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La posta di Musica & Memoria |
In questa pagina sono
raccolte sotto forma di
FAQ le risposte
ai quesiti di interesse generale
inviati alla casella di posta
di Musica & Memoria. |
Q | Mario P. - 20 luglio 2022 (Utilizzo dei contenuti del sito) |
Buongiorno, |
A | 22 luglio 2022 |
Certo, li puoi usare sotto
licenza Creative Commons che riguarda tutti i contenuti del sito, è
richiesto solo che citi la loro provenienza dal sito Musica &
Memoria e che siano presentati in modo fedele, non necessariamente
esatta parola per parola, basta che non ci siano stravolgimenti. |
Q | Pino L. - 19 maggio 2022 (Nuovo acquisto di un impianto Hi-Fi) (I) |
Buon pomeriggio. |
A | 23 maggio 2022 (I) |
Buonasera Pino, |
Q | Pino L. - 24 maggio 2022 (Nuovo acquisto di un impianto HiFi) (II) |
Grazie mille, aspetto davvero con piacere i tuoi consigli. Avevo omesso di dirti che per oltre 10 anni ho ascoltato musica con un catena tutta anni '80: amplificatore integrato Luxman L114, un lettore CD Sony CPD 791 e diffusori JBL R103 serie "economica" Radiance che mi diede notevoli soddisfazioni. Resto in attesa delle tue indicazioni... |
A | 30 maggio 2022 (II) |
Hai fatto bene a dirmi del tuo impianto anni '80 perché così evito le usuali avvertenze per neofiti di un vero impianti Hi-Fi. Tranne una: l'ambiente
d'ascolto, che è il componente più importante se si vuole
ottenere un efficace effetto stereo, ovvero la spazialità, la
dinamica e il giusto bilanciamento tra bassi e acuti. Venendo alle scelte
dell'impianto, premetto che devo fare riferimento alle
recensioni, perché componenti di questa classe sono praticamente
impossibili da ascoltare, nei pochi negozi rimasti hanno solo i
componenti dei distributori amici e al mai sotto la fascia media
(tranne a volte le casse), e nelle mostre presentano solo
prodotti esoterici. In più, come i TV, i modelli cambiano
piuttosto spesso. La tua discoteca di ben 7000 CD però si meriterebbe un lettore CD di fascia più alta, prova a fare un pensiero sugli ultimi modelli Rotel CD14Mk2 CD 1572Mk2. costano più del doppio di quello che hai individuato ma forse puoi trovarli con condizioni favorevoli. Infine i diffusori, il componente più caratterizzante del suono. Se non hai vincoli di installazione particolari che impongono un modello "da scaffale" sono sempre preferibili i modelli " a torre" che già risolvono all'origine il problema dell'altezza senza ricorrere a supporti che, se di buona qualità, bruciano quasi tutto il risparmio economico. In questo caso, con l'ampli di buon livello che avresti, potresti puntare ai modelli ancora accessibili di Indiana Line (Diva 552) o Elac (Debut 2.0 F52). Se proprio la soluzione da scaffale è obbligata (ma attenzione all'installazione) il consiglio è rivolgersi agli analoghi modelli di Indiana Line o ELAC, che hanno costo non molto superiore. Tra l'altro alcune di queste casse acustiche a torre forse potresti anche ascoltarle prima dell'acquisto, in alcuni negozi dovrebbe essere possibile. Spero di averti dato qualche indicazione utile. Sugli amici non mi pronuncio perché non li conosco, ma da quello che mi riferisci mi sembra che siano rimasti all'alta fedeltà degli anni '70 con tutti i suoi pregiudizi o, peggio, all'hi-fi esoterica degli anni '90 con i suoi inganni. La tecnologia è andata molto avanti e non è una cattiva idea sfruttare i suoi vantaggi anche da parte di chi acquista. Buona ricerca e riscrivi se ne hai bisogno |
Q | Samatha S. - 25 marzo 2022 (Perchè le radio non trasmettono musica giapponese?) |
Buongiorno, sono un'appassionata di musica da sempre e da un paio di anni a questa parte mi sto interessando di musica giapponese persino scrivendone degli articoli, alcuni già pubblicati da varie associazioni per la diffusione della cultura giapponese in Italia, altri che verranno raccolti prossimamente in un blog, ma la domanda che vorrei porvi è molto più "generale": mi sapreste indicare con quale criterio della determinata musica, che sia giapponese o di qualsiasi altro Paese, non viene diffusa nelle radio tradizionali? Grazie qualora mi rispondeste. Cordiali saluti |
A | 24 aprile 2022 |
Per prima cosa scusa la risposta in ritardo. Risposta
comunque non semplice, perché è difficile individuare un insieme che
corrisponda alla categoria, che tu proponi, delle "radio
tradizionali", soprattutto se facciamo riferimento alla musica. Quindi hai la risposta perché le radio commerciali che trasmettono musica non trasmettono musica giapponese, ma neanche jazz, o classica, o folk di altri Paesi, o country, ma neanche hard rock o hip-hop. E si tratta del 90% delle radio o forse più. Poi ci sono le radio specializzate, radio musicali dedicate a un genere, per esempio rock o hip-hop e rap, ma sono molto poche, per esempio quasi niente per il jazz, solo istituzionali (Rai) per la classica. E anche qui hai la risposta. Infine le pochissime radio "culturali" che in appositi programmi trasmettono musica di qualsiasi parte del mondo e anche di qualsiasi epoca. Mi vengono però in mente solo Rai Radio3, un programma di Radio 24 e forse qualche radio locale che non conosco. Sui programmi di Radio3 di questo tipo, come 6 gradi o wikiradio, sono spesso presentati musiche e autori di ogni parte del mondo, ma onestamente, anche se non sono un assiduo ascoltatore, non ho mai ascoltato musica giapponese.
Se effettivamente è trasmessa poco o nulla può
dipendere dalla sua forte differenza all'ascolto utilizzando una
notazione musicale diversa dalla nostra musica tonale. Ma anche su
"musica giapponese" dovresti essere più precisa: musica classica,
popolare, attuale, rock giapponese ....". |
Q | Salvatore C. - 9 febbraio 2022 (Il pomeriggio Radio RAI dopo "Per voi giovani") |
Ciao. Questo articolo indica il 1971 come l’ultima annata di Per Voi Giovani. C’è stato però un programma andato in onda per alcuni anni a seguire nella stessa fascia oraria e con lo stesso orientamento musicale. Se non di PVG, come credevo fosse, di quale programma si tratta? Grazie |
A | 11 febbraio 2022 |
La trasmissione a cui ti riferisci era quasi
certamente Raistereodue, un contenitore di musica e news non molto
diverso da PVG ma allineato si tempi nuovi (e’ iniziata nel 1981).
Creatore era Maurizio Riganti e voci note tra le molte che si sono
avvicendate sono quelle di Clelia Bendandi, Tiberio Timperi o
Federico Biagione (che era anche un mio vicino di casa all’epoca).
