iTunes |
La iniziativa della Apple
è quella che ha avuto, come noto, il miglior riscontro di mercato. Ha
raggiunto già nel 2002 la soglia del milione di brani venduti e scaricati
al prezzo (tipicamente USA) di 99 centesimi di dollaro l'uno ed è
arrivata a 17 milioni di brani a dicembre 2003 e a a 50 milioni a marzo
2004, è quindi una realtà consolidata che ormai genera utile. Hanno
concorso al successo il diverso parco di potenziali clienti e le azioni
anti-pirateria in USA. Gli utenti di computer Apple sono infatti
tipicamente più educati alla esigenza di acquistare e a dare valore agli
elementi immateriali (sono utenti che preferiscono la qualità al prezzo)
e in generale l'ambiente operativo Apple è molto più integrato
dell'anarchico e mutevole mondo Microsoft dominante. Inoltre in USA la
associazione dei discografici (RIAA) ha portato avanti, a partire dal 2003, molte
clamorose azioni giudiziarie contro utenti internet che scaricavano la
musica gratis con sistemi peer-to-peer (o P2P) con una conseguente spinta
all'acquisto legale "per evitare grane" (anche alla luce del
prezzo comunque assai basso). Al tutto si aggiunge la perfetta integrazione
con il lettore portatile iPod, che consente di fare una ricarica
di musica con poche semplici operazioni, per utilizzarla poi in mobilità.
Il portale iTunes è stato uno degli elementi fondamentali della strategia di riposizionamento di Apple nei servizi e nell'entertainment
inaugurata dal fondatore e leader della compagnia
Steve Jobs al suo rientro in azienda. Con
iTunes
Apple ha conquistato una posizione dominante nella musica on-line e
conseguentemente molto influente nel mercato della musica, in particolare
in una situazione di declino costante delle vendite di supporti fisici (CD) a favore di quelli
immateriali. Diventando così un competitor, non sui contenuti, ma sui
fatturati, delle majors della musica. |
Disponibilità: da ottobre 2003 il servizio è
disponibile anche in Italia |
Catalogo: Tutte le majors e molte indipendenti /
Quantità di canzoni disponibili dichiarata (dati 2003): oltre 1.000.000,
200.00 delle quali da etichette indipendenti. Differenziata per "music
store". Dopo cinque anni il catalogo è aumentato sino a coprire una buona
parte della musica a catalogo, con estensione anche alla musica non
anglosassone (e quindi anche italiana). E' comunque il catalogo più vasto tra i portali attivi. |
Piattaforma: Apple OS e, dal 2003, anche
Microsoft Windows |
Client: è richiesta la
installazione sul PC di un client che si occupa di tutte le funzioni
(ascolto, burning CD, gestione playlist, acquisto musica ecc.) |
Player: solo iPod e compatibili AAC |
Formato di compressione: AAC (Advanced Audio
Compression), una evoluzione dell'MP3 (MPEG-4), iTunes prevede un client
da scaricare sul PC che si occupa di tutti i servizi (scarico, juk-box,
burning su CD, copia sul lettore portatile iPod). File protetti da sistemi
anti-copia. |
Modello di business: scarico semplice,
pay-per-click (con possibilità di pre-ascolto) per singoli brani o interi
CD; pacchetti prepagati gift (anche per minori) ma sempre a prezzo pieno;
possibile anche l'abbonamento a favore di terzi (quota mensile a
disposizione tipicamente di minori non dotati di carta di credito). Dal
2007 è stata introdotta una differenziazione di prezzo basata sulla
qualità del brano, con prezzo superiore del 30% si ottengono brani con
minore compressione e qualità non distinguibile dal CD per musica
"semplice" (pop, rock e derivati). |
Napster
2.0 |
Dopo alterne
vicende giudiziarie e proprietarie il pioniere del P2P è
approdato, dopo il passaggio per la BMG, ad una società di software
collegata la mondo della musica (Roxio: EasyCD Creator) e si è
ripresentato, sfruttando il marchio noto, come un portale per la
distribuzione della musica a pagamento, erede di PressPlay, che ha chiuso
per lasciargli spazio (era sempre di proprietà di Roxio assieme ad alcune
majors). Nessuna parentela, a parte il nome, con il famoso sito di Shawn
Fenning che ha dato il via allo scambio di file peer-to-peer
tra utenti di Internet.
