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La discoteca classica

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Una rassegna delle vie che si possono seguire per costruire nel tempo una propria discoteca per la musica classica, che sia poi archiviata su supporto fisico o "liquido" non fa differenza.

 

 

L'organizzazione per compositori

 

 

La classica organizzazione della discoteca classica è per compositori. Che a loro volta possono essere raggruppati per periodo (barocca, classica ottocento, classica novecento, contemporanea, per esempio) o ancora suddivisa per generi (romantica, tardo-romantica, scuole nazionali, per fare un altro esempio).
E' l'approccio più intuitivo e tradizionalmente è parente di un approccio tendente al collezionismo, che punta quindi ad avere col tempo nella discoteca le "opere complete": tutte le sinfonie di Beethoven, tutti i concerti per pianoforte di Mozart e così via. E anche adatto a chi voglia confrontare le diverse interpretazioni delle stesse composizioni.

 

L'organizzazione per interpreti

 

 

Nella musica classica una buona parte del risultato dipende dall'interpretazione, come è noto, e le differenza tra una esecuzione e l'altra di composizioni per piano o altri strumenti solistici, ma anche per orchestra, può essere molto rilevante. Una organizzazione più attuale, più vicina a quella seguita per la musica moderna, può essere quindi basata sugli interpreti, solisti, direttori od orchestre, soprattutto da parte di chi individua in alcuni di essi, contemporanei o del passato, una particolare affinità con la propria idea di musica.

Ogni interprete ha poi le proprie predilezioni e specializzazioni, anche se nel corso della carriera il repertorio si allarga di solito a buona parte dei compositori "classici-classici" e quindi selezionando anche le composizioni scelte si può costruire in questo modo nel tempo una discoteca progressivamente completa anche sul lato dei compositori.

 

L'organizzazione per forma musicale

 

 

Si intende ovviamente la forma delle composizioni tra quelle previste e adottate nella musica classica: composizioni per piccole formazioni (o musica da camera), per strumento solista in forma strutturata (sonata) o libera, concerti per strumento solista ed orchestra, sinfonie, musica lirica. Una suddivisione che sarà sicuramente adottata dagli amanti della lirica, ma che può essere valida anche per tutti gli altri tenendo conto delle caratteristiche diverse che le varie forme musicali prevedono.

Infatti come dice la definizione stessa, la "musica da camera" è studiata per poter essere eseguita (anche) in una abitazione privata, a volume non elevato, al limite come sottofondo per altre attività sociali, almeno sino al periodo barocco. Mentre una sinfonia è pensata per un evento, per un concerto nel quale agli ascoltatori viene richiesta la massima concentrazione.

Sono quindi ascolti molto diversi. Adatti a momenti diversi e a sensazioni diverse che si cercano nella musica, e raggruppare per forma musicale (e all'interno, ovviamente, per compositore o per interprete) può essere un approccio comodo e anche vicino a quello che si segue spesso per la musica moderna (jazz, folk-acustica, rock, r&b ecc.).

 

Le opere complete

 

 

L'appassionato di classica puntava un tempo alla completezza della discoteca. Le stesse case discografiche presentavano cofanetti di LP con tutti i quartetti di Beethoven eseguiti dal Quartetto Italiano (fortunato comunque chi li ha) o tutte le sinfonie del compositore austriaco eseguite da Herbert Von Karajan e così via.

Un approccio che ha raggiunto l'apice nell'era della musica digitale a prezzi calanti con le opere complete di un compositore classico, che contengono proprio tutto quello che ha scritto, non interpretato però dai Berliner Philarmonic o dal Quartetto Italiano ma da svariati interpreti di svariate orchestre professionali del mondo, con registrazioni anch'esse di varia qualità di ripresa. Dopo la prima iniziativa dedicata a Mozart, che nella sua breve vita ha scritto, come sappiamo, più musica all'anno di qualsiasi altro compositore, sono necessari 170 CD (e circa 200 ore di musica, ascoltandone 1 al giorno e riposandosi nei fine settimana ci vuole un anno per ascoltarli tutti).
Poi sono seguiti gli altri principali: Beethoven (85 CD), Bach (157 CD), Brahams (60 CD) e altri sicuramente ne seguiranno. Il tutto a un prezzo che è al momento intorno ad 1 € per CD o anche meno.

Da notare che la evoluzione della tecnologia consentirebbe soluzioni molto più pratiche di questi ingombranti cofanetti. L'intera opera di Mozart in formato compresso FLAC senza perdita, quindi in piena qualità CD, potrebbe essere memorizzata agevolmente su una scheda di memoria SD da 64 GB, quelle usate soprattutto per le macchine fotografiche digitali, che ha ormai un costo al consumo intorno ai 60-70 €. Fa impressione pensare al lavoro di una vita del più grande genio musicale e allo sforzo di centinaia di interpreti che hanno studiato almeno 10 o 15 anni ciascuno per cercare, di renderlo e portarlo a noi, racchiuso in un rettangolo di plastica da un centimetro e mezzo di lato, ma è così.

