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Il mercato della musica: dati 2005 |
Questa sezione è dedicata ai dati di produzione e vendita di musica registrata su supporto fisico e digitale, relativi all'anno 2005, diffusi dalle associazioni tra le case discografiche. Indice: Mercato USA / Mercato italiano / Mercato mondiale Vedi anche: I dati 2007, I dati 2006 / I dati 2004, con analisi dei trend dal 1999 / Il mercato della musica / Standard audio e video / La distribuzione della musica / Le majors |
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I dati 2005 sono stati diffusi a fine maggio dalla RIAA (Recording Industry Association of America), l'associazione tra le case discografiche statunitensi). Il rapporto include per la prima volta una analisi di mercato della distribuzione digitale.
Nella tabella seguente sono evidenziati e commentati i dati più rilevanti; il report completo della RIAA può essere visualizzato cliccando qui.
Supporto |
Numero pezzi |
% |
Variazione % su 2004 |
Note |
CD |
705,4 |
94,2% |
-8% |
Anche comprendendo il nuovo supporto Dual Disc (da un lato CD e dall'altro DVD) nel 2005 è ripreso il calo di vendite del CD. In valore il decremento è pressoché uguale (-8,1%). La percentuale sul totale dei supporti fisici è rimasta uguale al 2004, essendo il mercato complessivo calato nella stessa percentuale. |
Music
Video |
33,8 |
4,4% |
+3,2% |
Il DVD Video con contenuti audio (registrazioni di concerti e simili) vale 27,8 milioni di pezzi e si conferma il secondo supporto dopo il CD. Non cresce però come ci si aspettava, anzi cala del 4,1%, in un segmento che invece cresce, grazie a supporti (VHS, Super Video CD) meno comuni o in flessione sul mercato europeo ed italiano. |
CD singoli |
2,8 |
0,37% |
-12,1% |
I CD singoli tendono a sparire dal mercato, sostituiti dal download digitale. |
Cassette |
2,5 |
0,33% |
-52,6% |
Anche le gloriose musicassette Philips sono a fine ciclo. |
LP |
1,02 |
0,14% |
-25,0% |
Gli LP in vinile hanno un mercato decisamente di nicchia, e in calo. In valore la percentuale è leggermente superiore, e il dato non tiene conto presumibilmente dei canali specializzati, Internet e usato. Il dato è comunque superiore a SACD e DVD Audio sommati. A questo dato può essere sommato quello dei singoli su vinile (un prodotto specializzato per le discoteche e i disc-jokey): 2,3 milioni di dischi nel 2005, comunque in calo rispetto all'anno precedente (-35,4%). |
DVD Audio |
0,5 |
0,07% |
+31,8% |
Tra i nuovi supporti, lanciati ormai da molti anni (1999-2000) teoricamente per sostituire il CD, riprende quota negli USA il DVD Audio. Il dato sarebbe ancora superiore considerando i Dual Disc, conteggiati tra i CD. |
SACD |
0,5 |
0,07% |
-40,5% |
Il successore designato del CD continua a calare negli USA (-40% per il secondo anno consecutivo, anche se non è chiaro se il dato comprenda o meno gli SACD ibridi venduti sul canale CD), ed è ridotto a quasi 1/3 del dato 2003 (il primo anno nel quale sono state rilevate le vendite di questo nuovo supporto). La proposta da parte dei più prestigiosi fornitori di hardware Hi-End (Accuphase, Audio Research, Musical Fidelity e altri) di nuovi lettori CD di fascia alta ne è una conferma indiretta del declino. Complessivamente i supporti digitali ad alta definizione valgono lo 0,13% del mercato e costituiscono quindi decisamente un fenomeno di nicchia, con numeri inferiori all'LP in vinile. |
Musica digitale |
Numero Download |
% |
Var.