Molti cantanti sono arrivati al grande pubblico da lì, come ad
esempio Fabio Concato che era tra i preferiti di Bendandi. |
Q | Alfredo G. - 17 novembre 2021 (Ricerca di una cassa centrale per sentire i dialoghi) |
Buongiorno, chiedo se è possibile indicarmi una cassa
centrale per la mia TV smart per soli dialoghi nonostante il
televisore è configurato con amplificatore TEAC e casse a Bose
Acoustmass serie 6 Home Theater non si riescono a sentire i dialoghi
nonostante tutte le prove vengono sempre ovattate e risultano non
comprensibili. |
A | 19 novembre 2021 |
I sistemi Bose sono venduti da anni e molto diffusi
ed è improbabile anzi direi impossibile che abbiano un difetto di
progettazione così evidente. Prima di fare qualsiasi cosa devi
individuare l'origine del problema con una serie di prove ad
eliminazione, in sequenza: |
Q | Francesco P. - 5 giugno 2021 (Testimonianze audio o video della trasmissione Bandiera gialla) |
Ciao, ero ragazzo quando ascoltavo "Bandiera Gialla", oggi sto facendo un video da far vedere ai miei nipoti, su quegli anni e sulla musica di quegli anni. Sto cercando qualche video o anche solo l'audio di una puntata (o solo l'introduzione) da poterlo inserire. Ho fatto una ricerca ma non trovo niente, tu mi puoi aiutare? Grazie. Cordialmente |
A | 6 giugno 2021 |
Purtroppo c'è pochissimo
su
Bandiera gialla, la Rai non registrava quasi nulla e
le musicassette dovevano ancora diventare un prodotto di
massa e quindi ben pochi hanno avuto l'idea di
registrare il programma come è stato fatto dai '70 in
poi con Per voi giovani, Alto gradimento o Popoff. |
Q | Paolo - 17 maggio 2021 (Registrare da streaming senza perdita di qualità) |
Vorrei sapere se ascolto musica in streaming in qualità cd è possibile la registrazione della stessa senza perdita di qualità? Nello specifico: 1 - direttamente sul pc in WAV o FLAC col software Audacity (la scheda audio incide sulla qualità?); 2 - oppure collegando un DAC esterno al pc tramite USB e selezionarlo come scheda audio dal PC (per esempio un Topping D10S) e poi collegando l'uscita digitale coassiale del DAC all'ingresso digitale coassiale di un cd recorder home che registra in presa diretta a 1x grazie. |
A | 17 maggio 2021 |
La risposta è positiva per entrambi i quesiti. 1) con questo sistema non c'è compressione ma un c'è comunque un teorico degrado di qualità per il doppio passaggio da digitale ad analogico (DAC) e da analogico a digitale (ADC o ADAC). La qualità della scheda audio incide ovviamente su entrambe le conversioni. 2) Con questo sistema (con una variazione) invece non c'è alcun degrado di qualità, si può trasferire il flusso di bit senza alcuna conversione ad Audacity (che ovviamente lavora in digitale, essendo un software per computer). Non deve però essere usato nessun DAC, l'output di Qobuz o di Tidal deve arrivare direttamente ad Audacity. Per farlo ci sono diversi sistemi che sono trattati in un post del nostro blog che puoi leggere a questo link. |
Q | Anonimo - 20 marzo 2021 (Ascoltare in multicanale con J River MC) |
Ciao, vorrei configurare Jriver per il multicanale, avendo molti file in 5.0 o 5.1 sia PCM che DSD nativi , è possibile? ho cercato nelle "impostazioni dsp" ma con scarsi risultati. Ho un PC/server "dedicato" per l'ascolto della musica, con windows 10, utilizzo l'uscita usb con driver ASIO verso Oppo 105 che fa da "dac" sia stereo che multicanale. |
A | 22 marzo 2021 |
Sì, il multicanale è supportato. Devi solo andare a: Player > Playback Options > Settings > DSP & Output Formats > Channels Tra le varie opzioni c'è, ltre 2 canali stereo, 4 canali, 5+1, 7+1 e altre combinazioni, più la regolazione del sub. Non ho provato però queste funzionalità e non so se ci sono altre complessità operative. Tutta la parte multichannel di J River è inoltre poco documentata sulla documentazione che, come penso sai, si trova in formato wiki (basta scrivere su google 'wiki jriver') |
Q | Franco - 28 febbraio 2021 (Copiare da YouTube è legale?) |
Buongiorno. Una domanda forse banale e forse off topic, ma di cui non trovo risposta da nessuna parte. Se io collego il pc all’amplificatore (uscita cuffia/entrata aux) con l’apposito cavetto, mi connetto su Youtube e ascolto, oppure registro i brani che più mi piacciono e di cui conosco almeno il titolo o l’interprete, sto violando qualche legge??? Sono punibile in qualche modo se registro su cassetta o CD? Grazie per la risposta. Franco. |
A | 28 febbraio 2021 |
E' OT ma ti rispondo volentieri. La materia è complessa e per un approfondimento privo di citazioni e termini legali puoi andare sul sito Musica & Memoria, di cui questo blog è un'estensione sulla tecnologia al servizio della musica, nella sezione La musica e la legge (www.musicaememoria.com/la_musica_e_la_legge.htm), c'è anche una parte sulla possibili sanzioni. Per rispondere in breve, sull'ascolto nessun problema perchè tutto quello che c'è su YouTube è stato controllato preventivamente da un software tipo Shazam che riconosce il brano e verifica automaticamente se ha i permessi a posto. Se non li ha viene oscurato. In genere li ha perché i detentori dei diritti condividono con Google, che è il proprietario di YouTube, i guadagni della pubblicità. La registrazione invece teoricamente dovrebbe essere preventivamente autorizzata, ma in pratica non è prevista alcuna sanzione, a meno che i brani siano venduti (utilizzo "a scopo di lucro") o che li metti a disposizione anche gratuitamente in streaming o in peer-to-peer (ne hai una "utilità"). Per uso privato e casalingo hanno rinunciato da anni a perseguire l'uso improprio, che è considerato inevitabile e difatti musicassette, CD e DVD vergini e anche hard disk, prevedono una tassa preventiva (private copying levy) su ogni supporto venduto, che viene poi distribuita ai possessori dei diritti di musica e cinema. Quindi nessun problema anche qui e poca attenzione dalle case discografiche, anche perché la registrazione casalinga ha perso ormai da anni quasi del tutto la sua motivazione, essendo possibile ascoltare ogni musica del mondo gratuitamente tramite YouTube, Spotify o gli altri servizi streaming free. |
Q | Luca A. - 9 gennaio 2021 (Aggiornamento di un impianto con lettore Teac Vrds10) |
Buongiorno e buon anno. PS aggiungo i complimenti per il suo blog, contro al quale ho sbattuto casualmente a che trovo estremamente interessante e ben fatto |
A | 10 gennaio 2021 |
Anzitutto Buon Anno anche a te e grazie per gli apprezzamenti, nel
blog e nel sito cerco di trasmettere la mia passione per la musica e
per i buoni ascolti. Non me la sentirei quindi di consigliare un prodotto specifico che garantisca un salto di qualità rimanendo in questo range di prezzo. L'ideale sarebbe invece di verificarlo all'ascolto tu stesso, sfruttando lo switch previsto nel Teac, che consente di passare facilmente dal DAC interno a quello esterno per un confronto in tempo reale. Se possiedi una buona cuffia, ti consiglio di fare questo confronto così, scegliendo ovviamente la tua musica preferita, ma selezionando brani impegnativi, e adottando i consigli pubblicati sul blog, quindi essenzialmente individuando le differenze e, solo dopo, valutando gli elementi che sono preferibili per te, per la tua "estetica" dell'ascolto. Condizione necessaria è però avere la disponibilità in prova del DAC alternativo e quindi, se ti rivolgi a un negozio, limitatamente ai modelli che propone, in un settore con un'offerta ormai vastissima. Come consiglio ti posso solo segnalare la gamma di Pro-ject, molto ampia e dal riconosciuto ottimo rapporto qualità-prezzo, dove potresti accedere anche ai modelli delle serie superiori.
Diverso è il caso se vuoi affiancare ai CD anche la musica liquida,
ovvero acquistata e scaricata dalla rete (digital download) o in
streaming. In questo caso il nuovo DAC, collegato in USB ad un PC
(la soluzione più semplice), potrebbe fare entrambi i mestieri:
migliorare l'ascolto dei CD e dare accesso alla musica liquida,
aggiungendo solo un player software, che potrebbe essere il gratuito
Foobar2000 su Windows, o Audirvana o J River su Mac). |
Q | Gianmarco P. - 25 dicembre 2020 (Inversione dei canali in un impianto stereo) |
Presento il mio problema (probabilmente abbastanza sciocco e ovvio
al punto da risultare di immediata soluzione): pur avendo collegato
i cavi correttamente (dalla R dell'ampli alla cassa alla mia destra
e idem a sinistra) ai due diffusori (Sonus Faber Olimpyca III),
deduco da più di un ascolto che i suoni risultano rovesciati (la
prova del nove l'ho fatta col CD Test di Diapason di quest'anno
2018, in particolare alla track n. 9, vocata, grazie al rumore di un
treno che da sinistra va verso destra, esattamente al posizionamento
delle casse). Siccome né sui diffusori né nel dépliant annesso
risulta che una cassa sia da posizionarsi preferibilmente a destra o
a sinistra, mi chiedo se basta effettuare il loro spostamento o se
sia necessario altro. E mi chiedo infine se, lasciando tutto com'è,
qualcosa nell'impianto possa rovinarsi. |
A | 25 dicembre 2020 |
Gianmarco: |
Q | Umberto T. - 7 novembre 2020 (Le traduzioni dal latino medioevale dei Carmina Burana) |
Desiderei sapere se e come è possibile acquistare I testi trascritti dal codice, le traduzioni e le note tratte dalla edizione Harmonia Mundi Ars Nova dei Carmina Burana tradotti i in italiano di Clara Schiaffini De Laude. |
A | 8 novembre 2020 |
In
base alle ricerche che si possono fare sul web le traduzioni
sembrano essere state pubblicate solo nelle note degli LP per
l'Italia della raccolta Carmina Burana della Harmonia Mundi.
