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Covers e musica leggera: Wilma De Angelis

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I big della musica leggera italiana e le cover: Al Bano e Romina Power / Betty Curtis / Dalida / Dori Ghezzi / Fred Bongusto / Gigliola Cinquetti / Iva Zanicchi / Johnny Dorelli / Jula De Palma / Loretta Goggi / Massimo Ranieri / Mino Reitano / Nicola Di Bari / Orietta Berti / Peppino Di Capri / Quartetto Cetra / Torna all'indice

 

Wilma De Angelis

Cover

Originale

Interprete

Note

Parole d'amore sulla sabbia (1958)

Love Letters in The Sand (1957)

Pat Boone

Testo italiano di Misselvia (Elvia Figliuolo), cover pubblicata in un EP PHILIPS- 421 893 per il mercato spagnolo, contenente anche, in italiano, Juke-box, Questo nostro amore, Non ti potrò scordar.
Le informazioni sugli originali per questa cover e per tutte le altre sono leggibili a questo liink.

Valentino (1960)

Valentino (1959)

Connie Francis

Singolo 45 giri Philips - 363 537 PF, pubblicato nel 1960, testo italiano di Misselvia (Elvia Figliuolo).

Uno a te, uno a me (1960)

Ta pedia tou Pirea (1960)

Nana Moskouri

Singolo 45 giri Philips - 363 508 PF, pubblicato nel 1960, testo italiano di Gianni Giannantonio, che compare con lo pseudonimo "Giada". Titolo originale "Ta pedia tou Pirea" ovvero "I ragazzi del Pireo". Altre informazioni sull'originale nelle note alla versione di Dalida.

Milord (1960)

Milord (1959)

Edith Piaf

Testo italiano di Giancarlo Testoni, retro del precedente singolo "Uno a te, uno a me".

La Ruota (1961)

Wheels (1960)

String-A-Longs

Singolo 45 giri Philips - 363577 PF, che venne pubblicato nel 1961. La stessa versione, scritta da Giancarlo Testoni è stata registrata in seguito, nel 1962, anche da Caterina Valente.

La sceriffa dell'Arkansas (1961)

Der sheriff von Arkansas ist 'ne lady (1961)

Caterina Valente

Canzone già pubblicata nel 1959 come lato B di "Scritto su un albero" e riproposta nel retro del singolo precedente "La ruota", testo italiano di Pinchi (Giuseppe Perotti). Molto prima dell'attuale moda linguistica dei titoli al femminile (la sindaca, la ministra) nel 1961 avevamo già "la sceriffa".

Non puoi impedirmi d'amar (1962)

Serate a Mosca (Подмосковные Вечера)(1956)

Vladimir Troshin (Владимир Трошин)

Retro del singolo 45 giri "Birilli", Philips - 363 591 PF, pubblicato nel 1962, testo italiano di Umberto Bertini e Ettore Carrera (dati SIAE). Altre cover italiane: Tonina Torrielli del 1961 col titolo "Tempo di mughetti "scritta da Ettore Minoretti, Graziella Kaly del 1963 col titolo "Non puoi Impedirmi d'amar", poi Nilla Pizzi, Los Marcellos Ferial e Johnny Dorelli col titolo "Mezzanotte a Mosca", con lo stesso testo di Umberto Bertini, tutte del 1965.

Non promettere (1962)

Broken Promises (1960)

Henry De Pari with Orchestra

Una cover da un altro noto brano musicale, registrata su singolo 45 giri da Wilma De Angelis (Philips - 363 592 PF del 1961), testo italiano di Giorgio Calabrese.

Poco poco (1962)

Un Poco (1961)

Los Poco Locos

Retro del precedente singolo "Non promettere", testo italiano di Giorgio Calabrese.

Brazil (1966)

Aquarella do Brazil (1939)

Francisco Alves

Lato A/1 del LP 33 giri "Bailar", Cdi - CALP 2027 del 1966, testo italiano di Larici (Giacomo Mario Gili.

Quizas, quizas (1966)

Quizás, quizás, quizás (1947)

Trio Durango

Lato A/2 del precedente LP, testo italiano di Larici (Giacomo Mario Gili) e Giancarlo Testoni. In Italia, la stessa versione era stata proposta da Nilla Pizzi nel 1949.

