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Graham Nash - Chicago

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So your brother's bound and gagged
And they've chained him to a chair
Won't you please come to Chicago just to sing
In a land that's known as freedom how can such a thing be fair
won't you please come to Chicago for the help that we can bring

Poiché il tuo fratello è legato e imbavagliato 
E lo hanno incatenato a una sedia (1)
Non vorresti per favore venire a Chicago, soltanto per cantare?
In una terra conosciuta per la libertà come può una cosa simile essere giusta?
Non vorresti per favore venire a Chicago, per l’aiuto che possiamo portare?

We can change the world rearrange the world
It's dying - to get better
Politicians sit yourselves down, there's nothing for you here
Won't you please come to Chicago for a ride
Don't ask Jack to help you `cause he'll turn the other ear
Won't you please come to Chicago or else join the other side

Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo
Sta morendo, per diventare migliore
Politici, rimettetevi a sedere, non c’è niente per voi qui
Non vorresti per favore venire a Chicago, per una manifestazione? (2)
Non chiedere a Jack di aiutarti perché ha girato la testa dall’altra parte (3)
Non vorresti per favore venire a Chicago, piuttosto che passare dall’altra parte?

We can change the world rearrange the world
It's dying - if you believe in justice
Dying - and if you believe in freedom
Dying - let a man live his own life
Dying - rules and regulations, who needs them open up the door

Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo
Sta morendo – se tu credi nella giustizia
Morendo – e se tu credi nella libertà
Morendo – che un uomo possa vivere la sua vita
Morendo – leggi e regole, chi ne ha bisogno spalanchi la porta

Somehow people must be free
I hope the day comes soon
Won't you please come to Chicago show your face
From the bottom of the ocean to the mountains of the moon
Won't you please come to Chicago no one else can take your place

In qualche modo il popolo sarà libero
Spero che quel giorno arrivi presto
Non vorresti per favore venire a Chicago? mostra il tuo volto
Dal fondo degli oceani fino alle montagne della luna
Non vorresti venire a Chicago? Nessun altro può prendere il tuo posto

We can change the world rearrange the world
It's dying - if you believe in justice
Dying - and if you believe in freedom
Dying - let a man live his own life
Dying - rules and regulations, who needs them
Open up the door  

Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo
Sta morendo – se tu credi nella giustizia
Morendo – e se tu credi nella libertà
Morendo – che un uomo possa vivere la sua vita
Morendo – leggi e regole, chi ne ha bisogno?
Spalanca la porta

   

 

Formazione 

Batteria & tamburello: Johnny Barbata

Basso: Chris Ethridge

Chitarra acustica, Piano, Organo & Tamburino: Graham Nash

Percussioni: Larry Cox

Voce solista: Graham Nash

Voci: Rita Coolidge, Vanetta Fields, Shirley Matthews, Clydie King, Dorothy Morrison

    

Note

 

L’evento a cui si riferisce la canzone di Graham Nash è la convention democratica di fine agosto 1968, nella quale il partito democratico americano doveva decidere il candidato da opporre al repubblicano Richard Nixon, dopo la rinuncia a ricandidarsi da parte del presidente in carica Lyndon Johnson, travolto dalla opposizione alla guerra del Vietnam.

La partecipazione dei giovani, organizzata da David Dillinger (presidente del comitato contro la guerra), Abbie Hoffman e Jerry Rubin (capi del partito YIPPIES  - Youth International Party), Tim Hayden e Rennie Davis, leader del movimento SDS (Students for a Democratic Society), Bobby Seale, leader del movimento anti-razzista radicale Black Panthers (pantere nere), aveva lo scopo di imporre una piattaforma pacifista al candidato democratico in testa nelle primarie, Hubert Humphrey (vice presidente di Johnson) oppure di appoggiare il candidato pacifista George McGovern (che affronterà senza successo Nixon 4 anni dopo).

La situazione era particolarmente tesa non solo perché nella guerra del Vietnam gli americani stavano incontrando enormi difficoltà ed erano stati vicini ad una clamorosa sconfitta militare durante la cosiddetta “offensiva del Teth” lanciata dai Vietcong appoggiati dal Nord-Vietnam, sotto la guida del generale Giap, ma anche perché nei mesi precedenti erano stati assassinati in due attentati dall’oscuro mandante il leader nero dei diritti civili Martin Luther King (4 aprile) e poi, il 5 giugno, il principale candidato alle presidenziali, Robert Kennedy, fratello del presidente John Fitzgerald Kennedy - assassinato 5 anni prima -  che stava impostando la sua campagna su un deciso cambio di rotta e un disimpegno dalla guerra.