Quindi dovrebbero essere di proprietà di questa etichetta
discografica. E' possibile che derivino da ricerche
specialistiche pubblicate su riviste specializzate ma non se ne
trova conferma. Le esecuzioni del Clemencic Consort sono state
pubblicate a metà degli anni '70, quindi oltre 40 anni fa, e poi
ripubblicate su CD. |
Q | Pierluigi F. - 1 ottobre 2020 (Ricerca di un brano che contiene le parole "cuore" e "amore" ) |
Cerco il titolo esatto e chi cantava un brano che faceva "O mio dolce amore, non vivo che per te, vivro' solo per te, in cambio del tuo cuore..... |
A | 7 settembre 2020 |
Mi
ricordo quello che raccontava Corticelli, un celebre libraio di
Roma, quando ricordava di un cliente entrato alla ricerca di un
libro, che glielo chiedeva così: "sto cercando un libro, non
ricordo l'autore, non ricordo l'editore, ma ricordo che nel
titolo c'era la parola "amore" e la copertina era gialla". Con
la tua domanda siamo da quelle parti. Una ricerca apparentemente
impossibile. Ma Corticelli era una specie di computer vivente
anche in età avanzata e il libro lo trovava. Noi invece abbiamo
Internet e così nonostante le scarse informazioni di ricerca
ecco la canzone che cercavi: The Bachelors - O mio dolce amore. |
Q | Giorgio F. - 6 settembre 2020 (Ibrido digitale-analogico in fotografia: si può?) |
Gentili signori. Pagina sito: https://www.musicaememoria.com/macchine_fotografiche_analogiche.htm |
A | 7 settembre 2020 |
E' bello leggere una email come la
tua che ricorda con nostalgia le macchine fotografiche
analogiche. Ottenere buone foto era meno facile (anche con le
automatiche degli anni '90) ma dava la grande soddisfazione di
saper dominare il mezzo. Però per ottenere foto alla massima
qualità ormai il digitale ha vinto, persino sul grande formato
(6x6 e simili) superando in definizione qualsiasi set analogico
basato su pellicola. Ma una buona macchina analogica può ancora
fornire immagini di grande qualità, che possono rivaleggiare con
molte macchine digitali fino a formati tipo il 50x60.
http://static.hasselblad.com/ Ma per se vuoi invece proprio recuperare ed usare le fotocamere analogiche originali, le pellicole si trovano ancora, e anche le macchine fotografiche, usate ovviamente. Bisogna pagare qualcosa, 500 € e più per una Rolleiflex, e anche avere una discreta competenza per non ricevere una macchina inutilizzabile, ma si può fare. |
Q | Giuseppe B. - 4 agosto 2020 (Il tastierista di Mr. Fantasy) |
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Volevo chiedervi chi era il tastierista che accompagnava Carlo Massarini nella trasmissione Mister Fantasy |
A | 5 agosto 2020 |
Il
tastierista era "Mister Pippo" o anche "Mr. Bleah!" (come è citato
nel volume Mr. Fantasy pubblicato anni dopo da Carlo Massarini) a
seconda di come lo presentava Massarini, ovvero Pippo Guarnera,
apprezzato virtuoso dell'organo Hammond con all'attivo
partecipazioni e registrazioni con moltissimi gruppi e musicisti sia
da noi che in USA, per un periodo anche con i Napoli Centrale di
James Senese, Del Prete e Marangolo. Qui una sua intervista: |
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Q | Vi.M. - 15 aprile 2019 (Vinile graffiato: c'è rimedio?) |
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Buongiorno, rischiando di formulare domanda retorica, sono a chiedervi un consiglio circa l'utilizzo di un vinile a cui tengo molto (Tony Esposito " gente distratta") che é purtroppo rigato (non da me!); una riga che lo attraversa sul lato 1 su tutta la lunghezza .. tuttavia solo nell'ultima traccia si inizia a sentire la puntina che emette il solito tac che dura per tutto il pezzo!! Quanto può essere dannoso per la puntina (Ortofon mc30 Supreme) in generale farla suonare in queste condizioni? Dovrò per forza rinunciare all'ascolto? Grazie per vostra disponibilità. |
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A | 15 aprile 2019 |
|
Normalmente la sentenza per un disco graffiato è infausta, ma provo
a darti qualche informazione in più, per prima cosa sulla relazione
tra graffio e toc. Un graffio superficiale, come è probabilmente il
tuo (probabilmente provocato dal braccio sfuggito di mano con
conseguente atterraggio lungo sul disco fermo) sulla maggiore parte
della larghezza del vinile, interessa in realtà la sommità dei
solchi. Visto che la puntina legge in profondità non ha effetto sul
suono e sull'usura della puntina. Quando invece al passaggio del
solco si sente il classico toc vuol dire che nella sua azione di
"aratura" trasversale la puntina (o altro oggetto tagliente) è
andata più a fondo provocando degli sbaffi di plastica (vinile) che
interferiscono con il passaggio della puntina provocando un brusco
movimento che innesca appunto il toc. Come intuirai in questo caso
non si può fare nulla se non sollevare il braccio prima di
quest'ultima traccia. O ricercare e ricomprare l'LP. Non dovrebbe
essere però un passaggio che danneggia la puntina più di tanto, a
meno che non insisti ad ascoltare questa parte del disco più volte. |
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Q | Gianmarco P - 24 dicembre 2018 (Corretta configurazione dei canali stereo) |
Presento il mio problema (probabilmente abbastanza sciocco e ovvio al punto da risultare di immediata soluzione): pur avendo collegato i cavi correttamente (dalla R dell'ampli alla cassa alla mia destra e idem a sinistra) ai due diffusori (Sonus Faber Olimpyca III), deduco da più di un ascolto che i suoni risultano rovesciati (la prova del nove l'ho fatta col CD Test di Diapason di quest'anno 2018, in particolare alla track n. 9, vocata, grazie al rumore di un treno che da sinistra va verso destra, esattamente al posizionamento delle casse). Siccome nè sui diffusori nè nel depliant annesso risulta che una cassa sia da posizionarsi preferibilmente a destra o a sinistra, mi chiedo se basta effettuare il loro spostamento o se sia necessario altro. E mi chiedo infine se, lasciando tutto com'è, qualcosa nell'impianto possa rovinarsi. |
A | 25 dicembre 2018 |
il problema non può essere tra
l'amplificatore e le casse visto che hai controllato. E le casse stereo
ovviamente sono uguali tra loro, e in ogni caso non potrebbero invertire
i canali. Deve essere da qualche altra parte: hai controllato i cavi tra
il lettore CD e l'ampli? In ogni caso l'inversione non provoca
assolutamente alcun danno all'impianto. In generale per individuare la
causa di un probema nella catena hi-fi bisogna procedere per esclusioni. |
Q | Bruno S. - 22 novembre 2018 (Interruzioni nello streaming con Qobuz) |
Ti chiedo un aiuto per quanto riguarda lo streaming da Qobuz. Sto usufruendo del periodo di prova del piano hires studio, tramite pc notebook con processore I5, 8 gb di ram, windows 10, con player Audirvana plus, che ha qobuz integrato, connesso in wifi al router, connessione tim fibra con velocità di download di 84,5 Kbs. In pc è collegato via usb al dac interno di un amplificatore Nuprime Ida 8. Il,problema è che durante l'ascolto di album hd da qobuz ho delle piccole interruzioni del flusso audio, circa tre o quattro per album. Da cosa potrebbe dipendere? Dalla mia rete internet o dal server di qobuz? O potrebbe essere altro? Ti ringrazio e ti saluto, Bruno. |
A | 24 novembre 2018 |
In qualità CD io ascolto regolarmente in 4G
anche in auto e se ci sono interruzioni (quasi mai però) dipende dalla
copertura di TIM (che è il mio gestore attuale). In HD a 24/48 è solo il
60% in più come bitrate, ma già a 24/96 sono quasi 2,5 volte e a 24/192
sono 5 volte. Ma siamo sempre molto lontani dal throughput di un ADSL e
oltre. |
Q | Francesco M. - 9 giugno 2018 (Musica liquida per uno stereo datato) |
Ho acquistato un piccolo, primo per me,
immobile dopo la morte di mia madre e non ho voluto rinunciare a
portarci lo stereo, in gran parte lo stesso di quando avevo 14 anni.
