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Il mercato della musica nel 2006

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Pubblichiamo una sintesi dei dati di produzione e vendita di musica su supporto fisico e digitale, relativi all'anno 2006, diffusi dalle associazioni tra le case discografiche. I dati saranno aggiornati mano a mano che saranno resi disponibili. Controllare le revisioni.

Mercato mondiale (IFPI) / Mercato USA (RIAA) / Mercato italiano (FIMI) / Trend di mercato / Revisioni

Vedi anche: I dati 2005 / I dati 2004, con  analisi dei trend dal 1999 /  Il mercato della musica / Standard audio e video / La distribuzione della musica / Le majors

 

Mercato mondiale

 

A giugno 2007 i dati di sintesi globali non sono ancora disponibili per il pubblico sul sito della IFPI. Sono disponibili solo quelli del mercato digitale. Per il mercato globale sono disponibili soltanto i dati disaggregati per alcuni mercati principali, tra cui USA, Giappone, Francia e Germania. Analizziamo i principali punti di attenzione.

 

Punti di attenzione

Dati: Variazione (su unità)

Commento

Lo stato di salute del CD album (supporto principale)

USA - 4,9%

Si conferma il calo di vendite per i CD, per le molte ragioni più volte analizzate anche da noi (obsolescenza tecnologica vera o presunta, costo, concorrenza di altri sistemi di entertainment, download digitale, pirateria, crisi del formato album)

Giappone -10%

Francia - 12,4%

Mercato digitale legale

USA: singoli +65% (581 mil.) album +19%

Si conferma l'avvenuto decollo del mercato digitale legale, con numeri in avvicinamento a quello fisico (per unità vendute può essere stimata nell'ordine del 9-10%, la comparazione non è semplice perché i CD sono venduti in massima parte nel formato album, e i digital download sono per la maggior parte in formato singolo; abbiamo considerato 12 brani in media per CD). In termini economici, almeno nel mercato USA, il digital download riesce sostanzialmente a compensare le perdite di fatturato nel settore CD, riequilibrando la situazione per le case discografiche.

Giappone: singoli +149% (singoli), album +207%

Mondo: singoli +89% (795 mil.)(1)

L'attualità dell'album come formato

USA -1,2% (incluso digital download)

Il formato riscuote ancora interesse e si sta affermando come alternativa non più marginale del digital download. Proprio a marzo 2007 la Apple ha lanciato su iTunes offerte di sconto per l'acquisto dell'intero album per chi ha già scaricato 2.-3 brani. L'appeal del formato è comunque in calo rispetto alla canzone singola e alla compilation (play-list).

I nuovi formati ad alta definizione

Dati al momento non disponibili

Sempre scarsa l'attenzione e la aspettativa nei nuovi formati da parte dell'industria discografica

 

(1) Da dati PWC, M. Metrics, Understanding & Solutions elaborati da Repubblica-AF 3/4/07. Vedi i dati di sintesi nel seguito.

 

Indicatore

2005

2006

Variazione

Linee ad alta velocità

209

280

+34%

Utenti di servizi musicali su Internet (abbonati)

2,8

3,5

+25%

Utenti mobili di servizi musicali

1817

2017

+11%

Lettori MP3 portatili (players)

84

120

+43%

Download brani singoli

429

795

+89%

 
(Dati espressi in milioni di unità)

Altro dato interessante riguarda le vendite in USA di album via Internet (acquisti in e-commerce di album fisici su Amazon o eBay o simili). La crescita è stata del 19% da 24,7 a 29,4 milioni di album venduti, pari quindi al 5% del mercato globale degli album, un dato a cui si aggiunge il 5,6% degli album venduti con sistemi di digital download. In totale quindi una percentuale del 11,6% sono stati venduti in USA al di fuori dei canali tradizionali della grande e piccola distribuzione. E' intuibile che questo andamento, assieme al calo di vendita di CD, abbia avuto impatto sui negozi di dischi, riducendone la redditività e inducendo crisi più o meno gestibili in quelli più deboli.

Puoi consultare anche il rapporto completo.
(NB: il rapporto è di proprietà di IFPI e viene linkato qui per sole esigenze di comodità di accesso, alias volatilità dei link).

