa evoluzione
hai pensato ad una soluzione piuttosto minimalista. Il Teac è un oggetto
anche comodo, ma può gestire solo quello che è collegato alla stessa
scatoletta sulla porta USB e solo tramite il suo telecomando, a quanto
ho capito. Va bene quindi per librerie non troppo estese e per un
utilizzo tradizionale (ad esempio musica classica, dove di solito le
playlist non si usano, magari è il tuo caso). Materiale in MP3, DAC
integrato, mi sembrano sorgenti e software un po' mortificanti per casse
Vandersteen e finali Donizetti ... certo se è solo per sperimentare
nulla quaestio. |
Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida, Indice articoli sulla musica liquida |
Q |
Francesco C. - 24 aprile 2012 (Tecnica di ripresa stereofonica) |
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La definizione che Voi date di Stereofonia (intesa come sistema di riproduzione) non mi torna, perché: NON evidenziate la differenza che esiste tra una ripresa microfonica con due microfoni e la ripresa microfonica elaborata al banco mixer. Nella ripresa microfonica con DUE MICROFONI esiste una differenza di fase tra canale destro e sinistro, che dipende unicamente dalla diversa collocazione rispetto all'asse centrale dei due microfoni, mentre nella ripresa con UN SOLO MICROFONO (e conseguente elaborazione stereofonica al banco mixer) si può solo operare una differenza di livello (N.D.R. pan-pot, che appunto funziona solo per differenza di livello e non dio fase) ma nessuna differenza di fase. Ora: dato che la "Stereofonia permette" una percezione della direzione del suono a bassa frequenza SOLO per differenza di fase (cosa che il banco mixer NON fa) perché sembra che per Voi la cosa sia indifferente? |
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A |
1 maggio 2012 |
Non era
nostra intenzione inserire sulle pagine del sito un trattato completo di
elettroacustica, ripresa dei suoni e tecnica stereofonica. Soltanto
alcuni concetti base utili (almeno nelle nostre intenzioni) a chi
desidera assemblare un buon impianto stereo per ascoltare al meglio la
musica preferita. |
Per approfondimenti: FAQ Stereofonia e Hi-Fi |
Q |
Angelo L. - 24 aprile 2012 (DAC Hi-Fi collegati a PC) |
Dispongo di alcuni DAC di buona qualità (Meridian, Micromega e Audio Note) ma progettati per il collegamento ad una meccanica di lettura di CD. Possono essere utilizzati per l'ascolto di musica memorizzata in un PC? Ringrazio delle informazioni che vorrà darmi. |
A |
26 aprile 2012 |
Ipotizzo che il tuo PC non
abbia una uscita S/P-DIF (i MAC normalmente ne hanno una) e/o che non
abbiano un ingresso di questo tipo i DAC che vuoi collegare. Perché se
così fosse, almeno a livello connessione elettrica, non ci sarebbero
problemi. |
Q |
Vittorio V. - 24 marzo 2012 (Il subwoofer nel mobiletto) |
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Leggo in una precedente risposta che per il mio impianto con casse obbligatoriamente da scaffale mi consigliate un subwoofer. Nel mio limitato spazio, non so se sia una una buona idea (vi ricordo che vorrei installare il mio impianto hi-fi nel soggiorno/cucina a vista ampio circa 20/25 mq e con pavimento in parquet), ma in caso lo volessi comprare … il subwoofer va lasciato per terra, oppure … come ho visto fare da alcuni amici, metterlo all'interno di un mobiletto, rendendolo invisibile ai visitatori? La seconda soluzione e' fattibile oppure e' del tutto inutile e dannosa, tale da precludere l'acquisto del subwoofer? Perché se mi dite che si può tenerlo chiuso in un mobiletto, allora un pensierino lo potrei fare!!! |
A |
25 marzo 2012 |
Il subwoofer dentro al mobiletto ... Tra i molti
sistemi per cercare di occultare l'impianto hi-fi (impedendogli di essere hi-fi)
questo ancora non l'avevo sentito. Il sub ha la caratteristica di essere
posizionabile quasi ovunque, dietro a una tenda, nell'angolo nascosto da una
poltrona, si può appoggiare a terra, è piccolo e basso (se non è un Velodyne
1812 da 5000 € e più) e comunque ancora lo vogliono nascondere? |
Q |
Bruna P. - 22 marzo 2012 (Aprire una radio libera nel 2012) |
Vorrei aprire una radio dedicata a mamme e bambini. Come posso fare? Grazie |
A |
25 marzo 2012 |
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Aprire una radio FM locale in
Italia è attualmente quasi impossibile. La legge di riordino e di
assegnazione per la radiofonia è attesa da anni, anzi da decenni, e
ormai si passerà direttamente alla radio digitale su rete mobile tra un
anno o due. Nel frattempo l'etere è di proprietà di chi lo ha
conquistato ai tempi del Far West (anni '70, esplosione delle radio
private) e, se anche esistessero frequenze libere (è improbabile anche
nell'angolo più sperduto d'Italia) non ci sarebbe una procedura di
assegnazione formale. Per saperne di più: Il mercato della radio in Italia, La situazione delle frequenze, Il declino della radio FM |
Q |
Vittorio V. - 21 marzo 2012 (Un impianto da libreria) |
Alcuni problemi di udito non mi hanno impedito di coltivare la passionaccia per l'opera lirica. Vorrei comprare un nuovo impianto hifi, in virtù del fatto che mi sto trasferendo comprando una casa nuova. Quale impianto mi consigliate, dovendo installare l impianto nel mio soggiorno / cucina a vista (25 mq) con pavimento in parquet. Casse obbligatoriamente da scaffale. Mi servirebbe amplificatore, lettore cd e casse. Attendo vostri suggerimenti. |
A |
23 marzo 2012 |
Fai bene a non abbandonare mai la musica. Per i
consigli sull'impianto ti rimando ad una
precedente risposta ad un
quesito analogo nella rubrica della posta. Nella ipotesi ovviamente che tu stia
cercando un impianto base. Perché se hai invece ampia libertà di budget le
possibilità si ampliano al punto che dare consigli diventa poco attendibile, e
comunque servirebbe qualche elemento in più. Per quanto riguarda i diffusori,
che dovrebbero essere obbligatoriamente da scaffale, come penso saprai non è la
soluzione ideale, e ti impone sensibili limitazioni nella ricostruzione spaziale
dell'evento sonoro, a maggior ragione nel caso della musica lirica, che di
solito è eseguita con una grande orchestra. In entrambi i casi è importante che il diffusore sia posizionato nella libreria in modo che il tweeter sia alla altezza delle orecchie quando gli ascoltatori sono seduti e che i ripiani della libreria siano ben stabili e non trasmettano vibrazioni. |
Q |
Guglielmo M. - 7 marzo 2012 (Il catalogo dei DAC) |
La ringrazio per la risposta; mi ha chiarito un po' di cose. Come le ho già detto pensavo di costruire un impianto formato da notebook-dac-(amplificatore)-cuffie (ma non è escluso che in futuro possa anche comprare i diffusori). C'è una cosa che mi manca: leggendo sempre su più siti dedicati all'audio e all' hifi, compreso il suo, non sono riuscito a trovare una "lista" delle marche che producono DAC, di quelle che producono amplificatori ecc. Ho letto varie recensioni di prodotti, però non riesco a collocarli tra loro. Esempio: ho letto dei pareri riguardanti il V-DAC II, che sembra un buon prodotto, ma non saprei classificarlo rispetto al resto del mercato, proprio perché non conosco il resto del mercato. Come faccio allora nel caso volessi conoscere tutti i dispositivi esistenti? O perlomeno i principali e più famosi, diciamo. Questo discorso riguarda ogni singolo dispositivo della catena (escluso notebook e cuffie): DAC, ampli e diffusori. Lei conosce un sito, o magari anche un articolo presente nel suo, che mostri tutti o quasi i modelli e le case produttrici esistenti? Scusi per l'insistenza delle domande, è che sono ancora alle prime armi e voglio conoscere piano piano, ma a fondo, questo meraviglioso universo. Grazie mille per la disponibilità. |
A |
10 marzo 2012 |
La lista dei componenti alta fedeltà distribuiti in
Italia si può trovare sugli annuari delle principali riviste del settore (Audio
Review o Suono) pubblicati a cadenza annuale (a settembre-ottobre, di solito)
oppure in forma sintetica nelle ultime pagine di Audio Review tutti i mesi (con
i relativi prezzi). I dettagli dei modelli poi si trovano ormai facilmente su
Internet. Per gli amplificatori ancora il fenomeno non è consistente, tranne che per i vari emuli del T-Amp in classe D. Per i DAC invece di prodotti nuovi made in China o made in Hong-Kong ne escono continuamente. Il fatto è che mettere assieme un DAC non è compito difficile, partendo da circuiti integrati disponibili da diversi produttori specializzati, e di qualità sempre più elevata. In pratica l'acquirente potenziale ha ora due scelte: rivolgersi ai distributori e ai canali tradizionali e/o a marchi noti, o allargare l'orizzonte ai molti prodotti made in Internet, puntando al colpo e fidandosi di recensioni trovate su forum o blog. Nel tuo caso comunque, visto che l'amplificatore per
ora non ti serve, ti conviene concentrarti sul DAC e pensare all'ampli in
funzione dei diffusori che sceglierai e se li sceglierai (sono interdipendenti). Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida / Il blog con gli ultimi aggiornamenti |
Q |
Guglielmo M. - 6 marzo 2012 (Musica liquida: serve un notebook con HDMI?) |
Buongiorno, vi ho già scritto in precedenza (se non sbaglio 3-4 mesi fa) riguardo un dubbio che avevo a proposito della musica liquida. Ho trovato molto utile la vostra risposta e vi ringrazio ancora una volta per la vostra disponibilità e cortesia nel rispondermi. Ho un altro dubbio adesso e spero che voi possiate aiutarmi. Ho intenzione di assemblare un impianto audio che mi consenta di ascoltare musica liquida. Pensavo di comprarmi un notebook, che mi faccia da storage e da media player (con Foobar o programmi del genere, da poter collegare ad un DAC, al quale, a sua volta, collegherò un paio di cuffie di ottima qualità (così facendo non comprerò i diffusori). Per questo motivo stavo cercando un notebook (mi va più che bene un 13,3") che abbia una line out digitale (S/P-DIF) che mi consenta di collegare il notebook al DAC senza ricorrere a peggioramenti del segnale nel passaggio notebook-DAC. Leggendo in internet mi sono reso conto, data la scarsa possibilità di scelta nel prendere notebook con line out digitale, che potrei optare invece per un portatile con presa HDMI che, stando a quello che ho letto in rete, è anche migliore rispetto a quella audio digitale perché avendo maggiore "larghezza di banda" mi consentirebbe di ascoltare anche brani in HD (96kHz o 192kHz). In realtà la possibilità di ascoltare musica in "HD" non mi interessa in quanto al momento non ho brani con tale fequenza di campionamento, ma in tal caso la scelta del notebook sarebbe più facile visto che ormai sono quasi tutti prodotti con presa HDMI. Riassumendo: sarebbe da preferire l'HDMI alla line out digitale, SEMPRE SECONDO QUELLO CHE HO LETTO IN RETE. Confermate? E adesso la seconda parte del mio dubbio: nei vari forum ho letto che i "puristi dell'audio" preferiscono avere line out analogiche (con conseguente marea di cavi dietro i dispositivi, piuttosto che quella digitale perché il primo restituisce il segnale iniziale senza compressioni varie o alterazioni: a questo punto non ci ho capito molto. La scelta dell'analogico è riferita ad un eventuale amplificatore, vero? Il segnale presente nel mio notebook è digitale ed è proprio per questo motivo che mi serve un DAC che me lo converta in analogico. Non ho capito allora dove entra in gioco la scelta tra digitale e analogico. Sì, come avrete capito ho un po' di confusione in testa :) Ho guardato tanti articoli nel vostro sito,e devo dire che mi hanno aiutato molto, ma non ho trovato una risposta al mio dubbio. Edit: mentre vi sto scrivendo mi è venuta un'idea: forse nei forum che ho letto si faceva riferimento alla scelta tra DAC+amplificatore o amplificatore con quest'ultimo collegato direttamente alla sorgente che contiene la musica in formato digitale(notebook). Può essere? Spero che voi possiate aiutarmi a capire. Grazie mille per la disponibilità |
A |
7 marzo 2012 |
Anzitutto voglio rassicurarti sul collegamento del
DAC, che può essere realizzato su una normalissima porta USB, che tutti i
notebook hanno. Tutti gli ultimi DAC sono progettati per questo tipo di
interfaccia, e hanno superato anche i precedenti limiti, potendo gestire file
audio in HD, con risultati equivalenti a quelli ottenibili sulla interfaccia S/PDIF. Infine il dubbio sull'amplificatore: certo, esistono e sono anche in crescita come numero gli amplificatori che includono un ingresso USB e un DAC interno. Soluzione molto comoda per chi parte da zero, prestazioni anche qui variabili da medie a molto buone. Ci sono i modelli della Cyrus, alcuni modelli NAD, il Peachtree, insomma diverse alternative, che puoi prendere sicuramente in considerazione. In sintesi per chiarirti con uno schema la musica in digitale segue questo percorso: Notebook ---- (USB) ----> DAC ---- (analogico) --- > Ampli -----> Casse ----> Tu Ciao e buon ascolto con il tuo spero ormai prossimo impianto Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida / Il blog con gli ultimi aggiornamenti |
Q |
Enrico D.G. - 17 febbraio 2012 (Consigli per un impianto hi-fi base) |
Innanzitutto complimenti per "l'apertura" di occhi e di orecchie che ci hai dato sull'alta fedelta',vorrei chiederti un prezioso consiglio su come assemblare un buon hi-fi per una stanza di 40mq, dove ascoltarci musica rock, reggae etc. Budget max di 1600 €, 1 amplificatore, 2 torri in legno e 1 CD, con possibilità di collegare iPod. ti ringrazio. Saluti. Enrico. |
A |
10 febbraio 2012 |
Anzitutto grazie per l'apprezzamento sulla parte
dedicata alla tecnologia per l'ascolto della musica. Provo comunque a darti qualche indicazione con le sintetiche informazioni che fornisci, partendo dal presupposto che, a quanto capisco, la musica che ascolterai anche in futuro sarà quella distribuita sul tradizionale CD. Per restare sul sicuro con il budget che hai puoi rivolgerti a marche di elettroniche conosciute per il buon rapporto qualità prezzo, scegliendo una coppia lettore CD + Ampli dello stesso fornitore, e diffusori con caratteristiche adatte ai generi piuttosto energetici che preferisci. I nomi che posso fare, ma solo per aver letto
articoli e recensioni (più d'una positiva comunque) sono NAD e Rotel, i modelli
entry level o poco superiori (dipende anche dagli sconti che troverai) sono
compatibili con il tuo budget. Per il collegamento di un iPod utilizzerei una semplice docking station da collegare ad uno degli ingressi dell'amplificatore, avendo l'impianto, un sistema completo con uscite audio integrate non serve. Non so dirti nulla però sui modelli perché non ho mai approfondito questo utilizzo del lettore. Ti segnalo che una alternativa al lettore CD, nel caso tu pianificassi anche di acquistare un lettore Blu-Ray o di cambiarlo, può essere un multiformato con audio di qualità come l'Oppo BDP-83, ad un prezzo non molto superiore a quello di un lettore CD, e con molte funzionalità in più. Per saperne di più: FAQ su stereofonia e hi-fi |
Q |
Gianni D.G. - 13 febbraio 2012 (Un diffusore per i T-Amp) |
Gianni, il visitatore interessato alla riproduzione del canto degli uccelli, ha optato come amplificatore per i primi test per uno degli amplificatori in classe D, sulla scia del T-Amp, di cui si parla bene recentemente, lo Scythe SDA 1100, e chiede a questo punto quali diffusori abbinare: "... Riguardo le casse da abbinare allo Scythe, non dimenticare che oltre alla compatibilità relativa agli 8 wat del piccolo ampli, bisognerebbe capire il tipo di diffusori da scegliere al fine di riprodurre perfettamente il canto mantenendo il più possibile la stessa timbrica di voce e naturalezza sonora in generale. Per esempio, una domanda che mi tormenta da tempo riguarda l'ipotesi di non usare normali tweeter con cupolozzo in seta, etc.., ma montare alle casse dei Super-Tweeter che come ben sappiamo, oltre a rendere molto tagliente e squillante un suono acuto, teoricamente arrivano a riprodurre frequenze che vanno oltre i 20.000hz." |
A |
17 febbraio 2012 |
Non ho capito se stai pensando di montare dei
super-tweeter aggiuntivi ai diffusori che intendi comprare. Se fosse questa
l'intenzione te lo sconsiglio caldamente, a meno che tu sia un provetto
autocostruttore, l'incrocio corretto tra altoparlanti diversi non è una cosa
semplice da mettere a punto e il risultato sarebbe sicuramente un peggioramento. |
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Q |
Angelo D. - 8 febbraio 2012 (Foobar2000 e le copertine) |