Attualmente è composto da giradischi, lettore CD (antecedente al 1993,
senza mp3) amplificatore, radio, ed equalizzatore presente ma
estraniato, visto che mi era stato regalato ma non ne ho mai concepito
l'utilità. |
A | 10 giugno 2018 |
L'equalizzatore si può semplicemente
by-passare mettendo tutti i controlli a "flat" (ma di solito c'è un
pulsante apposito) quindi non è un problema anche lasciarlo dov'è. Il
minidisc è stato abbandonato ormai da diversi anni e puoi ignorarlo come
possibile soluzione. Di componenti che possono gestire la musica in
formato digitale con vari sistemi (su una memoria locale o connettendosi
direttamente al web) ce ne sono molti. |
Q | Lidia M. - 2 maggio 2018 (Costi SIAE per esecuzioni pubbliche di musica e video) |
Grazie mille per l’esauriente risposta (Vedi
domanda precedente). Sto cercando infatti esecuzioni di 50anni fa,
ma sinceramente non so dove trovarle. Il mio lavoro è un video che sto
presentando a dei festival e a delle proiezioni pubbliche e quindi mi
volevo garantire un lavoro senza problemi di diritti. |
A | 2 maggio 2018 |
Esecuzioni storiche si possono trovare anche
su Spotify, basta cercare per interprete. Se non sai come registrarle
c'è un post sul nostro blog che spiega come farlo in modo semplice. Un caso tipico sono i video matrimoniali
quindi per visione privata, e in questo caso c'è un costo a forfait (270
€) e un costo per copia (18 €). Attenzione però: la SIAE in questo caso
non fa da intermediario ma solo da esattore, per utilizzare una musica
sotto diritti l'autore del video devi prima ottenere il permesso da chi
detiene i diritti stessi, mettendosi in contatto con l'editore. Se per
esempio hai scelto una esecuzione di Cecilia Gasdia (faccio un nome a
caso) dovresti contattare il suo editore, ovvero l'editore collegato
alla sua casa discografica (credo sia la Erato). |
Q | Lidia M. - 1 maggio 2018 (Diritti d'autore per la musica classica) |
Buon giorno |
A | 1 maggio 2018 |
Per la musica classica i diritti d'autore sono scaduti quasi sempre, e lo sono senza dubbio per Monteverdi. Questo significa che chiunque li esegue in pubblico o li registra e li pubblica su disco non deve pagare i diritti d'autore. Diversa la situazione per la esecuzione, che in Europa è protetta fino a 50 anni. Quindi dipende dalla data di registrazione dell'esecuzione che hai scelto. Però attenzione: se lo pubblichi su YouTube valgono le regole americane che sono più restrittive, in pratica sono public domain solo le esecuzioni anteriori di 95 anni (quindi al 1923). Questo non significa che l'eventuale video su YouTube sarà bloccato, ma che lo sfruttamento economico (da pubblicità) non sarà possibile. |
Q | Giorgio B. - 7 marzo 2018 (Dove sono le cover mancanti) |
Cari Signori, forse è a causa della mia miopia, ma nella sezione cover non ho visto "Solo più che mai", cover di Dorelli da Sinatra-Kaempfer. Se invece è una mia svista chiedo scusa per l'inavvertenza. Cordiali saluti. |
A | 9 marzo 2018 |
Siamo
consapevoli che navigare tra le molte pagine dedicate alle cover non è
facile, d'altra parte una lista unica diventava impossibile da mantenere
e soprattutto da consultare. Le cover di Johnny Dorelli ci sono tutte,
sono molte e sono in una pagina a parte, dedicata al crooner italiano: |
Q | Viscardo M. - 28 febbraio 2018 (Vinili giapponesi) |
Buongiorno , sapreste indicarmi un sito internet dove trovare edizioni giapponesi di cd e vinili? Ho notato, avendone acquistato in passato, che hanno una qualità sonora decisamente migliore rispetto ad altre etichette... pur facendoli suonare su impianti economici, la differenza si sente! Oppure se potete darmi indicazioni su quali etichette sia meglio orientarsi per acquistare cd e vinile di buona qualità . Ringrazio molto per l'attenzione. |
A | 5 marzo 2018 |
Personalmente non ne ho fatto esperienza, compro vinili di classica ben tenuti solo su eBay. per i si giapponesi di sono dei siti specializzati in vinile ma sembra che la maggior parte del materiale sia usato, quindi si beneficia forse solo della stampa in Giappone. Comunque alcuni che ho individuato sono: |
|
Penso che per trovare invece edizioni "audiofile" (vinile da 180 grammi ecc.) ti conviene andare in qualche negozio di hi-fi particolarmente specializzato e ti possono dare più indicazioni. A Roma per esempio li vende il noto negozio specializzato Elastic Rock. |
Q | Alberto B. - 21 febbraio 2018 (CD player integrato o solo meccanica?) |
(Segue le domande e risposte precedenti sullo stesso argomento) Ho portato il DUO CD all’ assistenza ufficiale (Mittas Elettronica di Bologna), come da te consigliatomi sperando in una possibilità di riparazione. Nel frattempo sto valutando l’ idea di acquistare un CD player integrato in quanto mi è stato detto che potrebbe esserci “incompatibilità “ tra una nuova meccanica ed il “vecchio” convertitore Micromega DUO PRO. Tra questi integrati suggeritimi c’è il AVM CD 3.2 , (Euro 3750 di listino). Che ne pensi? È adeguato al resto della catena audio? Grazie dei tuoi preziosi suggerimenti. |
A | 2 marzo 2018 |
Scusa la risposta in ritardo, spero che nel
frattempo hai avuto il responso sul recupero del Micromega. La
incompatibilità tra un lettore ed un DAC, se possono fisicamente
connettersi con un cavo toslink ottico o con un cossiale, non esiste
proprio. Casomai può essere sconsigliabile per considerazioni sul
sincronismo, effetti sul jitter e simili. Una soluzione non ottimale, ma
deve funzionare. |
Q | Anonimo dal Blog - 13 febbraio 2018 (Come trasferire in digitale le musicassette ) |
Ciao, ho delle musicassette come faccio a passarle nel PC ? |
A | 21 febbraio 2018 |
Sul nostro blog nel post "GarageBand per digitalizzare LP" è illustrato un sistema per convertire LP o musicassette in alta qualità, su computer Mac. Se hai esigenze minori ci sono molti modelli di convertitori a prezzi veramente economici che si connettono all'uscita di un lettore musicassette e lo collegano a un PC su porta USB. Li trovi su Amazon inserendo "analog to digital converter". Più semplice ancora la scelta di un lettore già dotato di uscita USB o di registrazione su scheda SD, anche in formato "walkman" e di solito "made in China" e molto economici. Si trovano anche questi su Amazon ma di solito anche nei supermercati dell'elettronica tipo Media World. |
Q | Alberto B. - 9 febbraio 2018 (Quando conviene riparare la meccanica di un CD player?) |
(Segue le domande e risposte precedenti sullo stesso argomento) Penso di portare il Micromega DUO CD da Mittas Elettronica di Bologna (attuale assistenza ufficiale del distributore Tecnofuturo ) per verificare il problema. Se non fosse possibile la sostituzione del laser (presunto responsabile) per probabilissima irreperibilità del ricambio originale Philips, che faccio? Tento con un laser trovato su internet ? Mi procuro un’ altra meccanica (e quale ?) da associare al convertitore DUO PRO o un player completo (e quale?) investendo una cifra più o meno identica(e ancora, quale?) per mantenere equilibrata la catena ? Molti “quale?” ..... Grazie mille per la risposta. |
A | 11 febbraio 2018 |
E’ il solito dilemma che prende
l'appassionato quando un componente a cui è affezionato ha un problema
che richiede una riparazione complessa e magari costosa. Nel frattempo
la tecnologia ha fatto grandi passi avanti (questo è vero in particolare
per i DAC) e quindi razionalmente potrebbe non valerne la pena. D'altra
parte l'alternativa è tenersi un componente non funzionante senza un
vero perché. Come prima cosa secondo me devi farti fare un preventivo
dal riparatore ufficiale, e avere la garanzia che sia riparabile da lui
e quindi con garanzia di riparazione (di solito 3 o 6 mesi). Dopodiché
in base al costo decidi, considerando che, comunque alto sia, sarà
sempre inferiore a un nuovo CD player di fascia equivalente. |
Q | Alberto B. - 15 gennaio 2018 (Un CD player da riparare o da sostituire?) |
(Segue la domanda e risposta precedente)
Ho provato diversi CD incriminati, anche se non tutti per ragioni di
tempo .... il test più’ banale sembrerebbe essere stato discriminante! I
CD non mostrano difetti all'ascolto su un lettore DVD e su un altro
lettore Blu Ray. Ma perché gli altri CD vengono letti senza problemi
dalla meccanica Micromega? .... La cosa mi aveva convinto che il
problema riguardasse i CD. |
A | 15 gennaio 2018 |
Il motivo per cui alcuni CD sono letti
correttamente e altri sono rifiutati spero che te lo chiarirà
l'assistenza, l'importante è che gli porti dei CD dove sistematicamente
si presentano i problemi. |
Q | Alberto B. - 12 gennaio 2018 (Un CD player che rifiuta i CD e la tentazione della liquida) |
Salve, sono un vecchio audiofilo che circa 25
anni fa ha acquistato un impianto costituito da (vista l’ epoca ...)