 

Mercato Italia

 

I dati di mercato 2006 sono stati diffusi ad aprile dalla FIMI, l'associazione tra le case discografiche italiane. La raccolta e l'analisi dei dati è stata affidata quest'anno a Deloitte Italia.

 

 

Punti di attenzione

Dati: Variazione (su unità)

Commento

Lo stato di salute del CD album (supporto principale)

album: -10,5%

Si conferma anche in Italia il calo di vendite per i CD, con valori allineati agli altri paesi. Da notare che il mercato domestico (musica italiana) mantiene le sue posizioni (52%), tra le più alte in Europa per la musica nazionale. In controtendenza con gli anni precedenti si assiste anche a un calo (-13,1% in valore) dei DVD musicali. Lo stesso fenomeno si è però verificato in USA.

singoli: -27,5% (ma sono solo il 2,5% del totale CD)

Mercato digitale legale

album: +92,1%

Si conferma anche in Italia l'avvenuto decollo del mercato digitale legale, con fatturato pari al 1,8% del totale CD. In volume, secondo nostre stime (vedi prima tabella), siamo al 1,5% del numero di pezzi totali di formato album venduti nell'anno. Un dato comunque molto inferiore a quello USA, che non riesce a compensare il calo del fatturato sul formato più diffuso (vedi seconda tabella), in crescita, ma non eclatante (+39,4%) sul 2005.

singoli: +24,91%

L'attualità dell'album come formato

digital download album +92,1%

Ancora più evidente che negli USA il recupero del formato album nella musica in rete. I

I nuovi formati ad alta definizione (SACD e DVD-A)

-50% in numero di pezzi (1000), -14,3% in valore

Quest'anno i dati sono disponibili. Sono numeri talmente piccoli da confondersi con il "rumore di fondo". Nel mercato italiano dovrebbe trattarsi unicamente o quasi di SACD. Si conferma un interesse scarso, tendente al nullo, per i nuovi formati, in presenza di una parallela tenuta (ma sempre di nicchia) del vinile.

Per confronto: vinile +51,1% in unità (10.000, 10 volte tanto)

 

Peso digital download (d.d.)

Valore

Eq. CD

Note

Singoli

      2.504

      208,7

Media 12 brani per album

Album

      1.704

      170,4

Media 10 € costo album in d.d.

Totale albumin d.d.

 

      379,1

 

Totale album CD

 

  25.456,0

 

Percentuale d.d. in volume

 

1,5%

 

 

Mercato musica Italia
(In migliaia di €)

2006

2005

Differenza

%

CD

   236.911

   266.973

- 30.062

-11,3%

Digital download

       4.237

      3.050

    1.187

38,9%

Totali

   241.148

   270.023

- 28.875

-10,7%

Il calo sull'anno si riduce al 10,7% dal 11,3% grazie al contributo del digital download, che vale per questo aspetto lo 0,6% del mercato sull'anno.

 

Puoi consultare anche il rapporto completo.
(NB: il rapporto è di proprietà di FIMI e viene linkato qui per sole esigenze di comodità di accesso, alias volatilità dei link)

 

Mercato USA

 

Sul sito della RIAA sono ora disponibili i dati di sintesi (consegnato al canale distributivo dalle case discografiche, non è il venduto). Il rapporto è disponibile per la distribuzione citando la fonte, e quindi è consultabile cliccando qui.

Le  tendenze principali  che hanno interessato il principale mercato mondiale sono sintetizzabili in:

 
 

Diminuzione delle vendite di tutti i supporti fisici (-13,6% in valore), nessuna tipologia esclusa (inclusi quindi i DVD musicali, in crescita sino al 2004-2005). Il CD (che doveva essere teoricamente a fine ciclo) è stato invece quello che è diminuito di meno (-12,9% in valore)

 

Forte incremento delle vendite dei supporti immateriali o liquidi (download di musica via Internet o rete mobile). Il solo canale Internet è cresciuto del 74,4% in valore.

 

L'incremento del mercato digitale è stato in percentuale inferiore rispetto all'anno precedente. Ma questa è una conseguenza della crescita in volume del settore di mercato.

