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Bob Dylan - Like A Rolling Stone (1965) |
Once upon
a time you dressed so fine |
Un tempo
vestivi così bene |
How does
it feel? |
Come ci si
sente? |
You've gone to the finest school all right, Miss Lonely |
Sei stata
nelle migliori scuole, Miss Solitaria |
How does
it feel? |
Come ci si
sente? |
You
never turned around to see the frowns |
Non ti sei
mai voltata a vedere le rughe sulla fronte |
How does
it feel? |
Come ci si
sente? |
Princess on the steeple and all the pretty people |
La
principessa sulla torre e tutta la gente carina (6) |
How does it feel? |
Come ci si
sente? |
Note |
La canzone più nota, assieme a Blowin' In The Wind, del cantautore più noto al mondo (e persino premio Nobel) e anche una delle canzoni più note in assoluto, successo istantaneo nel 1965 e punto di partenza del nuovo Bob Dylan elettrico, un archetipo della ballata rock. Sembra proprio il ritratto di qualcuno, di una ragazza vera che Dylan ha conosciuto nella New York del 1965 (l'album è uscito ad agosto di quell'anno cruciale, il vero inizio della rivoluzione dei costumi degli anni '60, un decennio di svolta). Ma esiste veramente questa persona reale? Non si è posto nessuno il problema allora, ma in seguito la ipotesi più citata è stata la icona della Factory di Andy Wharol, la giovane (22 anni) e affascinante ninfa trasgressiva Edie Sedgwick, considerata da quasi tutti anche l'ispiratrice di un'altra notissima canzone di Dylan, Just Like A Woman, in scaletta nell'album successivo del 1966, Blonde On Blonde. Per questa seconda attribuzione ci sono molti indizi e coincidenze che tornano. Qui un po' meno. E' vero che Edie aveva lasciato una ricchissima famiglia (ma piena di guai) e la California di origine per l'affascinante ma pericolosa New York di quegli anni, arrivando proprio al centro del tornado prossimo ad estendersi. Ma al momento non era affatto caduta, sarebbe caduta (ma molto meno rovinosamente, non sarà mai una homeless) qualche anno dopo (pochi per noi, molti per quegli anni). Una premonizione di Dylan? No, probabilmente una storia di fantasia, la storia della principessa caduta per la sua presunzione deriva da molte suggestioni ma, volendo darle un'immagine, quella di Edie era l'ideale, come si vede anche dalle foto scelte tra le moltissime che si trovano sul web. Si aggiunge poi che in quei primi mesi del 1965 il cantautore e la giovane attrice e modella (impegnata in uno dei film della Factory) erano effettivamente nello stesso albergo, il celebre Chelsea Hotel di NY, teatro di un altro storico incontro un paio di anni dopo tra due storiche icone della musica e immortalato in una storica canzone (la canzone è Chelsea Hotel e i due sono l'autore, Leonard Cohen, e Janis Joplin, come più o meno tutti sanno). |
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La traduzione che proponiamo, originale di M&M, si discosta un po' da quelle presenti sul web, derivate in genere da quelle storiche (di Stefano Rizzo) pubblicate sul volume Newton Compton "BD Blues ballate e canzoni" del 1972. Come in genere per le traduzioni di M&M, si da' maggiore importanza a presentare i versi come li avrebbe scritti un autore italiano, accettando alcune trasposizioni più libere e non letterali. Come sempre ogni osservazione è benvenuta. Vedi anche la pagina dedicata a Bob Dylan su M&M. |
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