La malagueña (1966)

La malagueña (Malaguena salerosa) (1939)

Los Rancheros

Lato A/3 del precedente LP, testo italiano di Larici. L'originale era stata depositata nell'associazione messicana degli autori (SACM) dal compositore Elpidio Burgos Ramirez e dal paroliere Pedro Galarza Galindo, ma le nostre accurate ricerche ci dicono che la canzone appartiene alla tradizione popolare. (vedi la storia della canzone).

Pedacito de cielo (1966)

Un pedacito de cielo (1958)

Frank Dominguez

Lato A/4 del precedente LP, testo italiano di Lucia Mannucci (dati SIAE), la cantante del Quartetto Cetra. L'originale era stata scritta, composta ed eseguita dal cantante e pianista cubano Frank Manuel Ramón Dionisio Dominguez, noto anche come Frank Dominguez Padron, dal cognome della madre. Disco originale: LP 33 giri Gema Records - LP 1107, pubblicato nel 1958.

Solamente una vez (1966)

Solamente una vez (1942)

Ana Maria González e José Mojica

Lato A/5 del precedente LP, testo italiano di Larici (Giacomo Mario Gili), nota col titolo "Voglio amarti così", eseguita da vari cantanti quali: Claudio Villa, Maria Doris, Henry Wright, Giovanna, Nico de I Gabbiani ma anche la versione di grande successo del gruppo Le Piccole Ore.

La paloma (1966)

La paloma (1904)

Carlos Francisco

Lato A/6 del precedente LP, testo italiano di Franco Franchi. Si tratta del quinto autore italiano che adattò il testo a questa nota canzone d'ispirazione sudamericana. Gli altri erano: Nino Rastelli per Claudio Villa, Astro Mari per Tullio Pane e Natalino Otto, segue il testo di Ettore Carrera per Connie Francis e Vittorio Annona per Tony Astarita, tutte col titolo "La paloma". Altre informazioni sull'originale nelle note alla versione di Claudio Villa.

La ultima noche (1966)

La última noche (1948)

Pedro Vargas

Lato B/1 del precedente LP, testo italiano di Larici e Testoni, che già nel 1948 adattarono la canzone per Nilla Pizzi.

Mañana (1966)

Mañana (Is Soon Enough For Me) (1948)

Peggy Lee

Lato B/2 del precedente LP, testo italiano di Larici e Testoni. L'originale è una samba coscritta dal chitarrista, banjonista e direttore d'orchestra newyorchese David Michael Barbour con la cantante, attrice e autrice di canzoni, del Dakota, Peggy Lee. La sua canzone è stata un grande successo (#1 della hot 100 Billboard nel mese di gennaio del 1948). Disco originale: singolo 78 giri Capitol Records - 15022, pubblicato nel 1948.

Adiós, Pampa mia (1966)

Adiós, pampa mía (1945)

Alberto Arenas

Lato B/3 del precedente LP, testo italiano di Larici. L'originale era stata composta nel 1945 dal violinista e direttore d'orchestra uruguagio Francisco Canaro e dal pianista argentino Mariano Alberto "Mores" Martìnez, il testo è invece del poeta argentino Ivo Pelay, pseudonimo di Guillermo Juan Robustian Pichot. La traduzione e tutta la storia della canzone e delle prime esecuzioni si possono leggere dal link a lato.In Italia, questo tango era stato già proposto da Lucia Altieri nel 1961.

Tres palabras (1966)

Tres palabras (1943)

Orquesta Casino de la Playa, canta Reinaldo Henriquez

Lato B/4 del precedente LP, testo italiano di Larici. L'originale è un bolero, scritto e composto dal compositore cubano Osvaldo Farres.

Perfidia (1966)

Perfidia (1938)

Lupita Palomera

Lato B/5 del precedente LP, testo italiano di Larici (Alberto Curci). L'originale era stata scritta e composta dal messicano Alberto Dominguez Borrás (San Cristobal de Las Casas).

 

Gli originali

 

Parole d’amore sulla sabbia
L'originale “Love Letters In The Sand”, musica di Coots J.F. (John Frederick Coots) e testo di Nick e Charles Kenny, è stata registrata per la prima volta da Ted Black And His Orchestra alla Victor su 78 giri con numero di catalogo 22799 nel 1931, seguito poi da Majestic Dance Orchestra ancora del 1931 e poi da Ruth Etting sempre nel 1931. La più nota versione è quella portata al grande successo da Pat Boone del 1957 , che restò per cinque settimane al n.1 della classifica Billboard Top 100 negli USA in quell’anno.