Buongiorno, vorrei alcune spiegazioni in quanto non esperto e pur avendo letto qualcosa non ho capito niente. Ho un hard disk con centinaia di canzoni in flac ed un portatile con sistema Windows Seven. Le copertine dei CD vengono immesse automaticamente da Internet o devo io andarle a trovare e poi inserirle in Foobar2000? |
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A |
10 febbraio 2012 |
Nella configurazione standard di Foobar2000 la
funzione di ricerca in rete delle copertine, sul tipo di quella di iTunes, non è
prevista. Per saperne di più: gli articoli sulla musica liquida e gli strumenti per gestirla |
Q |
Lorenzo D. - 2 febbraio 2012 (MP3 e radio d'epoca) |
Salve, mi sono imbattuto nella Vs. pagina circa la riscoperta del vinile ricercando su internet qualcosa che potesse soddisfare la seguente domanda: volendo collegare una sorgente audio esterna (tipo un MP3) all'ingresso Phono di una radio d'epoca, devo ricorrere ad una qualche elettronica da frapporre o a qualche accorgimento particolare? Mi basterebbe sapere anche solo il termine tecnico dell'eventuale espediente da usare. Grazie per l'eventuale risposta. |
A |
2 febbraio 2012 |
Mi sfugge il motivo di questa operazione, per una
risposta completa bisognerebbe conoscere le caratteristiche dell'ingresso phono
che vuoi usare ma provo a risponderti andando per ipotesi. Nei giradischi sono
stati usate nel tempo diverse tecnologie, e visto che parli di radio d'annata,
probabilmente l'ingresso era compatibile con testine piezoelettriche, in uso
dalla fine degli anni ì40 fino agli anni '60 (a meno che sia una radio veramente
antica). Questo tipo di fonorivelatori forniscono un segnale elettrico ad alta
uscita e non hanno bisogno di un preamplificatore apposito come le testine
magnetiche. Presentano però una distorsione elevata e sono state abbandonate a
partire dagli anni '60 in parallelo con l'abbassamento dei costi
dell'elettronica, seguente alla diffusione dei transistor. Quindi teoricamente
l'alta uscita del lettore MP3 potrebbe essere compatibile. Per saperne di più: FAQ sulla riscoperta del vinile |
Q |
Luigi P. - 23 gennaio 2012 (Un impianto tra il solido e il liquido) |
Scrivo da audiofilo inesperto in quanto ho appena
concluso il vostro articolo sulle dinamiche di un impianto stereo e devo dire
che mi e` sembrato molto chiaro...sto iniziando a creare un piccolo impianto,
che spero sia il germe di un futuro sempre più appassionante verso la musica e
l'alta fedeltà, riservando pero` la parte più importante alla musica. |
A |
24 gennaio 2012 |
Il NAD 3020i a quel prezzo può essere una buona soluzione "ponte". Controlla solo che funzioni effettivamente bene, che entrambi i canali siano funzionanti e suonino allo stesso livello (usa il balance per provarlo) e che il potenziometro del volume non faccia rumori strani (provalo su tutta la corsa). Per il resto anche gli amplificatori invecchiano, sia per quanto riguarda i componenti interni sia per la tecnologia, e quando avrai un budget per un amplificatore di livello superiore, potrai ottenere di più dalle casse che hai scelto, sicuramente valide, ma per intanto potrai avere col NAD un ascolto corretto. Per quanto riguarda la sorgente, se non hai problemi "logistici" a tenerlo acceso in prossimità dell'impianto, può fare tutto, suonare la musica liquida, i CD, e anche i DVD musicali ad alta risoluzione. Ti consiglio solo di verificare il livello di rumore, quindi della ventola, se non è un Mac o un notebook recente. Quando si lavora sul PC non ci si fa molto caso, ma ascoltando la musica a bassi livelli con alcuni tipi di computer il rumore di fondo può essere avvertibile e fastidioso. L'unica cosa che devi fare, se segui questa
soluzione, è dotarlo di un DAC esterno da collegare ad una porta USB. Quelli
buoni ma ancora relativamente economici sono intorno ai 400 € (rDAC Arcam, HRT),
si può scendere ancora intorno ai 100 € con gli ancora buoni SuperPro o Musiland
(vedi il blog per altre informazioni). Facendo riferimento ovviamente ai modelli
attuali. Altra osservazione riguarda il riversamento dei CD. Li hai trasferiti in AAC che è un formato compresso lossy. Non il peggiore ma sarebbe stato meglio trasferirli in un formato compresso "lossless" ovvero senza perdita, ad esempio Alac se usi iTunes. Non è un grande problema su musica moderna pop e rock elettrificata, ma se ascolti anche musica classica o hai dischi particolarmente ben registrati ti consiglio (senza fretta, non ti aspettare differenze eclatanti) di convertirli di nuovo. Infine il giradischi, se non ho capito male è scollegato. Se è ancora funzionante, se non è un modello proprio super-economico, visto che hai diversi vinili, potresti provare a rimetterlo in uso. Chiaramente dovrai pulirlo e regolarlo bene (vedi la parte guida di TNT-Audio per consigli in tal senso) e soprattutto investire 40-50 € per una testina nuova e un centinaio per un pre phono economico Pro-Ject o Nad da cercare su eBay (forse lo trovi anche a meno), l'ingresso phono del Nad ormai non è più adeguato. Infine una base stabile, una sistemazione perfettamente in piano e una buona pulita ai dischi e potrai riscoprire anche le inattese qualità del vinile. |
Q |
Gianni D.G. - 24 gennaio 2012 (Un impianto per ascoltatori non influenzabili) |
Nella sua lunga email, che riassumiamo, Gianni chiede consigli su un impianto completo, dalla registrazione sul campo sino all'ascolto, per una esigenza veramente particolare, l'addestramento di uccelli canori, cardellini in questo caso che, se fatti nascere in cattività (come è ormai prassi, essendo una specie protetta) hanno bisogno di un "cantore maestro naturale", cioè un cardellino maschio adulto ascoltando il quale apprendono il canto tipico della loro specie. Non essendo facile avere a disposizione questo tipo di maestri e non essendo certi i risultati, da tempo gli appassionati di questa categoria molto particolare di musica tentano di utilizzare un "cantore maestro artificiale", cioè una registrazione che dovrebbe avere lo stesso risultato, quindi suonare convincente al sistema uditivo dei giovani cardellini (o di altri volatili) sicuramente non influenzabili, a differenza di noi umani, dalle marche e modelli inseriti nell'impianto di registrazione - riproduzione. |
A |
18 gennaio 2012 |
Ignoravo che ci fossero appassionati addestratori di
uccelli canori, non si finisce mai di scoprire cose nuove. Le tecnologie disponibili per la registrazione sono due: digitale e analogica. Si tratta solo di uno degli elementi da mettere in gioco. Gli altri sono la tecnica di ripresa e la tecnica di riproduzione, che sono invarianti. Vediamo subito la tecnica di registrazione digitale,
visto che già ti sei rivolto in questa direzione. Il registratore che hai ha una
risoluzione 24 bit/96KHz. Si può arrivare ad una risoluzione ancora maggiore: 24
bit / 192KHz con registratori digitali commerciali e 32 bit / 192KHz con
registratori professionali da studio. Una volta catturato il suono bisogna riprodurlo. Considerata la estensione del canto degli uccellini, che certo non pone il problema di riprodurre le basse frequenze, si può utilizzare la tecnologia di riproduzione sonora più fedele e con minore tasso di distorsione che si conosca, cioè la tecnologia elettrostatica, utilizzando modelli full range anche di non grandi dimensioni. Infine l'amplificazione che, considerato il volume
del suono, non è ai massimi livelli di criticità. Deve essere però anche questa
ai massimi livelli per linearità, per una elettrostatica serve quindi un
amplificatore a stato solido di elevata qualità. Ma per ultima cosa ci sarà da curare l'ambiente, soprattutto, penso, nella direzione dell'abbattimento di ogni rumore di fondo. Un ambiente assorbente, con poche riflessioni e ben isolato, e i cardellini posizionati al posto d'onore per la riproduzione stereo. Si potrebbe fare ancora di più con una ripresa
multicanale, ma la registrazione avrebbe una complessità da tecnico del suono. In sintesi un set allo stato dell'arte dovrebbe
essere composto da: Potrei darti anche qualche nome di componenti ma
bisogna premettere che un set di questo tipo costerebbe, anche non arrivando ai
massimi livelli di qualità, molte migliaia di Euro. visto l'uso mirato penso che
ti converrebbe coinvolgere un negozio di Hi-Fi della tua città incuriosito da
questi esperimenti. Saranno poi loro a scegliere i componenti in base alla loro
disponibilità e gusti. |
Q |
Luigi P. - 17 gennaio 2012 (Ricerca di un complesso anni '60) |
Buongiorno, mi chiamo Luigi, dopo varie ricerche di musica anni 60-70 mi sono imbattuto nel vostro sito. Ero alla ricerca di una canzone che mi sta molto a cuore e credo che nel vostro sito l'abbia trovato. Si tratta di una canzone, "Un Sorriso" suonata da un gruppo "I Fratelli" di Reggio Calabria trovato alla pagina complessi beat elenco per geografia. La mia richiesta sarebbe quella di trovare il 45 giri di questa canzone. Io ai tempi 1970 avevo 12 anni e il cantante, un omaccione con capelli e barba rossa me l'ha insegnata; ero ai primi passi di chitarra,l ocalità Loano (SV). E'possibile avere qualche indicazione? Se ho sbagliato sito vi prego di scusarmi. Vi saluto cordialmente |
A |
18 gennaio 2012 |
Non hai sbagliato affatto, cerchiamo sempre di dare
una risposta ai quesiti inviati. Considerata la geografia dell'Italia e il fatto
che sei di Savona penso che I Fratelli cui ti riferisci non sono quelli di
Reggio Calabria, ma un gruppo con lo stesso nome di Vercelli, che presto però ha
cambiato nome diventando Il segno dello Zodiaco, denominazione con la quale
hanno pubblicato la maggior parte dei dischi. Per saperne di più: l'elenco dei complessi suddivisi per regione. |
Q |
Fabio D.P. - 18 gennaio 2012 (Posizionare un nuovo giradischi) |
Buongiorno, sarei in procinto di acquistare un giradischi della Pro-ject 2-Xperience Classic. La mia intenzione sarebbe quella di appoggiarlo sopra al lettore CD senza nessun mobiletto dedicato. Eventualmente pensavo metterci fra i due pezzi un ripiano in marmo. |
A |
18 gennaio 2012 |
Non mi pare una buona idea usare il lettore CD come
tavolino per il giradischi. Il sistema di lettura del vinile microsolco è in
grado di fornire ancora prestazioni musicali molto valide, a patto che siano
rispettate tutte le specifiche tecniche necessarie per metterlo nelle migliori
condizioni di funzionamento. E la principale è una base stabile, antirisonante e
in grado di assorbire e respingere le vibrazioni. Poiché quello che stai per
acquistare è un ottimo giradischi ti consiglio di trovare una posizione
adeguata, su un ripiano stabile, ragionevolmente lontano dalle casse, senza
"deprimerlo" ancor prima di cominciare il suo lavoro. Per saperne di più: FAQ su stereofonia e Hi-Fi |
Q |
Stefano C. - 2 gennaio 2012 (Ascoltare al meglio in viaggio) |
Salve, ho letto con interesse il vostro sito web ma
francamente mi sono scoraggiato!!! Mi spiego. Possiedo collezione abbastanza
vasta di vinili, cd e file in vari formato audio. |
A |
4 gennaio 2012 |
I lettori portatili per CD forse si riescono ancora
a trovare. I file audio sono, ovviamente, non compressi, e quindi teoricamente
la qualità dovrebbe essere superiore agli MP3 o AAC compressi. Però si tratta
ormai di componenti molto economici realizzati per un mercato residuale e penso
che la parte che più influenza la resa sonora, il decoder analogico - digitale,
sia di grande serie e bassa qualità. |
Q |
Gabriella V. - 28 dicembre 2011 (Ancora spartiti cercansi) |
Tanti anni fa ho studiato un poco di pianoforte che ho ripreso dopo essere andata in pensione. Mi sono attualmente innamorata della musica dolcissima di Ernesto Cortazar ma non riesco a trovarne gli spartiti (pagando, naturalmente). Mi dareste una mano per favore? Grazie di cuore e ... un sorriso. |
A |
28 dicembre 2011 |
Il nostro sito non è dedicato al commercio
elettronico e quindi non possiamo vendere né musica né spartiti. Per saperne di più: Gli spartiti in Internet |
Q |
Guglielmo M. - 24 dicembre 2011 (Una guida alla musica liquida) |
Salve,volevo chiedere delle informazioni: volevo costruirmi un impianto audio, solamente che al posto di un lettore CD volevo avere un dispositivo con un memoria contenente i vari file musicali. Per intenderci un dispositivo contenente una memoria per i file musicali e una "scheda audio" che codifichi il segnale: praticamente volevo ovviare il lettore CD in quanto la maggior parte della musica in mio possesso è in formato .aac o .flac sul mio notebook e non in CD. Anche se mi sto appassionando al mondo della musica, non sono un esperto e quindi non so se è esiste un sistema del genere. Grazie per la disponibilità. |
A |
28 dicembre 2011 |
Stai cercando quello che un po' tutti propongono
ora, cioè un impianto per ascoltare la cosiddetta "musica liquida". Di soluzioni
ne esistono parecchie e a questo tema abbiamo dedicato una ampia sezione sotto
forma di domande & risposte sul nostro sito e parecchi post sul blog collegato
al nostro sito. |
Q |
Marco P. - 12 novembre 2011 (Musica liquida o musica solida?) |
Buon giorno, il mio obiettivo è un impianto essenziale che ottimizzi il rapporto qualità / costo. Nella scelta della sorgente sono in dubbio su: -lettore CD tradizionale (ero orientato sul Audio Analogue Paganini) - mondo musica liquida. Due domande:1) Che differenza c'è tra una registrazione scaricabile già a 24/196 e leggere un CD con un lettore 24/196? Forse è meglio puntare su registrazioni migliori! 2) Come collegare il PC o un Hard disk (sul quale potrei scaricare brani già HD) al mio ampli a valvole con le 6550 EH? |
A |
12 novembre 2011 |
Il dubbio tra il lettore CD e il passaggio completo
alla musica liquida al momento lo sciolgono le case discografiche, e le major in
particolare, che pubblicano ancora pochissimo della nuova produzione per il
download digitale, anche a qualità CD. Quindi per il CD fisico bisogna passare
per forza, almeno per un po' di tempo ancora, tranne per chi ascolta solo musica
classica o ristampe di classici del rock, blues o jazz. Venendo alle domande specifiche: Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida, Indice degli articoli sul blog |
Q |
Laura F. - 12 novembre 2011 (Pubblicare musica) |
Salve, mi chiamo Laura e faccio la cantante di pianobar da molti anni, ma il mio sogno è poter andare oltre. Ho inciso due inediti italiani, e vorrei che la vostra casa discografica li ascoltasse, con la speranza che mi ritenga all’altezza di un contratto discografico. In attesa di una vostra risposta, vi porgo i miei più distinti saluti. |
A |
12 novembre 2011 |
Magari avessimo una casa discografica (anche se non
sono certo tempi d'oro per questo settore). Questo è un sito di storia e cultura
musicale. Pubblicare musica nel nuovo mondo della musica digitale però non è più
tanto difficile. Ci sono case discografiche solo online come Online Music
(italiana) o Magnatune (americana) che pubblicano senza costi, a patto che gli
originali siano di qualità adeguata (e almeno a livello album). Ci sono anche
etichette "audiophile" come Velut Luna che hanno bisogno di musica originale.
Puoi tentare questa strada. Per saperne di più: La musica e le legge, YouTube per la musica |
Q |
Raffaello A. - 15 ottobre 2011 (Passare alla musica liquida) |
1 Premesso che non sono un esperto. Da quando ho pensato di crearmi un archivio dei miei CD, e per comodità ho optato per un hard disk esterno molto capiente, ma non collegabile al PC in fase di riproduzione per logistica, ho cercato informazioni in merito e le ho trovate molto esaurienti solo nel vostro sito (complimenti). Da quanto letto sono andato in uno dei negozi più qualificati di hi-fi della mia città e "l'esperto" non sapendomi rispondere ha provato a connettere un hard disk (senza alcun risultato)a d un lettore CD???; in un'altro negozio (grossa catena di distribuzione) "l'esperto" di turno mi ha assicurato che l'NA7004 non è in grado gestire la mole di dati di un H.D, ma si può fare solo utilizzando un modesto riproduttore qualsiasi di blu-ray.O ra io vorrei acquistare un DAC Onix a cui collegare ...? qualcosa di adeguato al resto del mio impianto. Vista la totale incompetenza che regna nella mia città, ma non sapendo a chi rivolgermi, chiedo a Voi un piccolo elenco di periferiche adatte alle mie esigenze, che siano nella fascia del citato Marantz. L'impianto che ho (finale, pre, phono e cd) è della Lector e a valvole. Grazie per l'eventuale consiglio e aiuto.