MICROMEGA meccanica e convertitore Duo Cd e Duo Pro, KLIMO Merlin LS e
Kent, Spendor Ls3/5° su Supporti FOUNDATION, cavi VDH The First e
Atmosfer A Ondina Blu, filtrato da IREM Esopower Fr 151, ospitato in una
stanza di circa 20 mq, mansardata, di pianta irregolare con divano-letto
e librerie. (2) Peraltro da qualche mese ascolto ogni
tanto musica tramite Spotify free o Idagio con iPad Air e IEM Hi Fi MAN
RE400E … … Se con queste sorgenti lossy + iPad + l’ IEM suddetta ottengo
un certo risultato all’ ascolto mi chiedo cosa potrei ottenere con
lettori lossless … (quali AK 120, FIIO X5, PIONEER XDP 100R, ONKYO DPX1,
… scaricando musica da siti in HD quali Linn Records, HDtracks, Qobuz,
HDmusicStore ), che in casa potrei convenientemente utilizzare, credo,
collegandoli direttamente al pre KLIMO,( ma come?) sfruttandone i DAC –
il Duo Pro utilizza lo standard CD (16 bit e 44,1 kHz) mentre le
specifiche tecniche di tali lettori sono, sulla carta, superiori per
numero di bit e frequenza di campionamento (ma all’ ascolto?) - e fuori
casa collegandoli al IEM. Oppure rinunciando alla portabilita’
utilizzare un network player (es. Cocktail AUDIO N15D)? |
A | 15 gennaio 2018 |
Rispondo per punti: (1) Anzitutto complimenti per il tuo
impianto, raffinato ed equilibrato. Riguardo al CD, non è certo eterno
(nulla lo è) ma se trattato correttamente deve durare molti anni salvo
casi veramente eccezionali (e che comunque dovrebbero comparire anche al
primo ascolto). La domanda quindi nasce spontanea: hai provato i CD
incriminati su un altro lettore, fosse pure un discman o il lettore DVD
o Blu Ray? |
Q |
Corrado T. - 19 gennaio 2017 (Problemi sull'impianto e soluzioni alternative) |
Ho un
impianto che uso con soddisfazione da parecchi anni ma da qualche
settimana sto riscontrando problemi vari. L'amplificatore Nad 3120
distorce sopratutto su un canale e, per qualche motivo, funziona un
po' meglio pilotato dal giradischi (un Thorens TD-165). 1)
impianti compatti all in one con casse incluse con media player, web
radio, cd, Ethernet e Wi-Fi
Cercando in rete ho trovato le cose che ho raccolto nella tabella
sotto (dove ho immaginato un pre phono di prezzo basso, da circa 100
euro), anche se ci sono molti altri prodotti come ad es. Devo dire che inizialmente credevo che un all in one fosse la soluzione migliore perché più economica, ma mi sono accorto che alla fine un media player con cd senza ampli come lo Yamaha n500, abbinato a un ampli dotato di pre phono integrato non costa poi molto di più. Ma è davvero meglio?
Un'altra grossa questione è relativa alle casse: mi fido delle AR
(che hanno più di 40 anni e che ho r fatto riconare ormai diversi
anni fa) oppure cerco qualcosa che le sostituisca? In tal caso o si
sale di prezzo o ci si accontenta di all in one con casse. Ma come
suonano? |
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A |
22 gennaio 2017 |
La
riconatura dovrebbe durare diversi anni e poi eventuali cedimenti e
fessurazioni si possono verificare facilmente a vista, quindi non
penso che sia un problema, te ne saresti accorto.
Lasciando perdere gli ampli in classe D che costano molto poco per
le prestazioni che hanno, ma che non sono adatti a casse poco
efficienti come le AR, le marche valide e accessibili sono più o
meno sempre le stesse: Rotel e Nad. Ci sarebbero anche Linn o Naim
(o altre inglesi doc com Mission o Rega) o danesi (Densen, Primare)
ma a costi impossibili se non ricorrendo all'usato. Secondo le
recensioni i Rotel hanno un suono molto aperto e quindi dovrebbero
andare particolarmente bene con le AR. Dico secondo le recensioni
perché non li ho mai sentiti. Nella
gamma NAD gli ampli, tutti tradizionali (senza porta USB e senza
ingresso phono) sono il 316BEE, 326BEE e 356BEE. rispettivamente da
40, 50 e 80 W. Costano su Amazon meno di 400 il primo, intorno ai
550 il secondo e sopra ai 700 il terzo. Anche qui il primo secondo
me è sufficiente come potenza. Un pre-phono pro-ject già buono costa
poco più di 100 €. Ultima
cosa sul tuo NAD: non buttarlo via c'è molta richiesta di questi
modelli, se riparato lo puoi vendere a buon prezzo, forse ti
coprirebbe in buona parte il nuovo. Anche come spare-parts o da
riparare potresti venderlo discretamente bene secondo me. |
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Q |
Fabio C. - 19 gennaio 2017 (Dove acquistare musica in alta definizione) |
Vorrei sapere dove acquistare musica HQ (FLAC ? OGG ?). Grazie |
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A |
20 gennaio 2017 |
Esiste
un portale specializzato chiamato Find HD Music
(www.findhdmusic.com) che consente di cercare per autore o per
interprete i dischi in alta definizione in tecnica PCM o DSD
disponibili sui vari siti di download di musica in HD (HDtracks,
HighresAudio ecc.). |
Q |
Francesco M. - 11 dicembre 2016 (Come collegare i componenti di un impianto) |
Buonasera e complimenti per la passione che ci mettete nel far capire a chi, come me, non mastica molta tecnologia e si vuole avvicinare a questo mondo intrigante. Vorrei avere un vostro parere sull'impianto che vado a comporre in una mia casetta in ristrutturazione. I miei dubbi sono rivolti sopratutto alle modalità di collegamento dei vari elementi . elenco gli elementi: - ampli Cambridge Audio cxa 80 con DAC incorporato- lettore CD Cambridge Audio CXC- diffusori Sonus Faber Venere 2.0- Mini PC da scegliere- NAS domestico da scegliere- stadio phono da scegliere- giradischi Rega o Pro-ject da sceglierei miei dubbbi sono :quali connessioni sono ottimali tra ampli e cd/minipc/nas, visto che ci sono RCA, RCA sbilanciate , S/P DIF , toslink , XLR bilanciato , usb sbilanciate e chi più ne ha più ne metta ? mi conviene mettere in rete , disponibile via lan in tutti i punti sensibili della stanza, il nas, oppure collegarlo direttamente all'usb asincrona dell'ampli ? Collegare all'ampli il minipc/nas via usb, cavo lungo almeno 5 mt, oppure posizionare vicino all'ampli il nas e usare la rete per il collegamento nas-minipc? Scusate per le domande ma non trovo in rete spiegazioni chiare sui vari collegamenti ottimali. |
A |
16 dicembre 2016 |
Francesco: anzitutto ti faccio i complimenti per la scelta dell'impianto di base, ben proporzionato, di qualità e tecnologicamente molto aggiornato. Per prima cosa facciamo un po' di chiarezza sulle necessità di connessione partendo dalle sorgenti, che nel tuo caso sono 3:
La prima connessione è già risolta all'origine perché hai comprato un lettore senza DAC, "partner" del tuo ampli, che deve essere collegato quindi a uno dei suoi ingressi digitali. La scelta è tra toslink (ottico) o coassiale S/PDIF. Dubito che tu o chiunque altro possiate sentire la differenza, ma di solito si consiglia la connessione S/PDIF e così ti consiglio di fare anche io. Per la seconda invece devi ancora scegliere sia il giradischi, sia la testina o fonorivelatore (che è importante come il giradischi) sia il pre phono. Salvo i modelli high-end (e neanche tutti) le connessioni sono sempre RCA, e d'altra parte il bilanciato XLR serve nel settore professionale per gestire connessioni molto lunghe. E' teoricamente superiore ma anche qui sentire una differenza penso sia molto difficile. Non mi dici se è il tuo primo giradischi e quanti LP hai o hai intenzione di comprare, quindi non so se ti stai orientando a un giradischi entry level o medio prezzo o a un componente high-end. Se la risposta è la prima ti consiglio di rivolgerti a Pro-Ject che ha una gamma molto vasta sia di giradischi sia di pre-phono. La connessione sarà RCA. Per la terza. anche qui serve qualche precisazione: il Mini-PC serve per ospitare i programmi che accedono ai file musicali sul NAS, quindi deve essere attrezzato con un media player e/o un lettore (software) specializzato. Non puoi collegare direttamente il NAS all'ampli. Quindi anche qui mi servirebbero altre informazioni, in particolare quanti file musicali hai, in quale risoluzione (HD, CD o compresso) e di quale genere (la classica fa la differenza), se hai già un contratto Apple Store e Apple Music oppure no. Restando sul generico un media player che risponde alla maggior parte delle esigenze e che dovrebbe fare al caso tuo è J River Media, che non costa neanche molto (ca. 70$). La connessione più semplice e comoda, visto che il tuo ampli la supporta, è USB. Un'osservazione però: ovviamente il Mini PC deve essere vicino all'ampli (il cavo USB è sconsigliabile che sia troppo lungo), deve avere uno schermo e una tastiera integrata con mouse per essere usato, e deve essere comunque nella stessa stanza. Non è il massimo della comodità. A meno che tu non debba gestire una libreria veramente grande e con molti formati e vuoi essere pronto per ogni evoluzione tecnologica futura, perché non prendi in considerazione un network player magari anche molto semplice, come quelli della gamma Cocktail Audio? Infine, il NAS dovrebbe essere in rete, per maggiore flessibilità, ad esempio per essere accessibile anche da smartphone o tablet e/o per ospitare foto o video. Quindi in sintesi:
Spero di averti dato una risposta esauriente, se
non fosse così scrivi di nuovo. |
Q |
Davide R. - 17 ottobre 2016 (Giradischi collegabili direttamente all'amplificatore) |
Grazie
mille. |
A |
17 ottobre 2016 |
Certamente, sarebbe la stessa cosa, un giradischi con il pre phono
incorporato può essere collegato direttamente all'ingresso linea di
un ampli. Ci sono diversi prodotti di questo tipo ma ti sconsiglio
di rivolgerti a quelli di produzione orientale e di marche
sconosciute che si trovano nei media store. |
Q |
Davide R. - 11 ottobre 2016 (Come collegare un giradischi a un amplificatore HT) |
Ho un impianto 5.1 vorrei collegarci un giradischi ma l'impianto non ha l'ingresso phono come faccio ?? Grazie |
A |
16 ottobre 2016 |
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Collegare un giradischi ad un impianto come il tuo è un'operazione
molto semplice, occorre solo inserite un preamplificatore phono tra
il giradischi ed uno degli ingressi linea del tuo amplificatore. |
Q |
Emilio A. - 1 settembre 2016 (YouTube per far conoscere la nostra musica) |
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Esistono sistemi semplici ed efficaci per far conoscere la propria musica senza avere problemi con i diritti d'autore, e magari guadagnarci qualcosa? |
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A |
9 settembre 2016 |
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Il
canale più efficace al momento è YouTube, una piattaforma che usano
ormai anche molti musicisti che vogliono far conoscere la loro
produzione. Il problema copyright qui non c'è se la esecuzione è tua
ma la musica o il testo sono di altri autori, perché se il detentore
del copyright dovesse riconoscere la musica come di suo diritto non
fa altro che scegliere se vietare la riproduzione del tutto, solo in
alcuni paesi, oppure accampare i diritti consentendo la visione.
