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La discoteca classica |
Una rassegna delle vie che si possono seguire per costruire nel tempo una propria discoteca per la musica classica, che sia poi archiviata su supporto fisico o "liquido" non fa differenza. |
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L'organizzazione per compositori |
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La classica organizzazione della
discoteca classica è per compositori. Che a loro volta possono
essere raggruppati per periodo (barocca, classica ottocento,
classica novecento, contemporanea, per esempio) o ancora suddivisa
per generi (romantica, tardo-romantica, scuole nazionali, per fare
un altro esempio). |
L'organizzazione per interpreti |
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Nella musica classica una buona parte del risultato dipende dall'interpretazione, come è noto, e le differenza tra una esecuzione e l'altra di composizioni per piano o altri strumenti solistici, ma anche per orchestra, può essere molto rilevante. Una organizzazione più attuale, più vicina a quella seguita per la musica moderna, può essere quindi basata sugli interpreti, solisti, direttori od orchestre, soprattutto da parte di chi individua in alcuni di essi, contemporanei o del passato, una particolare affinità con la propria idea di musica. Ogni interprete ha poi le proprie predilezioni e specializzazioni, anche se nel corso della carriera il repertorio si allarga di solito a buona parte dei compositori "classici-classici" e quindi selezionando anche le composizioni scelte si può costruire in questo modo nel tempo una discoteca progressivamente completa anche sul lato dei compositori. |
L'organizzazione per forma musicale |
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Si intende ovviamente la forma delle composizioni tra quelle previste e adottate nella musica classica: composizioni per piccole formazioni (o musica da camera), per strumento solista in forma strutturata (sonata) o libera, concerti per strumento solista ed orchestra, sinfonie, musica lirica. Una suddivisione che sarà sicuramente adottata dagli amanti della lirica, ma che può essere valida anche per tutti gli altri tenendo conto delle caratteristiche diverse che le varie forme musicali prevedono. Infatti come dice la definizione stessa, la "musica da camera" è studiata per poter essere eseguita (anche) in una abitazione privata, a volume non elevato, al limite come sottofondo per altre attività sociali, almeno sino al periodo barocco. Mentre una sinfonia è pensata per un evento, per un concerto nel quale agli ascoltatori viene richiesta la massima concentrazione. Sono quindi ascolti molto diversi. Adatti a momenti diversi e a sensazioni diverse che si cercano nella musica, e raggruppare per forma musicale (e all'interno, ovviamente, per compositore o per interprete) può essere un approccio comodo e anche vicino a quello che si segue spesso per la musica moderna (jazz, folk-acustica, rock, r&b ecc.). |
Le opere complete |
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L'appassionato di classica puntava un tempo alla completezza della discoteca. Le stesse case discografiche presentavano cofanetti di LP con tutti i quartetti di Beethoven eseguiti dal Quartetto Italiano (fortunato comunque chi li ha) o tutte le sinfonie del compositore austriaco eseguite da Herbert Von Karajan e così via.
Un approccio che ha raggiunto l'apice
nell'era della musica digitale a prezzi calanti con le opere complete di
un compositore classico, che contengono proprio tutto quello che ha
scritto, non interpretato però dai Berliner Philarmonic o dal Quartetto
Italiano ma da svariati interpreti di svariate orchestre professionali
del mondo, con registrazioni anch'esse di varia qualità di ripresa. Dopo
la prima iniziativa dedicata a Mozart, che nella sua breve vita ha
scritto, come sappiamo, più musica all'anno di qualsiasi altro
compositore, sono necessari 170 CD (e circa 200 ore di musica,
ascoltandone 1 al giorno e riposandosi nei fine settimana ci vuole un
anno per ascoltarli tutti). Da notare che la evoluzione della tecnologia consentirebbe soluzioni molto più pratiche di questi ingombranti cofanetti. L'intera opera di Mozart in formato compresso FLAC senza perdita, quindi in piena qualità CD, potrebbe essere memorizzata agevolmente su una scheda di memoria SD da 64 GB, quelle usate soprattutto per le macchine fotografiche digitali, che ha ormai un costo al consumo intorno ai 60-70 €. Fa impressione pensare al lavoro di una vita del più grande genio musicale e allo sforzo di centinaia di interpreti che hanno studiato almeno 10 o 15 anni ciascuno per cercare, di renderlo e portarlo a noi, racchiuso in un rettangolo di plastica da un centimetro e mezzo di lato, ma è così. Un approccio
"ho tutto e non se ne parla più" che può anche essere seguito ma che
sconta lo svantaggio di non poter scegliere gli interpreti e le
esecuzioni migliori e le registrazioni più fedeli. Pensiamo che una
scelta ragionata e che punti a quello che più ci piace ascoltare nel
vasto mondo della musica classica sia preferibile. |
Approccio enciclopedico o partire alla scoperta? |
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L'approccio enciclopedico è' quello che viene proposto di solito dalle numerose guide all'acquisto, o "per conoscere la classica" che si trovano in rete. Basato sulle composizioni principali, imprescindibili, con l'obiettivi di non avere lacune imperdonabili (tipo non aver mai ascoltato l'"Eroica"). Tenendo conto della facilità garantita dalla rete di colmare al volo qualsiasi lacuna in pochissimo tempo e senza sforzo (neanche economico: YouTube e siti di musica public domain e dal 2013 anche Spotify in Italia) si può seguire un approccio totalmente opposto: andare alla scoperta di generi, compositori o brani in base agli stimoli che la rete, i libri o il caso o la curiosità ci propongono. E seguire poi il filone individuato, che sia il pianoforte solo, le opere di un compositore fuori dalle regole come Scriabin, strumenti solisti meno consueti o qualsiasi altro "filone" che si può individuare per esplorare in modo originale e personale il vasto mondo della musica classica. |