1
Per risponderti in modo esauriente dovrei sapere come hai trasferito i CD sul
disco rigido esterno, in quale formato e con quale software, in riproduzione con
componenti esterni fa la differenza.
2
In effetti non sono stato molto chiaro,
anche a causa della mia poca esperienza in materia. Quello che vorrei fare è
ancora da iniziare, praticamente. Per ora ho solo caricato (per prova) sul PC
alcuni dei cd in formato WAV (e stessa qualità dell'originale) con il programma
CyberLink e qui mi sono fermato e ho iniziato a documentarmi.
2
Prima di tutto una precisazione, il Marantz NA7004 è un network player da
inserire in un impianto hi-fi e include già un suo DAC di ottima qualità, quindi
non ti serve un componente come l'Onyx, che è un DAC da collegare a un PC per
inserire il PC in un impianto hi-fi.
3
Grazie, sei stato chiaro e utilissimo. Ho cercato in rete dei prodotti
alternativi per vedere se potevo spendere qualcosa meno e, cosa non meno
importante, un marchio distribuito dove abito, Verona, ma non ho trovato niente
che si avvicini alle caratteristiche di quanto mi hai suggerito (almeno io non
le ho trovate, non mi sembra ci sia una grande proposta per questo tipo di
apparecchi, possibile ci siano così poche persone interessate?) . Comunque,
l'Olive O4hd è perfetto,sembra proprio quello che stavo cercando. Un'ultima cosa
...
3
Olive è distribuito da Audiogamma, uno dei principali distributori italiani, e
non dubito che sia disponibile anche in negozi specializzati di Verona e
dintorni. Puoi chiedere a loro, anche telefonando semplicemente al loro ufficio
di Milano (trovi i numeri sul sito). Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida, Il blog sulla tecnologia di M&M, Indice articoli sulla musica liquida |
Q |
Peter K. - 11 ottobre 2011 (Una catena Pioneer degli anni '70) |
Buongiorno, il mio stereo Pioneer, funzionante, ha circa 30 anni è composto da 4 unità:giradischi (PL-340), cassette tape deck (CT-340), tuner (TX-540L), amplificatore (SA740). il tutto in un mobile con pareti di legno e vetro. Quanto può valere attualmente? Grazie per l'eventuale risposta. |
A |
12 ottobre 2011 |
E' la classica "catena" anni '70 con mobile
contenitore integrato. I componenti erano di grande serie e ormai
tecnologicamente superati, e non molto interessanti per gli appassionati di
vintage. Inoltre il marchio Pioneer, allora uno dei principali, è uscito da anni
dal settore dell'alta fedeltà. In sintesi, è improbabile che valgano molto per
qualcuno. Se non ti servono più e se sono funzionanti e in buone condizioni ti
consiglio però di provare la vendita su eBay. Fai una verifica prima sui prezzi
correnti cercando componenti analoghi (magari su eBay Germania o UK, che hanno
più offerte di hi-fi). Vendendoli separatamente potresti ottenere anche
quotazioni interessanti. Per saperne di più: FAQ sull'hi-fi, Il blog sulla tecnologia di M&M |
Q |
Mario B. - 10 ottobre 2011 (Meglio un lettore CD o una sorgente per musica liquida?) |
1 Gentili signori, sono un appassionato di musica classica con un parco CD non molto grande (circa 150) di varia “età” (registrazioni dalla fine degli anni ’40 al 2008), il mio impianto e` costituito da: lettore Cyrus “CD 8”. ampli Moon “I3.3”, diffusori B&W “Matrix 804”; la mia domanda e` questa: volendo migliorare significativamente la parte “lettura” e` meglio acquistare (secondo la mia idea) un lettore di 3500 – 4000 euro oppure passare al sistema “musica liquida”? Ho intenzione di effettuare il cambiamento in tempi brevi, per cui vi sarei estremamente grato di una risposta il più possibile sollecita. Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
1
Anzitutto
complimenti per l'impianto, se ben posizionato nella tua abitazione non penso
che avrai problemi a sentire la musica al meglio. In sintesi secondo me hai due alternative: 2 Prima di tutto ti ringrazio perché sei stato gentilissimo a rispondermi cosi velocemente (di sicuro non ricevi solo una email al giorno). Partendo dalle tue considerazioni faccio una precisazione: dal momento che, come ti dicevo, sono un amante della classica, la mia unica fonte musicale, per una questione di interpretazione, che in questo genere e` fondamentale, sono e saranno sempre e solo i miei cd, che ho accuratamente selezionato in anni di “audizioni” (di anni ne ho 60 e da 40 ascolto solo Bach e company). Se aggiungiamo che per mio modo di pensare preferisco un apparecchio che faccia una sola cosa estremamente bene ad uno che faccia parecchie cose,ti chiedo: qual’e` nel mio caso, in base alla tua esperienza che e` sicuramente notevole, la strada migliore da prendere? Nel caso che tu optassi per un nuovo lettore di CD puoi farmi qualche esempio preciso (aggiungo che, e tu lo avrai già capito dai componenti del mio impianto, io amo la timbrica tipicamente inglese) scelto tra il meglio che offre il mercato, in modo da avere un miglioramento “tangibile”, anche se, come precisi tu, non eclatante? Ti sono grato per l’attenzione che mi concederai e ti auguro una buona giornata.
2
Da
queste ulteriori informazioni, tenendo anche conto che sul lato "software" la
musica liquida è ancora piuttosto indietro (le major non sono ancora entrate in
modo convinto) penso che la soluzione giusta per te sia continuare con i
supporti fisici, ma evolvendo all'alta definizione. Per saperne di più: FAQ sull'hi-fi, FAQ sulla musica liquida, Il blog sulla tecnologia di M&M |
Q |
Pierluigi A. - 5 ottobre 2011 (Un giradischi per passare al vinile) |
1 Ciao! volevo fare un paio di domande se non disturba troppo.... innanzitutto grazie per le informazioni sul sito!... è da non molto che mi sono appassionato di vinili: suonano meglio i giradischi vecchi o quelli più tecnologici di adesso?! Tipo: ci sono dei Kenwood che nuovi costano 80 euro, io ho un amplificatore JVC di cui ora (non sono a casa) non ti so dire il modello, due casse grandi vecchie della JVC e per ora un giradischi Telefunken con una puntina improvvisata che senza abbassare la levetta che posiziona il braccio sul disco già la tocca.... dici che si rovinano i dischi se il peso della puntina è eccessivo?! Secondo te sarebbe un ottimo acquistoun Pro-Ject Essential al prezzo di 189 euro? Se no avresti dei consigli da darmi?! GRAZIE!!!
1
Il
Pro-ject Essential è il modello entry-level di quella che è attualmente una
della principali case produttrici di giradischi, ed è sicuramente un componente
dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Garantisce prestazioni molto superiori a
quelle dei giradischi da centro commerciale o da giradischi non messi a punto
come il Telefunken che citi, e sicuramente non danneggia i dischi. 2 Grazie! Volevo chiederti infine.... è meglio prendere un Pro-ject Essential nuovo oppure un Pioneer PL12D usato che funziona ed è messo bene?!?! Un Pro-ject Essential oppure un Thorens usato che costa un pò di più del Pro-ject venduto nuovo?! Io sono un appassionato di punk-hardcore, post punk, trash metal etc... Hai anche altro da consigliarmi di altro genere che su vinile rende particolarmente?! Tipo jazz, classica etc?! Ti ringrazio per la disponibilità !!!!!
2
Secondo
me è preferibile un giradischi nuovo e già messo a punto in fabbrica (ma se
possibile fattelo tarare al negozio) piuttosto che giradischi usati che
richiedono un serie di operazioni di messa a punto che non sono usuali per un
neofita del vinile. Per saperne di più: FAQ sul ritorno al vinile, Suggestioni del vinile |
Q |
Tiziana M. - 3 ottobre 2011 (Un successo di fine anni '60) |
Mi chiedo se qualcuno può aiutarmi, nel 70 o giù di li in una puntata di Per voi giovani era stato presentato un gruppo USA che si chiamava Rattles, vorrei rintracciare il disco che avevano presentato. Nel caso sai anche se sia reperibile ora, e dove? |
A |
6 ottobre 2011 |
Come "The Rattles" mi risulta un gruppo tedesco di
Amburgo che a fine anni '60 ebbe un successo mondiale con la canzone "The Witch".
Sicuramente andava anche in radio. Probabilmente è a questo brano che ti
riferisci. |
Q |
Carlo P. - 27 settembre 2011 (Diffusori a sospensione pneumatica) |
Per cortesia, si trovano ancora in commercio diffusori in sospensione pneumatica? Grazie e distinti saluti. |
A |
6 ottobre 2011 |
I diffusori in sospensione pneumatica (sealed box o
acoustic suspension, in inglese) sono stati prevalenti fino agli anni '80,
sull'onda dell'affermazione mondiale dei diffusori allora di riferimento,
prodotti dalla Acoustic Research o AR, il principale costruttore dell'epoca con
storici modelli come le AR 3a, le AR 10P o le LST. Per venire alla tua domanda, la grande maggioranza dei diffusori attuali hanno la sezione dei bassi in bass-reflex perché in questo modo si raggiunge il miglior compromesso tra esigenze contrastanti (efficienza ed estensione sui bassi) e quindi il miglior rapporto qualità prezzo. Secondo diversi appassionati il controllo ideale dei bassi si ottiene solo con la sospensione pneumatica e quindi alcuni produttori ancora adottano questo sistema. Ti cito i principali che mi vengono in mente, ma le case che al mondo producono diffusori sono talmente tante che ce ne saranno sicuramente molte altre:
Come vedi i diffusori a sospensione pneumatica
bisogna cercarli, è una tecnologia ormai poco utilizzata, ma più per ragioni di
mercato che di resa acustica. Per saperne di più: FAQ sull'hi-fi, Il blog sulla tecnologia di M&M |
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Q |
Fedele C. - 18 settembre 2011 (Radio Capodistria e Lettere a Luciano) |
Gentilissima Redazione, ho letto con immenso piacere la storia di Radio Capodistria, sono nato nel 1958 e quindi chi gravita come età intorno a quel periodo ed e' appassionato di radio mi potrà capire meglio. Durante le vacanze estive passate per tanti anni a Misano Mare (1968-1976) ascoltavo i programmi ed il ricordo più " forte" riguarda il programma LETTERE A LUCIANO, in questo momento per ricordare meglio sto ascoltando in sottofondo un brano dell'epoca LOVE THEME della LOVE UNLIMITED ORCHESTRA, ho la pelle d'oca. Grazie e ciao. |
A |
19 settembre 2011 |
Ci fa molto piacere che le memorie e testimonianze che raccogliamo siano tanto apprezzate. Girerò i tuoi ricordi e le tue considerazioni all'amico Sandro Damiani, che ci ha consentito di ripercorrere sul sito la storia di Radio Koper - Radio Capodistria, e in particolare di quel grande conduttore e animatore di trasmissioni, anticipatore di tanti altri stili, che è stato Luciano Minghetti. Per saperne di più: Radio Capodistria, Radio Montecarlo. |
Q |
Renato M. - 8 settembre 2011 (Un programma radio sul rock degli anni '60) |
1 Buongiorno. Leggendo il suo bellissimo sito, non sono riuscito a trovare, fra le trasmissioni radiofoniche che trasmettevano rock, un programma di cui ho vaghi ricordi. Penso che gli anni fossero 68-70, la sigla era Birthday dei Beatles e andava in onda alla Domenica più o meno all'ora di pranzo e durava circa 15 minuti. La conducevano un uomo e una donna. Può aiutarmi? Grazie.
1
Mi fa pensare ad uno dei programmi di Giancarlo
Guardabassi, forse Countdown (che era condotto assieme ad Anna Carini), però mi
pare che fosse al pomeriggio. 2 Countdown! E' quella, di sicuro. Grazie, mi hai fatto davvero un grande favore. Non so a che ora era al pomeriggio, l'ascoltavo in auto quando mi portavano a visitare i parenti, mio padre brontolava ma me la lasciava sentire. Grazie ancora. Renato Ascolta anche: Radio ricordi audio. |
Q |
Marco P. - 19 agosto 2011 (Osaka) |
Ciao, speravo di trovare nel vostro archivio (a proposito: Complimenti vivissimi...) il brano Osaka - inizio anni '70 - ma invano. Ricordo che era un 45'' che spopolava nei juke box dell'epoca. Riuscite per caso ad aiutarmi?? Grazie e ancora complimenti. Marco |
A |
21 agosto 2011 |
Probabilmente
ti riferisci al brano Osaka del 1970 del gruppo olandese The Shoes.
