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FAQ - La televisione digitale terrestre (DTT) |
Ad integrazione della sezione del sito che si occupa diffusamente del nuovo standard per le immagini, la DTT o televisione digitale terrestre, pubblichiamo su Musica & Memoria una sintesi in forma di FAQ (Frequently Asked Questions). |
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Vedi anche: |
La televisione digitale terrestre (DTT): lo standard, il mercato, la legge, l'offerta / I nuovi standard / Musica e tecnologia / Musica e mercato / La radio / FAQ: Stereofonia e Hi_Fi / FAQ vinile / FAQ Musica liquida / L'alta definizione |
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FAQ |
Febbraio_2012 |
La migrazione dall'analogico al digitale
Qual
è la differenza tra televisione analogica tradizionale e televisione digitale
terrestre (DTT)?
Il sistema di memorizzazione del segnale e di conseguenza il sistema di
trasmissione. Nella DTT è a tecnologia digitale, come nei DVD.
Quali
vantaggi comporta la nuova tecnologia?
A pari qualità delle immagini occupa "meno spazio". Questo è
importante per ottimizzare l'utilizzo delle frequenze di trasmissione, che sono
limitate dai molti altri usi che si fa dell'etere (radio, militari, reti di
computer). Nello spazio necessario per trasmettere un programma in analogico
possono essere trasmessi sino ad 8 programmi digitali.
Quali
vantaggi ci sono invece per gli utenti?
L'offerta di canali e programmi può aumentare di molte volte. Non esiste
però un automatismo, nel senso che la possibilità di aumentare l'offerta è
una opportunità per il mercato che può essere colta dagli investitori o meno.
Cosa
bisogna fare per vedere la DTT?
Se il televisore non è già predisposto, è necessario un componente in grado di convertire il segnale digitale nello
standard analogico usato dai monitor televisivi. Il componente è chiamato
decoder o set-top-box (STB) e si connette da un lato all'antenna e dall'altro al
televisore come se fosse un lettore DVD (o un decoder da satellite). In
alternativa sono utilizzabili televisori già predisposti (iDTV), dotati cioè di
un decoder interno DTT, incluso obbligatoriamente dal 2008 (vedi).
Sono anche disponibili decoder per PC, da collegare alla porta USB.
L'antenna
deve essere modificata o adattata?
Dipende dall'orientamento dell'antenna rispetto alle antenne
trasmittenti della DTT. Nella gran parte delle città italiane le trasmittenti
sono posizionate nelle stesse locazioni di quelle per l'analogico e quindi non
occorre alcuno spostamento o adattamento. In zone rurali o a minore copertura
può essere necessario uno spostamento o un adattamento. Questo può essere un
problema nel caso di condomini.
E'
possibile continuare a vedere le trasmissioni analogiche?
Solo con televisori che hanno ancora un sintonizzatore analogico, quindi
anteriori al 2008-2009. E ovviamente in zone dove le trasmissioni analogiche
sono ancora presenti. Basta selezionare l'ingresso TV sull'antenna o spegnere il decoder, a
patto che le trasmittenti digitali e analogiche siano nella stessa posizione.
Negli altri casi sarebbe necessaria una doppia antenna.
Ho
più televisori in casa, cosa devo fare per vedere la DTT in più d'uno o in
tutti?
Se non sono già predisposti per la DTT, teoricamente si potrebbe distribuire il segnale dal decoder su più
televisori con un apposito adattatore, ma vedrebbero tutti lo stesso programma.
Più semplicemente si può dotare di decoder ciascuno di essi.
Il
decoder costa molto? Sono previsti contributi per l'acquisto?
Contributi statali sono stati previsti per il periodo di avvio. Possono essere
riattivati nelle varie regioni in base al piano di diffusione. Nel
frattempo comunque il costo dei decoder è sceso a livelli minimi. Volendo
potrebbero essere venduti a 20-30 € (in UK i modelli entry level MHP sono a 29 GBP,
in Italia partono dai 30€, per modelli non MHP (vedi). Per la Sardegna, regione
nella quale è stato anticipato il passaggio a DTT (completato a marzo 2009)
sono stati erogati contributi per l'acquisto dei decoder anche nel 2007-2008.
Esistono
alternative al decoder?
Si, i televisori di nuova produzione con decoder integrato (iDTV).