Gli interpreti |
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Nel mondo esistono moltissimi interpreti professionali di musica classica attivi come solisti o in orchestre. Il progressivo processo di globalizzazione e l'apertura al mercato dei paesi dell'Est Europa, dove l'ascolto e l'esecuzione del repertorio classico aveva una base molto larga, ha allargato di molto la platea dei possibili esecutori (e di conseguenza ha consentito anche di abbattere i costi di produzione degli album). La prima scelta che l'appassionato si trova ad affrontare è quindi tra le esecuzioni di interpreti o orchestre note e quelle di altri esecutori meno noti provenienti dalle varie ex periferie del mondo. Nella classica inoltre esiste il divismo come per la musica rock e pop, con personaggi noti anche ad un pubblico vasto come il pianista cinese Lang Lang, la soprano russa Anna Netrebko o la pianista francese Hélène Grimaud. Senza contare i grandi interpreti ancora in piena attività come Marta Argerich o anche quelli forzatamente non più in attività, ma che grazie alle registrazioni possiamo ancora ascoltare in pieno. Sono ampie quindi le possibilità di scelta, anche se i grandi interpreti o quelli semplicemente famosi incidono solo per le major e le major, come vedremo tra poco, continuano a seguire (almeno sino ad ora, autunno 2012) una politica restrittiva rispetto all'audio in alta definizione. E anche ai prezzi bassi. Chi si avvicina alla classica e quindi non ha ancora sviluppato una attenzione particolare alle differenze interpretative può anche evitare di concentrarsi sulle interpretazioni, che sono sì personali, ma non con differenze così eclatanti da rendere nettamente diversa una esecuzione rispetto ad un'altra per un ascoltatore non esperto. E di cautelarsi invece in base alle recensioni o alla localizzazione delle orchestre rispetto alla professionalità degli esecutori. Le orchestre stabili delle capitali europee o delle principali città del continente sono istituzioni note e che non possono scendere sotto standard elevati e quindi già questa prima verifica è solitamente sufficiente. |
Le etichette |
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Da decenni, dall'epoca d'oro del microsolco, alcune etichette si sono specializzate nella classica. La più nota tra tutte è sicuramente la etichetta tedesca Deutsche Grammophon che ora fa parte del gruppo Universal, la prima delle major al momento, che controlla anche la storica rivale nel settore, la Decca. Anche le altre major hanno una etichetta specializzata, sono rispettivamente la Warner Classics e la Sony Classical. Le indipendenti del settore sono molte, la più attiva al momento e con catalogo più ampio è probabilmente la inglese Hyperion. Altre etichette molto note ai tempi del successo della musica barocca, come Teldec (Telefunken) e Harmonia Mundi hanno chiuso. I musicisti più noti a livello internazionale sono in maggioranza a contratto con la Deutsche Grammophon, che è certamente ancora e sempre più la dominante del settore (il loro slogan significativamente è "Deutsche Grammophon IS classical music"). Le etichette indipendenti tendono a specializzarsi a livello di artisti su ambiti locali o generi meno frequenti nelle sale da concerto. |
La musica liquida |
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La classica è l'unico
settore del mondo musicale dove la musica liquida è una realtà, anche se ancora non la norma. Diversa e più avanzata è la situazione per le etichette indipendenti. La più in evidenza al momento, la Hyperion, mette a disposizione anche per il download via Internet tutta la produzione in formato CD. E lo stesso avviene per molte altre etichette, come ad esempio la Channel Classics. Inoltre è attivo un portale che distribuisce la produzione di molte etichette indipendenti, eClassical. Infine, buona parte della produzione è disponibile in varie forme anche in alta definizione, come vediamo nella sezione successiva. |
L'alta definizione e il multicanale |
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La classica è anche il settore dove l'alta
definizione e il multicanale hanno trovato uno spazio reale. La maggiore
attenzione alla qualità del suono degli appassionati ha fatto e fa in
questo campo, evidentemente, la differenza.
Per quanto riguarda il multicanale la
produzione in SACD quasi sempre prevede anche questa possibilità e il
sito iTrax già citato fornisce una discreta scelta di materiale
multicanale in alta definizione. |
I negozi |
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I negozi di dischi, CD o vinili che siano,
sono notoriamente in difficoltà nel nuovo scenario che vede affermarsi
la musica liquida o addirittura lo streaming, oltre all'e-commerce a
prezzi molto competitivi guidato da Amazon. La classica è un tipico
settore di nicchia, con clienti conservatori e attenti particolarmente
alla qualità e quindi anche per il versante negozi fa eccezione, nel
senso che i negozi specializzati resistono e continuano a fornire un
utile servizio grazie alla possibilità di avere a colpo d'occhio una
vasta scelta e poter azzerare tempi e relativa complessità di fruizione. |
Indice |
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L'organizzazione per compositori / L'organizzazione per interpreti / L'organizzazione per forma musicale / Le opere complete / Approccio enciclopedico o partire alla scoperta? / Gli interpreti / Le etichette / La musica liquida / L'alta definizione e il multicanale / I negozi |
Altre risorse sulla musica classica |
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La grammatica della musica: 1.
Dal suono alla musica /
2. L'alfabeto della musica
/ 3. La lingua della musica
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Nota: commenti, proposte alternative? Scriveteci. |
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© Musica & Memoria Settembre 2012 / Revisione: Marzo 2013 |
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