2004 |
Note |
Singoli |
366,9 |
95,77% |
+163,3% |
Volumi e fatturato ormai di tutto rilievo, trascinati in massima parte dal fenomeno iTunes (vedi Musica e Mercato). Il P2P illegale non monopolizza più il mercato, che ha raggiunto nel 2005 un valore complessivo di 503,6 M$). |
Album |
13,6 |
3,55% |
+198,5% |
Contrariamente a molti timori che circondano la musica digitale e il ritorno alla canzone "atomica" e alla compilation gli album virtuali, almeno in USA, sono andati piuttosto bene, pur con un prezzo non molto distante dall'album fisico. |
Videoclip |
1,9 |
0,50% |
- |
Il formato videoclip appare invece molto al di sotto delle aspettative e del rilievo mediatico. D'altra parte la maggior parte dei lettori MP3 sono solo audio, e quindi questo segmento di mercato si rivolge, anche in USA, ai lettori MP3 di fascia alta e ai PC. Si vedrà l'anno prossimo se avrà la crescita attesa. |
Canale chioschi (kiosk) |
0,7 |
0,18% |
- |
Si tratta di un canale alternativo ad Internet, sul quale da anni diversi investitori stanno facendo esperimenti. Punti vendita specializzati (spesso associati al canale fotografia digitale) consentono di preparare proprie compilation su CD masterizzati sul posto o su memory stick di vario tipo o sul lettore MP3. Dai numeri (1M $ in valore sull'intero mercato USA) appare avere peso marginale. Non è noto il numero complessivo di chioschi, e quindi se si tratta di valori iniziali o di un indice di scarso interesse da parte dei consumatori. Dato comunque non incoraggiante per chi voglia replicare l'iniziativa in Italia. |
Abbonamenti |
1.3 |
|
|
Molti portali (Napster 2.0, MusicMatch) propongono formule in abbonamento anziché pay-per-track. Dai dati RIAA (annualizzati) il peso percentuale appare elevato (ca. 44% rispetto al pay-per-track o pay-per-album). Questo dato appare in contraddizione con le percentuali di mercato attribuite a iTunes (80%). Probabilmente sono qui incluse altre forme di abbonamento attive in USA. |
Mobile |
170,0 |
|
|
Vendita su mobile (telefonini) di contenuti musicali, ovvero che pagano copyright alle case discografiche o agli editori. Si tratta quindi di suonerie tradizionali e truetones, risponditori, full lenght downloads (canzoni scaricate sul telefoonino - lettore), video musicali. Un mercato, come si vede, di rilevanti dimensioni anche in USA (superiore alla intera musica digitale - digital download), ma con percentuali diverse (inferiori) all'Europa, e in particolare all'Italia. |
Confronto canali |
Numero |
Valore |
% (valore) |
Var. 2004 (valore) |
Note |
Supporti fisici |
748,7 |
11.195,0 |
91,24% |
-7,9% |
Diminuzione non trascurabile rispetto all'anno precedente, non dovuta però a pirateria, P2P o concorrenza di altri settori dell'entertainment, ma allo spostamento dei consumi di musica sul canale digitale. |
Download digitale |
383,1 |
1074,5 |
8,76% |
+174,5% |
Il valore è ottenuto per differenza dal dato globale, ai fini di un raffronto con il canale supporti fisici. Costituisce meno di un decimo del mercato globale, ma quanto basta per mantenere stabile il mercato. |
Totale USA |
1.301,8 |
12.269,5 |
100% |
-0,6% |
Grazie al contributo del canale digitale il valore globale del mercato è rimasto praticamente invariato. La forte crescita del canale digitale consente anche di considerare fattibile una ripresa nel 2006. |
I dati di mercato 2005 sono stati diffusi ad aprile dalla FIMI, l'associazione tra le case discografiche italiane, e l'analisi è stata affidata anche quest'anno alla società di consulenza Price Waterhouse & Coopers. e comprende per la prima volta il mercato della musica digitale. Il rapporto completo è disponibile all'indirizzo qui riportato.
I principali elementi che emergono dal rapporto sono riassunti nella tabella seguente. I dati sono in milioni.
Supporto |
Numeri |
Valore |
Var. 2004 |
Note |
CD
+ |
31 |
295 |
-4,5% |
Calo
anche in Italia come in USA, con una compensazione però inferiore dalla
musica digitale. I CD venduti sono stati 29,2 milioni. Al dato
occorrerebbe aggiungere quello dei CD venduti in edicola (conteggiati a
parte) che sono stati 1,7 milioni (comunque in calo del 5%).
Complessivamente il mercato della musica in Italia vale 348 milioni di
Euro (dato IFPI). |
Vinile |
0,011 |
0,089 |
-3% |
I dati rilevati sono molti bassi (e in calo). Risultano venduti dai canali analizzati dallo studio 11.000 dischi (5.000 LP e 6.000 singoli) per un valore complessivo di 89.000 €. Probabilmente si tratta del totale dei dischi in vinile prodotti o distribuiti dagli associati IFPI. A questi si aggiungono le vendite via Internet o tramite altri canali (es. negozi Hi-Fi, dischi d'importazione). |
Cassette |
-0,117 |
-0,632 |
|
Una curiosità: le musicassette Philips in Italia sembrano ormai estinte, i resi superano le vendite, ammesso che ce ne siano ancora. I resi sono le restituzioni dai punti di vendita al dettaglio alle case discografiche (per questo supporto era previsto). Il fatturato negativo di questa operazione per le case è stato di oltre 600.000 €. |
Nuovi supporti |
0,002 |
0,021 |
-33% |
Il rapporto non prende in considerazione i nuovi supporti SACD, DVD Audio o Dual Disc, ma li racchiude in una generica voce "altro", che riporta comunque numeri marginali (2000 confezioni e 21.000 €, peraltro in forte calo). Numeri talmente bassi da non consentire analisi di tendenza, ma che confermano una netta marginalità dei nuovi supporti in Italia, sconosciuti al grande pubblico e lontani anche da costituire un mercato di nicchia. |