Valentino
L'originale era stata scritta e composta da Kadish Millet, che si era ispirato alla mitica star del cinema muto statunitense degli anni venti, Rodolfo Valentino, per la cantante pop statunitense, di origini italiane, Connie Francis, Disco originale: lato B/1 del singolo 45 giri EP MGM Records - EPF-69, pubblicato nel 1959.

Uno a te uno a me (I ragazzi del Pireo)
"Ta pedia tou pirea" ovvero "I ragazzini del Pireo", faceva parte della colonna sonora del film originale greco - statunitense "Pote Tin Kyriaki" dello stesso anno, titolo inglese Never on Sunday e in italiano Mai di Domenica, scritto, diretto e interpretato dallo statunitense di origine ucraina Jules Dassin, affiancato dall'interprete principale, l'attrice e cantante greca, Melina Mercouri, che sei anni più tardi diverrà la signora Dassin. Per questo brano, diventato un classico, il compositore greco Manos Hadjidakis vinse l'Oscar per la miglior canzone. L'intera colonna sonora venne registrata su album LP 33 giri "Never On Sunday (Original Sound Track Music)", etichetta United Artists Records, numero di catalogo: UAL 4070, pubblicato in USA nel 1960. Altra versione italiana nello stesso anno e con lo stesso titolo di Katyna Ranieri.

Milord
L'originale è un grande classico della chanson française, coscritto da Georges Moustaki e Marguerite Mannot (dati SIAE) e interpretato da un'icona della musica francese, Edith Piaf. La versione italiana, con lo stesso titolo, venne ripresa anche da Jenny Luna nel 1961 e la più nota, quella di Milva del 1963. Quella di Wilma De Angelis dovrebbe essere la prima versione in italiano. Disco originale: singolo 45 giri Columbia/Pathé-Marconi - ESRF 1245, pubblicato nel 1959.

La ruota (Wheels)
Riguardo all’originale, in entrambe le versioni di Wilma De Angelis e di Caterina Valente è stato citato erroneamente come autore il musicista Norman Petty, ex The Crickets, gruppo di Buddy Holly, mentre questi è stato solo il produttore dell’originale “Wheels”. Questo classico nacque in forma strumentale dalle penne dei chitarristi solisti Richard Stephens e Jimmy Torres, unici aventi diritto in BMI, i quali erano membri del gruppo strumentale texano (The String-A-Longs). Gli altri membri erano: Keith McCormack alla chitarra ritmica, Aubrey De Cordova al basso e Don Allen alla batteria. Il loro brano raggiunse la terza posizione della hot 100 Billboard in marzo del 1961 e ottava nella UK singles chart nello stesso periodo. Disco originale: singolo 45 giri Warwick - M 603, pubblicato nel 1960.

La sceriffa dell’Arkansas (Der sheriff von Arkansas ist ‘ne lady)
L’originale era stata coscritta dai tedeschi Tobby Lueth e Fred Oldörp (dati GEMA), per la cantante, chitarrista, attrice e showgirl Caterina Valente, nata a Parigi da genitori italiani. La sua canzone ebbe un discreto successo, (#6) nella classifica dei singoli in Germania per quattro settimane nel 1961. Disco originale: singolo 45 giri Decca - D 19 215, pubblicato nel 1961.

Non puoi impedirmi d’amar (Serate a Mosca)
L’originale nasce col titolo “Leningradskie večera”, che in italiano è Serate a Leningrado, notissima città portuale russa ed ex capitale, che dal 1991 riprende il suo antico nome di San Pietroburgo. Il testo era stato scritto dal poeta russo Mikhail Matusovskij al quale, per ordine dell’allora ministro sovietico della cultura, impose di modificare il titolo in “Podmoskovnye večera” che tradotto diventa Serate a Mosca. La musica era stata composta da Vasilij Solov’ëv-Sedoj. La prima registrazione di questo classico è accreditata all’attore teatrale e cantante russo Vladimir Kostantinovich Troshin. Disco originale: 78 giri, etichetta Апрелевский Завод (Aprelevskiy Zavod), numero di catalogo 27620, pubblicato nel 1956.