La canzone si può ascoltare su YouTube. Le
note su YouTube dicono che si trattava di un gruppo di buon successo in
Olanda, proveniente da Zoeterwoude, una cittadina vicina alla città di
Leiden (Leida in italiano), caratterizzato dalla voce nera del cantante
Theo Van Es, che consentiva di raggiungere un buon risultato "soul". Una
quindicina di successi all'attivo tra il 1966 e il 1975. |
Q |
Riccardo P. - 21 luglio 2011 (Radio private a Como: Radio Smile) |
Mi permetto di segnalare che nell’elenco delle radio
private di Como operanti nel 1979 manca Radio Smile. l'elenco si riferisce alle radio attive nel 1976,
quindi nel primo anno della liberalizzazione. Negli anni successivi ovviamente
le radio sono diventate molte di più. |
A |
28 luglio 2011 |
L'elenco si riferisce alle radio attive nel 1976,
quindi nel primo anno della liberalizzazione, e vuole essere quindi una
fotografia di quell'anno decisivo. Negli anni successivi ovviamente le radio
sono diventate molte di più. Per saperne di più: Le radio libere nel 1976, Le integrazioni all'elenco |
Q |
Maddalena F. - 5 luglio 2011 (Dove trovare basi musicali) |
Dove è possibile reperire la base musicale (anche più versioni) della canzone Que reste-t-il de nos amours? Anche a pagamento? |
A |
7 luglio 2011 |
Non gestiamo sul sito link o risorse per il
reperimento di basi musicali. Ci sono diversi siti che promettono basi musicali
gratis ma temo che siano come quelli per gli spartiti (pieni di trappole e poco
sicuri). Mondadori shop ha una sezione di basi musicali a pagamento (2 o 3 € a
seconda che sia DRM o DRM free) ma la canzone che cerchi non c'è. O meglio c'è,
ma è il brano normale con la voce di Trenet. |
Q |
Marco S. - 23 giugno 2011 (Domande sulla musica liquida) |
Grazie perché finalmente qualcuno si è preso
l'impegno di spiegare tutto l'argomento della musica liquida con esempi e
spiegazioni dettagliate. In rete si trova molto ma per un neofita difficilmente
si riesce a mettere in fila tutto l'argomento. Sapete cosa mi ha spinto verso la
musica liquida? |
A |
24 giugno 2011 |
Anzitutto grazie dell'apprezzamento, l'obiettivo è
sempre quello di essere sintetici ma anche di dare un quadro complessivo
esauriente. Per saperne di più: FAQ sulla musica liquida |
Q |
Enzo T. - 19 giugno 2011 (Diritti sulle cover) |
Sto per pubblicare sia in fisici che digitale il mio nuovo CD con una cover di Marvin Gaye (1967) "Your precious love"; devo richiedere licenza? |
A |
23 giugno 2011 |
Se intendi registrare il brano per pubblicarlo e
commercializzarlo o comunque diffonderlo in Italia devi sempre passare per la
SIAE. Se gli altri brani sono creati da te, se già non lo hai fatto, dovrai
iscriverti come autore, e per questo brano che non è di tua creazione dovrai
ottenerne i diritti di pubblicazione, e questo lo fa sempre la SIAE concedendo
il famoso "bollino". Tutto ciò per la distribuzione fisica su CD. In ogni caso
il diritto d'autore dovrà essere tutelato. Vedi anche: La musica e la legge |
Q |
Livio B. - 16 giugno 2011 (Abbassare la risoluzione) |
Ho registrato un concerto dal vivo con registratore H4N con massima risoluzione (24 bit, 96 khz) per poi accorgermi che Nero non può masterizzarmi il CD. Esiste un programma che mi abbassi la risoluzione della registrazione a 16 bit 44.1 khz oppure che riesca a farmi un disco con la risoluzione originale? |
A |
16 giugno 2011 |
Certamente, puoi fare entrambe le cose. Per creare in alternativa un album in alta
definizione (su DVD), cosa senz'altro preferibile per preservare in pieno la
qualità della registrazione dal vivo, può essere usato sempre Lplex, soltanto
che accetta in input solo file audio in formato Flac. Quindi devi prima
convertire i tuoi file (immagino siano in formato Wav) in Flac. Cosa che puoi
fare con un altro freeware ancora (che però serve anche a molte altre cose, ma
forse lo conosci), cioè Foobar2000. Sempre sul blog trovi una guida anche per
Foobar2000. |
Q |
Cosimo C. - 29 aprile 2011 (CD fisico da musica in rete) |
Sulle pagine web ho notato che sono state pubblicati nell'anno 2009 n.4 CD dal titolo "Vedette Records Single Collection Il Beat Italiano anni sessanta" Vol.1, 2, 3,e 4 distribuiti soltanto nei canali digitali ed acquistabili soltanto in MP3, essendo io un "fanatico" del CD fisico, gradirei sapere se ne siete a conoscenza di chi è la casa distributrice, avendo la Vedette cessato l'attività diversi anni addietro, nel caso positivo se mi potete comunicare la loro e-mail e se per caso sapete ove si possono richiedere i suddetti CD, sono molto interessato al loro eventuale acquisto come CD fisico. |
A |
10 maggio 2011 |
Si tratta di una serie di compilation, alcune
pubblicate su LP a fine anni '60 e inizio anni '70, altre successivamente su CD,
e ora disponibili su iTunes, come hai verificato anche tu, anzi sono disponibili
anche i volumi 5 e 6. Per avere il CD fisico però c'è un sistema molto più semplice: compri le compilation che ti interessano da iTunes e poi le masterizzi su CD con l'apposita funzione del portale. Ci metterai pochi minuti per ognuno, e se vorrai anche dotarli di una copertina, con una stampantina a colori e un software come Acoustica Label Maker o simili potrai realizzarle senza grande sforzo. Il tutto legalmente perché la musica l'avrai acquistata. |
Q |
Marco D. - 19 gennaio 2011 (I costi nel download digitale) |
Mi chiamo Marco e sono uno studente di economia che sta svolgendo una tesi sul mercato discografico digitale. Nel vostro sito ho trovato un grafico molto interessante riguardante la composizione del costo di un CD nel mercato tradizionale. Vorrei sapere se fosse possibile reperire uno schema simile riguardante i costi di un cd od un singolo brano digitale (quelli che si acquistano su iTunes per intenderci). Ho trovato diverse informazioni a riguardo ma tutte discordanti tra loro. Avrei quindi bisogno di un indicazione su dove trovare delle informazioni attendibili. |
A |
19 gennaio 2011 |
Quello schema proveniva da documentazione di fonte
EMI di qualche anno fa. Non abbiamo informazioni analoghe per il mercato
digitale. Penso però che possano essere effettivamente discordanti tra loro
perché in questo caso il costo dipende in buona parte dagli accordi tra gli
editori e i portali di download, quindi in questo momento essenzialmente iTunes
e Rhapsody o Napster 2.0 (ma questi ultimi 2 solo in USA). E questi accordi
dipendono dai reciproci rapporti di forza e sono rinegoziati periodicamente. Ci
saranno poi dei costi fissi (tipo l'esercizio del portale o i costi
amministrativi) ma penso che sul totale del costo, su milioni di brani venduti,
non incidano molto. Per saperne di più: Musica e mercato |
Q |
Carlo I. - 4 gennaio 2011 (Un giradischi analogico) |
Ho letto con interesse alcune parti dedicate ai giradischi. A me piace il Tecnodec della Michell. è una scelta dettata dall'aspetto estetico: i circa 900/1000€ con braccio, del mercato italiano, cioè il doppio, se ho capito bene di un Rega, sono, secondo voi, giustificati? Resta poi da comprare separato il coperchio. Il mio impianto è costituito da parti comprate un poco per volta: un McIntosh del '62. Delle Klipsch del '70. Un Revox A77. |
A |
6 gennaio 2011 |
Il Tecnodec è la versione semplificata dei classici giradischi Michell degli
anni '70 ed è sicuramente un ottimo prodotto. Per affermare che il differenziale
di costo con i modelli Rega di classe economica sia giustificato o meno
bisognerebbe ascoltarli a confronto nelle stesse condizioni, cosa niente affatto
facile con i giradischi, perché in fondo il giradischi non è che uno degli
elementi che servono per ascoltare un LP, e neanche quello che influenza di più
l'ascolto, e il risultato è molto condizionato dalla messa a punto e dalla
interfaccia tra i vari componenti. A buon senso, e non per esperienza diretta,
ritengo che non ci dovrebbero essere differenze apprezzabili all'ascolto, tra
l'altro mi sembra che i modelli più diffusi del Tecnodec montino un braccio Rega,
ma ritengo anche che l'aspetto estetico abbia una sua importanza quando si
investono cifre in fondo non trascurabili, e quindi non sia sbagliato orientare
la scelta in base a questa caratteristica. Certo, se per arrivarci sottrai
budget ad altri componenti importanti una riflessione s'impone. Ad esempio, non
dici nulla del pre phono (che è molto importante) e della testina (ancor di
più). Con la differenza per esempio ci entra un buon pre phono esterno,
sicuramente superiore a quello del McIntosh (se intendi usare quello). Per saperne di più: Piccola guida al vinile, I giradischi |
Q |
Lorenzo M. - 14 dicembre 2010 (Un impianto liquido) |
Buon giorno, grazie per il sito veramente ben articolato e con info ottime, se è possibile un tuo consiglio, vorrei acquistare un accoppiata Harman Kardon 3490 2x120 W e diffusori Indiana Line Tesi 504 per ascolto prevalentemente da sorgente notebook / iPhone, musica rock per lo più, il tutto a 740 euro, tu cosa ne pensi? |
A |
16 dicembre 2010 |
I consigli su un possibile impianto sono una delle
cose più difficili in questo settore, anche se tutti li danno volentieri, perché
i parametri da considerare sono molti e le possibili soluzioni, alias modelli di
componenti e anche, ormai, tipi, sono ancora di più. Posso dirti per intanto che 740 € nel settore hi-fi sono da considerare purtroppo un budget molto limitato, e che quindi le possibili alternative sarebbero facilmente più onerose. Anche se i componenti che hai selezionato, nella loro fascia di prezzo, godono di una buona reputazione. Un'altra cosa che devi considerare, se già non lo hai fatto, è il convertitore digitale analogico in uscita dal notebook. Quello incluso non ha caratteristiche hi-fi e dovresti pensare ad un componente ad hoc, oppure ad un ampli con DAC USB integrato. Ce ne sono diversi, ad esempio il Peachtree o il Mission, ma costano più di 1000 €. Più economica è la soluzione con un piccolo DAC USB, come il Musiland 01 US (ca. 150) o l'HRT (oltre 300). A meno che il tuo notebook abbia una uscita S/PDIF e in questo caso ci sarebbe anche il DAC SuperPro. In sintesi la prima cosa che devi approfondire, sempre se già non hai pensato a tutto, è la interfaccia tra notebook e impianto. Puoi trovare molti articoli e approfondimenti su questo aspetto sul blog associato a Musica & Memoria, trovi il link nella home page, oppure http://musicaememoria-tecno.blogspot.com |
Q |
Daniele C. - 7 dicembre 2010 (Cosa fare di una catena hi-fi) |
Io ho un hi-fi originale Sony dei primi anni 80. Vorrei venderlo ma non ho idea di quanto possa valere, anche perchè visto il valore affettivo non lo venderei affatto se doveste dirmi che vale poco e niente. Era di mio padre, e ricordo che già ai tempi l'aveva pagato piu di un milione di lire. |
A |
10 dicembre 2010 |
Penso che ti riferisci ad una "catena hi-fi" tipica
del periodo. I componenti stereo hi-fi hanno avuto una forte evoluzione tecnica
dagli anni '80 ad oggi e componenti di produzione giapponese come il tuo Sony
non hanno normalmente un grande interesse sul mercato dell'usato. A maggior
ragione se si tratta componenti di una catena, e quindi prodotti commerciali di
grande serie. |
Q |
Stefano C. - 22 novembre 2010 (Un disco rotto) |
Ho trovato molto interessante il tuo articolo sul vinile. Ho quindi da farti una domanda. Ho un vinile spaccato a cui tengo molto (ringraziando le poste italiane): riesco a sentirlo, ma naturalmente dove c'è la rottura c'è un rumore fastidioso. Ho la possibilità di "recuperarlo"? |
A |
1 dicembre 2010 |
Dipende da che tipo di rottura stiamo parlando. Se
c'è una crepa sul disco o qualcosa del genere ti sconsiglio caldamente di farci
passare la puntina del giradischi, potrebbe danneggiarsi. La puntina nel solco
fa movimenti meno di millimetrici e quindi la riparazione è praticamente
impossibile, se si vuole ancora sentire bene l'LP. |
Q |
Sandro C. - 13 novembre 2010 (Il Mac Mini come registratore digitale) |
L'idea del Mac Mini è formidabile! Oltretutto mi
sembra di capire che è dotato sia di convertitore a/d che d/a visto che ha sia
ingresso che uscita analogica. Ragione per cui posso collegarlo direttamente
agli in e out tape monitor esattamente come avveniva in passato con registratori
a cassette. Il tempo non è un gran problema.....più sto con il mio impianto
meglio è. |
A |
17 novembre 2010 |
Volendo sì, potresti anche collegare l'uscita
analogica del Mac o addirittura del DAC esterno al tuo amplificatore e fare il
monitoraggio della registrazione così. Di solito si usa una cuffia per questo
scopo, che è molto più pratica, ma teoricamente nulla lo vieta. Una volta riversato l'LP in digitale ed inserito su
un media player, ad esempio iTunes, il Mac (eventualmente con il suo DAC
esterno) diventerà semplicemente una nuova sorgente da collegare al Merlino, su
uno qualsiasi dei suoi ingressi linea. |
Q |
Sandro C. - 13 novembre 2010 (Mi serve un server) |
Problema: posseggo una catena di riproduzione tradizionale (pre, finali, cd player, piatto, altoparlanti) rigorosamente analogica. Vorrei immagazzinare la mia raccolta di lp in hard disk, averla sempre a disposizione per l'ascolto sul mio impianto, eventualmente poter espandere con un hard disk esterno, eventualmente poter scaricare su key usb per ascoltare in auto, insomma mettere tutto in un apparato digitale unico che si interfacci con il mio impianto analogico. E' possibile? |
A |
14 novembre 2010 |
Certo che ti serve un server ma anche parecchio
tempo e pazienza, se vuoi trasferire gli LP o CD che hai (suppongo non pochi) in
formato digitale. |
Q |
Carlo P. - 4 novembre 2010 (Minidiffusori e ministanze) |
Q1 Appassionato di musica classica, in particolare musica da camera, sto pensando ad un nuovo impianto stereo, i cui diffusori, per i consueti problemi di spazio che affliggono gli audiofili, dovranno essere sistemati sugli scaffali di una libreria, quindi quasi in aderenza con la parete.In questa ipotesi è preferibile che l'accordo reflex sia anteriore oppure può andar bene anche posteriore?
A1
I tuoi dubbi sono giustificati, l'accordo reflex posteriore
richiede di solito (non tutte le casse sono uguali) da mezzo metro ad un metro
di spazio dalla parete di fondo. Con l'accordo frontale o anche inferiore le
cose sono meno critiche. Q2 Grazie, innanzitutto, per la sollecitudine della tua risposta. Le osservazioni, che mi fai, sono esattissime, ma, purtroppo, il locale di cui dispongo misura circa 3x3 metri più il consueto arredamento, di cui la libreria. È un bel po’ di tempo che giro attorno al problema senza trovare soluzioni soddisfacenti. Anch’io ho pensato ad una coppia di B&W CM1 opp. CM5 oppure ancora ai 685, che hanno il reflex anteriore benché di qualità inferiore, oppure ai Tannoy Revolution Signature DC4 opp. DC6 anche questi con il reflex anteriore (per quanto i Tannoy siano di difficile reperibilità qui in Veneto da dove scrivo).
A2
Certo la cubatura è poca per una ricostruzione spaziale adeguata.
Ma comunque è sempre superiore a quella di un'auto dove però con un buon
impianto si può sentire la musica molto bene. Provo a proporti due suggerimenti.
Il primo viene da TNT-Audio, ed è riferito proprio ad ambienti piccoli. Dove può
essere una scelta preferibile disporre l'impianto ad angolo, cioè mettere i
componenti elettronici in un angolo e i diffusori a lato sulle due pareti che
partono dall'angolo. E il punto di ascolto ovviamente all'angolo opposto. Non è
un posizionamento ortodosso ma l'aria a disposizione dei diffusori in questo
modo aumenta, con probabili benefici sulla ricostruzione spaziale. Rimane
ovviamente il problema di non generare troppi bassi (e le relative famose onde
stazionarie di cui parlano sempre le riviste per ambienti praticamente cubici) e
quindi di usare mini-casse. |
Q |
Pierandrea R. - 5 settembre 2010 (Upa Neguinho di Elis Regina) |
Non riesco a trovare una traduzione letterale di questo famosissimo brano, in particolare non so cosa significa "Upa neguinho", il resto mi riesce più accessibile. |
A |
6 settembre 2010 |
Una traduzione che mi pare accettabile si trova sul
forum Brasil&Italia, te la riporto per comodità (con qualche aggiustamento
necessario). Comprendere tutti i giochi di parole e le citazioni della cultura
popolare, come il negretto del titolo che potrebbe essere una allusione a Matita
Pereira, il negretto dispettoso della tradizione brasiliana (vedi la traduzione
di Aguas de Marco). Upa, Neguinho Upa negretto Vedi anche: Altre traduzioni di musica popolare brasiliana |
Q |
Simonetta S. - 4 settembre 2010 (Testi di Shawn Phillips) |
Cerco i testi delle canzoni di Shawn Phillips , nonché le partiture musicali, nonché un testo sull'analisi della produzione musicale dell'autore. |
A |
6 settembre 2010 |
Shawn Phillips ha un sito molto completo dove sono
presenti anche i testi dei suoi album. C'è anche un blog dei suoi fan, il link è
sempre dal sito (www.shawnphillips.com). |
Q |
Alessandro R. - 14 agosto 2010 (Chico Buarque italiano) |
Q1
Salve! Nel Gennaio 2009 vi avevo richiesto delle
informazioni su un pezzo di Chico Buarque introvabile, non compreso sulle
raccolte 33 giri.
A1
Ti riferisci probabilmente a un 45 giri pubblicato
in Italia nel '69 da Chico Buarque de Hollanda (con testo di Bardotti) quando
viveva più o meno in esilio nel nostro paese. A quanto ha scritto Verdier nel suo blog
(vedi
qui) ne è poi seguita una versione in portoghese. Che dovrebbe essere Cara a
cara, anche se ho qualche dubbio, visto che Cara a cara in portoghese significa
"faccia a faccia". Q2 Alberto buone notizie ! Su eBay ho trovato e acquistato il 45 giri del 1969 con il pezzo "Cara cara" di Chico Buarque su testo del grandissimo Sergio Bardotti. Abbastanza in buono stato, con i classici fruscii del tempo, piacevolissimo. A2 eBay non finisce mai di sorprenderci. A questo punto sarebbe interessante mettere il brano su YouTube e pubblicare i due testi a confronto. Vedi anche: Altre traduzioni di musica popolare brasiliana |
Q |
Fabrian F. - 19 luglio 2010 (La storia del piano bar) |
Per prima cosa complimenti per il vostro sito!!!