Dal 2008 tutti i nuovi televisori in vendita
in Italia devono essere predisposti all'origine per la DTT. I modelli standard
non sono predisposti MHP, ovvero non supportano l'utilizzo di smart-card per programmi premium, a
pagamento (vedi
dopo). Per questa funzione è necessario quindi, con un iDTV normale, un decoder
separato.
Cosa si deve
fare per vedere programmi a pagamento su un iDTV?
Nei modelli di televisore in commercio dal 2008 i produttori hanno cominciato ad
inserire uno slot, chiamato CAM (Common Access Module) nel quale può essere
inserita una scheda che a sua volta può ospitare la smart card per decodificare
i programmi pay-per-view. Chi ha questa esigenza deve quindi controllare se
questa caratteristica è presente o meno sul modello prescelto.
E'
preferibile il decoder o la iDTV?
Il televisore iDTV con integrato il ricevitore DTT e lo slot CAM è ovviamente la
soluzione più comoda e compatta. I decoder hanno però progressivamente inserito
sempre nuove funzioni, incluso HD per visione in differita e la possibilità di
gestire anche altri ingressi digitali, e quindi la scelta può dipendere anche
dalle esigenze in termini di funzionalità.
Cos'è lo standard MHP?
Per la TV a pagamento, che non viaggia in chiaro ma codificata (crittografata) è
necessario un sistema di decodifica. Il sistema in uso in Italia è basato su una
smart-card, delle dimensioni di una carta di credito, che utilizza un sistema di
protezione standard chiamato appunto MHP (Multimedia Home Platform). Il
televisore (se iDTV) o il decoder devono essere ovviamente predisposti per
l'inserimento di questa card (in una fessura apposita).
Quando
è pianificato lo switch over nella mia regione?
Il piano di diffusione è definito e comunicato di anno in anno
dal Ministero competente (attualmente, quello dello Sviluppo economico). In ogni caso saranno inviate
informazioni e indicazioni agli utenti molti mesi prima della migrazione (o switch over), e l'impegno consisterà nella grande maggioranza dei casi nel solo
acquisto e installazione del decoder. Il sito di riferimento principale è
l'associazione DGTVi.
La
installazione del decoder è complicata?
Dove l'orientamento dell'antenna non deve essere cambiato (la maggioranza
dei casi) è molto semplice e consiste in una procedura guidata del tutto simile
a quella da effettuare per attivare un nuovo apparecchio TV. Chi è in grado di
svolgere queste operazioni può installare senza problemi un decoder DTT. Dove
è necessario agire sull'antenna ci si deve invece rivolgere ad un tecnico.
E
se l'antenna è condominiale?
Se non è necessario modificare l'orientamento (quindi se il decoder
funziona al primo colpo sintonizzando i programmi digitali) non occorre fare
nulla. Negli altri casi (rari, ma possono verificarsi) sarà necessario un
accordo a livello di condominio. E' improbabile che possa essere trovato se non
in presenza di uno switch over ufficiale e confermato.
Dopo
lo switch off verranno a mancare alcune trasmissioni?
Le TV nazionali sono tutte già da tempo sul DTT. Alcune TV locali, se non
stipulano accordi con reti di distribuzione digitale, potrebbero essere costrette
a cessare le
trasmissioni (per mancanza di risorse economiche sufficienti a finanziare il
cambio tecnologico) o continuare a trasmettere in analogico. Quest'ultima eventualità
è però esclusa dalla legge attuale.
La qualità della DTT
Le
trasmissioni sono di qualità più elevata?
Le trasmissioni standard (SDTV) sono equivalenti. La tecnologia digitale
terrestre è però più robusta, il che significa che si possono raggiungere i
risultati ottimali con minore impegno (messa a punto perfetta dell'antenna e
dell'amplificatore d'antenna, rete di distribuzione del segnale ecc.) e che
possono essere costanti per canali diversi.
Sono
possibili anche trasmissioni di qualità più elevata?
Si. Le trasmissioni in alta definizione (HDTV) sono supportate dallo
standard digitale terrestre, a differenza che con la tecnologia analogica.
Sono
attualmente offerte trasmissioni HDTV?
La situazione è ovviamente in continua evoluzione. Nel 2008 sono iniziate alcune
trasmissioni sperimentali Rai collegate agli europei di calcio. A metà 2009 è
stata avviata la commercializzazione di una offerta completa (calcio e cinema)
da parte di Sky su piattaforma satellitare (S-DVB).
Offerta in aumento progressivo negli anni successivi.
Con
la HDTV si ha effettivamente una qualità superiore?