Un approccio "ho tutto e non se ne parla più" che può anche essere seguito ma che sconta lo svantaggio di non poter scegliere gli interpreti e le esecuzioni migliori e le registrazioni più fedeli. Pensiamo che una scelta ragionata e che punti a quello che più ci piace ascoltare nel vasto mondo della musica classica sia preferibile.
Anche perché pur i maggiori compositori non hanno composto sempre allo stesso livello o tutte opere che ci interessa ascoltare oggi. Ad esempio tutti hanno le 9 sinfonie di Beethoven, ma la 1°, la 2° e la 8° difficilmente finiscono sul piatto o nel CD.

 

Approccio enciclopedico o partire alla scoperta?

 

 

L'approccio enciclopedico è' quello che viene proposto di solito dalle numerose guide all'acquisto, o "per conoscere la classica" che si trovano in rete. Basato sulle composizioni principali, imprescindibili, con l'obiettivi di non avere lacune imperdonabili (tipo non aver mai ascoltato l'"Eroica").

Tenendo conto della facilità garantita dalla rete di colmare al volo qualsiasi lacuna in pochissimo tempo e senza sforzo (neanche economico: YouTube e siti di musica public domain e dal 2013 anche Spotify in Italia) si può seguire un approccio totalmente opposto: andare alla scoperta di generi, compositori o brani in base agli stimoli che la rete, i libri o il caso o la curiosità ci propongono. E seguire poi il filone individuato, che sia il pianoforte solo, le opere di un compositore fuori dalle regole come Scriabin, strumenti solisti meno consueti o qualsiasi altro "filone" che si può individuare per esplorare in modo originale e personale il vasto mondo della musica classica.

 

Gli interpreti

 

 

Nel mondo esistono moltissimi interpreti professionali di musica classica attivi come solisti o in orchestre. Il progressivo processo di globalizzazione e l'apertura al mercato dei paesi dell'Est Europa, dove l'ascolto e l'esecuzione del repertorio classico aveva una base molto larga, ha allargato di molto la platea dei possibili esecutori (e di conseguenza ha consentito anche di abbattere i costi di produzione degli album).

La prima scelta che l'appassionato si trova ad affrontare è quindi tra le esecuzioni di interpreti o orchestre note e quelle di altri esecutori meno noti provenienti dalle varie ex periferie del mondo.

Nella classica inoltre esiste il divismo come per la musica rock e pop, con personaggi noti anche ad un pubblico vasto come il pianista cinese Lang Lang, la soprano russa Anna Netrebko o la pianista francese Hélène Grimaud. Senza contare i grandi interpreti ancora in piena attività come Marta Argerich o anche quelli forzatamente non più in attività, ma che grazie alle registrazioni possiamo ancora ascoltare in pieno.

Sono ampie quindi le possibilità di scelta, anche se i grandi interpreti o quelli semplicemente famosi incidono solo per le major e le major, come vedremo tra poco, continuano a seguire (almeno sino ad ora, autunno 2012) una politica restrittiva rispetto all'audio in alta definizione. E anche ai prezzi bassi.

Chi si avvicina alla classica e quindi non ha ancora sviluppato una attenzione particolare alle differenze interpretative può anche evitare di concentrarsi sulle interpretazioni, che sono sì personali, ma non con differenze così eclatanti da rendere nettamente diversa una esecuzione rispetto ad un'altra per un ascoltatore non esperto. E di cautelarsi invece in base alle recensioni o alla localizzazione delle orchestre rispetto alla professionalità degli esecutori. Le orchestre stabili delle capitali europee o delle principali città del continente sono istituzioni note e che non possono scendere sotto standard elevati e quindi già questa prima verifica è solitamente sufficiente.

 

Le etichette

 

 

Da decenni, dall'epoca d'oro del microsolco, alcune etichette si sono specializzate nella classica. La più nota tra tutte è sicuramente la etichetta tedesca Deutsche Grammophon che ora fa parte del gruppo Universal, la prima delle major al momento, che controlla anche la storica rivale nel settore, la Decca. Anche le altre major hanno una etichetta specializzata, sono rispettivamente la Warner Classics e la Sony Classical. Le indipendenti del settore sono molte, la più attiva al momento e con catalogo più ampio è probabilmente la inglese Hyperion. Altre etichette molto note ai tempi del successo della musica barocca, come Teldec (Telefunken) e Harmonia Mundi hanno chiuso.

I musicisti più noti a livello internazionale sono in maggioranza a contratto con la Deutsche Grammophon, che è certamente ancora e sempre più la dominante del settore (il loro slogan significativamente è "Deutsche Grammophon IS classical music"). Le etichette indipendenti tendono a specializzarsi a livello di artisti su ambiti locali o generi meno frequenti nelle sale da concerto.

