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"La
casa del sole", versione italiana della celeberrima
The House Of The
Rising Sun nella versione degli Animals, una delle canzoni più simboliche e
rappresentative degli interi anni '60, è come noto uno dei più eclatanti
esempi di versione "adulterata" che travisa e tradisce totalmente il
testo originale mantenendo in pratica solo le parole "sole" e "casa". |
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Non si tratta di una vera e propria versione italiana, la traduzione viene recitata da Janet Smith, con accento americano ma ben intelligibile, e poi viene cantata in inglese, sempre con l'accompagnamento musicale dei classici accordi del celeberrimo brano, eseguiti con la chitarra acustica, quasi certamente dalla stessa giovane musicista americana. La traduzione stavolta è fedele ed è basata nelle prime due strofe sulla versione al maschile di Bob Dylan e degli Animals e per le ultime due su quella al femminile di Joan Baez e altre. Comunque un po' edulcorata perché è eliminata la cruda strofa finale (vedi qui tutte le traduzioni). Si può ascoltare anche un pregevole assolo di Marcello Rosa, in sintesi la migliore delle molteplici versioni e la sola che consentiva di sapere di cosa si parlava, per chi non aveva un inglese più che buono. Non risulta che abbia venduto molto però, anche se l'etichetta non era di quelle minori. |
Il testo in italiano |
C’è una
casa lì giù a New Orleans (terza strofa) Va' dalla
tua sorella, e dille (quarta
strofa in inglese e vocalizzi) |
Altre notizie su Janet Smith |
Dopo
questo disco Janet Smith è rimasta probabilmente in Italia almeno fino
al 1967, quando ha pubblicato un altro singolo con la Parade, una sua
versione di Ninna nanna del cavallino, una canzone di Rascel, Garinei e
Giovannini del 1953 per un musical (Attanasio cavallo vanesio). La
canzone era la sigla di una trasmissione televisiva, Aspettando il
bambino, dagli intuibili contenuti. Dopo è tornata in USA, quasi
sicuramente in California, a San Francisco, dove risultano pubblicati
altri tre album, il primo del 1970 con una serie di brani folk in
maggioranza tradizionali e due composti da lei (Vol I / The Unicorn And
Other Songs Both Old & New). Il volume II non pare sia poi seguito. Nel
1977 un altro album probabilmente di canzoni per bambini (I'm A
Delightful Child) con apparentemente 4 bambini dallo stesso cognome
(Paolino) come coro. Magari sono figli suoi, tornando in USA nel 1968-69
avrebbe fatto in tempo, Paolino sarebbe il marito. L'album è pubblicato
da un'etichetta che si chiama Bella Roma e che appartiene a lei, con
alcune produzioni all'attivo. Evidentemente la permanenza in Italia (a
Roma) le è rimasta nel cuore. Ultima produzione, nel 2003, sempre per
Bella Roma, un suo album solista alla "ancient lyre" (uno strumento
antico della Mespotamia, con le corde disposte a raggiera). L'album si
chiama "Seven Modes For An Ancient Lyre" ed è probabilmente una serie di
esecuzioni di musica modale. Come noto infatti nel nostro sistema tonale
si usano solo due modi (maggiore e minore) mentre nella musica antica
greca e del vicino Oriente erano usati anche 5 o 7 modi. |
Le note del disco |
Il disco (la copertina è riprodotta sopra con una foto di Janet Smith) è stato pubblicato dalla casa discografica di media grandezza Parade (Nico Fidenco, Gli Alunni del sole, Ennio Morricone ...) con la produzione di Marcello Rosa come produttore e che è anche stato probabilmente trasmesso da Per voi giovani qualche anno dopo. Nel seguito pubblichiamo le note originali del 45 giri, trascritte, e la label, dove ovviamente non sono citati gli autori italiani del testo (forse la stessa Janet) perché testo tradizionale. |
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«LA CASA DEL SOLE (THE HOUSE OF THE
RlSlNG SUN) è una canzone la cui origine rimane tutt'ora un enigma. Alan
Lomax, nel 1937, ne raccolse una versione dalla figlia di un minatore
del Kentucky; in seguito Josh White la adattò e popolarizzò. L'idea di
riproporre LA CASA DEL SOLE, malgrado le numerose versioni più o meno
commerciali già esistenti, e stata determinata dal fatto che Janet Smith
ce la presenta nella sua originale e viva drammaticità, mantenendone
inalterato lo spirito profondamente umano. «Janet Smith è nata a Dallas, in Texas, ma è vissuta in questi ultimi anni a Berkeley in California, ove a ventidue anni di è brillantemente laureata a pieni voti in scienze e biologia. Ha mostrato sin da bambina una particolare attitudine musicale. La passione per la musica si rivelò sin da quando intraprese lo studio del pianoforte. Ma chi determinò la sua attuale formazione musicale fu suo fratello, espertissimo chitarrista che, trasferendosi altrove, lasciò a Janet la sua chitarra. Da quel momento Janet rimase totalmente affascinata dallo strumento e comincia ad interessarsi oltre che alle canzoni stesse, anche alla storia delle canzoni. Comincia così a raccogliere specialmente materiale di marcata origine inglese e dei mondi Appalachiani (catena montuosa che va dal Canada all'Alabama). Per queste ultime canzoni delle montagne, la prestigiosa Janet usa un altro strumento: l'autoarpa, una specie di cetra americana. In America canta in diversi "coffee-shops". Partecipa quindi al festival dell'Università di California e Berkeley. Nel '65 viene in Italia con i suoi genitori. Terminato un corso d'arte ad Urbino, viene a Roma dove alcuni amici le parlano del "Folk Studio". Inizia così a prodursi in questo ben noto locale riscuotendo il generale consenso di un pubblico attento e simpatico che apprezza enormemente le sue esecuzioni. Comincia così per Janet un periodo di grande felicità: la sua musica, quella musica che le è tanto cara, piace incondizionatamente al pubblico.
Riesce anche a far superare l'ostacolo non indifferente della scarsa
comprensione dei testi inglesi, traducendo in italiano durante le
esecuzioni, il significato e le parole dei testi originali, sì da poter
esaltare al massimo i punti di contatto con il pubblico.» |
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Per ascoltare la versione di Janet Smith |
Ora è disponibile l'ascolto sul Canale YouTube di Musica & Memoria a questo link. |
© Musica & Memoria 2017-2020 / Revisione Aprile 2020: testo in italiano e informazioni su Janet Smith / Le immagini sono riprese dal sito Discogs per soli scopi di ricerca e critica musicale / Le immagini appaiono essere pubbliche e scaricabili. Per ogni esigenze vedere il Disclaimer del sito. |
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