La reazione dello stato maggiore democratico alle manifestazioni fu di totale rifiuto, il sindaco di Chicago Richard Daley (democratico anch’esso) organizzò un presidio militare della città orientato ad impedire ogni contatto tra i manifestanti e i congressisti, vietando la gran parte delle manifestazioni, con il prevedibile effetto di dare il via a diversi giorni di violenti scontri tra giovani manifestanti, polizia locale e guardia statale dell’Illinois. Uno schema che ricorda molto da vicino gli episodi del G8 a Genova del 2001, anche se per fortuna a Chicago non ci furono morti.

Gli organizzatori delle manifestazioni vennero poi accusati, processati e condannati dopo un processo che fu esso stesso un ulteriore evento mediatico e di presentazione per la “nuova America”.

I fatti di Chicago segnarono una frattura tra il movimento giovanile ed il mondo delle istituzioni americane, e il testo di Nash esprime bene quest’attesa in una possibile unione di intenti e nella opportunità di incidere sulla realtà e sulle grandi decisioni, che però andrà delusa, e porterà al governo, alla fine dello stesso anno, il repubblicano e conservatore Richard Nixon.

(1) Il riferimento è a Bobby Seale che, durante il processo agli organizzatori delle manifestazioni, i Chicago 8, fu effettivamente legato e imbavagliato su ordine del giudice per impedirgli di parlare ulteriormente per sostenere le sue posizioni.

(2) Letteralmente: "una passeggiata".

(3) Si riferisce a John Fitzgerald Kennedy, il presidente assassinato a Dallas nel 1963 in circostanze mai del tutto chiarite. La testa "che si volta dall'altra parte" è una chiara allusione alle celebri immagini dell'attentato girate dal cineamatore Abraham Zapruder, che mostrano il momento degli spari con la testa del presidente sospinta all'indietro.

(Nelle immagini un momento degli scontri prima del congresso e due sostenitori degli organizzatori durante il processo)
 

Vedi anche:

Neil Young

Ohio / Cortez The Killer

Graham Nash

Marrakesh Express / Be Yourself

David Crosby

If I Could Only Remember My Name

Stephen Stills

Love The One We're With / For What It's Worth

 

Graham Nash

 

Nato a Blackpool, Inghilterra, nel 1942, Graham Nash ha cominciato a suonare con l’amico d’infanzia Allan Clarke all’età di quattordici anni.

I due hanno fondato The Hollies e hanno raggiunto il successo internazionale come parte della British Invasion e del movimento beat, a partire dal 1962. Grande loro successo Stop, Stop, Stop, erano popolari anche in Italia dove parteciparono al Festival di Sanremo del 1967 (Non prego per me).

Durante un tour negli Stati Uniti all'inizio di 1967, Nash ha avuto sua prima possibilità di cantare in modo informale con David Crosby e Stephen Stills.

L'esperienza fu così importante che, nello stesso anno, Nash lasciò The Hollies, si trasferì in America e contribuì alla formula CROSBY, STILLS & NASH, arrivata ormai ad oltre trent'anni di incisioni ed esecuzioni insieme.

Come musicista, Nash ha cantato e suonato in centinaia di incisioni, effettuate in dozzine di paesi ed ha scritto oltre 200 canzoni, compreso classici di successo quali “Carrie Ann”, “On a Carousel”, “Teach Your Children”, ”Chicago” “Our House”, “Be Yourself”, “Marrakesh Express”, “Just a Song Before I Go” and “Wasted On the Way”.

Come cittadino del mondo che raggiunge la maturità nei rivoluzionari anni ’60 – ed autore, con i CSN (Crosby, Stills & Nash) e CSNY (Crosby, Stills, Nash & Young), di buona parte della colonna sonora di quella generazione – è diventato un convinto attivista.

Nash ha da allora suonato in più di 1000 concerti di beneficenza – inclusi quelli per Greenpeace, Live Aid, Unicef, No Nukes, Peace Sunday and Vietnam Veterans. E' stato particolarmente attivo con il movimento anti-nucleare, nella protezione dell’ambiente e nella difesa dei bambini in tutto il mondo.

(Nella immagine, Graham Nash con Joni Mitchell, foto Henry Dlitz)

Per saperne di più: www.grahamnash.com 

 

© Testo originale di Graham Nash / Traduzione e note Alberto Maurizio Truffi Maggio 2004 (Revisione Luglio 2005) / Contributo alla revisione del testo e alle note di Artemisia / Copia per usi commerciali non consentita / © Original Lyrics by Graham Nash

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