Sicuramente sì, è percepibile però in modo netto sopra una certa
dimensione dello schermo: fino a 29-32 pollici con televisori di alta qualità
lo standard attuale (625 linee) è ancora sufficiente, sopra a queste dimensioni
si apprezza la superiorità della HDTV (che utilizza 1080 linee). (Per
approfondimenti vedi: L'alta definizione)
Programmi in chiaro e "premium"
Cosa
sono e quali sono i programmi "in chiaro" sulla DTT?
Sono i programmi trasmessi senza codifica, quindi non a pagamento diretto.
Al momento sono in gran parte gli stessi ricevibili sull'analogico (3 reti RAI, 3 Mediaset,
2 Telecom Italia) più altri derivati dalla TV satellitare (RAI News 24,
SAT2000, Tv Sole 24 Ore, ecc.). Dal 2007 i due gruppi televisivi dominanti hanno
introdotto reti aggiuntive alle tre nazionali in chiaro, visibile
solo sulla DTT. Le prime sono state Iris per Mediaset e Rai4 per la RAI.
Cosa
sono i programmi "premium"?
Sono i programmi a pagamento e senza pubblicità. Il premio di solito si
vince senza pagarlo, ma il termine è usato nel settore dei media per indicare i
contenuti "pregiati" per i quali appunto il cliente è disposto a
pagare. I contenuti sono pregiati o perché non disponibili in chiaro per un
accordo tra i gestori (eventi sportivi, film in prima visione) o perché privi
di pubblicità.
I
programmi in chiaro sono gratis?
No. Sono pagati dagli inserzionisti pubblicitari. A loro volta
gli inserzionisti li fanno pagare ai clienti dei prodotti pubblicizzati, nella
cui composizione del prezzo è compresa una quota per la promozione
pubblicitaria (e la quota per la pubblicità televisiva è prevalente). I clienti dei
prodotti pubblicizzati coincidono in gran parte con gli utenti della TV, che
quindi pagano in modo indiretto i programmi a cui assistono.
I
programmi a pagamento o "premium" sono possibili solo sulla DTT e sul
satellite per vincoli tecnologici?
No. Infatti a suo tempo esisteva la Tv a pagamento Tele+ che trasmetteva in
analogico. Si tratta solo di una scelta commerciale dei gestori, imposta anche
da vincoli di legge.
In
cosa consiste l'offerta premium sulla DTT e come si acquista?
All'inizio soprattutto partite di calcio di serie A e B (Mediaset Premium e
Telecom Italia La7) e film e fiction "cult" (Mediaset Premium).
Per l'acquisto entrambi i gestori prevedevano carte ricaricabili, e Mediaset dal
2007 anche l'abbonamento. Le carte
sono acquistabili senza particolari formalità ma solo in selezionati punti
vendita (vedere il sito dei gestori) e poi ricaricabili nella rete più estesa
dei tabaccai. L'abbonamento prevede l'acquisto di una card da attivare e
pagare con varie modalità (vedere il sito del gestore Mediaset Premium).
Non
sono disponibili altre forme di pagamento tipo quelle in uso nel satellitare?
E' prevista una forma semplificata di abbonamento, che non comprende
però la fornitura
del decoder in comodato d'uso. Si tratta unicamente di una scelta commerciale
dei gestori e non di un limite tecnologico. Infatti in UK e in altri paesi i
programmi a pagamento sono venduti con la formula dell'abbonamento e la
fornitura e installazione del decoder (tipo Sky).
Perché
la RAI non fornisce programmi a pagamento e Sky non opera nella DTT?
Si tratta unicamente di una conseguenza dei vincoli della legislazione italiana vigente e non di
scelte commerciali delle due società.
L'offerta
di eventi sportivi in cosa consiste?
Essenzialmente in partite di calcio di serie A e B e europee. In gran parte non
sono in esclusiva, nel senso che sono disponibili (sempre a pagamento) anche per
i clienti Sky.
Esiste
un vantaggio ad acquistare contenuti sulla DTT?
Il vantaggio della DTT è che non è richiesto il montaggio di
una parabola e che è economicamente meno impegnativa. Per Sky è necessario un
impegno minimo dell'ordine di 20-30 € al mese per 6 mesi (più l'acquisto dei
singoli eventi) mentre una carta ricaricabile DTT ha un costo minimo di 25 € che
comprende circa 4-5 eventi, mentre l'abbonamento DTT parte intorno ai 10 € al mese. Inoltre per l'abbonamento
Sky sono necessarie le usuali
formalità (documento di identificazione, conto bancario, residenza, ecc.) che
invece non sono necessarie per le carte prepagate. Anche gli abbonamenti sulla DTT sono semplificati e il pagamento è possibile anche a chi non ha carte di
credito o conto in banca. Per contro, l'offerta di contenuti è minore sulla DTT.