 

Per la prima volta è stato valutato anche il venduto sul canale della telefonia mobile. Anche in USA questo segmento (suonerie per cellulari, risponditori, ecc.) ha un valore piuttosto elevato (8,5% del mercato).

 

la crescita sulla distribuzione digitale non ha compensato la diminuzione dei supporti fisici e globalmente il fatturato dell'industria è sceso rispetto all'anno precedente del -6,2%. Una performance molto peggiore del 2005 quando, anche senza contare il canale mobile, il fatturato era rimasto stabile (-0,6%) rispetto all'anno prima, e sembrava indicare una inversione di tendenza.

 

I supporti ad alta definizione appaiono ulteriormente in calo, quindi sostanzialmente avviati all'abbandono, e per la prima volta non sono valutati singolarmente, ma mischiati assieme a supporti obsoleti (cassette) e il nemico vinile. Valori complessivamente marginali che fanno presagire un prossimo abbandono. Da notare però che il Dual Disc è conteggiato assieme ai CD (i SACD ibridi pare invece di no).

   

Nella tabella seguente (elaborazione M&M dai dati RIAA) è analizzato il  peso percentuale dei diversi supporti  fisici e liquidi. I dati sono in milioni di $ al netto dei resi.

 
 

Supporti fisici

Valore consegnato 2006

% segmento

% totale

 

CD

             9.162,90 94,94% 79,61%  

Music Video

                451,00 4,67% 3,92%  

Album (MC, LP, DVD-Audio, SACD)

                 22,10 0,23% 0,19%  

Singoli (MC-Single, CD-Single, Vinyl-Single)

                 15,40 0,16% 0,13%  

Totale fisico

               9.651,40      
       

Distribuzione digitale

Valore venduto 2006

% segmento

% totale

 

Singoli

                580,60 31,24% 5,04%  

Album

                275,90 14,84% 2,40%  

Music video

                 19,70 1,06% 0,17% 7,61%

Kiosk

                   1,90 0,10% 0,02%  

Mobile (suonerie, risponditori, download video e musica)

                774,50 41,67% 6,73%  

Abbonamenti mobile

                206,20 11,09% 1,79% 8,52%

Totale liquido

               1.858,80      
       

Totale mercato musica USA 2006

             11.510,20      
 

Si nota che il formato CD è ancora predominante, non solo nel segmento dei supporti fisici, ma anche in quello globale che include tutte le forme di distribuzione digitale della musica (quasi 80%). Nella distribuzione digitale il fatturato tramite Internet (7,44%) e tramite telefoni cellulari (8,52%) si equivalgono sostanzialmente.
In USA è presente anche il mercato Kiosk (carica di lettori MP3 o realizzazione di CD in chioschi digitali presso i centri commerciali) che continua comunque ad avere un peso marginale.

Rimane infine da analizzare il  trend dei formati alternativi al CD , analogici (verde chiaro) e digitali ad alta definizione (giallo chiaro). Come si vede dalla tabella il calo è stato costante e rapido sui primi (nonostante la moda di ritorno del vinile, che incide probabilmente su mercati paralleli, diversi da quello monitorato dalla RIAA, e comunque non da grandi numeri) niente affatto compensato da un decollo dei secondi, rimasti sempre a livelli quasi a fondo scala. I dati sono in milioni di unità vendute nell'anno.

 
 

Supporti

2001

2002

2003

2004

2005

2006

MC

45,0

31,1

17,2

5,2

2,5

 

LP

2,3

1,7

1,5

1,4

1,0

 

DVD-Audio

0,3

0,4

0,4

0,3

0,5

 

SACD

 

 

1,3

0,8

0,5

 

Totale formato album

47,6

33,2

20,4

7,7

4,5

1,7

 

Nel 2006 i dati dei formati alternativi sono stati così bassi da sconsigliare di fornire il dettaglio (probabilmente su numeri così bassi perdevano di attendibilità). Difficile dire di questi 1,7 qual è la percentuale dei formati ad alta definizione. Nel consumer profile analizzato in seguito è stato però rilevato anche questo dato (con criteri diversi) e da esso si ricava che:

 
-

le cassette sono in ulteriore calo, ma non ancora uscite dal mercato;

-

il formato DVD-Audio è in leggera crescita (qui quasi sicuramente è inclusa la variante Dual Disc); secondo il customer profile sarebbe all'1,3% del mercato (in valore) e avrebbe superato le cassette (allo 0,8%);

-

il formato SACD ha una rilevanza di mercato pari a zero, quindi sembra ormai uscito dal mercato USA.