Musica digitale |
3,24 |
3,05 |
|
Nella prima rilevazione in Italia risultano oltre 3 milioni di download a pagamento, da iTunes e dagli altri portali (MTV, Rosso Alice, ecc.). In massima parte sono brani singoli, ma è stato rilevato anche l'acquisto di 131 mila album completi. Il peso sul mercato globale della musica è intorno all'1% e quindi non è in grado di compensare (come è avvenuto in USA) il calo di fatturato del 4,5% misurato nel settore. |
Mobile |
10,27 |
7,67 |
|
Il fatturato derivante dalla vendita di diritti per suonerie, truetones, risponditori, brani completi, ha un peso pari a circa il 3% del mercato globale della musica in Italia. Il fatturato complessivo del settore è superiore, includendo i ricavi dei gestori e dei value added resellers (VAR). |
I dati 2005 sono stati rilevati dall'associazione mondiale IFPI (International Fédération Phonographique Industrie) e sono pubblicati sul sito.l
Le tabelle di sintesi sono relative a:
top-10 mondiale (il disco più venduto nel mondo è stato X & Y dei Coldplay, prodotto dalla EMI);
fatturato complessivo del nuovo mercato digitale, nel quale si nota che il mercato USA vale più della metà del totale - 57,6% e che il bilanciamento tra Internet e mobile è 68% - 32% negli USA e, all'opposto, 31% e 69% in Italia;
fatturato complessivo per nazioni (supporti fisici e digitale), qui la quota USA è inferiore, anche se predominante (36,7%), il secondo mercato (Giappone) ha un peso pari al 16,3%;
fatturato (su trade) per supporto: il CD domina il mercato mondiale, pur se in calo rispetto al 2004 (-6%):
Supporto |
Fatturato (M$) |
% |
Variazione |
CD |
17.019,00 |
81,8% |
-6% |
DVD |
1.540,00 |
7,4% |
-4% |
Singoli |
721,00 |
3,5% |
-12% |
Altri supporti fisici |
372,00 |
1,8% |
-30% |
Digitale |
1.143,00 |
5,5% |
+188% |
Totale |
20.795,00 |
|
|
Dai dati resi disponibili dalla associazione tra i discografici IFPI ad inizio 2006 e relativi all'anno 2005 si può notare che il mercato USA ha un peso che è ancora sei volte l'intero mercato europeo (che ha più abitanti), ma che il secondo sta crescendo a una velocità doppia del primo.
Mercato |
Brani scaricati (Milioni) |
Variazione su 2004 |
USA |
367 |
+163% |
UK |
26 |
|
Germania |
21 |
|
Francia |
8 |
|
Europa |
62 |
+335% |
Le percentuali per paese, essendo il numero di lettori portatili per abitante, e quindi il consumo, confrontabili, mostrano per deduzione un ricorso ancora massiccio al P2P, in evidenza in questo fenomeno l'Italia con un consumo di musica digitale legale ancora marginale, pur in presenza di una diffusione di lettori MP3 confrontabile agli altri paesi europei.
Il portale iTunes
risulta coprire l'80% del mercato USA, quindi ha venduto qualcosa come 268
milioni di brani; a livello globale il dato è ancora superiore ed arriva allo
86%.
Si conferma anche che la musica digitale è ormai, a livello globale, un
fenomeno di mercato visibile, con volumi tali da compensare ampiamente le major
del calo verificatisi nella vendita di supporti fisici (CD in primo luogo).
Considerando anche le suonerie truetones (che pagano i diritti) nell'intero
mercato digitale le vendite assommano a 400 milioni di transazioni e in valore
arrivano a 1,1 miliardi di dollari. Il mercato globale della musica distribuita
valeva 33 miliardi, 21 dei quali appannaggio delle major, il peso percentuale
del mercato digitale si avvicina quindi alla perdita rilevata nel settore CD nel
2005 (3%).
Per quanto riguarda il settore specifico della musica acquistata direttamente da telefonino (che secondo noi rappresenta in prospettiva il canale prevalente per la musica digitale), le suonerie "truetone" hanno avuto un peso pari all'87%, mentre il download di brani musicali e video musicali ("full track downloads") via telefonino di terza generazione, ha visto una crescita del 180%, maggiore rispetto alle suonerie tradizionali (120%).
Per approfondimenti è possibile consultare il rapporto completo IFPI sul mercato digitale nel 2005.
La PDP Radio (ottobre 2005) |
La grande forza del P2P è la massa critica, l'enorme numero di brani musicali (o di informazioni di qualsiasi genere) che si ottiene sommando le disponibilità dei singoli utenti. Come mantenere questa grande forza e contemporaneamente rispettare le leggi sui diritti di copia? E' questa la scommessa della P2P Radio, e del principale player in questo nuovo segmento della musica digitale, Mercora. Anche in questo caso, come in Napster, WinMX e simili, la musica la forniscono gli utenti che sottoscrivono il servizio, ma il download non è possibile, la musica può essere ascoltata solo in linea (streaming, come in radio) oppure registrata per un ascolto successivo, ma con limitazioni di tempo. Qualcosa quindi di abbastanza simile all'idea di base della licenza collettiva volontaria di Creative Commons.
L'analisi della iniziativa avviata nel corso del 2005 è contenuta nella sezione dedicata alla diffusione della musica.
(aggiornamento: 29 ottobre 2005)
© Musica & Memoria / Elaborazioni di Musica & Memoria basate sui dati di mercato 2005 diffusi dalle associazioni discografiche citate. |
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
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