Gran peccato avervi scoperti solo ora ;-) |
A |
20 luglio 2010 |
Secondo me non c'è una vera e propria storia del
piano bar perché in qualche modo è sempre esistito. Diciamo che è la musica da
intrattenimento per chi è impegnato in altre cose, tipo pranzare, prendere un
drink o chiacchierare con gli amici o con la ragazza, o ballare. Nel '700 c'era
la "musica da tavola" che accompagnava i pranzi dei nobili, una celebre raccolta
di Telemann si chiama proprio Tafelmusik. Anche alcune serenate di Mozart
avevano scopo di intrattenimento. |
Q |
Daniela C. - 19 giugno 2010 (Una canzone di Pierre Roche e Charles Aznavour) |
Per favore, vorrei ricevere il testo in lingua francese della canzone "Retour" scritta da Pierre Roche e Charles Aznavour - questa canzone e' inserita nel doppio CD di Charles Aznavour "The Collection " al N. 10 del secondo CD. Vi ringrazio infinitamente, mi avete già aiutata una volta con la canzone "Le cri de ma ville " - Daniela |
A |
26 giugno 2010 |
Ecco il testo e una traduzione veloce di Retour a cura dalla nostra collaboratrice per il francese Carla. Retour Des lacs, des plaines Je suis parti de ville en ville Des lacs, des plaines Ritorno Laghi pianure Partito un giorno ho girato di città in città Laghi pianure |
Q |
Stefania M. - 11 giugno 2010 (Una grande emozione) |
Volevo sapere se potete mandarmi la copertina e i titoli dei pezzi dell'album "Una grande emozione" (1975) di Caterina Caselli che non riesco a trovare da nessuna parte su internet. Mi sa che non esiste una ristampa su CD. Vi ringrazio in anticipo facendovi i complimenti per il sito, davvero molto piacevole per gli amanti dei sixties. |
A |
20 giugno 2010 |
Le
nostre discografie arrivano di solito alla fine degli anni '60 o nei primi '70
ed è questo il motivo per cui l'LP non era inserito nella
discografia della Caselli. |
Q |
Mélanie B. - 4 giugno 2010 (Il futuro della radio in Italia?) |
Sono una studentessa francese in comunicazione all'università di Nizza. Sto facendo uno stage in una radio in Italia (Radio Bergamo) e devo fare un rapporto di stage per diplomarmi. Ho scelto come soggetto di studio : "Le differenze e le somiglianze tra le radio italiane e francesi" In una parola, vorrei dare il punto di vista degli italiani su come voi vedete la radio nel futuro. Infatti, oggi in Francia, ci sono tante discussioni tra professionisti e esperti della radio, su come sarà la radio di domani. Discussioni che sono cominciate dopo che l'ascolto della radio in Francia è crollato. Sarei interessata a conoscere il Suo punto di vista. Sperò che Lei possa aiutarmi. |
A |
13 giugno 2010 |
Provo a risponderti in sintesi, anche se l'argomento è ovviamente molto vasto e troppo sintetica la risposta non può essere. Sono alcune considerazioni veloci che devono essere sviluppate ancora, per ora rispondo in questa sede. Per capire come sarà la radio di domani in Italia è necessario almeno un accenno a come è ora. Gli elementi fondamentali che caratterizzano la radio in Italia sono: a) la regolamentazione b) la tecnologia c) l'offerta di contenuti d) il mercato e gli ascolti e) il posizionamento nel sistema dei media e dell'informazione. Senza voler fare un trattato si può dire in estrema
sintesi che: d) gli ascolti sono rilevati da una associazione tra le radio (audiradio)
e sono disponibili come estratto su Internet, sono rilevati con questionari e
sondaggi ma sono considerati generalmente attendibili; dai dati emerge che la
radio continua ad essere, nonostante la poca attenzione dell'opinione pubblica e
del settore politico, uno dei media più utilizzati in Italia, mantenendosi in
tutti questi ultimi anni ad un livello di ascoltatori poco inferiore ai 40
milioni di persone (su 55 milioni di potenziali ascoltatori); l'ascolto
preferenziale è in auto (gli italiani usano molto l'auto e per le
caratteristiche del paese e delle città gli spostamenti sono spesso lunghi) e
poi come sottofondo in esercizi commerciali, sale d'aspetto e simili; meno
frequente l'uso in casa dove è preferita come sottofondo la TV, e abbastanza
diffuso anche l'ascolto in mobilità con telefonini e simili; il mercato
pubblicitario risente delle frammentazione dei soggetti e quindi della scarsa
forza contrattuale e rimane in questi ultimi anni nell'ordine del 4-5% del
complessivo, quindi molto sotto il settore TV, ma nello stesso ordine di
grandezza di Internet; Tutto ciò premesso la domanda di fondo è: qualcuna
di queste situazioni bloccate si potrà sbloccare in futuro, portando ad un nuovo
scenario nel settore? |
Q |
Alessandro D.M. - 4 giugno 2010 (Una canzone francese degli anni '60) |
Salve vorrei chiedere il titolo/autore di una canzone anni '60 che fa pressapoco così: "castelli di sabbia ... chi mi dirà dov'è l'amore che non ho più, che cosa sarà di me" ... Grazie |
A |
5 giugno 2010 |
La canzone è Estate senza te di Cristophe, un brano
del 1967 scritto dal cantante francese (J'ai entendu la mer era il titolo
originale) e tradotto in italiano da Herbert Pagani. Ecco infine il testo italiano di Pagani (fedele all'originale) ESTATE SENZA TE Castelli di sabbia Chi mi dirà dov'è l'amore che non ho più? La barca sta Chi mi dirà dov'è l'amore che non ho più? Castelli in aria Chi mi dirà dov'è l'amore che non ho più? |
Q |
Antonio C. - 31 maggio 2010 (Pomeriggio con Mina) |
Non riesco a conoscere i titoli delle canzoni di tutte le puntate di Bandiera gialla....SAREBBE BELLISSIMO per i 63enni come me..(SIAMO IN MOLTI)..e questo vs blog ormai le considerazioni sono enormi!altra "mancanza" ...ed io vi invito a "risolvere"...mancanze di notizie sulla splendida trasmissione-maratona di MINA alla domenica pomeriggio "POMERIGGIO CON MINA"...se non erro Mina e'stata praticamente la prima "disc jokey"... proponendo dischi con larghi commenti personali. grazie alle sue proposte e a quelle di Giorgio Calabrese autore, mi sono "avvicinato" ai più svariati generi musicali...grazie Mina...oltre ad Arbore e Boncompagni ...anche tu hai contribuito alla diffusione di "musica nuova" e con il tuo repertorio e con questa bellissima indimenticabile trasmissione. |
A |
5 giugno 2010 |
Le scalette che abbiamo pubblicato derivano da
alcune riviste "giovanili" dell'epoca dove occasionalmente le pubblicavano, non
so neanche se le abbiano alla Rai. Certo sarebbe interessante spulciarle. Per saperne di più: Bandiera gialla |
Q |
Franco M. - 3 aprile 2010 (Alla ricerca della copertina perduta) |
Mi sto scervellando nel cercare di ricordare di che fosse LP che raffigurava in copertina un tostapane con le ali: ero convinto si trattasse di "H To He" dei Van Der Graaf , ma lì c'è, se non erro, una bilancia! Mi aiuti, per favore? ciao, Grazie. |
A |
4 aprile 2010 |
Penso proprio che ti riferisci alla famosa copertina di Thirty Seconds Over Winterland, un album live del 1973 dei Jefferson Airplane (i tostapane volanti erano più di uno, ma non mi risulta ci siano altre copertine simili). Per saperne di più: La discografia completa dei Jefferson Airplane e i testi / Le copertine degli LP |
Q |
Gianni D. - 4 marzo 2010 (Cuffie MP3) |
Buon giorno,tempo fa su una rivista, ho visto delle cuffie che promettevano di recuperare i suoni che si perdono con l'MP3, esistono davvero? se si quali sono? Qualcosa del genere la promette anche un lettore Philips, lei lo ha provato? La ringrazio. |
A |
5 marzo 2010 |
Bisognerebbe sapere che rivista era, non ho notizie
in merito. Il fatto è che non si può recuperare esattamente quello che è stato
tagliato. Il processo di compressione MP3, che è "lossy" (con perdita, appunto)
taglia una parte del segnale musicale che non viene facilmente percepito
all'ascolto perché è mascherato da altri suoni nello stesso segnale. Maggiore è
il livello di compressione e maggiore è la probabilità che Per saperne di più: La FAQ su stereofonia e alta fedeltà |
Q |
Paolo B. - 28 febbraio 2010 (Dischi in alta definizione) |
Buongiorno vi scrivo per un gentile consiglio, sono
alla ricerca di CD in alta definizione (24bit/88.2KHz & 24bit/176.4KHz),
conoscete un |
A |
28 febbraio 2010 |
Se non ho capito male sei alla ricerca di supporti
fisici e non di musica in alta definizione da scaricare da siti on-line
specializzati. Dischi in alta definizione in formato SACD sono ancora
disponibili (pur se è cessata la produzione di nuovi titoli) in alcuni circuiti
di distribuzione, come ad esempio i Mondadori Multicenter (presenti a Roma in
Via del Corso e a Milano in Via Marghera, ad esempio). In maggioranza si tratta
di album di musica classica, la scelta è ovviamente piuttosto limitata. Per saperne di più: La FAQ su stereofonia e alta fedeltà |
Q |
Paolo F. - 17 gennaio 2010 (Memoria di Radio Capodistria) |
Gentile Sandro Damiani, ho letto con vivo interesse quanto riportato sul vostro sito relativamente a Radio Capodistria. Ricordo tutto come fosse allora. Musica ma anche molta memoria e per questo Vi sarei oltremodo grato se poteste indicarmi dove trovare un piccolo stralcio sonoro di Musica per Voi e del momento in cui lo speaker italiano diceva, con molto zelo, ed ora passiamo la linea ai nostri colleghi di lingua slovena, seguito dalle famose parole di apertura in sloveno che purtroppo non so scrivere ma che contenevano il famoso termine, che io scrivo come udivo, POROCILA. Mi farebbero ripercorrere a ritroso un momento storico molto caro. Ero giovane e non oso nemmeno immaginare che belli e cari ricordi tutto ciò mi potrebbe comportare. Contento di aver scoperto il vostro sito, Vi ringrazio e Vi saluto di cuore. Ciao Paolo. |
A |
21 gennaio 2010 (da Sandro Damiani) |
Caro Paolo, cominciamo dal più "difficile". POROCILA significa NOTIZIARIO. All'epoca Radio Capodistria operava su una banda di frequenza (o come si dice) per cui nelle 24 ore di programmazione c'erano i "turni" in italiano e quelli in sloveno. Oggi ognuno c'ha la propria e...vai! MUSICA PER VOI... Eravamo in parecchi a farla, in qualità di speaker. Io, a intermittenza, tra il 1972 e il 1974; Branko Vatovec, l'attuale famoso oroscopologo, da prima di me e dopo. Branko e' capodistriano di padre sloveno e madre italiana/italofona. In quegli anni, l'estate si faceva MUSICA PER VOI per uno, due mesi di fila... era l'unico speaker cui piacesse farla... con i "trenini di auguri", e via smoinando, ma tutto sommato con simpatia per la gente che ci spediva pacchi di lettere con sfilze di nomi. E talvolta ci mettevano mille lire, duemila, diecimila... Pensa, danaro che finiva regolarmente nelle CASSE dell'emittente, registrato, fatturato, dichiarato. Branko in quegli anni faceva l'attore di prosa. E con buoni complessi: Raf Vallone, Enrico Maria Salerno... credo che avesse lavorato anche con la mitica Paola Borboni: insomma le cosiddette "compagnie primarie" (io invece - che come lui me ne stavo a Capodistria l'estate e nel teatro italiano il resto dell'anno - ero, da compagno convinto, nelle "compagnie cooperative"). Lo "zelo" nell'annunciare i "colleghi sloveni"... più che zelo era cortesia, ricambiata, tra gente che si conosceva, spesso con saldi rapporti di amicizia... Gli speaker. N*One: La Voce ovvero Giorgio Visintin; Er Romano: De Simone, di cui non ricordo il nome. Era simpatico (vive tuttora, mi pare a Isola). Non ha mai appreso la dizione/fonetica slava e quindi combatteva con i cognomi. In un'occasione, dopo che aveva tentato tre volte - durante il giornale-radio - di pronunciare celermente il cognome di un ministro di nome GIUCANOVICH, ma che si scrive DJOKANOVIC, sbotto' con uno scanditissimo DIO-CANOVICH... Non ti dico l'inca**atura dei capi. Atei, laici e agnostici si', ma ... un po' di rispetto per il Padreterno... E per i ministri della socialista Jugoslavia... Poi c'era Franco Siljan (si pronuncia SIGLIAN): voce basso-baritonale, accento istriano, professore di fisica e matematica alla Media superiore di Pirano, allora. Le donne: la "soprano" Maria Pfeiffer, signora molto birignao, buona come il pane e ottimo pedagogo; la buffa Maria Rosa Lojk Francesconi, "contralto". Occhietti maliziosi, intelligenza acuta, sempre piena di paura. Quando le scappava da ridere...se ne scappava dal microfono, lasciandolo sguarnito... Infine, Bruna Alessio, la Bella Bruna (per un paio di anni eletta Miss Europa TV o qualcosa del genere, cioè la piu' bella speaker televisiva dell'Eurovisione). Intendiamoci: bella, ma anche in gamba. Mi pare che da qualche anno sia a capo dei Programmi musicali e responsabile di tutto ciò che va in onda nel corso della mattinata... Di tanto in tanto si alternavano anche altri. Pagavano bene e allora, per chi non aveva il contratto da speaker, pur essendo uno stipendiato, guadagnava qualcosa in più ... Tra gli altri, il giornalista Sergio Settomini (passato poi a Tele-Capodistria, dov'e' ancora oggi. Se ricordi, aveva una rubrica tipo "Long Play Club" e ci schiaffava Jimmy Hendrix e i metallari dell'epoca. Comunque, se scrivi a Bruna Alessio, magari facendo il mio nome, può essere che abbiano un qualche opuscolo o delle vecchie registrazioni in CD per i ... nostalgici. Vedi te. Saluti, Sandro Damiani Per leggere tutta la storia: Gli anni di Radio Capodistria |
Q |
Simone T. - 20 gennaio 2010 (Cover in italiano di Mony Mony) |
Salve, in italiano il pezzo di Tommy James Mony Mony esiste? Grazie |
A |
21 gennaio 2010 |
Il brano del 1967 di Tommy James & The Shondelles, poi ripreso con successo da Billy Idol negli anni '80 e numerose altre volte in seguito (anche da Bruce Springsteen nel suo tour del 2009) era ben noto in Italia nella versione originale. Nel completissimo elenco del sito La musica è felicità non sono citate versioni italiane di questa canzone. Cercando in Internet è però reperibile in un elenco, pare attendibile, una versione di un certo Billy Bruno, del 1970. |
Q |
Isabella L. - 6 gennaio 2010 (Ancora spartiti cercansi) |
Gentilissimi sono Isabella L., Maestro del Coro Polifonico Jubilate Città di Civitanova Marche (MC), chiedo cortesemente informazioni su come poter reperire ed acquistare spartiti di brani italiani, dagli anni 40 agli anni 70, armonizzati per coro ed accompagnamento strumentale al fine di poterli eseguire con il mio gruppo corale. Qualsiasi informazione e/o indicazione in merito ci sarà sicuramente utile. Ringrazio fin d'ora e porgo cordiali saluti. Coro Polifonico Jubilate - Via Ruffini 2762012 Civitanova Marche (MC) |
A |
9 gennaio 2010 |
Spesso ci vengono chieste informazioni su come
reperire spartiti non recenti. Quelli che abbiamo pubblicato (solo le copertine,
i fogli musicali sono coperti da copyright) provengono da una collezione privata
e, anche per quelli pubblicati, non siamo attrezzati per il commercio
elettronico. Purtroppo non tutto è ancora a catalogo, e la ricerca può anche
essere difficile. Per gli spartiti ancora a catalogo o comunque reperibili ti
posso consigliare il noto sito Fandango Music (http://www.fandangomusicshop.net/catalog/),
puoi cercare nel sito o anche provare a contattare i cortesi gestori.
Naturalmente conviene anche provare con i negozi di musica più attrezzati, a
Roma ad esempio si possono citare Musicarte (http://www.musicarte.com)
o Musical Cherubini. Aggiornamenti: Vedi la pagina Dove trovare gli spartiti musicali |
Q |
Emilio R. - 12 dicembre 2009 (Musica in alta definizione dal PC) |
Intanto complimenti per il lavoro divulgativo e la passione per la musica e la sua qualità d'ascolto che profferisci nei tuoi articoli sul blog. Ho scoperto di recente MUSICA & MEMORIA e da 50tenne da sempre "impegnato"nella musica lo trovo davvero fantastico!! Ma vengo al punto vorrei fare il salto di qualità per l'ascolto tramite NOTEBOOK e mi pongo alcuni dubbi: intanto fino ad oggi ho stipato "musica liquida" (bello questo termine!), ahimè in formato MP3 (qualcosa anche in ITUNES). Adesso vorrei provare a migliorare,se possibile,la mia "stazione d'ascolto" casalinga formata da: > Nootebook Fujitsu Siemens, con scheda audio
Realtek hda alc268: In considerazione di quanto sopra descritto ti
chiedo quale potrebbe e se è il caso d'inserire (?), visto che la REALTEK è già
a 24bit/192Khz) un convertitore DAC (tipo SUPERPRO) o altra scheda audio esterna
di qualità studio. |
A |
13 dicembre 2009 |
Emilio: grazie per l'apprezzamento e anche per la
fiducia: come ho scritto nel blog, il PC come sorgente ad alta fedeltà è un
settore tutto da scoprire. Dopodiché per ascoltare già in modo più che discreto
fino alla scelta del DAC occorre una buona cuffia oppure un cavetto jack-RCA da
collegare al tuo preampli, avendo cura di tenere l'audio del PC a un livello
intermedio (sul 70%). Per aggiornamenti continui su questo tema: il blog sulla tecnologia e il mercato della musica |
Q |
Daniela C. - 8 dicembre 2009 (Due canzoni di Pierre Roche e Charles Aznavour) |
1
Per necessità
di studio, vorrei reperire, per favore, il testo citato in oggetto: "JE SUIS
AMOUREUX" canzone scritta da Charles Aznavour e Pierre Roche - Grazie. 1 Se non cerchi la traduzione è una ricerca facile. La gentile persona che ha inserito la canzone su YouTube ha aggiunto anche le parole. Eccole: Charles Aznavour & Pierre Roche / Je suis amoureux J'aurai voulu être fidèle Je suis amoureux de vous toutes mesdames De vous Marie Je suis amoureux de vous toutes mesdames Moi je ne sais pas être sage Je suis amoureux de vous toutes mesdames De vous Marie Je suis amoureux de vous toutes mesdames 2 Daniela: ecco qua. Anche questa canzone in Internet c'è. Il testo sembra abbastanza preciso. Charles Aznavour / Les Cris De Ma Ville Je sais qu'un jour viendra Toi tu ne verras rien des choses de mon coeur Je sais qu'un jour viendra, Et lui qui ne sais rien du mal qu'on s'est donné Per altri testi in francese (in gran parte tradotti): Elenco testi e traduzioni |
Q |
Francesco F. - 18 novembre 2009 (Alla ricerca della cuffia ideale) |
Parecchi dubbi e necessità di chiarimenti sulla scelta delle cuffie ideali, proposti da Francesco, si sono sviluppati in tre domande e risposte che pubblichiamo nel seguito.
