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Neil Young - After The Gold Rush (1970)

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1. Well I dreamed I saw the knights in armor coming
Saying something about a queen
There were peasants singing and drummers drumming
And the archer split the tree
There was a fanfare blowing to the sun
That was floating on the breeze

Ho sognato che vedevo arrivare cavalieri in armatura
Che dicevano qualcosa a proposito di una regina
C’erano contadini che cantavano e tamburi che rullavano
E l’arciere divise in due l’albero (con una freccia)
C’era una fanfara che suonava nel sole
che fluttuava nella brezza

2. Look at Mother Nature on the run in the Nineteen Seventies
Look at Mother Nature on the run in the Nineteen Seventies

Guarda (invece) com'è ridotta Madre Natura negli anni settanta
Guarda (invece) com'è ridotta Madre Natura negli anni settanta

3. I was lying in a burned-out basement
With the full moon in my eye
I was hoping for replacement
When the sun burst through the sky
There was a band playing in my head
And I felt like getting high

Ero sdraiato in un seminterrato quasi distrutto
Con la luna piena negli occhi
Stavo sperando in una sostituzione
Quando il sole infiammò il cielo
C’era una band che suonava nella mia testa
E avevo voglia di sballarmi

4. I was thinking about what a friend had said
I was hoping it was a lie
Thinking about what a friend had said
I was hoping it was a lie

Stavo pensando a quello che aveva detto un amico
Speravo che non fosse vero
Pensando a quello che aveva detto un amico
Speravo che non fosse vero

5. Well I dreamed I saw the silver spaceships lying
In the yellow haze of the sun
There were children crying and colors flying
All around the chosen ones
All in a dream, all in a dream
The loading had begun

Ho sognato di vedere navi spaziali argentate che aspettavano
Nella gialla foschia del sole
C’erano bambini piangenti e bandiere a festa (1)
Tutt'intorno ai prescelti
Tutto in un sogno, tutto in un sogno
L’imbarco ebbe inizio

6. Flying Mother Nature's silver seed to a new home in the sun
Flying Mother Nature's silver seed to a new home

Per portare in volo il seme argentato di Madre Natura verso una nuova casa nel sole
per portare in volo il seme argentato di Madre Natura verso una nuova casa

   

Note

La title track del migliore album del rocker canadese, secondo i suoi fans (tuttora e nonostante i moltissimi a seguire) ha un significato piuttosto chiaro, a differenza di altre canzoni di Neil Young: un inno e un'invettiva contro la distruzione della Terra ad opera dell'uomo, non solo per inquinamento e offese all'ambiente, ma anche per le perduranti guerre e le ingiustizie economiche e sociali. Una sensibilità nuova, l'ecologia, che si affacciava in modo prepotente già alla fine degli anni '60. Con qualche eccesso di pessimismo come sapremo, ma 50 anni dopo il problema è ancora aperto e la minaccia rimane ancora davanti a noi. Nel seguito sono commentate le strofe della canzone, ognuna delle quali porta uno specifico messaggio.

Prima strofa. Si inizia con un ricordo nostalgico e quasi fuori tempo, da collocare più nel mondo della fiaba che in quello della realtà, cavalieri, arcieri, contadini festanti di un Medio Evo immaginario, contraltare al presente narrato per immagini nelle strofe successive.

Seconda strofa. Il disastro ecologico è solo citato, ed è anzi più che altro annunciato, come in un film di fantascienza distopica, per gli anni '70 che erano appena iniziati (l'album è uscito il 31 agosto 1970).

Terza strofa. Una brutta esperienza per il protagonista, a cui si può fuggire solo addentrandosi nei paradisi artificiali della droga. Ma che tipo di brutta esperienza? Potrebbe essere appunto essere la caduta nel tunnel della droga e relativo abbruttimento. Ma più probabilmente, secondo noi, è una immagine di guerra quasi cinematografica quella narrata, una pattuglia rimasta tagliata fuori dal gruppo nella guerra del Vietnam, allora all'apice. Una conferma che siamo, come cantava Barry McGuire pochi anni prima, prossimi al Eve of Destruction.

Quarta strofa. Torniamo in tema di fantascienza (prossima) con l'arrivo di una drammatica notizia riportata da un amico: la terza guerra mondiale? un cataclisma climatico?

Quinta strofa. Non resta quindi che la fuga. Ma a fuggire non sono i puri e immuni dalla follia del mondo, gli hippies di Wooden Ships di David Crosby per tramite dei Jefferson Airplane, e neanche i ribelli anti sistema che si imbarcano sulla Jefferson Starship di Paul Kantner in Blows Against The Empire. Qui le astronavi per fuggire dalla Terra senza più futuro sono soltanto per i "chosen ones" i prescelti in base a qualche loro caratteristica (i soldi e il potere nei film di fantascienza dello stesso tema). I "color flyings" sono un riferimento al "Gran Pavese" le bandiere multicolori che una nave vittoriosa di qualche battaglia cruenta o sportiva espone nell'entrata in porto.

Sesta strofa. Amaro e pessimistico finale: non contento di aver distrutto la Terra, l'Uomo si appresta a distruggere anche altri lontani mondi spargendovi il suo seme. Eventualità poi scongiurata perché i viaggi spaziali che sembravano cosa fatta nel 1970 si sono imprevedibilmente fermati 2 anni dopo e mai più ripresi, almeno finora.

Il titolo. La "corsa dell'oro" citata nel titolo non è quindi un riferimento a quella di fine '800 nel Klondike canadese, quella narrata con impareggiabile ironia e sentimento da Charlie Chaplin nel suo capolavoro La febbre dell'oro. E' solo una citazione subliminale. Il riferimento è alla corsa verso uno sviluppo senza freni, "insostenibile", che in nome della ricchezza non ha remore a distruggere l'ambiente.

Nelle immagini (dall'alto): la immagine interna della copertina "gatefold" del LP originale, con Neil ritratto con un super-grandangolare probabilmente nello studio di registrazione, la copertina e retro copertina dell'album. Qui sopra, Neil Young nel 1970, i Crazy Horse (Ralph Molina, Robert Talbot e Danny Whitten, da sinistra) nel 1969 e nel 1970 (con il produttore e pianista Jack Nitzsche, a destra).

Di Neil Young dall'album Harvest sono tradotte con spiegazione del significato la title track Harvest, Heart of Gold, A Man Needs A Maid e Old Man. Disponibili inoltre anche le traduzioni dei classici Ohio e Cortez The Killer.

 

© Traduzione Alberto Maurizio Truffi - Gennaio 2020 / Riproduzione del testo originale di Neil Young per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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