Quasi sempre seguono la terza strada, perché così riscuotono una
parte degli eventuali introiti pubblicitari. L'altra parte la
riscuote il musicista (e la quota maggiore ovviamente Google). Basta
quindi aprire un canale e abilitare la pubblicità per partire, tutto
gratis, nessun costo di produzione dei CD, casa discografica ecc.
Certo, perché il guadagno sia consistente servono molte o moltissime
visualizzazioni, oltre a un video ben fatto o con delle idee, non
tutti imbroccheranno un incredibile successo come il Rovazzi di
Andiamo a comandare, ma non si rischia nulla. |
Q |
Emilio A. - 27 agosto 2016 (Pubblicare un CD di esecuzioni di musiche non proprie) |
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Buongiorno. Complimenti per il vs sito prima di tutto. Ho intenzione di vendere il mio CD di chitarra su e attraverso Amazon, con musiche di autori compositori che sono tutti deceduti entro il 1947. Facendo presente che io sono l'esecutore e il proprietario della registrazione quali permessi/licenze dovrei richiedere e soprattutto a chi? Grazie |
A |
31 agosto 2016 |
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I diritti d'autore hanno una durata superiore ai 50 anni e sono diversi per autori europei e americani e si estendono agli eredi, se esistono, per 70 anni. Per un utilizzo senza fini di lucro teoricamente sarebbe necessaria l'approvazione, e in ogni caso non sarebbe possibile la diffusione, ma il tuo obiettivo è vendere le tue esecuzioni a quanto leggo. Quindi dovresti chiedere teoricamente il permesso a tutti i detentori dei diritti per ciascun autore e ai loro rappresentanti in Italia se stranieri e comunque versare una parte degli introiti come diritti d'autore, se ancora esigibili. Altrimenti i loro curatori dei diritti potrebbero rivalersi su di te. Penso che per una gestione pratica della cosa dovresti accordarti con una casa discografica (non di quelle che si fanno pagare per pubblicare i dischi, una vera) e siglare un contratto, poi ci penserebbero loro. Tutto ciò naturalmente in teoria, perché l'attuale stato dei ricavi di qualsiasi prodotto musicale rende tutte queste attenzioni sempre più blande, ma non si possono escludere a priori. |
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Q |
Giulia P. - 2 luglio 2016 (Un impianto per piccoli spazi) |
Cerco un impianto stereo compatto (per necessità di spazio) che sia di buona qualità per ascoltare innanzitutto i miei cd di musica classica, quindi anche la radio ed eventualmente altri fonti digitali. Ad ogni richiesta di consiglio al negoziante mi viene proposto un modello che costa 2-300 euro più dei precedenti. Poi su internet leggo di difetti degli impianti proposti, oltretutto in vendita online a prezzi più bassi. Avete qualche dritta per me? Grazie infinite, Giulia |
A |
5 luglio 2016 |
Non ci dai molte informazioni, sul budget o sui vincoli di spazio (in particolare sul posizionamento dei diffusori) ma considerato il tuo interesse per la classica posso supporre che stai cercando e chiedendo consigli su un impianto tradizionale, con casse e componenti separati. Nel caso che invece sei interessata anche ad impianti di nuovo tipo, integrati (e quindi ancora più compatti) ti segnalo un articolo del nostro blog nel quale sono descritti i principali al momento (link). Tornando invece all'impianto tradizionale la tua richiesta mi ha fatto pensare subito ad una recente e positiva recensione su TNT-Audio (link) di un impianto compatto ma di qualità e dal costo contenuto, prodotto da una delle case più dinamiche del momento, la Pro-Ject austriaca. Non ho provato questo impianto ma ho alcuni prodotti Pro-Ject e posso confermare che sono effettivamente progettati per ottenere un ottimo rapporto qualità / prezzo.
Per la classica, se ascolti anche
la musica sinfonica od operistica e non solo musica da camera, i
diffusori usati nell'impianto della prova che ti segnalo
(modello Box-5) sono forse un po' limitati sui bassi, dovresti
orientarti ai Box-10 da pavimento, se hai spazio sufficiente per
questo posizionamento. Ma passando a diffusori da pavimento (a
torre) compatti le alternative sono molte, sia sul versante
sempre economico (come le italiane Diva della Indiana Line) o
salendo di classe (e costo), come le Totem Arro o modelli
superiori della stessa casa canadese, oppure veramente molti
altri. Tra le sorgenti disponibili non c'è la radio, non so a che tipo di radio ti riferisci, se normale radio mono FM, se radio via web o Digital radio, se pensi alla radio FM stereo con un sintonizzatore dedicato, si tratta ormai di un componente estinto che si trova solo usato. Se la usi come sorgente per ascoltare FD5 o Rai Radio 3 cercare un sintonizzatore usato su eBay potrebbe essere anche una buona soluzione, mentre una soluzione più semplice sarebbe se già non la usi, una digital radio da collegare ad uno degli ingressi dell'ampli (ma usabile anche da sola).
Alternativa interessanti
all'impianto indicato può essere l'adozione di casse attive come
quelle della Linn (i modelli entry-level 520 o 530) che hanno
bisogno solo di un music server come sorgente, solo che la Linn
ha abbandonato ormai da anni i CD, solo musica liquida o vinile,
a parte i prezzi non proprio economici (ma tecnologicamente è
ai vertici in questo particolare settore). Oppure altre casse
attive come quelle delle case danesi Dali o Dynaudio citate
nell'articolo che ti ho linkato prima. |
Q |
Piero F. - 11 giugno 2016 (Un nuovo amplificatore per rivitalizzare un impianto) |
Vorrei fare un regalo alla mia ragazza che ha attualmente un vecchio Pioneer SA 750, due buone casse a tre vie da appoggio e ascolta musica in salotto (prevalentemente rock) da sorgente CD o Musicassetta (!). Da qualche tempo il canale destro gracchia un po', è un difetto non sistematico (talvolta succede dopo un po' di tempo che è acceso, altre volte sembra che compaia alla pressione del tasto selettore, per esempio passando da CD a Radio o Tape.Abbiamo provato ad invertire le casse ma il difetto resta sul canale destro. Siccome ci sono 2+2 uscite ho provato ad spostare sulla seconda coppia di uscita, ma anche in questo caso il problema rimane. Il mio sospetto è che ci sia qualche saldatura o un condensatore o qualche componente difettoso.
