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La musica classica |
Nei negozi di dischi, tradizionali oppure
on-line, non manca quasi mai una sezione dedicata alla musica classica,
o classical semplicemente per chi è di lingua inglese. |
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Non è nata così |
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Esattamente come era avvenuto nella pittura e la scultura, con la pittura figurativa contrapposta alla pittura astratta. Anche in questo caso David o Raffaello non si definivano certo "figurativi". L'unica pittura che conoscevano riproduceva la realtà, anche se con una personale interpretazione. L'arte astratta non la concepivano proprio. Ci sono stati poi compositori come Prokofiev o Shostakovich che hanno creato opere che riprendevano volutamente i canoni della musica del passato, che hanno quindi consapevolmente scritto "musica classica", ma questa è un'altra storia, potremmo quasi chiamarlo "revival". |
La musica contemporanea |
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Non sfugge al lettore attento che anche
questa definizione porta con sé una contraddizione di fondo: come è
possibile che sia contemporanea la musica scritta più di cento anni fa?
Anche i primi esperimenti di musica elettronica risalgono ad oltre
cinquanta anni fa e ben difficilmente possono essere considerati "contemporanei". |
La musica colta |
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Qualcuno allora prova a vedere come elemento unificante il modo di suonarla. Il fatto che richiede di solito una orchestra, o strumenti soltanto acustici. Ma anche molta musica leggera o per colonne sonore condivide gli stessi mezzi, e d'altra parte molta musica contemporanea (nel senso indicato prima) fa ricorso a strumenti per produrre il suono diversi da quelli tradizionali. Forse la definizione più giusta è ancora un'altra. |
La musica sovvenzionata |
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Questo è l'elemento che caratterizza in modo
forse più preciso la musica classica o contemporanea o colta che sia.
Richiede grandi orchestre e auditorium dall'ottima acustica, perché
non è amplificata. Quindi è assai costosa, ma non attira grandi
masse di pubblico e quindi continua ad esistere e ad essere eseguita
solo grazie al fatto che è sovvenzionata dallo stato o da munifici
benefattori (a volte non disinteressati). E non solo nei paesi
statalisti e scialacquatori del Sud Europa, ma in qualsiasi paese
del mondo, anche nella rigorosa Germania o nei liberisti Stati
Uniti. |
Un parallelo con la pittura |
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Fino a metà ottocento la pittura era solo figurativa, diversi stili, diverse interpretazioni, ma i soggetti erano sempre ripresi dalla realtà, pur se poi calati nel mito, almeno nel nostro mondo occidentale. Poi è arrivata la fotografia, prima, e poco dopo la conoscenza e la curiosità per altri occhi con cui guardare la realtà (quelli primitivi e selvaggi), e la pittura si è progressivamente distaccata dalla riproduzione della realtà, diventando astratta. Pittura figurativa e pittura astratta sono ben distinte e facilmente individuabili. La seconda evolve continuamente, la prima è rimasta alla produzione classica, con occasionali ritorni che hanno il sapore della citazione (l'iperrealismo, la pop-art) e coesistono in spazi separati, musei o mostre specializzati nell'uno o nell'altro genere, frequentati però di solito in modo indistinto da chiunque sia appassionato di pittura. Che, andando per esempio a Parigi, potrebbe visitare nella stessa settimana il Louvre, la Gare d'Orsay e il Beaubourg. Ricavandone emozioni in tutti e tre i casi. |
Cos'è successo alla musica contemporanea? |
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La musica antica e barocca |
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Il più grande esperimento tentato dall'uomo in musica |
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Ma nel secolo successivo alla musica è stata data ancor maggiore importanza, effetti drammatici e coinvolgenti, obiettivo di chi era immerso nell'estetica romantica, richiedevano organici ancora più ampi, l'introduzione di altri strumenti, in primo luogo la voce umana anche al di fuori del genere operistico. La scalata verso organici sempre più ampi e complessi e verso composizioni sempre più articolate ed estese è continuato per tutto il secolo, giungendo all'apoteosi con le composizioni di Bruckner e soprattutto di Mahler, che è arrivato a scrivere una sinfonia, la n.8, che richiede un organico di 1000 elementi, incluso due cori ed un coro di voci infantili e dura quasi un'ora e mezza. Una sola onda sonora che raggiunge il nostro sistema uditivo, ma creata dal lavoro sinergico di oltre 1000 persone sincronizzate tra loro. Difficile immaginare una sfida più impegnativa ed ardita in musica. E difficile immaginare che un appassionato di musica non voglia esplorare anche questo vasto mondo. |