I primi risultati non sono stati particolarmente incoraggianti (ha
raggiunto faticosamente 1/5 delle vendite di iTunes nel primo anno di vita), ma il servizio è
operativo solo dal 24 ottobre 2003.
Nel corso del 2004 sta evolvendo verso il modello del portale XYZ Music,
sono inclusi quindi, come in MusicMatch,
anche l'ascolto di radio, l'archiviazione delle proprie scalette musicali,
la music library per tutta la propria musica (anche non acquistata da
Napster, quindi ripping di CD e importazione di altri MP3). |
Disponibilità: il servizio non è disponibile
in Italia |
Catalogo: Tutte le majors e diverse indies /
Quantità di canzoni disponibili dichiarata (2004): oltre 1.000.000 (il catalogo
non appare ancora però allo stesso livello di completezza di iTunes) |
Piattaforma: Microsoft Windows |
Client: è richiesta la
installazione sul PC di un client che si occupa di tutte le funzioni
(ascolto, burning CD, acquisto musica ecc.) installabile anche come
plug-in di Windows Media Player. |
Player: tutti quelli che supportano WMA per le
funzioni pay-per-click, solo alcuni abilitati per le funzioni
Napster-To-Go |
Formato di compressione: WMA (lo standard
proprietario di Microsoft). I file sono protetti da sistemi anti-copia e
utilizzabili in alcuni casi solo se si ha un abbonamento attivo. |
Modello di business: abbonamento, pay-per-click
(Napster Light), abbonamento per scarico illimitato con disponibilità
condizionata (Napster-To-Go), pacchetti di sconto crescenti per scarico
pay-per-click |
URGE |
La
risposta Microsoft a iTunes. Il
portale si chiama URGE, è in partnership con MTV (che nel portale appare
in evidenza), è stato lanciato nel 2006, solo in USA, e punta in
particolare al formato videoclip (regno di MTV).
Le scelte di base sono analoghe a quelle del portale Napster
2.0, e quindi antitetiche a quelle di iTunes:
a) formula preferenziale abbonamento anziché pay-per-track (14,95$ / mese
per scarico su lettore); b) canzoni scaricate con diritti di riproduzione
limitati alla durata dell'abbonamento anziché illimitati; c) lettore
portatile non integrato anziché progettato per il sistema (iPod).
Ovviamente il formato è quello proprietario Microsoft (WMA) e la
incompatibilità con il sistema Apple è totale (il lettore iPod non è
supportato neanche con convertitori), e il lettore su PC è Windows Media
Player 11, anziché un lettore client specializzato per il portale (e
quindi multipiattaforma).
Si nota quindi ancora una volta una scelta lontana dal modello di
portale
XYZ-Music e
orientata a conquistare un certo numero di "propri" utenti.
Quindi opposta alla filosofia di Internet dove tutto è pensato per
raggiungere il maggior numero possibile di utenti: il ritorno economico
arriva (vedi il modello di business di Google) grazie all'enorme vastità
della rete e alla sua crescita inarrestabile. Qualsiasi portale per quanto
di successo sarà sempre una nicchia di minime dimensioni rispetto alla
vastità della rete.
Da notare anche la limitazione al mercato USA, comune ai competitori Napster
2.0, MusicMatch o Rhapsody.
Anche iTunes era US only, ma presto ha aperto gli "shop" negli
altri paesi. La scelta è probabilmente dettata dalle politiche
"doganali" delle major, che concedono i diritti solo per gli
USA, considerato un paese dove la circolazione della musica in rete è
più controllata, e quindi i rischi minori. D'altra parte il mercato USA
della musica digitale valeva 6 volte, nel 2005, l'intero mercato europeo,
e quindi per le major si tratta di rinunce
sopportabili. Non così per chi vuole lanciare un portale su una rete che
non conosce il concetto di confine, e dove il competitore iTunes è da
tempo multinazionale. iTunes ha vinto a suo tempo la resistenza delle
major grazie alla sua forza commerciale e alla concretezza che stava dando
finalmente alla diffusione digitale (legale) della musica. La mancata
concessione dei diritti fuori dagli USA fa pensare invece ad una debolezza
della proposta Microsoft, e ad un approccio prudente, pronto al
ripiegamento, della compagnia di Bill Gates.
