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Enciclopedie / Monografie / Traduzioni / Anni '60 / Riviste / Bibliografia Beat / "Beati voi!" / Beati voi! Vol.2 / Link / Mappa del sito
Nell'era di internet perdono un poco di efficacia le tradizionali enciclopedie della musica rock, perché è piuttosto facile trovare in rete informazioni altrettanto esaustive e sempre aggiornate, soprattutto sul mondo della musica anglosassone, ma anche latino/brasiliana. In questo senso la fonte più aggiornata al momento è sicuramente www.allmusic.com, che propone profili, discografia, iconografia di un grandissimo numero di autori, profili per genere musicale e anche mappe tematiche e percorsi tra generi. L'unico limite è forse la soggettività dei giudizi espressi nei profili, data la origine in parte volontaria dei contributi. Da segnalare la recente trasformazione da sito no-profit a sito commerciale (con pubblicità), con qualche vantaggio (la possibilità di ascoltare un estratto di gran parte dei brani in very lo-fi) e qualche svantaggio (oltre a banner e pop-up, una lentezza notevole negli accessi). Una buona enciclopedia, molto completa, è comunque "Enciclopedia della musica Rock" di Federico Guglielmi (peraltro curatore della eccellente sezione musica della rivista Audio Review) e Cesare Rizzi, coordinamento di Riccardo Bertoncelli (Giunti 2000). Diverso è il discorso per la musica italiana, dove non esiste al momento qualcosa di paragonabile a Allmusic (a parte, in misura limitata, musicaitaliana.it), possiamo segnalare:
Per quanto riguarda dizionari e enciclopedie per genere si possono citare le classiche opere dedicate al jazz di Roncaglia (Einaudi) e Polillo (Mondadori), a mio parere un po' invecchiate entrambe, troppo militante e pro free jazz la prima, troppo sbilanciata sul jazz classico anni '30 e '40 la seconda, pur rimanendo Arrigo Polillo uno dei più grandi critici di jazz (ma con le sue idiosincrasie, per esempio nei riguardi di John Coltrane). Molto più utili a mio avviso sono le monografie specializzate per autori, quelle che conosco e consiglio, anche perché reperibili con non grande difficoltà, sono:
Tra i libri citati è da notare che Ian Carr è un noto trombettista (fondatore del gruppo rock-jazz britannico dei Nucleus) e Davis è stato sicuramente il suo ispiratore. Analogo discorso vale per il grande pianista italiano Enrico Pieranunzi, uno dei più credibili continuatori dell'opera e dello stile del fondamentale pianista Bill Evans, così come Giammarco è uno dei migliori sassofonisti italiani (ovviamente specializzato nel sax tenore, ed ha in Sonny Rollins, massimo virtuoso del sax, il suo modello musicale, e anche Giorgio Gaslini, è un noto pianista della scuola “jazz classica” italiana. Oltre alle monografie esistono anche le biografie o le auto-biografie, ovviamente più interessanti per scoprire i grandi artisti come persone, molto note sono le autobiografie, entrambe recentemente ripubblicate:
Per il pop – rock esistono moltissime biografie e monografie (una grande quantità, ad esempio, sui Beatles), seguono alcune segnalazioni:
Nel tempo sono state pubblicate le traduzioni in italiano dei songbook di molti importanti autori anglosassoni, da Bob Dylan ai Beatles, con esiti non sempre ottimali. Esiste anche una recente collana degli Editori Riuniti che punta a dare il significato dei testi, con note e commenti, piuttosto che la classica traduzione integrale con testo a fronte (i testi quindi non sono tradotti integralmente). Segnalo alcuni titoli, ma la collana è più ampia e si sta estendendo ad altri artisti:
Tra i libri di traduzioni integrali gli unici, tra quelli che conosco, che mi sento di consigliare sono i due classici libri di canzoni / poesie di Bob Dylan, tradotte (molti anni fa) da Stefano Rizzo per l’editore Newton Compton; complessivamente i due libri coprono pressoché tutte le canzoni di Dylan fino all’album Hello! del 1972.
Da trattare con molta cautela invece i diffusissimi libri di traduzioni della casa editrice Del Vecchio, spesso senza indicazione del curatore, e con traduzioni decisamente letterali. Libri dedicati alla musica degli anni '60 ed in particolare al fenomeno beat ne sono stati pubblicati molti, sin dagli stessi anni '60 e poi, con maggiore frequenza, dagli '80 in poi. Si tratta purtroppo in molti casi di pubblicazioni con editori minori o comunque andate fuori catalogo nel corso degli anni. Il libro di taglio enciclopedico al momento (2006) più facilmente reperibile è "Beat italiano" di Tiziano Tarli (Castelvecchi), che ha il difetto di essere piuttosto confusionario nella impaginazione, e quindi di non facile lettura, sommario e a volte impreciso nelle schede sui complessi beat, e anche di aver preso alcuni contenuti da Internet (e in particolare anche dal nostro sito) senza chiedere permesso né citare la fonte (non si fa). Nell'insieme fornisce comunque un quadro abbastanza efficace del fenomeno di costume e musicale che in Italia riferiamo comunemente come Beat. Altri titoli interessanti tra quelli più recenti e di editori maggiori ma, come premesso, non sempre di facile reperibilità, sono elencati nel seguito, una bibliografia più ampia è consultabile più avanti.