1
Salve,
mi chiamo Francesco e sono un sassofonista e studente di musica. Ho letto un po'
del vostro interessantissimo sito,
1
Le
cuffie senza fili non godono di grande fama tra gli audiofili. Sia che siano a
radiofrequenza, analogiche, o digitali bluetooth, viene imputata loro la
incostanza della qualità, a causa delle interferenze e delle perdite di
sincronizzazione, che si manifesta in aumento della distorsione o addirittura
avvertibili rumori. Personalmente non le ho mai provate ma, visto che succede
anche con l'auricolare bluetooth del mio telefonino (che pure è un auricolare
originale) sono portato a credere che ci sia un fondo di verità.
2
Ti
ringrazio per la risposta, esaustiva e molto interessante. Ti vorrei porre
qualche altra curiosità! Io cerco delle cuffie da utilizzare con un piano
elettrico con i tasti pesati, e con un mp3 portatile, soprattutto in esterno, in
bici e durante l'attività sportiva, dalla resa equilibrata, confortevoli e
adatte ad un uso prolungato senza che mi si fonda il cranio o mi si forino i
timpani!! In proposito, cosa ne pensi a proposito della pericolosità delle onde
sonore ed elettromagnetiche a determinate condizioni? (vicinanza eccessiva degli
speaker al timpano- volume eccessivo). E' reale?
Tu cosa mi consigli?
2
Cuffie
aperte e chiuse: dipende dalla forma del padiglione. Quelle chiuse sono le
classiche cuffie da studio e hanno lo scopo di isolare dai rumori esterni,
mediante un padiglione che ricopre completamente l'orecchio e anelli
circumaurali di materiale morbido isolante. Cuffie aperte consentono di
percepire anche i rumori esterni, attenuati per ovvi motivi di rapporti se
ascoltiamo la musica, grazie ad anelli isolanti in materiale spugnoso. Per l'altro uso investirei una somma maggiore, ma controlla prima le caratteristiche di uscita del tuo piano, per evitare il rischio di un livello troppo basso. Porta il libretto d'istruzioni dal negoziante, sperando che ci capisca qualcosa. Il modello Audiotechnica che citi sembra buono e ha buone recensioni. Il Sony invece sembra veramente un po' troppo economico come fattura e non pare essere progettato per un uso hi-fi ma per ascoltare da PC. Danni all'apparato uditivo le cuffie non li producono se non superando "la soglia del dolore" che precede "la soglia del permanente danno uditivo". Se non si ascolta a volume tanto alto da farsi male da soli il pericolo non c'è, insomma. Questione si semplice buon senso, ma il senso dell'udito ci avverte comunque prima. Il danno lo provocano le onde sonore, non quelle elettromagnetiche. Chi non si fida è meglio che eviti anche telefoni e telefonini.
3
Sono
Francesco, il sassofonista di Belluno che ti scriveva per le cuffie alta
fedeltà. Ti ringrazio per le utili informazioni che mi hai dato! A quanto dici è
meglio prendere 2 cuffie differenti per piano e lettore portatile, piuttosto che
una soluzione di compromesso. Ma cosa è determinante alla fine nella qualità del
suono? L'ampiezza della risposta in frequenza, l'equilibrio fra frequenze alte e
basse..?? Continuando a cercare in rete ho trovato qualcos'altro che sembra
accettabile,
Tu che ne dici?? Spendendo un po' di più le Audio-Technica ATH-ES7 mi sembrano invece le più interessanti!
3
Non
posso darti consigli su vari modelli di cuffie a confronto, sarebbe necessario
prima ascoltarle o reperire recensioni attendibili. Il confronto tra modelli di
cuffie, almeno ad un certo livello, peraltro non è una cosa semplice, dipende
anche dall'"accoppiamento" con l'apparato uditivo e la forma della testa
dell'ascoltatore, tanto che a suo tempo le riviste, per misurare le cuffie,
usavano una testa artificiale con caratteristiche standard. Per saperne di più: La FAQ su stereofonia e alta fedeltà |
Q |
Claudio B. - 21 ottobre 2009 (Recupero di un Thorens e di altri componenti anni '70) |
Ho un Thorens TD-166 mkII. Purtroppo il più piccolo dei mie tre figli, mi ha svitato e rotto la parte finale del braccio. Ha svitato lo shell e poi ha tentanto di riavvitarlo e ha storto i connettori dello shell. Ti allego una foto del Thorens cosi ti rendi conto di cosa mi manca. Volevo inoltre chiederti altri due consigli : Per saperne di più: Il ritorno al vinile |
A |
22 ottobre 2009 |
Se sei un bricoleur e ti piace riparare le
cose e recuperare oggetti elettronici apparentemente senza speranza, ti dico che
ne vale senz'altro la pena. Non credo che sentirai molta musica, ma il
divertimento e la soddisfazione del risultato solitamente ripaga tutto. Per saperne di più: La FAQ su stereofonia e alta fedeltà, Il blog su musica e tecnologia |
Q |
Valdo T. - 27 settembre 2009 (Ricerca di un brano di Eric Charden) |
Cari amici, |
A |
2 ottobre 2009 |
La canzone si trova su YouTube al link qui sotto,
quindi il testo in italiano è facilmente trascrivibile: |
Q |
Tonia Curcio - 3 agosto 2009 (Indie Mon Amour Festival) |
L’Indie Mon Amour Festival 09, organizzato
dall’associazione Cantiere Sonoro, giunge alla sua seconda edizione e si schiera
a favore di una conoscenza più approfondita del circuito indipendente,
augurandosi di offrire una valida occasione di aggregazione e condivisione
all’insegna del sano divertimento e della buona musica. Dedica un’intensa
giornata alla musica indipendente e alle realtà che le gravitano intorno. Dove si tiene: Agropoli (Salerno), al Parco pubblico Via Taverne, il 7 agosto 2009.
|
A |
3 agosto 2009 |
Ti ringrazio della segnalazione, si annuncia come un Festival interessante, con proposte alternative, coerenti con l'universo "indie". Per saperne di più: Le majors e le indies |
Q |
Roberto Cilia - 20 luglio 2009 (Un libro originale sui Litfiba) |
Innanzi tutto complimenti
davvero per il vostro portale musicale. Vi scrivo per informarvi dell'uscita di un nuovo libro fortemente ispirato alla Musica dei Litfiba di cui io sono l'autore e del quale potreste parlare sul vostro sito. Il titolo del libro è “Rue Des Bardes” e la prefazione è curata da Antonio Aiazzi, storico tastierista della band fin dagli anni 80'. A mio avviso il libro è molto particolare: si tratta di un poemetto in rima in cui ogni capitolo ripercorre idealmente i temi e le atmosfere di uno dei dischi dei Litfiba, da Desaparecido ad Infinito. E' un viaggio, un'avventura in bilico tra realtà e incubo, nel quale però emergono moltissimi dei luoghi comuni e dei temi cari alla band, passando per personaggi, luoghi, città molto familiari ad ogni fan dei Litfiba. E' questo il mio modo per omaggiare una delle più grandi band italiane, riproponendo quelle atmosfere, quelle morali, quelle immagini ma questa volta su carta e attraverso la poesia.Vi scrivo per chiedervi di segnalare la notizia ed eventualmente ottenere una recensione del libro visto il vostro visitato portale d'informazione musicale: sono sicuro che i tanti fans dei Litfiba che visitano le vostre pagine saranno contenti della notizia. A questo indirizzo si trova un mini-sito dedicato al libro: www.zerph.it/ruedesbardes.htm A questo indirizzo c'è uno spot video del libro: http://www.youtube.com/watch?v=huyD01k3OwkQuesti sono invece alcuni dei siti (primo fra tutti IBS.it) nei quali è possibile acquistare il libro al prezzo di 10 euro. http://www.ibs.it/code/9788895478715/cilia-roberto/rue-des-bardes.html http://www.google.it http://www.libreriauniversitaria.it/rue-des-bardes-cilia-roberto/libro/9788895478715 http://www.edizionimontag.com/shop/scheda.asp?id=189 Altre informazioni e materiale come la copertina, la quarta di copertina, ecc, sono presenti nel mini-sito che vi ho segnalato. |
A |
2 agosto 2009 |
Grazie della segnalazione, il libro promette di essere interessante e lo segnaliamo con piacere ai visitatori di Musica & Memoria. |
Q |
Marzio C. - 19 luglio 2009 (Confronti qualitativi tra CD e LP) |
Non
sono molto ferrato nella tecnica audio ma le differenze tra un CD e un LP quale
è la definizione in campo musicale di un CD rispetto ad un LP, cioè si dice che
un brano musicale per essere in alta Fedeltà deve avere almeno una banda di
almeno 320kbs, pare che però non tutti i CD siano prodotti così; in parole
semplici: CD definizione audio standard 320 Kbps? SACD/DVD Audio 540 Kbps? LP se
equiparato quanti Kbps avrebbe? Grazie |
A |
25 luglio 2009 |
Il bitrate medio che vedi su Windows dipende
direttamente dalla frequenza di campionamento. Il campionamento digitale (PCM) è
la tecnologia utilizzata. La frequenza è la scelta che viene fatta al momento
della digitalizzazione, e dipende dal tipo di suono originale e dalla qualità
che si vuole ottenere. Per la voce (telefonia) primo uso del PCM non serviva
ovviamente una frequenza di campionamento molto alta. Per la musica in alta
fedeltà le esigenze sono più stringenti e quindi ad inizio anni '80, quando è
stato definito e proposto sul mercato il CD, è stata adottata la massima
possibile con la potenza di calcolo dell'epoca, appunto 44.100 campioni al
secondo. Fatta questa premessa passiamo alla risposta. L'LP è
analogico e quindi non si applica ad esso alcun concetto tipo campionamento o
bitrate. Il segnale viene registrato da analogico ad analogico e quindi non
avrebbe alcuna alterazione o, se preferisci, compressione, se il sistema potesse
essere perfetto. Ovviamente perfetto non è, e la differenza rispetto
all'originale sarà data dalla presenza di un rumore di fondo, che diminuisce la
dinamica ottenibile, dalla limitazione nella estensione in frequenza, dalla
distorsione del segnale originale. Quindi non si può testare né utilizzare questo parametro per fare un ipotetico confronto tra i due standard. La differenza risiede in altri elementi, per i quali ti rimando a quello che ho scritto nella FAQ su Stereofonia e Hifi (clicca qui) Per saperne di più: Gli standard audio, Musica e tecnologia, Blog musica e tecnologia |
Q |
Graziano P. - 5 giugno 2009 (Aprire una radio libera) |
Mi piacerebbe aprire una radio dove poter trasmettere tutta la musica del 900 che conosco, e non solo. Vi scrivo perche non ho la più pallida idea di come fare, anzitutto come ottenere una frequenza. magari datemi anche qualche consiglio di carattere tecnico ed economico. Io a parte un discreto numero di CD e vinili e un impianto hifi non ho altro pero già pensare che nel raggio di qualche Km da casa mia (Bergamo) chiunque possa ascoltare in auto o a casa dell'ottima musica slegata da qualsiasi schema di profitto discografico già mi entusiasma. Grazie dell'aiuto. Ciao. Graziano |
A |
7 giugno 2009 |
Le regole per aprire una radio sono molto più
stringenti oggi rispetto agli anni '70, dopo la legge Mammì e la legge Gasparri,
e soprattutto, sono solitamente rispettate. L'assegnazione delle frequenze è
peraltro bloccata da tempo e quindi l'unico modo che rimane per aprire una radio
è sostanzialmente comprarne una che già esiste o appoggiarsi ad essa. Per saperne di più: Le radio libere, La sezione del sito sulle radio |
Q |
Vivaldo V. - 22 maggio 2009 (Dubbi sulle cover dei Ribelli) |
Salve, complimenti per il sito che spesso mi capita di consultare. Volevo segnalarvi un piccolo errore: la canzone So Much In Love (di cui fanno la cover I ribelli) non è dei Rolling Stones bensì dei Tymes, ma ascoltando "Un giorno se ne va" dei Ribelli, mi sono reso conto che non sono la stessa canzone. il mistero si infittisce. inoltre, sempre parlando de I Ribelli, "Hei Voi" non è una cover. |
A |
27 maggio 2009 |
Effettivamente "Un giorno se ne va" non è una cover,
era indicata in alcuni elenchi di cover ma non è così. La canzone è censita nel
sito della Discoteca di Stato (che ovviamente è attendibile) e gli autori
risultano Gianni Sanjust e Carlo Savina. Gli stessi autori sono riportati sulla
etichetta del 45 giri. Il link è:
http://discografia.dds.it. |
Q |
Marco L. - 5 maggio 2009 (Radio Nordsee International) |
Sono un affezionato frequentatore del suo sito, che trovo preziosissimo. Mi permetto di inviare un documento abbastanza raro, si tratta di una pagina della rivista Ciao 2001 del 1970, in particolare credo che possa interessare un passo in cui Dario Salvatori parla di una radio pirata olandese, la RNI (Radio Nordsee International), che trasmetteva pop. Non mi sembra di averla trovata nel sito, quindi ho pensato di segnalargliela qualora volesse aggiungerla. La voce è sull'ultima colonna di destra, nella rubrica Lessico Pop & Underground. Se le dovessero servire, questi sono gli estremi per la citazione del passo: Dario Salvatori, Lessico Pop & Underground, "Ciao 2001", n. 36 (10 settembre) 1970, pag. 65. |
A |
10 maggio 2009 |
Grazie della segnalazione, che conferma la
importanza anche fuori dai confini nazionali di queste prime radio libere.
Riporto qui il testo della voce "RNI. Abbreviazione di Radio Nordsee
International. Stazione radiofonica commerciale pirata che si occupa della
diffusione della musica pop in Olanda. I programmi vengono diffusi sulle onde
medie, corte e ultracorte. la trasmittente è installata su di una vecchia nave
svizzera, e staziona al largo delle coste olandesi (fuori dalle acque
territoriali, evidentemente; ndr)". |
Q |
Giuseppe L. - 4 maggio 2009 (Una canzone di Yves Montand: La chansonnette) |
Vi sarei infinitamente grato se poteste mandarmi notizie riguardo alla canzone "La chansonnette " cantata da Yves Montand e di cui non riesco a trovare traccia in nessun posto per ciò che concerne autori e traduzione appropriata. |
A |
10 maggio 2009 |
(Risposta a cura di Carla di Musica & Memoria)
La, la, la, mine de rien
La la la, come niente fosse |
Q |
Marino A. - 2 marzo (Cosa si può trovare dentro una canzone di Tom Waits) |
Per favore mi fate sapere di cosa parla la canzone di Tom Waits Ol55 contenuta nel suo album Closing Time? Mi interessava non tanto la traduzione letterale ma proprio il senso della canzone. Q1. 06/03/09 A2. 09/03/09 Il testo della canzone di Tom
Waits Ol'55 And now the sun's coming up, I'm riding with Lady
Luck, freeway cars and trucks, Now six in the morning, gave me no warning; I had
to be on my way. And now the sun's coming up, I'm riding with Lady Luck, freeway cars and trucks. Vedi anche: Le canzoni tradotte su Musica & Memoria. |
Q |
Maurizio M. - 27 febbraio (Alla ricerca dei bassi perduti) |
(Quella che segue è una serie di domande e risposte scambiate con un appassionato di alta fedeltà, insoddisfatto del suo impianto, sulla carta apparentemente perfetto, le varie risposte fornite sono in colore verde)
Q1. 27/2/09 ("I bassi
flebili")
A1. 28/02/09 Bassi ancora "flebili" dopo queste verifiche? Nessun macroscopico problema di configurazione? A questo punto dovrei farti qualche domanda sulle tue aspettative in termini di "bassi" in musica, sulle tue esperienze di ascolto nella musica dal vivo, sulla disposizione dell'impianto nella stanza. Ma ne parliamo magari dopo queste verifiche preliminari che ti ho suggerito. Spero di esserti stato utile.
Q2. 02/03/09 ("I bassi
maledetti")
A2. 03/03/09
Q3. 04/03/09
A3. 06/0/09
Q4. 11/03/09 ("Conosci
le WLM?)