Non si vede un chiaro punto di differenziazione rispetto alle altre
proposte e quale plus dovrebbe dare l'alleanza con MTV (i videoclip sono
ovviamente disponibili anche sugli altri portali). A meno che non si
ipotizzi una promozione specifica veicolata da MTV, una eventualità
possibile, ma non probabile (MTV ha interesse a presentarsi come il più
possibile neutrale e disinteressata.
Anche la evidenza data ai videoclip non è una novità: è l'elemento sul
quale iTunes sta puntando da tempo e con il quale vende gli ultimi modelli
di iPod.
Rimane il vantaggio del monopolista: l'ultima versione di Windows Media
Player 11, che l'utente MS non deve comprare perché già inserita nelle
ultime release di Windows XP, è già predisposta per lavorare come client
di URGE.
(inserimento: maggio 2006)(Nel 2008 la iniziativa Urge è andata a
confluire sul portale USA Rhapsody)
|
Disponibilità: solo per il
mercato USA. Non sono annunciate aperture per altri paesi. |
Catalogo: dichiarati 2
milioni di brani; dovrebbero essere presenti anche le indie |
Piattaforma: solo Microsoft |
Client: Windows Media
Player 11 |
Player: tutti quelli che
supportano il formato WMA (quindi quasi tutti quelli recenti). Sul portale
sono sponsorizzati tre modelli recenti di Creative, Samsung e iRiver |
Formato di compressione:
WMA Microsoft |
Modello di business:
abbonamento (differenziato per uso solo client o client + lettore),
pay-per-track, pay-per-album |
eMusic |
Lo storico portale a
formato libero è uno dei pochi ad offrire ancora brani in formato MP3 non
protetti, e per qualsiasi piattaforma, con una particolare
specializzazione per la musica meno commerciale e per le etichette
indipendenti. Un prodotto di nicchia che non aspira alla leadership di
mercato ma che sta trovando una sua collocazione stabile. |
Disponibilità: il servizio è disponibile in
tutto il mondo |
Catalogo: Etichette indipendenti / Quantità di
canzoni disponibili dichiarata: 400.000 da 1.000 diverse etichette
indipendenti |
Piattaforma: tutte (Linux, Mac, Windows,
Unix...) |
Client: non richiesto, può essere usato
qualsiasi player software (Winamp, RealAudio, ecc.) |
Player: tutti |
Formato di compressione: MP3 a vari livelli di
compressione (anche ad alta qualità, fino a 320Kbps Variable Bit Rate),
non protetti. |
Modello di business: abbonamento |
Musicmatch |
Il
servizio che al momento è più vicino al portale
ideale XYZ-Music, almeno nella struttura. Integra infatti lo scarico
di brani con la possibilità di ascolto in streaming (radio su Internet),
anche personalizzato (proprie scalette, selezione di uno specifico
artista). Ascolto, scarico e burning su CD o lettore portatile sono
integrate dal software Musicmatch che deve essere installato sul PC.
Gli elementi di dubbio sono i soliti: servizi a pagamento (per esempio la
radio Internet) che altri offrono gratuitamente, numero limitato di brani. |
Disponibilità: il servizio non è disponibile
in Europa |
Catalogo: Tutte le majors e alcune indipendenti
/ Quantità di canzoni disponibili dichiarata: 350.000 |
Piattaforma: Windows |
Client: richiesto per tutte le funzionalità |
Formato di compressione: WMA a media
compressione, protetto. |
Modello di business: abbonamento |
Vitaminic.It |
Dal mese
di marzo 2004 è attivo anche un servizio italiano, evoluzione del noto
sito, ora parte del gruppo Buongiorno.It
(specializzato nella gestione di newsletter, professionali e "for
fun", erede della storica newsletter Buongiorno della famiglia Del
Rio). A differenza di tutti gli altri portali basati su un modello di
business B2C (business-to-client: dal produttore di musica al consumatore)
applica il modello B2B (business-to-business) e si propone quindi come un
mercato di scambio tra chi propone musica e i possibili clienti,
intercettando quindi il mondo delle etichette piccole e piccolissime o
addirittura della musica amatoriale o auto-prodotta. Ovviamente anche chi
propone musica deve pagare il portale per la esposizione che in tal modo