Non promettere (Broken Promises)
L’originale “Broken Promises” è stato pubblicato anche col titolo esteso “Promessi Falsi”, ma non è noto perché sia scritto in italiano, essendo il brano del clarinettista statunitense John Schachtel, e registrato per la prima volta (pare) dal band leader e sassofonista, quasi sconosciuto, Henry De Pari. Il suo disco è un singolo 45 giri Colpix - CP 150, pubblicato nel 1960.
 

Poco poco (Un poco)
L’originale era stata scritta e composta da Nico Gomez, nome d’arte del band leader belga di origine olandese Joseph Van Het Groenewoud e arrangiata da Rudi Lang (dati SABAM). L’esecuzione di questo mambo è stata assegnata a un gruppo non meglio definito, ma si sa che era capeggiato dall’autore belga citato e che girovagò per varie nazioni europee quali; Francia, Germania, Italia, Belgio e Olanda. Il loro repertorio era basato sulla musica sudamericana e in particolare quella cubana, oltre ad applicare il medesimo stile su composizioni originali come il caso di questo mambo. Disco originale; singolo 45 giri EP “Esperanza”, Barclay - 72508, pubblicato nel 1961.

Brazil
L’originale era stata scritta e composta da Ary Barroso. La prima esecuzione in assoluto è stata un successo mondiale, pur essendo solo interpretata nel 1939 dal baritono paulista Cândido de Arruda Botelho nel film commedia musicale brasiliano “Joujoux e Balangandans”. Un film di cui non si ha più nessuna memoria visiva, poiché la pellicola è andata irreversibilmente perduta e purtroppo non ne esistono copie. Nel cast, oltre al baritono citato, c’erano anche i compositori Ary Barroso, Lamartine Babo e il musicista e cantante Dorival Caymmi. Invece la prima registrazione su supporto sonoro è accreditata al cantante brasiliano Francisco de Morais Alves su 78 giri Odeon - 11768-A pubblicato in ottobre del 1939. Da segnalare: nel titolo originale, la parola “Aquarella” è scritta con doppia "L" a dispetto di molte altre registrazioni, dove si tiene conto della pronuncia in lingua portoghese e scritta con una sola L. Altra curiosità: in vari siti internet si dice che la canzone era stata composta da Ary Barroso per il film della Walt Disney “Saludos Amigos” del 1942, ma come già riportato, la canzone era già nota dal 1939.

Quizas, Quizas
L’originale è una rumba scritta e composta dal musicista cubano Osvaldo Farrés. La prima registrazione su disco, col titolo “Quiza,Quiza”, senza accenti e senza la "s" finale, mentre in altre versioni il titolo è “Quizas, Quizas, Quizas” è accreditata al trio messicano Trio Durango, composto dalle sorelle Elia e Alicia Cisneros e dal loro cugino Heberto de Alvarado, tutti provenienti dalla città di Durango, nell’omonimo stato federale in Messico. Disco originale: 78 giri Peerless Records - 2617, pubblicato in dicembre del 1947. Esiste un cospicuo numero di covers eseguite da artisti noti e no, in USA, Europa, Giappone e America latina.

Solamente una vez
L’originale è una notissima rumba scritta, composta dal pianista e cantante messicano Agustin Lara. Nota anche col titolo “You Belong To My Heart”, eseguita in inglese nel cartone animato della Disney “Los Tres Caballeros” del 1944, dalla cantante messicana Dora Luz, ma l’originale in lingua spagnola fu eseguita per la prima volta nel film musicale argentino “Melodías de América” del 1942, dalla cantante messicana Ana Maria González Tardos, insieme al tenore e attore suo conterraneo José Mojica. Cinque anni dopo l’uscita del film, Mojica abbandona la sua attività artistica diventando un frate francescano. Altra versione nota dello stesso periodo è quella della cantante Manuelita Arriola (78 giri Peerless - 1996). L’anno di pubblicazione su disco, secondo l’archivio Stanford Libraries, non è conosciuto con esattezza ed è collocato tra il 1940 e il 1949.
 