Come
funziona la carta prepagata ricaricabile?
Nei decoder predisposti (MHP) sono presenti una o due fessure tipo bancomat
in cui inserire la carta, per il
resto è sufficiente seguire le istruzioni sul video.
E'
necessario un decoder interattivo e una connessione telefonica per acquistare
programmi a pagamento?
No, la connessione telefonica non è necessaria.
I film sul digitale terrestre
In
cosa consiste l'offerta di film?
Al momento è proposta solo da Mediaset ed è piuttosto ridotta.
Consisteva all'inizio in 2-4 film al giorno, in rotazione nella settimana,
trasmessi ad orari fissi dalle 20 all'1 di notte ca. Negli anni seguenti non è
cresciuta di molto l'offerta. Non sono prime TV ma
solitamente neanche film già passati in chiaro sulle reti nazionali. Sono
comunque sempre film disponibili sul circuito video noleggio. Il vantaggio per i
clienti consiste quindi nella comodità rispetto al circuito video
noleggio (prelievo e riconsegna del supporto fisico) peraltro in forte riduzione
come copertura dalla seconda metà degli anni 2000 e soprattutto nella assenza di
pubblicità rispetto alle trasmissioni in chiaro. L'offerta è comunque variabile
nel tempo e consigliamo di consultare periodicamente il sito dei gestori.
Perché
l'offerta di film in Mediaset Premium è così ridotta?
Bisognerebbe chiederlo a loro. Si dice che non vogliano fare concorrenza ai
film in chiaro, potente veicolo pubblicitario per le tre reti Mediaset. La scarsa sensibilità del pubblico alle
interruzioni pubblicitarie rende però non totalmente convincente questa
ipotesi.
Perché
e da quando i film in chiaro sono interrotti dalla pubblicità?
Da quando esistono le TV commerciali, sul modello USA. I film in TV attirano
pubblico (audience) che viene "venduto"
agli inserzionisti generando profitto per il gestore televisivo. Quando in
Italia esisteva solo la TV pubblica, statale, i film venivano trasmessi, senza
pubblicità, solo in
determinati giorni, (il lunedì e più tardi il martedì) per non sottrarre
pubblico alle sale. Erano giorni in cui le sale erano più vuote per le
abitudini del tempo, ad esempio il lunedì era il giorno dei commenti al bar
sulle partite di calcio del giorno prima.
Con l'affermazione delle TV commerciali e la loro istituzionalizzazione (legge
Mammì) anche la TV di stato, la RAI, ha iniziato la pratica della interruzione
dei film (pur essendo finanziata dallo stato e dagli utenti attraverso il
canone).
Qualcuno
ha mai protestato per le interruzioni pubblicitarie nei film?
I film dovrebbero essere opere d'arte, come il teatro o la musica. Mentre
nessuno si sogna di interrompere una canzone o un concerto con una pubblicità
(al massimo viene detto per radio il titolo in sovrapposizione) per i film
questo è considerato normale.
Nel 1995 è stato proposto addirittura un referendum per vietare le interruzioni
pubblicitarie in TV. La maggioranza degli italiani che votò (raggiungendo il
quorum) si espresse però per mantenere le interruzioni, preferendo film
interrotti ma in gran quantità ed apparentemente gratuiti ad una televisione con
meno film e/o a pagamento.
Da questa maggioranza (netta anche se non amplissima) si è sempre dedotto che
gli utenti televisivi siano poco sensibili al vantaggio di vedere i film senza
interruzioni ed effettivamente i film in chiaro con interruzioni raccolgono
ancora audience molto alte. Da qui probabilmente lo scarso interesse di Mediaset
per i film sulla DTT.
E'
possibile eliminare la pubblicità dai film trasmessi in chiaro?
Si, ma è un procedimento lungo e impegnativo. Occorre registrare in formato
compresso il film con un PC dotato di scheda DTT e poi intervenire in editing
sul film registrato tagliando le pubblicità con un software di editing video (Pinnacle
e simili, solitamente inclusi con le videocamere digitali). Problemi: a) le
interruzioni devono essere individuate a vista poiché non sono standardizzate né
come posizionamento né come durata; b) un film anche compresso (in formato
MPEG-4 o DiVX) è comunque di rilevanti dimensioni e richiede un PC di elevate
prestazioni per operazioni con tempi ragionevoli. Per la visione occorrerà poi
collegare il PC al monitor TV o trasferire il film su una memoria o un DVD
compatibile con il lettore disponibile.