ottiene. Costituisce quindi un tentativo indipendente (dalle case
discografiche) di costituire un mediatore alternativo e in concorrenza con
esse. Lo sviluppo avuto (dall'Italia al resto del mondo) fa ritenere che
il modello ideato funzioni abbastanza bene e che sia una realtà di
mercato, anche se presumibilmente ancora di nicchia. |
Disponibilità: mondiale, nel
2004 è diventato un network di 10 portali nazionalizzati (inclusi USA e
UK) |
Catalogo: molto variabile in
funzione del modello di business applicato e quindi non esplicitata la
quantità disponibile, dovrebbe essere nell'ordine, complessivamente,
delle centinaia di migliaia di brani |
Piattaforma: tutte |
Client: non richiesto |
Player: tutti |
Formato di compressione: MP3 e
WMA |
Modello di business: per il
pagamento è disponibile la scelta tra la formula prepagato o pagamenti
per canzone. Molte canzoni in offerta (a prezzi inferiori a 0,99€ o
gratis). Il modello di business è B2B e quindi gli introiti per il sito
arrivano anche da chi propone le canzoni. |
Rosso
Alice |
Anche Telecom
Italia ha deciso di entrare nel 2004 nel settore dei contenuti (dove
è già presente con la controversa iniziativa della televisione La
7 attraverso la consociata TI Media)
proponendo il portale per l'intrattenimento (di tutti i generi) Rosso
Alice. All'inizio i contenuti privilegiati sembravano la
musica e il cinema. Col tempo il portale si è spostato decisamente verso
lo sport e il calcio in particolare (al quale è dedicato lo spazio più
in evidenza nella home page) in chiara sinergia con le iniziative del La
7 nella televisione digitale
terrestre a pagamento. nel campo della musica è invece presente una
integrazione con il canale MTV, sempre
controllato da Telecom (per l'Italia), per la visione o fruizione in varie
forme di video-clip.
La integrazione con la funzione di connettività (il servizio è proposto
in unione, anche nel nome, con la proposta Telecom ADSL Alice per i
clienti privati) consente forme di pagamento innovative, come il
(temibile) addebito sul conto a consuntivo. |
Disponibilità: Italia |
Catalogo: disponibilità non
dichiarata. La scelta di musica è comunque buona, assimilabile ad una
discoteca ben fornita, ma orientata ai generi più commerciali. |
Piattaforma: Windows |
Client: non richiesta la
installazione, utilizza Windows Media Player di Microsoft per le varie
funzionalità (incluso burning dei CD) |
Player: solo quelli che
supportano WMA con DRM |
Formato di compressione: WMA
con DRM (Digital Right Management). Il livello di protezione è molto
elevato e richiede obbligatoriamente software Microsoft (Windows Media
Player) aggiornato all'ultima versione e con installate le funzionalità
DRM, altrimenti l'ascolto risulta impossibile; sul sito è previsto un
test preventivo di compatibilità per evitare comprensibili proteste degli
incauti acquirenti. |
Modello di business:
pay-per-click a prezzi standard (all'inizio per motivi ignoti aveva prezzi
del 40% più elevati dei competitori per gli stessi prodotti). Il
pagamento può avvenire con carta di credito, pacchetti prepagati, o
addebito sul conto Telecom per gli abbonati all'ADSL con questo
gestore. |
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Da ottobre
2004 iTunes è disponibile anche in Europa, e in Italia. A differenza
di Rosso Alice (vedi sopra) la
registrazione, l'acquisto e l'ascolto dei brani risultano abbastanza agevoli e
alla portata di un utente PC (anche Windows) di scarsa esperienza e
pazienza.
Da notare che, se l'acquisto è vincolato alla disponibilità di una carta
di credito, per i potenziali clienti molto giovani è prevista la
possibilità di acquistare da parte dei genitori un ammontare prepagato (sempre
con carta di credito) da affidare ai figli (o a chiunque altro, è il meccanismo
del regalo - gift). Non è disponibile però ancora un sistema direttamente
gestibile dai giovani (come potrebbe essere l'acquisto via telefonino).
