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Scarborough Fair |
Il brano, uno dei più famosi di Simon & Garfunkel, è
tratto da una ballata inglese di epoca medievale dal bellissimo tema musicale, che il celebre duo folk ha
ripreso (in parte) e arrangiato magistralmente, facendone un classico
intramontabile, intervallando le parole originali con altre composte da Simon
& Garfunkel (Canticle), di chiara impostazione pacifista, che si pongono a
contrasto con la vecchia ballata. La versione di Simon & Garfunkel / La città e la fiera di Scarborough / Il brano originale tradotto / Il significato del brano tradizionale / Il significato simbolico della quattro erbe / Simon & Garfunkel: Greatest Hits / Le cover di Scarborough Fair / Gli spartiti per piano |
La versione di Simon & Garfunkel con la traduzione separata per le due parti |
Are you going to Scarborough Fair? |
Stai andando alla Fiera di
Scarborough? |
Tell her to make me a cambric shirt |
Dille di cucirmi una camicia di
lino |
Tell her to find me an acre of land |
Dille di cercarmi un acro di
terra |
Tell her to reap it in a sickle of leather |
Dille di mettere il raccolto in
un sacchetto di pelle |
Are you going to Scarborough Fair? |
Stai andando alla Fiera di
Scarborough? |
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On the side of a hill in
the deep forest green |
Sulla costa
di una collina nel verde profondo della foresta |
On the side of a hill, a
sprinkling of leaves |
Sulla costa
di una collina, una spruzzata di foglie |
Quindi le due canzoni intervallate, sullo stesso bellissimo tema musicale della ballata tradizionale, mettono a confronto una immagine di guerra senza senso (sono gli anni della guerra del Vietnam) con le semplici parole della ballata tradizionale, che rimandano ad un mondo sereno ed equilibrato, anche se non mancano le pene d'amore, quasi un obiettivo, un mondo lontano e felice da riconquistare. |
La antica città di Scarborough e la sua fiera |
Scarborough era (ed è) una città portuale situata nello Yorkshire, a Nord del capoluogo York, che si affaccia sul Mare del Nord. In origine era un insediamento vichingo, risalente ad oltre mille anni fa, e aveva il nome di Skartha, per i vichinghi, diventata poi Skarthaborg (borg = città, dal termine latino germanizzato) e poi Scarborough in dizione inglese. La buona posizione ne fece un frequentato porto commerciale nel Medio Evo, quando ripresero vigore i traffici per mare. Da questa attitudine commerciale nasceva la Fiera di
Scarborough, famosa in tutta la Gran Bretagna del Medio Evo, che durava 45
giorni ogni anno, dalla metà di agosto sino a fine settembre, attirando
commercianti e gente comune da tutta l'Inghilterra e anche dall'estero. Negli
anni successivi la importanza della fiera è andata declinando, assieme a quella
della cittadina, che ora è una tranquilla località della provincia inglese. |
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La storia e la traduzione della canzone tradizionale |
Ovviamente si tratta di un tipico brano tradizionale e
popolare, di autore ignoto, del quale esistono molte trascrizioni, in numerose
raccolte di musica popolare. |
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Are you going to Scarborough Fair? |
Stai andando alla Fiera di Scarborough? |
Have her make me a cambric shirt |
Dille di cucirmi una camicia di
lino |
Tell her to weave it in a sycamore wood lane |
Dille di tesserlo in un sentiero
tra la foresta di sicomori |
Have her wash it in yonder dry well |
Dille di lavarla bene
lasciandola del tutto asciutta |
Have her find me an acre of land |
Dille di cercarmi un acro di
terra |
Plow the land with the horn of a lamb |
Dille di arare la terra con il
corno di un agnello |
Tell her to reap it with a sickle of leather |
Dille di mettere il raccolto in
un sacchetto di pelle |
If she tells me she can't, I'll reply |
Se dirà di non poterlo fare, io
risponderò |
Love imposes impossible tasks |
L'amore richiede prove
impossibili |
Dear, when thou has finished thy task |
Cara, quando avrai finito il tuo
lavoro |
Spiegazione del testo della canzone tradizionale |
Si tratta di una canzone che parla di un abbandono e di un amore impossibile. Il personaggio che canta i versi chiede alla sua amata una serie di prove impossibili, ma molto domestiche, in linea con la ispirazione e la ambientazione popolare del testo, come presupposto perché il loro amore possa avverarsi. Le prove quindi sono per la donna, così come addirittura è la donna che alla fine dovrebbe chiedere la mano all'amante che le chiede le prove d'amore. Poiché siamo nel periodo dell'amore angelicato, dell'uomo disposto ad adorare e ad aspettare per tutta la vita la sua amata, e questa poetica influenzava anche la canzone popolare, che dalle arie nobili traeva ispirazione, è probabile che si tratti di una inversione. In altre parole la canzone parla di una serie di situazioni paradossali e impossibili proprio per significare poeticamente che l'amore è finito, è impossibile, l'abbandono è consumato, o forse c'è un impedimento esterno insuperabile, lei è promessa ad un altro, o è già sposata, quanto viene chiesto non potrà mai essere realizzato, e quindi questo è un modo poetico di congedarsi da questo amore infelice. Lasciando però una speranza, una porta aperta, con il bellissimo verso "L'amore richiede prove impossibili / ma nulla di più di quanto chiede ogni cuore": in altre parole l'amore non è razionalità, tutto è possibile, anche l'impossibile, e quindi forse da questo messaggio all'amata nascerà veramente "un vero amore" per il romantico trovatore medievale. E infine perché l'ambientazione e il riferimento alla fiera? Era un tempo di comunicazioni scarse, e la fiera, soprattutto se così lunga, era uno strumento di comunicazione. Il protagonista ha incontrato un viaggiatore che sta andando alla fiera, lui evidentemente ne è lontano, o non può andarci di persona. La sua amata forse vive lì, forse anche lei dovrà andare alla fiera, per il suo lavoro, per accompagnare la sua famiglia o per qualche altro motivo. E' il tema quindi del messaggio affidato a un messaggero d'amore, un viaggiatore, un commerciante che, forse e se la fortuna vorrà, arriverà all'amata, non essendoci telefoni, telefonini o e-mail per raggiungerla in modo più agevole. |
Parsley, sage, rosemary and thyme: cosa significa il richiamo alle quattro erbe |
Sono altrettanti simboli delle virtù che il cantore chiede alla sua amata, sono simboli un po' come oggi potrebbero essere le rose rosse (passione) o gialle (gelosia) o il giglio bianco (purezza) e così via. Il prezzemolo era allora più che un condimento un'erba officinale, indicata per favorire la digestione e cacciare il cattivo umore. Simboleggia quindi la possibilità di allontanare i dispiaceri e l'amarezza dalla vita. Anche la salvia
era un'erba officinale, indicata come rinvigorente. Simboleggia quindi la forza. (Fonte per le notizie su Scarborough, la fiera e le erbe: Bert de Jong, 1999) |
Una melodia in Re Minore, con reminescenze di modi
greci, una semplice sequenza di note LA-DO-RE / DO-LA-SI-SOL-LA è tutto quello che
serve per l'inciso "parsley, sage, rosemary and thyme" di un brano musicale che ha affascinato più
di una generazione. Per principianti la esecuzione può essere ulteriormente semplificata suonando con la mano sinistra gli accordi al posto degli arpeggi. In questo secondo spartito la trascrizione con gli accordi. Le prime due battute in questo caso si possono saltare. |
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© Alberto Maurizio Truffi Giugno 2003 / Febbraio 2012 (spartiti) / Agosto 2012 (sfumature di significato per il timo) |
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