A4. 11/03/09 (Per approfondimenti: FAQ Stereofonia e alta fedeltà) |
Q |
Patrizia P. - 24 febbraio (La fortuna di Fortuna) |
Ho ricordo di una bellissima base musicale, ovvero di un disco di sola musica dal titolo FORTUNA. Non ricordo l'autore potete aiutarmi. Dove posso acquistarlo? |
A |
22 febbraio 2009 |
Fortuna era il titolo dato in Italia a un brano solo
strumentale dei Procol Harum, il cui titolo originale era Repent Walpurgis. Era
il brano che chiudeva il loro album a loro nome del 1967. Era il retro di
un 45 giri pubblicato nel 1968 per il mercato italiano dal gruppo inglese; il lato A era "Il tuo
diamante" (da Shine On Brightly). Il titolo italiano è dovuto al paroliere
Dossena, ed è l'unico intervento che ha fatto, dato che si trattava di un brano
strumentale. E' stato spesso rimproverato di essersi appropriato in questo modo
dei diritti d'autore senza fatica. Ma forse è anche grazie a questo titolo
così facilmente memorizzabile che il brano è diventato il preferito tra i
gruppi italiani con organo Hammond o piano elettrico, i Procol Harum celebri e
il progressive, pochi anni dopo, così popolare. |
Q |
Gabriella A. - 15 febbraio (Dove trovare i CD de I Bisonti) |
Cerco un CD con le più belle canzoni dei Bisonti. Grazie |
A |
22 febbraio 2009 |
Negli anni '60 i
Bisonti hanno pubblicato tre LP, mai ripubblicati su CD (vedi la
discografia). Negli ultimi anni sono state
pubblicate su CD alcune antologie contenenti le canzoni dei Bisonti. Del '92 è
"La carica dei Bisonti", contiene le canzoni storiche e altre mai pubblicate
all'epoca (come la ormai nota versione del La casa del sole, erroneamente
attribuita ai Bisonti in occasione del lancio (2008) dell'album Beat
Regeneration dei Pooh) in nuovi arrangiamenti, eseguiti per l'occasione. Il CD è
fuori catalogo e si può trovare solo usato o nei negozi specializzati o
attraverso il canale eBay. Le antologie disponibili sono "Il meglio dei Bisonti"
(1997), "I successi dei Bisonti" (2003?) e "La casa del sole" (2008). Non
abbiamo le scalette dei vari CD, ma contengono sicuramente i principali successi
del gruppo milanese (in tutto avevano pubblicato 23 canzoni su disco negli anni
'60), assieme ad altre cover successive di classici brani anni '60 o anni '70. |
Q |
Franco A. - 11 febbraio (Una canzone di Chico Buarque) |
Salve, mi farebbe piacere conoscere il testo di un brano musicale di Chico Buarque de Hollanda, Joao e Maria. |
A |
19 febbraio 2009 |
Ecco il testo. Agora, eu era o herói A questo link puoi anche sentire la canzone: http://www.youtube.com |
Q |
Giuseppe P. - 7 febbraio (Chi si ricorda dei Quick?) |
1. Ho ascoltato durante una trasmissione radiofonica
condotta da Carlo Massarini (mi sembra "Popoff") un brano dei "Quic" di cui non
ricordo il nome, ma ho acquistato il disco con molta difficoltà negli anni '80,
che ora è stato smarrito. Mi sapreste dire il nome forse dell'unico album di
questo gruppo di genere pop melodico? |
A |
12 febbraio 2009 |
1. Quic? Sei sicuro del nome? Non risulta alcun gruppo con questo nome. Forse
sono i Quick, un gruppo minore USA degli anni '70. |
Q |
Gabriele G. - 26 gennaio (Quotazioni e periodi per i dischi beat) |
Mi chiamo Gabriele e sono un giovane collezionista di dischi. Mi piacerebbe conoscere il valore (le quotazioni) dei miei dischi sul mercato, come faccio a saperle? Inoltre, il beat in Italia quando inizia e quando finisce per dar spazio poi al rock progressivo? |
A |
27 gennaio 2009 |
Per le quotazioni si può fare riferimento alle
riviste specializzate, per esempio Raro! (www.raro.it).
Non ci occupiamo del mercato collezionistico (è un campo molto specializzato) ma
per chi è di Roma o può raggiungere la capitale punti di riferimento per
gli appassionati di collezionismo di vinile sono i negozi Pink Moon (vicino a
Piazzale della Radio) e Elastic Rock (via dei Quattro Venti). |
Q |
Ferruccio C. - 19 gennaio (La registrazione stereofonica) |
Mi pare di sapere che una traccia audio stereofonica
è composta combinando in modo matematico delle sottotracce componenti, ma non
conosco esattamente come. Potreste gentilmente indirizzarmi a degli articoli
tali tecniche? |
A |
28 gennaio 2009 |
Si possono fare delle registrazioni stereofoniche
usando semplicemente due microfoni e un registratore consumer, senza alcun
processore di segnale; quello che il microfono rileva finisce su una traccia del
nastro; e il risultato è l'effetto stereofonico. |
Q |
Emidio De A. - 30 dicembre 2008 (Altra interpretazione per "Prospettiva Nevskj" di Battiato) |
Mi sono imbattuto quasi per caso nel Suo sito, cercando una versione commentata di Prospettiva Nevskj di Franco Battiato, e mi devo complimentare con Lei per le argomentazioni critiche relative a questa splendida canzone del 1980. Solo su un punto ho qualche piccola riserva, benché quanto Lei suggerisca ha senz'altro un fondamento: si tratta dei versi conclusivi della canzone, il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire : è indubbiamente suggestiva la Sua idea di riconoscere in Gurdjieff questo personaggio, ma, forse, Battiato introduce in questi versi finali di Prospettiva Nevskj un problema più generale. La mia idea è questa: il maestro che insegna la difficoltà nello scorgere l'alba dentro l'imbrunire potrebbe configurarsi come una metafora alludente alla crisi di fiducia verso il pensiero marxista-leninista vissuta dai giovani trenta-quarantenni di allora (che avevano fatto il Sessantotto). Ciò che era stato additato come il "Sole dell'avvenire" aveva mostrato – in quegli anni etichettati, più o meno ingiustamente, con il termine di 'riflusso' – più di una crepa (dall'invasione della Cecoslovacchia nel 1968, e prima ancora dell'Ungheria, alla sciagurata decisione brezneviana di invadere l'Afghanistan): quel Sole dell'avvenire, in definitiva, non insegnava più nulla a nessuna (anzi era diventato l'imbrunire), e per questo era difficile sperare in una nuova alba. Sarei contento di conoscere il Suo parere! Non è escluso che le due interpretazioni possano coesistere: proprio perché il "verbo marxista" stava tramontando pressoché definitivamente, poteva rivelarsi salutare studiare forme di pensiero iniziatiche come le teorie di Gurdjieff. In ogni caso, Prospettiva Nevskj è una canzone di straordinario valore, frutto dell'ispirazione geniale di uno dei grandi della nostra musica. |
A |
1 gennaio 2009 |
E' una interpretazione interessante, e certo
Battiato non ha mai mancato di seguire percorsi originali e non allineati ai
tempi (la canzone è degli anni '80). Battiato non è certo un "sessantottino" ma
la sua attenzione a tutto quello che accade intorno è sempre stata massima e
quindi può aver avuto interesse anche a questi aspetti. (Per approfondimenti: Il mondo di Franco Battiato, Il commento a Prospettiva Nevkj) |
Q |
Oliviero G. - 16 dicembre 2008 (Famous Blue Raincoat) |
Per prima cosa complimenti per il sito. Da tempo ho
una curiosità che non trova risposta su internet. Si tratta di una vecchia
canzone di Leonard Cohen "Famous Blue Raincoat" (Famoso impermeabile blu)
tradotta e adattata di recente da Ornella vanoni, e data come unica cover
italiana del famoso brano. |
A |
17 dicembre 2008 |
Ma la canzone c'è nel sito! La puoi leggere tradotta
qui;
credo anche che sia una discreta traduzione perché a suo tempo un visitatore dal
Canada aveva corretto alcune inesattezze. |
Q |
Giorgio G. - 29 novembre 2008 (Diversa opinione su "La cura" di Battiato) |
Un inno alla vita come film, colonna sonora compresa l'altro come presenza terapeutica, succedaneo di mamma e papà che tutto fanno, tutto perdonano, tutto sopportano... penoso inno alla nevrosi narcisistica che impedisce di crescere e di diventare persona autonoma; uno dei tanti cattivi maestri che, cogliendo qui e là, chiamiamole ispirazioni, le trasforma, complice il sistema, in successo = ti do' ciò che vuoi + denaro un inno alla dipendenza a 360 °, altro da, p.es., Tenco, Brel. |
A |
30 novembre 2008 |
Tutti i pareri estetici sono rispettabili, e le cose
che piacciono a qualcuno possono non piacere a qualcun altro; secondo me "La
cura" è un (Per approfondimenti: Il mondo di Franco Battiato) |
Q |
Fabio G. - 28 ottobre 2008 (Tutela delle opere d'ingegno) |
Ho avuto modo di leggere i suoi interessanti articoli minuziosi, particolareggiati e chiari. Volevo chiederle un approfondimento per quanto riguarda la tutela della SIAE dell'opera e la cifra di 4000 CD necessari per ottenerla. La ringrazio anticipatamente e vivi complimenti per la dovizia di notizie esposte. Magari fossero tutti così precisi....... |
A |
3 novembre 2008 |
Grazie dell'apprezzamento, si cerca
sempre di fare il meglio, e poi sono sempre fondamentali le osservazioni e le
integrazioni dei visitatori del sito che periodicamente ci scrivono. La tutela
dei diritti degli iscritti è il primo compito della SIAE e quindi dovrebbe
essere scontata, anche se non ho dati sulla efficienza reale di questo ente
semi-pubblico. Per quello che sfugge alla SIAE opera però un'altra
organizzazione, la SCF (Società Consortile Fonografici), che ha come associati
essenzialmente etichette discografiche (non so se tu sei interessato come
autore o come editore). Vedi notizie sulla SCF su questa
pagina o sul nostro
blog dedicato alla
tecnologia e al mercato. (Per approfondimenti: le leggi sul diritto d'autore) |
Q |
Francesco P. - 27 novembre 2008 (Autocostruzione di casse acustiche) |
Ciao, ho letto con molto interesse l'articolo del tuo sito che tratta degli impianti hifi. Volevo farti una domanda,io sto pensando di costruire due diffusori da pavimento con degli altoparlanti RCF, volevo chiederti quale legno mi consiglieresti di usare per fabbricare i mobili e che amplificatore mi consiglieresti, premetto che né io né l'RCF sa darmi indicazioni ne in Watt ne in Db degli altoparlanti in mio possesso,gli unici dati che ho sono questi: 2 Woofer RCF 83111018 4 OHM DIAM. 20, 5 CM2 medi RCF AA-MRO24 8 OHM DIMENSIONI 13x13 CM2 tweeter RCF AA-TW092 8 OHM DIAM. 8 CM. Potresti darmi una mano? |
A |
30 novembre 2008 |
L'autocostruzione dei diffusori acustici è tutto un
pianeta a parte, abitato da personaggi dediti al piacere dell'opera unica e
artigianale, spesso |
Q |
Paolo M. - 31 ottobre 2008 (Spartiti fuori catalogo) |
Vorrei sapere se è possibile reperire in formato pdf gli spartiti. In particolare sono in cerca dello spartito di Repent Walpurgis (Fortuna) dei Procol Harum. Grazie |
A |
2 novembre 2008 |
Gli spartiti sono sottoposti a copyright e quindi
non è possibile diffonderli via rete, se non da parte delle case editrici. Per
spartiti degli anni '60 una possibile risorsa è il catalogo di Fandango Music (
http://www.fandangomusicshop.net/sheet_music/ ), che vende anche via
Internet, e che ha anche una sezione di spartiti "storici". Ho però dato una
occhiata, e quello che cerchi non c'è. Aggiiornamenti: Vedi la pagina Dove trovare gli spartiti musicali |
Q |
Paolo M. - 18 agosto 2008 (Trasferimento in digitale da nastri e cassette) |
Mio padre nel 1973 all'età di 15 anni mi regalò il
mio primo registratore a cassette, mentre in casa ne avevamo già uno a bobine
comprato nel 1966. In quel periodo io registravo sul mio, mentre mio fratello
maggiore continuava a registrare su quello a bobine. Nel 1989-90 mio fratello
riuscì a recuperare un Geloso dal quale io potei riversare su cassetta molte
voci e musiche di Per voi giovani a partire dal marzo '70 quando c'era ancora
Renzo Arbore e via di seguito Giaccio, Fegiz, Massarini, Cascone, Richard Benson,
Rocchi e altri; ho anche qualcosina di Hit parade di Luttazzi. |
A |
20 agosto 2008 |
Convertire in digitale cassette o bobine analogiche
non è difficile, occorrono però un po' di tempo e alcuni componenti: 1) una
piastra a cassette e/o un registratore a bobine in piena efficienza; 2) un PC
dotato di una buona scheda audio; 3) un software di editing per correggere
imperfezioni nell'audio e separare l'audio in sezioni. Esiste anche una alternativa più semplice ed è il
ricorso a laboratori specializzati, ormai abbastanza diffusi, almeno nelle
grandi città. (Per saperne di più: Le cassette e la registrazione casalinga della musica) |
Q |
Alessio M. - 16 luglio 2008 (Il copia e incolla su Internet) |
Ciao Alberto, |
A |
6 luglio 2008 |
Non conosco il libro e non posso confrontare il
contenuto ma è possibile che abbiano copiato. (Per saperne di più: I diritti di copia, Bibliografia Beat) |
Q |
Augusto M. - 3 luglio 2008 (Papà e Mammà dell'Equipe 84: di chi era l'originale?) |
"Papa' e mamma'" dell' Equipe 84 credo non sia una cover dei Beach Boys ma dei TRASHMEN. E' presente anche nella colonna sonora del film Full Metal Jacket. |
A |
6 luglio 2008 |
Come per la maggior parte delle cover, ho fatto
riferimento all'archivio di Gully (il sito è "Musica è felicità", solitamente
piuttosto preciso) che cita per l'originale Papa-Oom-Mow-Mow sia
The Rivingstones (il primo gruppo che ha inciso
il brano,anche secondo Wikipedia) sia i Beach Boys
(il gruppo più famoso tra quelli che hanno interpretato il brano).
Certo ci sono anche i Trashmen che hanno
proposto il brano come Surfin' Bird, con qualche variazione nell'arrangiamento.
