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Graham Nash - Chicago |
So
your brother's bound and gagged |
Poiché il tuo fratello è legato e imbavagliato |
We
can change the world rearrange the world |
Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo |
We
can change the world rearrange the world |
Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo |
Somehow
people must be free |
In qualche modo il popolo sarà libero |
We
can change the world rearrange the world |
Noi possiamo cambiare il mondo, rimettere in ordine il mondo |
Formazione |
Batteria
& tamburello: Johnny Barbata |
Basso:
Chris Ethridge |
Chitarra
acustica,
Piano, Organo & Tamburino: Graham Nash |
Percussioni:
Larry Cox |
Voce
solista: Graham Nash |
Voci: Rita Coolidge, Vanetta Fields, Shirley Matthews, Clydie King,
Dorothy Morrison |
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Note |
L’evento a cui si riferisce la canzone di Graham Nash è la convention democratica di fine agosto 1968, nella quale il partito democratico americano doveva decidere il candidato da opporre al repubblicano Richard Nixon, dopo la rinuncia a ricandidarsi da parte del presidente in carica Lyndon Johnson, travolto dalla opposizione alla guerra del Vietnam. La partecipazione dei giovani, organizzata da David Dillinger (presidente del comitato contro la guerra), Abbie Hoffman e Jerry Rubin (capi del partito YIPPIES - Youth International Party), Tim Hayden e Rennie Davis, leader del movimento SDS (Students for a Democratic Society), Bobby Seale, leader del movimento anti-razzista radicale Black Panthers (pantere nere), aveva lo scopo di imporre una piattaforma pacifista al candidato democratico in testa nelle primarie, Hubert Humphrey (vice presidente di Johnson) oppure di appoggiare il candidato pacifista George McGovern (che affronterà senza successo Nixon 4 anni dopo). La situazione era particolarmente tesa non solo perché nella guerra del Vietnam gli americani stavano incontrando enormi difficoltà ed erano stati vicini ad una clamorosa sconfitta militare durante la cosiddetta “offensiva del Teth” lanciata dai Vietcong appoggiati dal Nord-Vietnam, sotto la guida del generale Giap, ma anche perché nei mesi precedenti erano stati assassinati in due attentati dall’oscuro mandante il leader nero dei diritti civili Martin Luther King (4 aprile) e poi, il 5 giugno, il principale candidato alle presidenziali, Robert Kennedy, fratello del presidente John Fitzgerald Kennedy - assassinato 5 anni prima - che stava impostando la sua campagna su un deciso cambio di rotta e un disimpegno dalla guerra. |
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La reazione dello stato maggiore democratico alle manifestazioni fu di totale rifiuto, il sindaco di Chicago Richard Daley (democratico anch’esso) organizzò un presidio militare della città orientato ad impedire ogni contatto tra i manifestanti e i congressisti, vietando la gran parte delle manifestazioni, con il prevedibile effetto di dare il via a diversi giorni di violenti scontri tra giovani manifestanti, polizia locale e guardia statale dell’Illinois. Uno schema che ricorda molto da vicino gli episodi del G8 a Genova del 2001, anche se per fortuna a Chicago non ci furono morti. Gli organizzatori delle manifestazioni vennero poi accusati, processati e condannati dopo un processo che fu esso stesso un ulteriore evento mediatico e di presentazione per la “nuova America”. I fatti di Chicago segnarono una frattura tra il movimento giovanile ed il mondo delle istituzioni americane, e il testo di Nash esprime bene quest’attesa in una possibile unione di intenti e nella opportunità di incidere sulla realtà e sulle grandi decisioni, che però andrà delusa, e porterà al governo, alla fine dello stesso anno, il repubblicano e conservatore Richard Nixon. (1) Il riferimento è a Bobby Seale che, durante il processo agli organizzatori delle manifestazioni, i Chicago 8, fu effettivamente legato e imbavagliato su ordine del giudice per impedirgli di parlare ulteriormente per sostenere le sue posizioni. (2) Letteralmente: "una passeggiata". (3) Si
riferisce a John Fitzgerald Kennedy, il
presidente assassinato a Dallas nel 1963 in circostanze mai del tutto chiarite.
La testa "che si volta dall'altra parte" è una chiara allusione alle
celebri immagini dell'attentato girate dal cineamatore Abraham
Zapruder, che
mostrano il momento degli spari con la testa del presidente sospinta
all'indietro. |
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Vedi anche: |
Neil Young |
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Graham Nash |
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David Crosby |
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Stephen Stills |
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Graham Nash |
Nato a Blackpool, Inghilterra, nel 1942, Graham Nash ha cominciato a suonare con l’amico d’infanzia Allan Clarke all’età di quattordici anni. I due hanno fondato The Hollies e hanno raggiunto il successo internazionale come parte della British Invasion e del movimento beat, a partire dal 1962. Grande loro successo Stop, Stop, Stop, erano popolari anche in Italia dove parteciparono al Festival di Sanremo del 1967 (Non prego per me). Durante un tour negli Stati Uniti all'inizio di 1967, Nash ha avuto sua prima possibilità di cantare in modo informale con David Crosby e Stephen Stills. L'esperienza fu così importante che, nello stesso anno, Nash lasciò The Hollies, si trasferì in America e contribuì alla formula CROSBY, STILLS & NASH, arrivata ormai ad oltre trent'anni di incisioni ed esecuzioni insieme. Come musicista, Nash ha cantato e suonato in centinaia di incisioni, effettuate in dozzine di paesi ed ha scritto oltre 200 canzoni, compreso classici di successo quali “Carrie Ann”, “On a Carousel”, “Teach Your Children”, ”Chicago” “Our House”, “Be Yourself”, “Marrakesh Express”, “Just a Song Before I Go” and “Wasted On the Way”. Come cittadino del mondo che raggiunge la maturità nei rivoluzionari anni ’60 – ed autore, con i CSN (Crosby, Stills & Nash) e CSNY (Crosby, Stills, Nash & Young), di buona parte della colonna sonora di quella generazione – è diventato un convinto attivista. Nash ha da allora
suonato in più di 1000 concerti di beneficenza – inclusi quelli per
Greenpeace, Live Aid, Unicef, No Nukes, Peace Sunday and Vietnam Veterans. E'
stato particolarmente attivo con il movimento anti-nucleare, nella protezione dell’ambiente
e nella difesa dei bambini in tutto il mondo. Per saperne di più: www.grahamnash.com |
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© Testo originale di Graham Nash / Traduzione e note Alberto Maurizio Truffi Maggio 2004 (Revisione Luglio 2005) / Contributo alla revisione del testo e alle note di Artemisia / Copia per usi commerciali non consentita / © Original Lyrics by Graham Nash |
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