 

La musica liquida

 

 

La classica è l'unico settore del mondo musicale dove la musica liquida è una realtà, anche se ancora non la norma.
Per prima cosa la etichetta dominante del settore, la Deutsche Grammophon, o semplicemente DG, dal 2010 mette in vendita la sua produzione anche su Internet attraverso il sito. Sia in modo tradizionale, quindi spedendo il disco per posta, sia in formato liquido in qualità CD (16 bit/44.1KHz). In questo secondo caso solitamente con un delay tra l'uscita del nuovo album e la disponibilità in formato liquido, per tutelare in qualche modo la catena dei negozi ancora esistenti (o resistenti), probabilmente. Si tratta dell'unico caso al momento di una etichetta che fa capo alle major che distribuisce in rete materiale audio in qualità CD, non compresso. Le altre etichette citate della EMI e della Sony lo mettono in vendita in forma limitata (non per tutto il catalogo) solo negli Stati Uniti e in pochi altri paesi, e non in Italia. Un approfondimento sul sito della DG e le funzionalità per la musica liquida si può leggere sul nostro blog.

Diversa e più avanzata è la situazione per le etichette indipendenti. La più in evidenza al momento, la Hyperion, mette a disposizione anche per il download via Internet tutta la produzione in formato CD. E lo stesso avviene per molte altre etichette, come ad esempio la Channel Classics. Inoltre è attivo un portale che distribuisce la produzione di molte etichette indipendenti, eClassical. Infine, buona parte della produzione è disponibile in varie forme anche in alta definizione, come vediamo nella sezione successiva.

 

L'alta definizione e il multicanale

 

 

La classica è anche il settore dove l'alta definizione e il multicanale hanno trovato uno spazio reale. La maggiore attenzione alla qualità del suono degli appassionati ha fatto e fa in questo campo, evidentemente, la differenza.
Le major del settore e la DG in primo luogo sono ancora prudentissime e pubblicano solo una parte molto limitata della produzione anche in HD (e solo la DG), e hanno inoltre abbandonato da tempo anche la produzione di SACD.
Ma le etichette indipendenti sono molto attive, e alcune come la norvegese 2L e la inglese Linn Records, collegata alla nota casa scozzese di hi-fi di alto livello, sono specializzate proprio nell'alta definizione e all'avanguardia nella tecnologia di registrazione e distribuzione.
Molte etichette indipendenti, come la Channel Classics già citata o la BIS pubblicano regolarmente anche su supporto SACD, che nel settore classica è ancora vivo e vegeto, e gran parte della produzione indipendente è disponibile anche in formato HD a 24 bit (e varia frequenza di campionamento, da 48 a 192 KHz) sia attraverso il portale eClassical o il portale iTrax o dal proprio sito. Dal 2012 si è aggiunta anche la già citata e benemerita
Hyperion tra le etichette che mettono in vendita online la musica anche (a scelta) in alta definizione.

Per quanto riguarda il multicanale la produzione in SACD quasi sempre prevede anche questa possibilità e il sito iTrax già citato fornisce una discreta scelta di materiale multicanale in alta definizione.
Approfondimenti e aggiornamenti sulla situazione dell'alta definizione e del digital download si possono leggere sul nostro blog.

 

I negozi

 

 

I negozi di dischi, CD o vinili che siano, sono notoriamente in difficoltà nel nuovo scenario che vede affermarsi la musica liquida o addirittura lo streaming, oltre all'e-commerce a prezzi molto competitivi guidato da Amazon. La classica è un tipico settore di nicchia, con clienti conservatori e attenti particolarmente alla qualità e quindi anche per il versante negozi fa eccezione, nel senso che i negozi specializzati resistono e continuano a fornire un utile servizio grazie alla possibilità di avere a colpo d'occhio una vasta scelta e poter azzerare tempi e relativa complessità di fruizione.
Sono quindi una valida alternativa (o continuano ad essere la prima scelta per chi è abituato a questo canale) soprattutto se forniscono un servizio di "consulenza" e indirizzo, non solo di distribuzione. L'aspetto critico è costituito dai prezzi, soprattutto in Italia che, per le politiche commerciali seguite dalle case discografiche, sono più alti in negozio che per la distribuzione via posta da Amazon o altri negozi on-line, persino per spedizioni da paesi esteri.

 

Indice

 

 

L'organizzazione per compositori / L'organizzazione per interpreti / L'organizzazione per forma musicale / Le opere complete / Approccio enciclopedico o partire alla scoperta? / Gli interpreti / Le etichette / La musica liquida / L'alta definizione e il multicanale / I negozi

 

Altre risorse sulla musica classica

 

 

La grammatica della musica: 1. Dal suono alla musica / 2. L'alfabeto della musica / 3. La lingua della musica
I compositori della musica barocca e della musica classica.

Nota: commenti, proposte alternative? Scriveteci.

 

© Musica & Memoria Settembre 2012 / Revisione: Marzo 2013

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