La paloma
L’originale è una habanera, genere imparentato col tango, ma con andatura più lenta, nato a Cuba nella seconda metà del 1800 e importato in Europa da marinai spagnoli. In seguito a ciò, questo genere musicale è considerato d’origine spagnola. “La Paloma Canción Americana”, così era il titolo originale di questa canzone, scritta e composta dal compositore, insegnante di canto e di chitarra, il basco Sebastián de Yradier, che la pubblicò su spartito a Madrid nel 1859. Tra le tante versioni cantate e registrate su supporti sonori a oggi accertate, la più antica riscontrata è del baritono statunitense di origine spagnola; Emilio Eduardo de Gogorza, noto anche con gli pseudonimi: Carlos Francisco, adottato per la registrazione di questo brano, Herbert Goddard e Monsieur Fernand. Con quest’ultimo invece è noto per aver registrato la famosa romanza “Plaisir D’amour”. Disco di Carlos Francisco: 78 giri Victor - 31346.

La ultima noche
L’originale è un bolero, scritto, composto ed eseguito da Bobby Collazo, nome d’arte del pianista e compositore cubano Roberto Collazo Peña. Nonostante il citato compositore abbia la totale paternità del pezzo, come si evince in ISWC e SGAE, c’è invece il compositore e cantante cubano Orlando Leopoldo Rodriguez Fierro che per non incrinare il rapporto d’amicizia con Collazo non ha mai chiarito la sua pretesa di apparire come autore del testo, che racconta la storia del suo primo innamoramento con una ragazza di nome Manuela. Il testo piacque a Collazo che infine utilizzò per farci una canzone, intitolandola “La ultima noche” (fonte). Il primo interprete di questo noto brano è il cantante e attore messicano Pedro Vargas, che fu accompagnato col pianoforte dallo stesso compositore Collazo. Disco: singolo 78 giri RCA Victor - 82-5174, pubblicato nel 1948.

Adios Pampa mia
L’originale era stata composta nel 1945 dal violinista e direttore d’orchestra uruguagio Francisco Canaro e dal pianista argentino Mariano Alberto "Mores" Martìnez, il testo è invece del poeta argentino Ivo Pelay, pseudonimo di Guillermo Juan Robustian Pichot. La prima esecuzione e registrazione si deve al citato direttore d’orchestra che accompagna il cantante argentino Alberto Arenas, nome d'arte di Tomas Guida, cantante ultradecennale nell'orchestra di Canaro, col quale ha eseguito questo brano per la prima volta nell'estate del 1945 al teatro Alvear di Buenos Aires. Disco originale: 78 giri Odeon - 5270A del 1945. In Italia, questo tango era stato già proposto da Lucia Altieri nel 1961, poi Milva nel 1968 e ripresa da Gigliola Cinquetti nel 1976.

Tres palabras
L’originale è un bolero, scritto e composto dal compositore cubano Osvaldo Farres. L’autore era un autodidatta dall’orecchio assoluto ma incapace di mettere per iscritto o leggere la musica. Nonostante ciò, Farres è ricordato nel mondo per le sue composizioni quali “Quizas, quizas”, “Acercate mas”, Toda una vida” e molte altre, oltre a questa. Pare proprio che la canzone sia nata per volere della cantante e attrice messicana Chela Campos, per approfondire si consiglia di consultare il sito “The Cuban History”. La prima registrazione di questo bolero è accreditata al cantante cubano Reinaldo Henriquez, accompagnato dalla nota jazz band cubana Orquesta Casino de la Playa. Disco originale: singolo 78 giri Victor - 83987, pubblicato nel 1937.

Perfidia
L’originale era stata scritta e composta dal messicano Alberto Dominguez Borrás (San Cristobal de Las Casas). La prima registrazione risale al 1937 da parte di una delle prime interpreti del genere bolero, la messicana Lupita Palomera, nata Maria Guadalupe Palomera Chávez, accompagnata dal quartetto messicano “La Lira de San Cristóbal”, capeggiato dallo stesso compositore Alberto Dominguez Borrás, insieme ai fratelli Armando, Ernesto e Abel e pubblicata nel 1938 su 78 giri, Victor - 75940 A, nel cui lato B c’e la canzone “Desprecio”.


 

Gli altri interpreti: Anna Oxa / Cocki Mazzetti / Carmelo Pagano / Eugenia Foligatti / Gino / Giovanna / Niky / Le Piccole Ore / Tonina Torrielli / Tina Centi Altri interpreti e gruppi / Rari e meteore
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© Musica & Memoria Febbraio 2019  / Ricerche e note di Ignazio Sulis

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