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Lucio Battisti e le donne |
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Lucio Battisti, con il supporto decisivo di Mogol, ha tracciato con le sue canzoni, legate le une alle altre con un filo conduttore, la rapida evoluzione del costume italiano e delle relazioni tra uomo e donna negli anni '60 e '70, legandola alla sempre enigmatica e insondabile (per un uomo) personalità femminile. |
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Le due donne di Battisti |
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La narrazione inizia come sempre con i personaggi, uno è interpretato in prima persona da Battisti, è il protagonista maschile che racconta, cantando, le sue avventure. E due donne molto diverse tra loro. Una semplice e diretta, si chiama Lucia, viene dalla provincia, probabilmente del Centro-Sud, non ama questo nome vecchio stile e preferisce farsi chiamare Linda. Facciamo la sua conoscenza in uno dei primi successi del cantautore, Balla Linda, arrivato persino in USA grazie ai Grassroots, ma il primo ritratto arriva qualche tempo dopo con un'altra canzone (non seguono un ordine cronologico): Luci-ah. |
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Luci-ah
Luci-ah
Oggi è stata gran festa in paese / si
lo so |
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A Lucia il paese va stretto e arriva in città, ora si fa chiamare Linda e lui la incontra e si mettono assieme, ma qualcun altra era già entrata nel cuore di lui. Si chiama Anna ma anche a lei questo nome di antica santa non piace troppo, e preferisce farsi chiamare con il suo secondo nome, Francesca. La conosciamo proprio nella canzone dedicata a Linda. E' la classica biondina, quella del primo banco del liceo che piaceva tanto anche a Venditti. L'ha illuso un po', le piace verificare il potere che ha sugli uomini. |
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Balla
Linda, balla come sai |
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Prendersi e lasciarsi |
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Linda con il suo entusiasmo e la sua capacità di prendere l'iniziativa ha vinto, per ora, vivono insieme, sembrano felici, ma non c'è niente da fare, nel cuore di lui è rimasta la biondina, le promesse non mantenute di una storia iniziata forse troppo presto (come vedremo più avanti), non c'è niente da fare, una sottile disperazione mina il rapporto, la sua ossessione è Anna. |
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Hai
ragione anche tu / cosa voglio di più |
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Inevitabile la separazione, non per andare dall'amore impossibile, ma proprio per esaurimento del rapporto. Lui sa motivare molto bene, è giovane ma già abile nell'arte di lasciare una donna con grandi discorsi che non significano quasi niente dando la colpa a il vento. Li esprime nella prima canzone con la quale Battisti, fino ad allora autore, inizia timidamente a proporsi anche come interprete. |
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Cara,
son le otto del mattino / e tu ancora stai dormendo |
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Sembrava una disperazione inutile, fine a sé stessa, e una fuga non pianificata, ma inaspettatamente Anna-Francesca si rifà viva e sceglie proprio lui. Forse un capriccio, forse un secondo fine, lo sappiamo che non è un modello di sincerità, ma lui è innamorato e non può che esprimere la sua gioia irrefrenabile, assieme alla assoluta noncuranza per quella che ha lasciato, in una delle canzoni più fortunate e uno dei primi grandi successi del cantautore. Per lui ora Francesca è come acqua azzurra, acqua chiara. Nella canzone apprendiamo anche che Linda non è tipo da restare sola a lungo, ma che lo ama ancora, nonostante tutto, e forse lo amerà sempre e sopporterà tutto. |
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Ti
telefono se vuoi / non so ancora se c'e' lui ... |
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Il punto di vista della lei che va bene anche alle 4 e mezza del mattino, che è ovviamente Linda (e chi altri?) lo possiamo conoscere tramite un'altra canzone, non di Battisti, però, di Franco Califano, che vede questo tipo di amore come un minuetto: |
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E
vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai, |
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Depressione e ... |
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Per Linda lui è un maestro d'amore ma per Francesca è solo una pausa, oppure forse un mezzo, e dopo poco chiude la storia senza tante spiegazioni. Non è facile accettare questa brusca interruzione e lui cade in depressione, ne esce dopo un anno, ma ha ancora in mente lei, suo pensiero fisso. E' ormai primavera, la stagione dei fiori rosa, fiori di pesco. |
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Fiori
rosa fiori di pesco / c'eri tu |
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Ma non è esattamente così, e ora si capisce perché lei l'ha convinto un anno prima a chiudere la storia. |
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... Dimmi che noi non siamo stati mai
lontani / dimmi che e' vero |
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E' dura da superare, lei ha un uomo più grande, più affermato, più ricco, più uomo, la disperazione lo prende in pieno, gli fa architettare soluzioni assurde. |
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Motocicletta,
dieci HP |
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... Rinascita |
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Ma trova alla fine dentro di sé la forza di reagire e di ricominciare, una forza che nasce dalla consapevolezza che si può voltare pagina e che nessuno è insostituibile, anche se il dolore è grande. Se lo deve ripetere, io vivrò senza te. |
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Io
vivrò senza te / anche se ancora non so |
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Ma la forza interiore consente di vedere pian piano con maggiore distacco, sicurezza di sé e anche un pizzico di ironia la propria situazione. |
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Ho
visto un uomo che moriva per amore, |
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Parte del programma di rinascita è anche il rituale viaggio alla scoperta dei paesi dell'Est e dei suoi giovani, da cui ritorna con la nuova consapevolezza che altri amori e altre fascinazioni sono possibili, che si può trovare una luce dell'Est. |
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Piccoli
stivali e sopra lei |
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C'è sempre una seconda volta |
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Ma la vita è piena di sorprese e succede che anche quando la possibilità che un amore finito ricominci sono lasciate solo al caso, a un incontro inaspettato che sappiamo noi per primi che non arriverà, tutto si riproponga come se mai ci fossero state sofferenza e separazioni. Il primo momento, quello del disincanto e della speranza sempre più flebile che anche lei abbia nostalgia di quei tempi e coscienza del suo errore, è raccontato con il solito realismo in una delle canzoni più fortunate e conosciute del duo, E penso a te. |
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Io
lavoro e penso a te |
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E invece era proprio così, magari non era nostalgia, né senso di colpa né pentimento, ma lei, la biondina, si rifà viva e tutto ricomincia, come è più di prima, ora non sarà soltanto un'avventura, sarà (nella mente di lui) qualcosa destinato a durare per sempre. |
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Non
sarà / un'avventura |
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L'amore si consolida, prende il volo, lui è al settimo cielo, non riesce a crederci, vorrebbe vivere ogni momento, ogni minuto della vita con lei. |
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...