Le forme della musica |
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Anche nella musica classica, nel secolo IXX in cui questo linguaggio si è consolidato, si sono consolidate anche le forme nelle quali era organizzata. Non vogliamo qui fare una trattazione o una elencazione che si trova ovunque su Internet, ma una sintesi che può fungere da mappa di navigazione, dividendo anzitutto le forme delle musica in due grandi famiglie: musica pura e musica a tema. La musica a tema è tutta quella che nasce con una destinazione e un significato ben preciso, e che prevede anche il canto. Le composizioni per accompagnare la rappresentazione religiosa, la Messa, o che mette in musica parte di testi sacri, i lieder, cioè le canzoni accompagnate dall'orchestra o da strumenti classici e ovviamente la musica lirica. La musica pura lascia invece all'ascoltatore il compito di individuare un significato, se vuole, oppure di seguire il solo messaggio musicale, la forma d'arte più astratta che ci sia. Sono le sinfonie, i concerti, le sonate, la musica da camera per duo, trio, quartetto, quintetto e formazioni più ampie, in varie combinazioni. A metà strada c'è la musica descrittiva, il poema sinfonico soprattutto, ma in generale tutte le composizioni che già nel titolo e spesso nei movimenti dichiarano di voler descrivere in musica una sensazione, una situazione, un luogo. Tutta musica che lascia meno libero l'ascoltatore nel cercare il piacere nell'ascolto, che lo guida al significato e che in qualche modo semplifica l'ascolto stesso. |
Il repertorio e i compositori |
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Tutte le migliaia di sale da concerto e di orchestre e di musicisti del mondo non fanno quindi altro, almeno al 99% o giù di lì, che interpretare composizioni scritte nell'Ottocento, nel Settecento o, più raramente, nei primi decenni del Novecento. Inoltre, poiché il pubblico dei concerti tra le migliaia di composizioni di quel periodo fecondo ne ha scelte alcune che sono diventate famose e che ama riascoltare, anche tra questo spaccato dell'opera musicale dell'uomo solo una parte viene riproposta nelle sale da concerto, con frequenza più o meno elevata, e massima per le opere più popolari, come le sinfonie di Beethoven (e neanche tutte). Come se tutto si fosse congelato ad una data imprecisata del Novecento e continuasse poi così in eterno. La novità quindi, anziché nel motivo musicale, risiede tutta nella interpretazione, che può essere creativa e innovativa, o fedele alla tradizione, o filologica, nel tentativo di ricreare l'opera musicale come nelle prime esecuzioni, quando il compositore era in vita e l'ascoltava anche lui. Potremmo dire, usando il linguaggio della musica moderna, che tutte le orchestre sono delle cover band e tutta la musica classica è fatta da cover. |
La scelta per l'ascolto |
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Acquistare è un conto, ascoltare un altro, ad esempio per Mozart l'opera completa è su 170 CD, non costa molto (poco più di 100 €) ma per ascoltarla tutta (sono oltre 200 ore) bisognerebbe dedicare a questo compito un'ora al giorno per un anno, riposandosi il sabato e la domenica. Pensiamo che sia meglio cercare un proprio percorso all'interno del vasto mondo della musica classica, selezionando quel tipo di composizioni e lo stile di quei compositori che ci sono più congeniali, senza tentativi enciclopedici e senza preconcetti (non tutta l'opera di un grande compositore è per ciò stesso un capolavoro) ed essendo consapevoli che in vari momenti della vita cambieranno anche le inclinazioni all'ascolto. Agevolare la ricerca di questo percorso è il tentativo che ci proponiamo nella prossima sezione, dedicata ad una sorta di mappa di navigazione all'interno del grande corpus della musica classica: la discoteca classica. |
Indice |
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Non è nata così / La musica contemporanea / La musica colta / La musica sovvenzionata / Un parallelo con la pittura / Cos'è successo alla musica contemporanea? / La musica antica e barocca / Il più grande esperimento tentato dall'uomo |
Altre risorse sulla musica classica |
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La grammatica della musica: 1. Dal suono alla musica / 2. L'alfabeto della musica / 3. La lingua della musica |
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© Musica & Memoria Giugno 2012 |
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