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Arthur Prysock - Monografia |
Le altre monografie: Paul Robeson / Billie Holiday / Billy Eckstine / Earl Coleman / Herb Jeffries / Johnny Hartman / Sarah Vaughan / Russ Columbo / Sammy Davis Jr. |
Chi è Arthur Prysock |
Arthur Prysock (2 gennaio, 1929 – 7 giugno 1997) |
Ecco un altro gigante del canto pop, R&B e jazz quasi totalmente ignorato nel nostro paese, ma non per questo del tutto riconosciuto a casa sua. Pure lui, al pari di una pleiade di crooner Neri, muove i primi passi rimanendo affascinato dalla vocalità e dal modo di cantare di Billy Eckstine, per poi ovviamente assumere un proprio stile e – vedi Johnny Hartman, per esempio – conquistare una solida nicchia nello straricco firmamento del mainstream americano. Nato nella Carolina del del Sud, e' un ragazzino quando entra in una fabbrica dell'industria aerea del Connecticut. Il giorno lavora in fabbrica, la sera canta nei locali, finché nel 1944 non viene sentito dal pianista e band leader Buddy Johnson, che ne rimane estasiato. E lo ingaggia: Arthur ha quindici anni! Se escludiamo Sammy Davis Junior, che e' stato un bambino prodigio, nessun cantante americano, di quelli divenuti poi delle star, ha iniziato a esibirsi, per di più con un'orchestra famosissima, in così giovane età. Almeno fino a Michael Jackson, diversi anni dopo. Prysock e Johnsonn lavorano insieme fino al 1952. Arthur in questo periodo incide con la Decca e la Mercury. Visti i buoni risultati di vendita ed audience, si mette in proprio. Non raggiungerà mai le vette del suo maestro virtuale o di Nat King Cole, né di un Joe Williams o di Hartman, ciò non toglie che l'apprezzamento per la sua calda voce basso-baritonale un tantino “sporcata” da una lieve terragnità sarà relativamente vasta. |
L'originale e la copia |
E_qui_va_aperta una parentesi, che riguarda il Prysock, ma anche gran parte di tutti quegli ottimi cantanti Neri che non hanno avuto un'esplosione di popolarità immediata come Mr.B e Nat Cole: gli USA del tempo sono inondati di crooner Bianchi, i quali attingono a piene mani al repertorio stilistico-vocale (quanto possono, poverini, ma tanto basta) afroamericano e, forti da un lato del sostegno del mercato e dall'altro della barriera razziale nei riguardi dei Neri, non solo conquistano il mercato (radio e televisioni sono perlopiù al loro esclusivo servizio), ma in buona sostanza “inquinano” il pubblico al punto di impedirgli di godere di una vocalità/interpretazione diversa: per fare un esempio, come non (continuare ad) amare un cantante, una voce, un modo di cantare quando tutti questi elementi sono intrecciati a emozioni, sentimenti e ricordi in prima persona? Da qui – e il discorso diventa generale – la difficoltà di “recupero” dei grandi cantanti del passato anche da parte di chi ha una forte sensibilità e conoscenza musicale: se sei “cresciuto” ascoltando Frank Sinatra e Perry Como assai difficilmente godrai nella giusta misura ascoltano Russ Colombo o Bing Crosby, tanto più ascoltando un Eckstine o un Hartman. Sicché, anche Prysok rimane intrappolato da questa “logica”. Chi, come il sottoscritto, ha una certa età, ricorda il grande successo del R&B ovunque in Europa... Negli USA, invece, era “race music”, musica da ghetto. Quando noi qui affollavamo i cinema per seguire le avventure del tenente o ispettore Shaft, col sottofondo di disco-music, in America quei film erano prerogativa dei soli Neri ... |
Gli anni del successo |
Torniamo ad Arthur Prysock. La consacrazione jazzistica arriva nel 1965 quando incide con l'orchestra di Count Basie. E non solo perche' Basie e'... Basie, ma perché nessuna band meglio della sua è in grado di porsi al servizio di un/una cantante, dandogli modo di esprimere il meglio di sé. Lo ha fatto con Billie Holiday e Jimmy Rushing, Joe Williams ed Eckstine, Sinatra e Torme', Crosby e Bennett, Ella e Sarah... La notorietà popolare, invece, arriva con la Disco e il R&B nei Settanta. Nel 1987 ottiene la Nomination al Grammy per la migliore performance jazz in duetto (con Betty Joplin) e l'anno successivo si ripete, ma come cantante jazz solista. Nel 1995, due anni prima della scomparsa, viene insignito del Rhythm and Blues Foundation Award, un premio istituito nel 1989 di cui si sono fregiati Etta James e Percy Sledge, Ray Charles e Al Hibbler, Aretha Franklin e Wilsono Pickett, Solomon Burke e Ben E. King, tanto per citare i più famosi... Ah sì, il R&B Foundation Award e' stato istituito da Ruth Brown con la donazione di un milione e mezzo di dollari, il ricavato di una tenace causa vinta contro una casa discografica... Nel giugno del 1997, all'età' di 68 anni, il più romantico degli epigoni di Billy Eckstine muore per un aneurisma polmonare. Non per caso: “Fumava” dicono “come un turco”. Una curiosità: dal 1979, per alcuni anni, faranno il giro del mondo gli spot della birra Lowenbrau, con un jingle, anzi una vera e propria canzone, cantata da Arthur Prysock. |
Discografia |
Anno |
Titolo |
Etichetta |
(1) |
Silk and Satin |
Polydor |
(1) |
Songs of Faith |
Zoomoozik |
(1) |
Jazz Rounf Midnight |
Verve |
1959 |
Like Who? Like Basie |
United Artists Records |
1960 |
Paul Quinichette |
United Artists Records |
1961 |
Arthur Prysock Sings Only for You |
Old Town Records |
1962 |
Basie Reunion (With Buck Clayton) |
Swingville |
1962 |
Coast to Coast |
Old Town Records |
1962 |
For Basie |
Swingville |
1962 |
I Worry About You |
Old Town Records |
1964 |
Everlasting Songs for Everlasting Lovers |
Old Town Records |
1965 |
A Double Header with Arthur Prysock |
Old Town Records |
1965 |
In a Mood |
Old Town Records |
1965 |
Intimately Yours |
Old Town Records |
1965 |
Showcase |
Decca |
1965 |
Strictly Sentimental |
Decca |
1966 |
Arthur Prysock and Count Basie |
Verve |
1966 |
Art and Soul |
Verve |
1967 |
Mister Prysock |
Verve |
1968 |
I Must Be Doing Something Right |
Verve |
1968 |
Love Me |
Verve |
1968 |
To Love or Not to Love |
Verve |
1968 |
This Is My Beloved |
Verve |
1973 |
Arthur Prystock '74 |
Old Town Records |
1974 |
All My Life |
Old Town Records |
1974 |
Love Makes It Right |
Old Town Records |
1978 |
Does It Again |
Polydor |
1978 |
Here's to Good Friends |
MCA |
1978 |
Unforgettable |
King |
1985 |
Rockin' Good Way |
Milestone Records |
1986 |
This Guy's in Love with You |
Milestone Records |
(Tratto da Allmusic.com) / (1) Antologie |
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Ricerche su YouTube |
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Una serie di video consigliati, da ricercare su YouTube, per un assaggio delle capacità interpretative di Arthur Prysock: |
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Note |
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