Come si vede dai titoli molti dei libri citati sono dedicati all'approfondimento del fenomeno di costume più che sulla musica, e più di uno tratta la celebre rivista Mondo Beat, anticipatrice della cosiddetta "controcultura giovanile" che avrà poi ampio spazio negli anni '70, da non confondere però con le riviste di massa per giovani degli stessi anni. Le riviste costituiscono (costituirebbero) peraltro la principale fonte di informazioni di dettaglio, sui complessi, le formazioni, i dischi e le cover. Purtroppo solo pochi collezionisti possiedono le annate storiche degli anni '60, che non sono state ripubblicate e sono quindi fuori commercio. Sono a volte (non di frequente) offerte su eBay. Le principali riviste musicali degli anni '60 ed immediatamente successivi sono state:
Dagli anni '80 sono state pubblicate altre riviste dedicate questa volta al revival degli anni '60. Le principali sono state "Anni '60" (vedi il sito) e "Vintage!" (recente e tuttora attiva, a quanto ci risulta). Si tratta di riviste specialistiche che si possono trovare nei negozi specializzati di dischi e rarità per collezionisti. Le riviste specializzate in musica classica e jazz (Amadeus o Musica Jazz), sono al momento molto legate alla promozione dei CD allegati alle riviste, un curioso modo per aggirare il caro disco. Nella musica popolare vige la specializzazione (riviste orientate al metal e simili) a parte la classica "Il mucchio selvaggio" e la edizione italiana di "Rolling Stone" dal 2003 disponibile anche in italiano. Preziosa fonte di recensioni di vari generi, anche e soprattutto di quelli meno frequentati, è la sezione musicale della rivista di Hi-Fi Audio Review, con 160-170 recensioni al mese. Il quotidiano La Repubblica ha ripreso la pubblicazione di un supplemento dedicato alla musica ad agosto 2005, questa è volta è un mensile dal nome XL, che sembra una risposta alla rivista Rolling Stone. La parte di recensioni musicali eredita quella dell'apprezzato supplemento gratuito Musica, e continua ad essere curata da alcuni dei maggiori esperti del settore, come Castaldo, Sisti, Silenzi o Assante. Per recensioni su internet ho già citato da qualche altra parte Tnt-Music (http://www.music-on-tnt.com/ ) curata da Alfonso Pone, che ha anche associata una mailing list molto attiva, alla quale è possibile iscriversi accedendo al sito. Nel corso degli anni sono state
pubblicati molti libri sul fenomeno beat in generale o su singoli complessi o su
aree geografiche e sul movimento in quella zona. In molti casi sono opere uscite
presso editori minori, o autoprodotte, quasi sempre sono fuori catalogo e quindi
non reperibili presso il normale canale delle librerie. In alcuni casi sono
stati ripubblicati o sono acquistabili tramite Internet su siti specializzati
(es. www.libreriauniversitaria.it
). Fatte queste premesse e esplicitate le cautele, ecco un primo tentativo di bibliografia Beat:
La Beat Boutique 67 ha pubblicato ad ottobre 2007 il primo volume della serie “Beati voi!”. Il libro, scritto e curato da Alessio Marino, il direttore della Beat Boutique 67, è strutturato in una lunga serie di interviste esclusive a numerosi componenti di complessi del panorama beat, pop, R&B, progressive, psichedelico, folk, garage, messa beat…degli anni 60 e dei primi anni 70. Assieme agli
intervistati viene condotta un’ampia analisi della storia del loro complesso,
dei concerti, dei cambi di formazione, della discografia, di Sanremo, del
Cantagiro, del trofeo Rapallo Davoli, del Piper Club, Festival di Napoli,
Festivalbar, del rapporto con le case discografiche e in generale della vita in
quei meravigliosi anni 60. Veramente numerosi i complessi trattati: Kings, Delfini, Rogers, Stormy Six, Bat Bat, Camaleonti, Equipe 84, Jaguars, New Dada, Ferry Franco Renè Danny Gaby, Showmen, Generali, Mat 65, Raph e i Copertoni, Califfi, Giganti, Bit-Nik, Bounty Killers e molti altri ancora. Il libro è in edizione limitata e deve essere richiesto direttamente alla Beat Boutique 67. Per gentile concessione di Alessio pubblichiamo una delle interviste raccolte, quella a Franco Capovilla dei Delfini.
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