Ascoltando le tre versioni (ci sono tutte su YouTube) quella dell'Equipe 84
sembra più vicina a quella dei Beach Boys. Ritengo più probabile che abbiano
sentito quella. (Per saperne di più: Il fenomeno delle cover, L'Equipe 84, Le cover della Equipe, La musica e YouTube) |
Q |
Angelo S. - 19 maggio 2008 (i Jaguars e i Pooh) |
Salve, mi chiamo Angelo e scrivo da Milano. Sono
molto incuriosito da questo gruppo beat, i
Jaguars, si vocifera che qualche 45 giri di questo storico gruppo ci sia la
complicità dei primi Pooh. E’ vera questa cosa e, se si, chi e’ il musicista in
questione? |
A |
21 maggio 2008 |
Sono due complessi ben distinti, ma comprendo il tuo
dubbio, ci sono stati parecchi complessi che hanno adottato il nome Jaguars. (Per saperne di più: i complessi beat (e le formazioni), la discografia dei Jaguars, la discografia dei Pooh negli anni '60, la intervista a Silvio Settimi (Jaguars), l'elenco dei complessi degli anni '60) |
Q |
Paolo F. - 3 maggio 2008 (Conversione in digitale di dischi a 78 giri) |
|
Ho uno studio/laboratorio audio dove produco musica e svolgo attività tecnica-creativa per allestimenti/regia sonora. Mi capita di riversare da vinile (...) dischi 45,33 e 78 giri.... mi interesserebbe sapere se - costretto a utilizzare un giradischi a 33 o 45 giri (e con puntina / testina per microsolco), anche per acquisire i 78° - esiste un software in grado di fornire informazioni circa la giusta velocità della registrazione effettuata dal disco attraverso la scheda audio (professionale) e restituire l'intonazione originale necessaria... |
A |
3 maggio 2008 |
Se non ho capito male vuoi usare un giradischi non a
78 giri per leggere i 78 giri. Se la tua esigenza è invece solo per un uso
occasionale, senza la pretesa di avere la maggiore fedeltà all'originale, e
quindi pensi di agire solo per via software, il prodotto più quotato e che
dovrebbe avere anche queste funzionalità con parecchie possibilità di
personalizzazione, a quanto si dice, è Adobe Audition. Un software specifico e
specializzato con il comando 45 -> 78 non credo che ci sia, altrimenti sarebbe
menzionato nei siti di appassionati che ti ho citato. Sarebbe comunque opportuno
montare una testina conica mono per 78 giri sul giradischi normale, usando uno
shell supplementare, per ottenere un risultato migliore. |
Q |
Franco F. - 24 aprile 2008 (Amplificatore stereo Hitachi) |
Vorrei conoscere le caratteristiche e qualità o demeriti dell'amplificatore HITACHI HA-11, ma in rete non trovo nulla. Potreste aiutarmi voi? |
A |
3 maggio 2008 |
Si tratta di un amplificatore stereo, di gamma e
potenza media, messo in produzione dalla nota casa giapponese presumibilmente a
fine anni '80. Per questi apparecchi di impostazione commerciale e di una
corporation nota e presente in molti altri settori, ma non particolarmente
prestigiosa nell'alta fedeltà, è improbabile che esistano in rete archivi con le
specifiche dettagliate, in particolare per i prodotti medio-bassi del catalogo.
catalogo che per altro vedeva un avvicendarsi molto frequente di modelli,
secondo l'uso dei costruttori giapponesi. Al massimo si trovano (non credo
gratuitamente) le copie dei libretti d'istruzione. (Per approfondimenti: FAQ Stereofonia e alta fedeltà) |
Q |
Carmen B. - 29 marzo 2008 / 1 aprile 2008 - Parte prima (Copyright e pubblico dominio) |
Approfitto di questo spazio per esporre alcuni quesiti. Io ed una socia stiamo creando un sito internet commerciale che si occuperà della vendita di file di spartiti di pubblico dominio. Ovviamente non si tratta di materiale fotocopiato o scansionato, ma tutto riscritto da noi. Le mie domande: "come possiamo tutelare questi nostri prodotti? E' importante indicare la fonte dalla quale il prodotto è stato tratto?". All'interno del sito vorremmo poi offrire la possibilità di poter scaricare dei file MP3 gratuiti dell'opera. Leggendo il suo articolo ho capito che la questione potrebbe non essere di facile soluzione, in quanto in America la legislazione al riguardo è notevolmente restrittiva rispetto a quella europea (95 anni contro i 50). La mia domanda è quindi la seguente: se la casa discografica è europea, secondo la legge americana comunque dovrei vietare di far scaricare l'MP3? Può essere sufficiente inserire nelle condizioni del sito una clausola che vieti agli americani di scaricare il materiale? Ho visto che in Italia esiste un sito che ha già pubblicato diverse esecuzioni (Liberliber), come si è tutelato con gli americani? |
A |
30 marzo 2008 |
Mi pare di intuire che pensate a trascrizioni su pentagramma di musica del novecento, e non italiana (da qui i problemi sui tempi difformi di validità del copyright). La legge che vale è quella del paese dove si opera (quindi quella del provider) o eventualmente quella del dominio, se è nazionale. Su un sito web si possono filtrare i servizi in base alla provenienza. Per esempio se tenti di registrarti a Napster 2 o Rhapsody l'operazione è rifiutata perché viene individuata la provenienza non USA della connessione. Voi dovreste fare la stessa cosa (all'incontrario) e non sarebbe necessario alcun annuncio o disclaimer. A questo punto, se la musica da cui partite è di pubblico dominio, la trascrizione non è gravata da alcun diritto ma diventa un'opera vostra, dovreste anzi tutelarla voi rispetto a copie, registrandola alla SIAE o al MIBAC (Ministero Beni Culturali, se può ricadere sotto opera letteraria a stampa, vedi il sito per i dettagli). Naturalmente una ulteriore differenza la fa se è la prima trascrizione o se ne esistono già altre in commercio. Questo per tentare di rispondere ai temi principali, e se ho centrato il problema. In caso contrario, e in ogni caso se vuoi, non esitare a scrivermi di nuovo. |
Q |
Carmen B. - 29 marzo 2008 / 1 aprile 2008 - Parte seconda |
Ti ringrazio per le informazioni, anche se, non
avendo posto i quesiti in maniera chiara, ti ho portato un po' fuori strada!!
Per questo ti chiedo scusa ... cercherò quindi di esser più chiara... Il secondo caso che ti ho sottoposto, invece, sono
le "esecuzioni" (CD, Mp3, ecc.) di pubblico dominio. Come ti dicevo, ho letto la
normativa che regolamenta la materia, riscontrando diversità enormi tra l'Europa
e l'America. Mentre in Europa le esecuzioni diventano di pubblico dominio dopo
50 anni, in America, le case discografiche sono riuscite ad ottenere un
copyright di 95 anni!! Tale difformità non comporterebbe alcun problema, visto
che siamo in Italia, se non per il fatto che parliamo di internet, ovvero di
un'attività commerciale che propone i suoi prodotti allestendo una "vetrina
mondiale". Facciamo un caso specifico. Posseggo una registrazione del 1950 di
una |
A |
1 aprile 2008 |
Parto dalla cosa più semplice, cioè la delimitazione
degli utenti in base alla nazione e alle sue leggi. (Per approfondimenti vedi: I diritti di copia) |
Q |
Raymond S. - 11 marzo 2008 (Siti su Battiato) |
Salve, chiedo un aiuto. Faccio il tifo per Franco da
molti anni, sono giornalista a Nizza e sto cercando una raccolta completa dei
suoi testi da anni. per caso, esiste qualche libro? Poi so che Franco viene in
Francia ad ottobre a Parigi sapete qual è l'indirizzo e-mail del suo
management??? |
A |
15 marzo 2008 |
Raymond: (Per approfondimenti: Il mondo di Franco Battiato) |
Q |
Luca S. - 10 febbraio 2008 (Audio web: si perde il multicanale) |
Salve, scrivo a voi per cercare risposta ad una mia
domanda che non mi pare di aver trovato fra le FAQ, la domanda è: |
A |
17 febbraio 2008 |
I formati utilizzati per lo streaming dalle webradio
o dai siti che diffondono filmati sono vari, l'unico vincolo è che siano
compatibili con i più diffusi player, normalmente già installati nei PC, come
RealPlayer o Quicktime oppure, ovviamente, Media Player di Microsoft. Nel caso
di YouTube il formato video con il quale sono archiviati (indipendente dal
formato origine, che viene normalizzato) è il FLV (Adobe Flash Video) a bassa
risoluzione. L'audio, sempre per incrementare al massimo i tempi di
visualizzazione, nella grande maggioranza dei casi è MP3 mono a bassa qualità
(22,1KHz, la metà dello standard). Altri dettagli sui formati, cha appaiono
precisi e attendibili, si possono trovare nella voce di Wikipedia su
YouTube. (Per approfondimenti: L'audio multicanale / Stereofonia e Hi-Fi) |
Q |
Amedeo S. - 10 gennaio 2008 (Impostazione grafica di M&M) |
(...) |
A |
12 gennaio 2008 |
Amedeo: (Per approfondimenti: Internet e ) |
Q |
Adolfo M. - 11 gennaio 2008 (Copia di backup) |
Salve, mi chiamo Adolfo Martucci, e faccio parte
dello staff di un forum di musica. Io inoltre ho provato a leggere la vostra pagina sui sistemi anti copia e la legge. Siccome mi è chiaro che, farsi una copia privata, se si possiede l’originale non è reato, mi chiedevo: è legale aggirare sistemi anticopia con programmi come anydvd o similari? |
A |
11 gennaio 2008 |
La copia di sicurezza, il
backup di un CD o di un DVD regolarmente acquistato, del quale si può
provare l'acquisto, è sempre legale. Quindi, se il fabbricante inserisce un
sistema anticopia, aggirarlo con qualche sistema non è illegale. |
Q |
Felice R. - 5 gennaio 2008 (Il vento dell'Est di Gian Pieretti e le sue ispirazioni) |
Ottimo sito, sono anch'io un cultore di musica. Per
quanto riguarda Gian Pieretti, di cui sono sempre stato un ammiratore, mi sembra
che manchi anche un riferimento al
VENTO DELL'EST che discende da GIRL FROM
NORTH COUNTRY imparentata essa stessa con
SCARBOROUGH FAIR (se si scrive
così) di tradizione irlandese. Chi meglio copia vince. Ciao (Per approfondimenti: Il testo della canzone) |
A |
6 gennaio 2008 |
Le notizie che abbiamo pubblicato sul sito sono solo
relative al caso della cover "non ufficiale" Pietre, e
non possono essere esaustive del personaggio Gian Pieretti. All'epoca le
somiglianze tra canzoni non erano infrequenti, favorite dalla forte produzione e
dai tempi ridotti per arrivare al disco (forte domanda), dalla distanza del
mercato interno italiano da quelli USA e UK, da un atteggiamento meno fiscale e
attento da parte delle case discografiche, da una minore conoscenza del pubblico
italiano della produzione straniera. E poi c'era il "plagio involontario", un
tema musicale che sembra venire da una ispirazione originale e invece nasce dal
clima musicale generale. Diciamo che Gian Pieretti era particolarmente incline
al fenomeno, a parte Pietre e
Il vento dell'Est (che però secondo me è solo una
somiglianza come ce ne sono molte altre, certo c'è il verso sui "lunghi
capelli", come fai notare tu) c'è anche Celeste derivata da Donovan (Atlantis).
Lo ammette comunque lui stesso nell'intervista
che abbiamo pubblicato sul sito. (Leggi l'intervista: http://www.bielle.org/Interviste/RickyGianco2_int.htm ) |
Q |
Giunio Bruto C. - 4 gennaio 2008 (Boldi con i Quelli) |
Mi pare di aver letto da qualche parte che Boldi suonò anche se per pochissimo con i Quelli. Esiste qualche prova o è solo una diceria per abbinare Boldi e Teocoli già negli anni 60? Saluti e complimenti |
A |
5 gennaio 2008 |
Non risulta proprio che Massimo Boldi (che nel '68 militava in un gruppo beat, La pattuglia azzurra, guidato da Claudio Lippi, suonando la batteria) abbia suonato anche con i Quelli, non è citato in alcun libro o testimonianza di mia conoscenza. Ho chiesto anche ad altri specialisti ma al massimo potranno essersi incontrati e aver suonato assieme occasionalmente, ma nessuna partecipazione al gruppo, dove la batteria era presidiata stabilmente da Franz Di Cioccio. (Per approfondimenti: I complessi beat) |
Q |
Paolo C. - 20 dicembre 2007 (Love Story) |
Vorrei sapere i titoli delle canzoni del film Love Story. |
A |
21 dicembre 2007 |
Paolo: "Concerto No. 3 in D Major" (Vedi anche: Musica e Cinema) |
Q |
Max Magnus - 19 dicembre 2007 (Disco samba) |
Ciao, |
A |
20 dicembre 2007 |
Max: Ti mando in allegato il testo del medley. Two Man Sound - DISCO SAMBA (Medley) Intro (Lou Deprijck / Sylvain Vanholmen) Taj Mahal Upa Neguinho Zazueira A, E, I, O, U, Ypselum Fio Maravilha Brigitte Bardot Brigitte Bardot, Bardot Ay ay Caramba País Tropical So fla fla Brasil Você abusou Nega Tristeza Charlie Brown Pegano Ganze Mariana Mas que Nada Desacato Copacabana Ritmocada Charlie Brown
(Vedi anche:
Musica brasiliana) |
Q |
Stefano T. - 7 dicembre 2007 (Amplificatori vintage) |
Mi complimento con voi per la
competenza multipla; siete infatti l'unica risorsa che io conosca capace
di parlare, attraverso un solo mezzo, delle mie tre principali passioni: musica,
hi-fi, e radio. Ascoltatore da sempre, acquirente di componenti via via migliori
più o meno da quando ho lasciato i giocattoli, dj e speaker radiofonico dall'86
al 2004, continuo a cercare informazioni competenti in merito. |
A |
9 dicembre 2007 |
Stefano: (Vedi anche: Stereofonia e Hi-Fi) |
Q |
Vincenzo M. - 23 novembre 2007 (Battiato e la politica) |
Ho letto attentamente
ciò che è stato scritto su
Bandiera Bianca, e ho una curiosità. Battiato in quale parte politica può
essere collocato, a destra o a sinistra o a nessuna delle due? |
A |
25 novembre 2007 |
Vincenzo: Il fatto è che Battiato, a differenza di altri cantautori "impegnati" della sua generazione (De Gregori, Venditti, Finardi, Bennato) non ha praticamente mai trattato temi politici o di attualità con una lettura "da sinistra", e per questo è stato interpretato come non ostile alla destra (lo stesso era avvenuto anni prima per Battisti). Se aggiungi la sua sovrana noncuranza delle beghe temporanee che lo ha portato ad accettare occasionalmente inviti anche in concerti organizzati da movimenti di destra (tipo giovani di AN) si spiega la "leggenda" di un Battiato cantautore della destra. Dal punto di vista personale mi risulta un suo impegno per la sua città (Catania) a fianco del sindaco dell'Ulivo (dal '92 al '99) Enzo Bianco, soprattutto sul versante della riqualificazione culturale del capoluogo etneo. Questo non significa che sia anche dalla parte dell'Ulivo o del centro sinistra a livello nazionale ma, assieme ad altre frequentazioni (ad esempio una intensa collaborazione e frequentazione con Roversi e Siusy Bladi "turisti per caso", notoriamente di sinistra) mi fa dedurre che non sia ostile neanche alla sinistra. Secondo me le sue posizioni politiche di fondo, sul modello di sviluppo e sul rapporto tra l'uomo e la società, sono chiarissime ed espresse e ripetute in numerosissime canzoni e dichiarazioni. Sono tutte orientate a un superamento del modello liberista e globalizzante, con sintesi a volte efficacissime ("e per un istante, ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità"). Queste posizioni non farebbero venire alcun dubbio sulla sua collocazione in qualsiasi altro paese europeo. Non necessariamente a sinistra, intendo la sinistra europea tradizionale socialista, socialdemocratica o laburista, ma sicuramente non con la destra, che in tutta Europa è liberista ed è favorevole, con diverse gradazioni, al modello di sviluppo dominante basato sulla crescita ininterrotta e sulla centralità degli USA. Solo in Italia abbiamo
una cosiddetta "destra sociale" interessata al dibattito sul ritorno al passato
e ostile al modello americano come nuova regola del mondo. E interessata
fortemente anche all'esoterismo (che però Battiato tratta con grande distacco e
ironia, se si ascoltano con appena un po' di attenzione le sue canzoni). E da
qui proviene l'ambiguità. |
Q |
Paul V. - 13 novembre 2007 (Beatles e covers) |
Nel vostro elenco manca questo brano "I Just Don't Understand" di autori americani e cantato dai BEATLES 40 anni fa, ricordo di averlo ascoltato all'epoca. Faccio fatica a rintracciarlo sul web e su altri elenchi. Grazie. Saluti |
A |
15 novembre 2007 |
Nel DB di Allmusic
risulta esistere una canzone fine '50 inizio '60 incisa da Eddie Angel, un
chitarrista contemporaneo dei Beatles, in un suo disco
tributo ai Fab 4 del 2005. Dalle note del disco appare essere una delle
cover che i Beatles o i Quarrymen facevano nei primi anni. |
|
Q |
Paolo O. - 10 novembre 2007 (Neffa e "Saturno contro") |
Vorrei avere il testo di "Passione" cantata da Neffa nel film "Saturno contro" di Ozpetek. Grazie. |
A |
15 novembre 2007 |
Paolo: Presto noi sogneremo Abbracciami e non
lasciarmi qui C'erano le parole Ora tu non spiegare Abbracciami e non
lasciarmi qui (Vedi anche: Testi canzoni italiane) |
Q |
Valdo T. (Treviso) - 4 novembre 2007 |
Egregio amico sto cercando, da tempo, una cara
canzone della |
A |
19 ottobre 2007 |
Valdo: |
Q |
Gennaro M. - 4 novembre 2007 (Le meteque) |
Cerco il testo de "Le meteque" di George Moustaki. Il |
A |
4 novembre 2007 |
Gennaro: |
Q |
Peppe (Catania) - 31 ottobre 2007 (Aprire una radio libera oggi) |
Ciao mi kiamo peppe ho
18 anni e vorrei iniziare a fare radio (è un |
A |
7 novembre 2007 |
Peppe: Quindi devi cercare
nel tuo territorio quali sono le radio che hanno cessato le attività e che sono
ancora titolari di frequenze (prova magari con le radio parrocchiali). Questo è
il primo passo fondamentale. Agli altri (contenuti, diritti SIAE, attrezzature)
potrai eventualmente pensare dopo. Non voglio smorzare gli entusiasmi, cerca soprattutto di conoscere e studiare bene la situazione delle radio nel tuo territorio. (Vedi anche: la sezione sulle radio libere) |
Q |
Sonia I. - 5 ottobre 2007 (Alunni del sole) |
Chi cantava la canzone
"Concerto" (credo sia questo il titolo) Fa all'incirca così: "concerto il..... senza
te che suona e mi riporta a te...." Grazie. |
A |
9 ottobre 2007 |
Sonia: Concerto, di un
mare senza te |
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