Da un minuto sei partita e sono solo |
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Una normale vita a due |
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Passa il tempo, e quello che era un amore intenso perde a poco a poco la fiamma dei primi tempi e diventa una storia più di routine, forse anche perché lui sbaglia ad essere così perennemente entusiasta e appiccicoso, magari lei non era poi così contenta di vederselo alla stazione a Milano, quando pensava di starsene invece per qualche giorno per conto suo. Questa relazione stile Cip e Ciop non era quello che lei cercava. Anche lui alla fine si adatta al nuovo rassicurante tran tran e, se ci scappa l'occasione, perché non concedersi una innocente evasione? |
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Che
sensazione di leggera follia |
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Abbiamo capito che chiaramente la donna con cui evadere dalla routine è ancora lei Linda, alla fine l'incontro casuale nella grande città c'è stato, ma con la persona sbagliata. Lui, abbiamo capito anche questo, non è un grande conquistatore, ritorna sui suoi passi, soprattutto se, visto il carattere estroverso di lei, sono stati particolarmente piacevoli. Purtroppo i tipi alla Francesca hanno un certo senso speciale per queste cose. |
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Ma come mai tu qui stasera |
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Non sappiamo se lei ha mangiato la foglia o meno. Forse non le importa neanche troppo, se lei decide di provare o riprovare emozioni forti, non aspetta certo il permesso da lui. Prende dalla vita tutto quello che ha, senza farsene un problema, rimane sempre e comunque bella. |
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...
Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia |
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Lui la perdona, naturalmente, ha anche i suoi sensi di colpa che lo spingono, e fa finta di credere ai falsi pentimenti di lei. Ma lei non ha problemi a smentirsi a continuare, a rendere pubblico il tradimento, la situazione non è più gestibile per lui, neanche lui ci crede che non è Francesca. |
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Ti
stai sbagliando chi hai visto non e' / non è Francesca |
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Inutile sognare, inutile negare la realtà, la storia che avevano costruito, con tutti i suoi alti bassi, ma con il suo amore e la sua fascinazione per lei che non lo hanno mai lasciato, è finita. E la sua realizzazione concreta, la casa di loro due, dove gustavano assieme un panino, una birra e poi ... il bello dell'amore, è una gabbia vuota nella quale lui si aggira cercando il coraggio di chiuderla per sempre e di liberarsene, con realismo: |
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...
la cucina guarda che cos’è |
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Rimane chi vuole bene veramente |
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Passano altri anni, anni di riflessioni sulla difficoltà di scegliere in amore (La mia canzone per Maria), anni di ricordi spiacevoli, nostalgie e rimorsi (Mi ritorni in mente), anni nei quali quella che rimane, nonostante i contatti si siano persi chissà quante volte, è proprio ancora lei, quella che non sa mentire e non prende senza dare, quella che, incontrandola per caso, invece di un saluto si sente dire: ancora tu? |
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Ancora
tu? Non mi sorprende lo sai |
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E qui finisce la storia raccontata consapevolmente o inconsapevolmente da Battisti con l'aiuto di Mogol, finisce in qualcosa che finalmente durerà, tra due persone pronte ora a costruire sul loro amore una vita insieme. Il contrario esatto della Chanson des vieux amants di Jacques Brel, ma qui forse, nonostante ormai i due protagonisti rimasti siano più vicini ai 40 che ai 30, nasceranno anche uno o due bambini e il cerchio riprenderà il suo giro. |
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E l'altra, che fine avrà fatto? Sicuramente avrà trovato una sua ottima strada, è il tipo di donna che non si perde. E che è consapevole di quello che vuole sin da quando si affaccia alla vita piena. Infatti ci viene il sospetto, e non solo per le trecce bionde, che sia proprio lei quella che lo ha sconvolto, tanto tempo prima. Il personaggio più desiderato ma più temuto dall'uomo italiano degli anni '60 e '70. |
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Le
bionde trecce, gli occhi azzurri e poi |
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Le canzoni |
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La canzoni che raccontano questa storia sono: Luci-ah, Balla Linda, Anna, Il vento, Acqua azzurra, acqua chiara, Minuetto, Fiori rosa, fiori di pesco, Il tempo di morire, Io vivrò senza te, Dieci ragazze, La luce dell'Est, E penso a te, Un'avventura, 7 e 40, Innocenti evasioni, Comunque bella, Non è Francesca, Vendo casa, Ancora tu, La canzone del sole. |
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