Il catalogo è piuttosto ampio e consente effettivamente anche ad un utente
europeo di costituire una propria colonna sonora mobile:
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è
sicuramente più ampio di qualsiasi negozio |
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è
sbilanciato sulla musica anglosassone, ma tra questa non trascura generi
meno battuti, come indie, alternative rock, metal e simili |
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è
comunque inferiore per ampiezza al catalogo Amazon
(che è un insieme di cataloghi) |
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molto
ampia la scelta di jazz e jazz moderno, il catalogo quindi tradisce la
propensione ai new urban professionals USA, target di eccellenza
per la casa madre Apple |
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il
catalogo è spesso parziale, nel senso che di un artista non sono presenti
tutti i titoli, e che per alcuni titoli è disponibile l'acquisito solo
dell'album completo (9,99 €) anziché della singola canzone |
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il
catalogo è orientato primariamente al nuovo e alle ristampe, è piuttosto
carente nelle rarità; per questo tipo di musica la fonte primaria
(legale) rimane eBay,
e la disponibilità di titolo non è confrontabile e con i cataloghi
non-legali o semi-legali peer-to-peer (P2P) Winmx e simili |
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la
presenza di musica italiana, all'inizio abbastanza marginale, sta
crescendo rapidamente e si trovano facilmente le novità spinte dal
circuito MTV - radio commerciali e ormai anche buona parte
dell'alternativa |
Considerazioni:
un utente interessato alla musica in mobilità con il minimo di problemi legali
(anzi, zero),
il massimo di comodità e il massimo di qualità (nei limiti dell'audio compresso) può iniziare tranquillamente
la avventura iPod-iTunes anche in Italia, naturalmente a patto di aderire
completamente al sistema Apple (lettore iPod incluso). Riempire di musica un
iPod acquistandola su iTunes ha costi proibitivi (1000 canzoni : 60-70 CD = 999
€) ma si può sempre convertire i propri CD in MP3 (usando per esempio il
programma gratuito dBpowerAMP) o in ACC
(usando lo stesso software iTunes) . In questo modo si possono avere sul proprio
iPod le opere complete di Beethoven - o dei Led Zeppelin - o di entrambi e di
altri ancora, e rimane ancora molto spazio per le novità che si scaricheranno
in pochi minuti da Internet.
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Il successo del
portale iTunes ha generato alcune iniziative orientate ad una convergenza verso di esso dal mondo della
telefonia mobile. I due attori sono Motorola e Nokia (quindi il secondo e
il primo tra i produttori di telefonini). Motorola
ha stretto un accordo con la Apple, e lanciato sul mercato a primavera il
modello E399, il primo telefonino
compatibile iTunes, che integra quindi il client e consente di interagire
con il portale per scaricare i brani, e ovviamente di suonarli come un
iPod.
Più indiretto
l'approccio Nokia, con la nuova serie
multimediale N (come New) ed in particolare con il modello N91
(a lato) che include una memoria (a disco rigido, come l'iPod) da 4GB e un
player multiformato (MP3, WMA e ovviamente anche AAC) e una connessione
USB 2.0. In questo caso i brani dovranno essere scaricati e acquistati da
PC e quindi passati sul telefonino per l'ascolto in mobilità, con un
approccio quindi non integrato.
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Nokia N91 |
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(Maggio
2007) A distanza di due anni Nokia, sempre, e di gran
lunga, numero uno nella telefonia mobile, ha confermato la direzione
strategica intrapresa con la serie N, orientata a far convergere sul
telefonino altre funzionalità normalmente associate all'uso in mobilità,
come la fotografia, le riprese video e, appunto, l'ascolto della musica in
cuffia.
Oltra al modello N91, tuttora in
produzione in versione potenziata (8GB) sono proposti diversi altri modelli
specializzati per la musica, ognuno con una propria caratteristica
distintiva: N70 Music Edition (comandi
dedicati per la musica, scheda di memoria rimovibile dall'esterno),
N73 (supporto AAC, equalizzatore, radio,
altoparlanti stereo incorporati), N95 (AAC,
uscita mini-jack per cuffie standard, radio, tasti dedicati, più altre
funzioni convergenti come video e foto di alta qualità, schermo grande e GPS
- navigatore satellitare). A questi modelli di fascia alta, e piuttosto
costosi, se ne aggiungono altri nella serie economica, sempre dedicati alla
musica, come il 5200 e il
5300 o il 3250
Xpress Music. |
Nokia N95 |
Sarà vincente la
strategia della convergenza portata avanti da Nokia o quella della massima
specializzazione portata avanti da Apple con l'iPod? Per ora sembra
prevalere la strategia Apple (che ha raggiunto il bel numero di 100 milioni
di iPod venduti nel mondo a primavera 2007). Ma le potenzialità del
telefonino di racchiudere in un solo oggetto portatile tutte le funzioni
utili, lavorative o ricreative che si possono effettuare in modalità
potrebbero finire per prevalere. |
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