Volevo pertanto regalarle un nuovo amplificatore
(color silver) e sono rimasto favorevolmente impressionato dal Rotel
RA 10, come buon entry level, spero non inferiore all'attuale
Pioneer.Io però vorrei piano piano introdurla anche all'ascolto da
altre sorgenti, come USB e PC, possibilmente adottando formati
sorgente e player di qualità. Mi chiedo allora se inizalmente posso
prendere il ROTEL RA 10 + un DAC o collegare all'ingresso jack
direttamente il PC o lo smartphone.Oppure considerare una spesa un
po' più importante per avere un amplificatore che abbia una presa
USB integrata. (se sì quale ? )Naturalmente grazie se potrà darmi
una risposta, sono arrivato su questo sito per caso (seguendo la
storia di House of The Rising Sun) e devo dire che è davvero
sorprendente. |
A |
24 giugno 2016 |
È la
musica che è sorprendente! Partendo dalla musica si può arrivare
praticamente a tutta la produzione culturale dell'uomo. |
Q |
Alessandro C. - 19 maggio 2016 (Un servizio di streaming per DJ: aspetti legali) |
Buongiorno, chiedo informazioni sulla possibilità di utilizzare legalmente in Italia, in esibizioni pubbliche, il servizio Pulselocker citato in oggetto, nella sua versione Professional (abbonamento ricorrente di EUR 19,99 mensili), integrata nel software Serato DJ, che permette di scaricare offline dal sito Pulselocker sul proprio PC i contenuti in un hard-disk virtuale e in formato criptato. Il servizio viene presentato come orientato ai Dj, legale ed in accordo con le case discografiche. Ringrazio fin d'ora. Cordiali saluti. |
A |
20 maggio 2016 |
Essendo un servizio in abbonamento e a pagamento non c'è dubbio che
i detentori dei dirittI abbiano concesso l'uso dei contenuti
musicali dietro un pagamento dei diritti stessi e che quindi
Pulselocker sia pienamente in regola. Un altro aspetto che a
Pulselocker non interessa e che dipende solo dall'abbonato e' cosa
quest'ultimo se ne fa del materiale musicale. Per esempio in Spotify
non sarebbe legale registrare la musica e rivenderla o in Sky far
vedere i contenuti, ad esempio una partita di calcio o un film, in
un locale pubblico a pagamento diretto o indiretto, con un
abbonamento famiglia. Per approfondimenti: La musica e la legge |
Q |
Dal blog - 29 aprile 2016 (Come ascoltare al meglio i Pure Audio Blu-ray) |
Sto
cercando un player oppure la configurazione corretta per leggere i
Bluray pure audio. |
A |
2 maggio 2016 |
I dischi in questo formato possono essere letti e riprodotti da qualsiasi lettore blu ray, anche quelli più economici, e non mi risulta che sia necessaria alcuna configurazione particolare, se non quelle necessarie per l'audio dei blu ray video normali (quindi configurazione per 2 canali stereo o per multicanale 5+1 o 5+0, a seconda del contenuto audio presente o selezionato). Per ottenere i risultati sperati sarebbe necessario utilizzare un player con la parte audio adeguata, non quindi i modelli più economici da centro commerciale. Ad esempio i lettori multiformato pensati anche per l'alta definizione audio (SACD) ma in grado di leggere anche i blu ray, come il Marantz UD7007. Considera però che il pure audio blu ray, sia quello citato nell'articolo sia quello successivo lanciato dalla Universal (tecnicamente identico, altro catalogo) è un formato sostanzialmente abbandonato, con pochi titoli nuovi all'anno, di solito ristampe disponibili anche in altri formati. Simile il discorso per i blu-ray con contenuto audio, per esempio concerti di classica dal vivo, che possono essere riprodotti anche dai lettori più economici ma che meritano lettori di classe più elevata come quello citato o altri di classe ancora superiore. |
Q |
Mauro M. - 20 aprile 2016 (Bassi carenti e possibili rimedi) |
Buon
giorno, sono Mauro, vorrei un consiglio: avendo un Amplificatore
Integrato DENON PMA 100, e diffusori acustici B&W CM9, mi piacerebbe
dare alle casse un po' più di potenza! Quale finale mi consigliate
...... considerato un budet tra i € 1.000,00 e € 2.000,00? Vi
ringrazio anticipatamente! |
A |
22 aprile 2016 |
Mauro: La
prima ipotesi, che cito solo per completezza perché non credo sia
questo il problema, deriva dal fatto che il nostro sistema con suoni
di intensità molto debole è più sensibile alle frequenze centrali e
meno alle frequenze basse ed alte. Probabilmente è una eredità
ancestrale di quando eravamo cacciatori (o cacciati) per
privilegiare i suoni che fornivano più informazioni. Per ovviare a
questo possibile inconveniente negli amplificatori di un tempo
esisteva il comando loudness che appunto esaltava le frequenze basse
ed alte riequilibrando la risposta nell'ascolto a volume molto
basso. Ma che quasi sempre veniva usato a sproposito ed è stato poi
eliminato su quasi tutti gli ampli recenti (incluso il tuo). Più probabile è che la tua percezione nasca dalla impostazione sonora delle casse B&W (e di quasi tutte le casse inglesi) che hanno una risposta molto lineare sui bassi, che sono presenti ma non enfatizzati soprattutto sulle medio-basse. Il che è segno di una buona progettazione, per questo è una delle prime case produttrici al mondo, ma restituisce una immagine audio che è ottimale per musica classica, vocale e musica acustica in genere, soprattutto per ensemble ridotti, meno per musica rock, funky o eventualmente tecno e simili, dove ci si aspetta un impatto più diretto ed emozionante, in particolare sui medio bassi, come quello delle casse usate nei concerti (non è musica acustica) che, appunto, non sono lineari come le tue B&W. I tuoi
diffusori sono "innocenti" perché particolarmente neutri, oltre che
di ottima qualità, e non ti consiglierei né di passare a casse ad
alta efficienza con componenti a tromba (meno dettagliate) né di
spendere molti soldi per sistemi attivi ad alta dinamica, meno che
mai di aggiungere un ampli di potenza che non avrebbe alcuna
influenza. C'è una soluzione più semplice per arrivare alla estetica
musicale che probabilmente stai cercando, e che ti posso
consigliare: aggiungere un subwoofer della stessa casa, quindi ben
integrabile. Si tratta come per quasi tutti i modelli nuovi di
questo tipo di un componente attivo (quindi ha già un suo
amplificatore interno) ed è adattabile il suo intervento. Il sub della serie CM attuale è il modello ASW10CM S2, come tutti i sub consente un inserimento abbastanza libero. Prima di procedere però è sempre opportuno verificare se l'effetto è quello che ti attendi. Organizzare un test a casa tua con il sub o con uno di caratteristiche simili con l'aiuto di un negozio di tua fiducia (ad esempio quello dove hai comprato le casse) o eventualmente prestato da un tuo amico sarebbe l'ideale. Ma in alternativa puoi anche fare la prova al negozio, l'importante è che l'ambiente non sia troppo diverso dal tuo. Scegli ovviamente i pezzi di musica sui quali rilevi le carenze. Il confronto sarà facile inserendo e togliendo il sub. Spero che informazioni e suggerimenti siano utili, ma nel caso scrivi di nuovo se ne hai necessità. |
Q |
Christian I. - 25 marzo 2016 (Un DAC esterno per Airport Express) |
Gentile Alberto, ringrazio per le celere e puntuale risposta al mio
quesito. Ora ho altro materiale da studiare e nuovi argomenti da
approfondire. Ahimè! Ma almeno ho sciolto il mio dubbio. |
A |
25 marzo 2016 |
Teoricamente è possibile, perché l'uscita di Airport Express è
combinata digitale / analogico e quindi può servire anche per
collegare in digitale un DAC esterno usando una connessione
coassiale S/PDIF. I DAC che accettano questo tipo di connessione non
sono molti ormai, quasi tutti ormai usano una connessione USB, ma
alcuni (come il noto Super Pro) la hanno ancora, per usarne comunque
uno che invece ha solo un input USB si può inserire in mezzo un
convertitore S/PDIF-USB come il noto Hi-Face della M2Tech. Il DAC
però non può essere uno di quei modelli compatti che prendono
l'alimentazione dalla porta USB, deve avere una propria
alimentazione. Questo in teoria, personalmente non ho provato questa
combinazione ma non dovrebbe essere troppo complicata la
configurazione. Scegli tu se cominciare per gradi o passare subito
ad una soluzione così. |
Q |
Christian I. - 23 marzo 2016 (Collegare all'impianto una sorgente in wi-fi) |
Buona sera, da poco mi sono accostato alla musica liquida e prima di provare a costruire un mio impianto, ho iniziato a "studiare" in rete le varie soluzioni offerte dal mondo Hw e Sw. Gira e rigira google mi portava sempre più spesso sul vostro blog. Ho iniziato a leggere i vari articoli (un ringraziamento è doveroso) e mi sono appassionato ai test proposti con il Mac Mini. Sono possessore di un iMac e impianto Hi Fi tradizionale (ampli solo analogico + diffusori da pavimento). Ammetto che ho ancora diverse lacune e ho molto da studiare, ma ho un dubbio che non riesco a sciogliere da sottoporvi prima di passare dalla lettura ai fatti: posso usare il mio Mac come sorgente e collegarlo al DAC attraverso una modalità senza fili, per poi governare iTunes con remote? In estrema sintesi, è fattibile una catena Mac (in una stanza) e DAC+ampli+diffusori (in altra stanza) utilizzando una connessione wi-fi o powerline che consenta di evitare eventuali perdite di qualità? Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che potrete concedermi. un caro saluto. Christian |
A |
24 marzo 2016 |
La
soluzione esiste ma non utilizzando un DAC USB, bisogna adottare
soluzioni diverse. Come accennavo la connessione può essere realizzata comodamente via wi-fi oppure anche più stabilmente (o nel caso di problemi di ricezione, troppo distanza, muri e porte ecc) con una connessione powerline, usando due dispositivi da connettere sulle prese della luce. In entrambi i casi se la connessione è stabile non introduce alcun degrado di qualità. Limiti di questa soluzione: 1) il DAC è quello interno di Airport Express, made in Apple, sicuramente buono ma non eccelso e a livello dei DAC più rinomati 2) Niente alta definizione, Airplay supporta audio fino alla risoluzione 16/44.1, quella del CD. La
seconda soluzione più costosa ma sostanzialmente uguale come
configurazione è l'inserimento nell'impianto di un amplificatore
compatibile con Airplay, come il NAD D7050. Questi amplificatori
hanno un DAC interno di qualità nominalmente più elevata. Rimane il
limite della qualità CD che è proprio specifico di Airplay. Il costo
è però come prevedibile più elevato (800-900 € per questo modello).