E'
legale togliere la pubblicità da un film registrato dalla TV?
Certamente, basta non farne un DVD e rivenderlo a terzi.
Ma
c'è veramente qualcuno che toglie la pubblicità dai film in questo modo?
Ben pochi o forse nessuno. Di solito si usa il sistema di registrare il film
e poi utilizzare l'avanti veloce sulla pubblicità. Un tempo le interruzioni
pubblicitarie erano di durata predefinita (3 spot da 30" l'uno) e quindi si
poteva, con un po' di abilità, saltare anche le immagini. Ora invece vengono
aggiunti in modo casuale spot su programmi e iniziative dell'emittente in testa
o in coda agli spot commerciali, rendendo la durata variabile e indeterminata
(forse a bella posta per impedire questo sistema). Occorre quindi guardare anche
le immagini (anche se senza audio) per individuare la fine della interruzione.
In questo modo si fa una specie di ripasso degli spot commerciali (sicuramente
già conosciuti) che ne mantiene totalmente l'efficacia, con grande
soddisfazione degli inserzionisti.
L'interattività della televisione digitale terrestre
La
televisione digitale terrestre è interattiva?
No, la trasmissione è broadcast come nella TV analogica
(dall'antenna trasmittente a più antenne riceventi). Sono i decoder che possono
essere interattivi, per mezzo di un canale di ritorno connesso via linea
telefonica.
Cosa
occorre per installare un decoder interattivo?
Una linea telefonica (una prolunga) sino al decoder. Normalmente
la connessione avviene via modem, quindi durante l'utilizzo interattivo il
telefono di casa sarà occupato. Alcuni decoder di fascia alta supportano la connessione
ADSL (che deve essere già disponibile nell'abitazione), il che consente di non
impegnare come occupata la linea telefonica. Da notare che nelle case senza
telefono (p.es. seconde case dove in generale si ricorre ai telefonini)
l'interattività non è possibile.
L'unica
interattività della DTT è attraverso la linea telefonica?
No, esiste anche una interattività simulata, che consente la
selezione di contenuti o di informazioni mediante telecomando. E' possibile
così accedere al palinsesto dei programmi della serata o della settimana, a
informazioni specifiche sul programma che si sta vedendo o altro. Il sistema è
lo stesso del televideo già usato sulla TV analogica attuale (Televideo). Le informazioni
sono tutte irradiate dall'antenna, e vengono semplicemente selezionate di volta
in volta quelle di interesse.
Cosa
consente l'interattività? E' utile? E' indispensabile?
Sicuramente non è indispensabile e il decoder può funzionare
perfettamente anche senza il canale di ritorno interattivo, anche per i
programmi a pagamento.
I servizi interattivi offerti possono essere suddivisi in 4 categorie: a)
entertainment (televoto, sondaggi, quiz e simili); b) T-government (certificati,
adempimenti e simili); c) T-banking (servizi bancari, accesso al conto e
operazioni connesse) d) T-commerce (acquisti di beni e servizi on-line, inclusi
servizi assicurativi).
Sono tutti servizi già disponibili via SMS (entertainment) o via Internet
oppure in molti casi, tramite call-center.
Ma
allora questi servizi interattivi sulla DTT sono utili a qualcuno?
I servizi utili al momento sono offerti soltanto da poche
amministrazioni o banche. La complessità di utilizzo è del tutto analoga ai
servizi su Internet, se non superiore (manca una tastiera), l'unico vantaggio
può essere rappresentato dall'accesso immediato, senza attendere il tempo di
accensione del PC. Un ulteriore vantaggio potrebbe essere la disponibilità di
questi servizi per utenti che non hanno Internet e magari neanche il PC.
Appare però quanto mai improbabile che un utente senza PC e senza Internet si
imbarchi in una complessa operazione interattiva, che comporta anche quasi
sempre una pericolosa e ansiogena transazione economica (con carta di credito o
ricaricabile). I servizi interattivi sulla DTT appaiono quindi di utilità
ridotta e al massimo validi come alternativa agli altri già disponibili.
Nel caso degli accessi interattivi per
entertainment vincerà il mezzo più comodo o semplice, che al momento sembra
essere il telefonino con SMS.
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