 

Il trend nei sei anni esaminati è anche evidenziato nel grafico seguente.

 

La RIAA pubblica anche da anni un interessante rapporto sulle  preferenze dei consumatori  per quanto riguarda genere di musica, formato, fascia di età, canale di distribuzione e sesso. Riassumiamo gli elementi più interessanti che si ricavano dal rapporto:

 

Il genere rock rimane il più seguito. Evidenzia anzi una buona crescita, a scapito essenzialmente del rap / hip-hop. Da notare però che nel genere rock, nel rapporto, è incluso anche il metal, molto popolare in USA.

 

Il jazz è stabile (a livelli molto inferiori) mentre la classica prosegue e anzi accelera la curva discendente iniziata da anni.

 

In USA il genere "religious" (che include il "christian rock") ha uno spazio di mercato superiore a jazz e classica messi assieme.

 

Il "successore designato del CD", il SACD o Super Audio CD, come altrove evidenziato, ha una quota di mercato tra i formati valutata allo zero %.

 

I teen-ager (10-19) comprano meno in valore (20,4%) degli over 45 (26,1%)

 

Il canale negozi è in diminuzione, ma si tratta di una flessione molto lieve.

 

Il mercato (USA) è equamente e quasi perfettamente diviso da anni tra acquirenti di sesso maschile e femminile.

 

Trend di mercato

 

Volendo trarre alcune conclusioni (che confermano peraltro nostre previsioni più volte espresse) sull'andamento della distribuzione della musica a partire dal mercato più grande (e anticipatore), si può affermare con margine di errore ragionevolmente basso che:

1) si conferma una contrazione del mercato globale legato alla musica, dovuta probabilmente alla concorrenza di altre soluzioni di entertainment (gaming, video, Internet, role-play, second-life, ecc.); 

2) si conferma una modifica del mix orientata alla distribuzione immateriale, "liquida" ed una continua tendenza alla contrazione delle vendite dei supporti fisici; 

3) la sostanziale sparizione di ogni supporto fisico alternativo al CD, prodotto non nuovo e come tale percepito, sembra essere una delle cause di questa modifica del mix, probabilmente dello stesso ordine di grandezza del maggiore appeal del canale Internet, derivante dalla economicità e dalla praticità (per questo secondo aspetto, soprattutto grazie alla piattaforma iTunes);

4) la paventata sparizione del formato album a favore della canzone singola non è sinora confermata dai fatti, una diminuzione si avverte ma anche nel download digitale gli utenti paiono ancora legati a questa convenzione;

5) i fenomeni sopra accennati appaiono essere le vere cause della contrazione continua del mercato, piuttosto che la pirateria, il P2P o i siti russi copyright-free, che invece sono additati come unici responsabili dalla industria discografica (vedi il sito IFPI); bisogna però riconoscere che se non ci fosse stata alcuna azione di contrasto e di lobbying per imporre una legislazione più restrittiva, l'impatto sulle vendite sarebbe stato avvertibile e probabilmente assai pesante;

6) il formato SACD è ormai prossimo alla uscita dal mercato, mentre il DVD Audio, grazie alla variante Dual Disc, ha ancora un piccolo spazio; sembra comunque avviata al tramonto la operazione di sostituzione del CD con un supporto ad alta definizione, iniziata con grande clamore nell'anno 2000; si apre quindi lo spazio per un nuovo tentativo.

     

© Musica & Memoria / Elaborazioni di Musica & Memoria basata sui dati di mercato 2006 diffusi dalle associazioni discografiche citate.

Versioni e revisioni: prima versione 6 aprile 2007 / Revisione I 10 giugno 2007 (Dati USA)

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