Considerando che le differenze tra DAC non sono immediatamente e facilmente rilevabili all'ascolto, penso che, a meno che tu abbia già pianificato una sostituzione dell'amplificatore, potresti cominciare a sperimentare la soluzione Airport Express e attendere la evoluzione tecnologica per un eventuale upgrade: le novità in questo campo si susseguono. Un cordiale saluto |
Q |
Massimo B. - 1 gennaio 2016 (Consigli impianto audio/TV - prodotti Apple) |
Buongiorno, come da oggetto vorrei un consiglio su come gestire
l'audio nel mio salotto. Due premesse. |
A |
11 gennaio 2016 |
Anzitutto devo dirti che se mantieni la scelta tutto Apple non hai alcun problema ad aggiungere le funzionalità a cui hai accennato, anche con ulteriori semplificazioni. In particolare ti segnalo la possibilità di utilizzare in alternativa un componente Airport Express (ca. 109 €) per inviare il flusso audio all’amplificatore. Avresti così altre possibilità alternative rispetto a quello che hai individuato (che gode di ottime recensioni ed è sicuramente un buon acquisto) riducendo il costo complessivo, visto che per esempio, sempre restando in casa NAD, ci sono ottimi modelli come il C316BEE oppure il C326BEE che costano tra i 400 e i 600 € e sono molto validi. Adottando ITunes Match oppure passando ad Apple Music (che integrerebbe la tua libreria attuale) hai poi la possibilità di selezionare la musica da ascoltare sull’impianto e controllare il volume da iPad / iPhone con la app Remote (ma forse la usate già) e anche di avere l’ascolto in cuffia direttamente dalle device mobili, accedendo a tutto il materiale che già avete nella libreria o a tutta la libreria in streaming, se fate l’abbonamento ad Apple Music. La qualità audio usando cuffie buone (ne esistono ormai moltissimi modelli) sarà più che soddisfacente. Se avete avuto l’accortezza di caricare in libreria i CD mantenendo la opzione ALAC lossless il materiale proveniente da CD potrà essere ascoltato anche non compresso, mentre tutto il resto ovviamente sarà compresso, ma alla risoluzione superiore ormai prevista come standard da Apple. L’unico limite rispetto alla soluzione con il D3020 è che la conversione in analogico (il DAC cui accennavi) sarebbe effettuata sull’Airport Express invece che sul DAC interno dell’amplificatore, che teoricamente dovrebbe avere qualità superiore. Le differenze tra DAC non sono però così marcate e per iniziare la qualità audio sarà certamente adeguata, in ogni caso si potrebbe aggiungere un DAC esterno anche in seguito (appena un po’ complicato, tralascio qui, ma si può fare). Le
cose si complicano un poco se vuoi invece passare a un servizio di
streaming lossless come Tidal o Qobuz, perché non supportano il
protocollo Airplay di Apple. Con Tidal sarebbe necessaria una
“scatoletta” alternativa di interfaccia come la Sonos Connect, che
farebbe le stesse funzioni di Airport Express (ma non tutte quelle
di Airport Express, non supporta Airplay). E costa parecchio di più,
quasi 400 €. Con Qobuz le cose sarebbero più agevoli perché supporta
Chromecast Audio di Google che costa molto poco (39 €) ma Qobuz non
è ufficialmente disponibile in Italia, lo è solo ufficiosamente su
richiesta a loro, richiesta alla quale di solito rispondono
positivamente (a me ad esempio), ma pare non sia sempre così. Da
aggiungere che la disponibilità di musica di ogni genere è molto
vasta sia per Tidal sia per Qobuz, ma non allo stesso livello di
vastità di Apple Music. Venendo alle casse e quindi anche all’impianto in comune con il TV, noto che hai individuato due modelli molto compatti, quindi immagino che avete qualche vincolo di spazio. Tieni conto che, se vuoi posizionarle su qualche scaffale o libreria, entrambi i modelli che hai indicato, avendo il condotto reflex posteriore, hanno bisogno di una certa distanza dalla parete retrostante (50 cm o più). Se hai più disponibilità di spazio potresti in alternativa rivolgerti a modelli a torre, che offrono una resa un po’ più generosa sui bassi, il che può essere necessario per l’audio, in particolare per cinema e serie TV. Si parla molto bene delle Indiana Line serie Diva, ci sono diversi modelli a prezzi anche inferiori alle Kef (che rimangono comunque superiori). Riguardo alla qualità nessun dubbio sulle Kef ma qualcuno sulle Q Acoustic, che ho avuto occasione di sentire in un negozio specializzato, pur se brevemente, e non mi hanno convinto, suono un po’ sforzato. Ma può darsi fosse un ascolto troppo breve o dipendente dalle condizioni al contorno, in ogni caso ti consiglierei di ascoltarle con attenzione prima dell’acquisto. Siamo anche a livelli di prezzo ben inferiori. Per il collegamento con il TV ovviamente rinunceresti a qualsiasi effetto surround e dovresti collegare un ingresso dell’ampli alle uscite stereo 2 canali presenti sul TV (dovrebbero esserci come standard, controlla comunque preventivamente sul libretto di istruzioni le effettive funzionalità per il tuo modello). Poiché con le casse ascolteresti anche il parlato, e non avresti un canale centrale come sugli impianti Home Theater, è importante che l’audio centrale sia ben focalizzato. Quando sarà necessario, ti consiglio di metterlo a punto indipendentemente dal TV con materiale mono (o con segnali di prova, li trovi anche sull’altro nostro sito www.audio-clips.it) spostando le casse di pochi gradi fino a che l’immagine virtuale audio sarà ben stabile al centro. Ovviamente le casse dovranno essere equidistanti dall’apparecchio TV. Mi sembra che ho risposto a tutto, rimane la domanda sullo streaming: no, non richiede nulla di aggiuntivo rispetto a quello che avete già, ampli o casse. Una volta attivato il servizio si sente sul tablet o sullo smartphone o su qualsiasi speaker connesso esattamente come iTunes o YouTube o altro. Apple Music lo puoi anche attivare in prova gratuita, mi pare sia ancora per tre mesi. Un saluto e scrivi ancora se qualcosa non è chiaro. |
Q |
Fabio O. - 27 dicembre 2015 (Consiglio generico per un impianto) |
Sono un appassionato di musica e mi piacerebbe disporre di un impianto hi-fi di qualità senza svenarsi. Potrebbe consigliarmi dei prodotti. Ho cercato in giro per negozi ma nella maggioranza dei casi ne capiscono meno di me. Saluti. Grazie |
A |
11 gennaio 2016 |
La domanda dovrebbe essere esplicitata meglio perché
"impianto hi-fi di qualità" è una indicazione un po' troppo
generica. |
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Con
queste informazioni si può provare a dare alcune indicazioni (anche
su dove orientarsi per approfondire ed eventualmente acquistare) |
Q |
Diego B. - 1 gennaio 2016 (Posizione obbligata dei diffusori) |
Buonasera, |
A |
4 gennaio 2016 |
La
cosa importante è che siano posizionate alla giusta altezza, cioè il
driver degli alti, che è al centro dell'altoparlante concentrico a 2
vie, come sai, deve essere all'altezza delle orecchie di chi ascolta
(da seduto, solitamente). Non ti aspettare però variazioni enormi. L'ideale sarebbe poter effettuare delle prove, quindi scegliere tra i tuoi dischi qualcosa con il contrabbasso acustico ben definito (se jazz) o violoncelli o contrabbassi in quartetti e quintetti che scendono abbastanza (se classica, non conosco i tuoi musicali) e provare l'effetto dello spostamento da 10 fino ai canonici 40 cm. Ti servirà forse un supporto provvisorio per fare le prove, che però deve essere solido. Prove che serviranno solo a verificare se veramente si perde qualcosa di significativo in definizione e timbrica, se un rivestimento più assorbente aiuta e in definitiva se il compromesso è accettabile (penso di sì). Se così non fosse la vecchia Thiel aveva anche la soluzione, un subwoofer dedicato (Thiel SS1) che potrebbe risolvere il problema essendo posizionabile con maggiore libertà. Ma non sarà facile trovarlo sul mercato dell'usato. Un saluto e un ultimo consiglio: goditi la musica anche se devi accettare qualche piccolo compromesso. |
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