Tutti siamo ecologisti e preoccupati per l'ambiente, ma quanti applicano o
sostengono semplici interventi di risparmio energetico? Non esistono soltanto
interventi a grande scala (centrali eoliche o simili) ma anche interventi minimi
che, se moltiplicati per milioni di persone, hanno effetti altrettanto
rilevanti.
Qualche esempio di azioni che non richiedono leggi e interventi statali? Validi
per l'anno 2007 quando sono stati scritti, ma forse anche per gli anni a venire.
Le lampadine ad incandescenza |
Potrebbero essere eliminate già da ora. Nel Regno Unito
questo avverrà già dall'anno 2008. Anche senza aspettare che siano tolte
dal commercio si può provvedere da subito in casa nostra. |
L'acqua minerale |
Non esiste alcun motivo per
non usare l'acqua potabile del
rubinetto, nella assoluta maggioranza delle città italiane. Se ha un minimo
di sapore dovuto ai tubi basta farla scorrere. Se la temperatura non è
quella desiderata basta un po' di ghiaccio. Se l'acqua è troppo clorata si
possono usare fette di limone. Se apprezziamo l'acqua
leggermente frizzante esistono soluzioni analoghe a quelle di acqua alla
spina per ristoranti anche per casa (vedi ad esempio http://www.ecoline-fo.com
) a costi decisamente sostenibili e ripagabili velocemente. |
L'acqua depurata per uffici |
Da anni l'acqua minerale ha invaso anche gli uffici
con i beverini di tipo Culligan o similari, alimentati da "goccioni"
da 20 litri da sostituire periodicamente. Anche qui normali erogatori di
acqua da bere collegati alla rete idrica potrebbero garantire un servizio
più ecologico, più economico e più pratico (non finisce mai e non
richiede sostituzione, ma solo una manutenzione a cadenza semestrale dei
filtri). |
La carta |
Il boom dell'informatica negli uffici non ha affatto
consentito di arrivare al paperless office (l'ufficio senza carta, tutto digitalizzato) vagheggiato negli anni '80. Al contrario la facilità di stampa ed i costi sempre
decrescenti hanno moltiplicato le stampe e l'utilizzo di carta. Carta che
di solito fa un brevissimo percorso sulla scrivania degli impiegati e poi
finisce molto rapidamente nel loro cestino. Si potrebbe consultare la
grande maggioranza dei documenti direttamente sullo schermo del PC (ormai
sempre più grande, piatto e comodo) ma è un problema culturale e di
abitudine.
La soluzione però è semplicissima e alla portata di qualsiasi
responsabile ICT: diminuire il numero delle stampanti e delle
fotocopiatrici rallentando le riparazioni e le sostituzioni di toner. I
clienti interni protesteranno per un po', poi si rassegneranno, ma
l'ambiente ne trarrà grande beneficio.
Più tecnologicamente la Xerox ha messo a punto nei suoi laboratori PARC la
carta riusabile, nel senso che lo scritto ha una durata limitata
(giorni od ore), dopo di che il foglio ritorna bianco (anzi giallino) e
scrivibile. Fondamentale tenendo conto che l'80% delle stampe negli uffici è
solo per uso temporaneo (per comodità di lettura) e poi vanno buttate.
Pronta sul mercato nel 2010-2011. |
I rifiuti umidi |
I rifiuti che circondano minacciosi le nostre città e che
ciclicamente mettono in ginocchio la regione Campania sono in pratica di due soli tipi: rifiuti umidi (avanzi di cibo e simili) e
imballaggi. I più intellettuali potranno produrre anche parecchia carta
di giornali e riviste, ma questa di solito è già riciclabile. Sugli imballaggi possiamo fare poco, se non cercare
di preferire prodotti con imballaggi leggeri (ed eliminare i bottiglioni
di acqua minerale). Ma gli avanzi di cibo potrebbero essere completamente
eliminati installando nel lavabo della cucina un tritarifiuti, che
trasforma i rifiuti umidi in materia liquida e li smaltisce attraverso le
fogne. Se tutte le famiglie fossero dotate di questo semplice attrezzo il
volume di rifiuti della città sarebbe ridotto di almeno un terzo o forse
più, e inoltre sarebbero eliminati i rifiuti fonte di cattivo odore
(dovuto alla decomposizione). L'uso o la trasformazione dovrebbe essere
spinti con sconti sulla tassa rifiuti. Naturalmente la rete fognaria
dovrebbe essere opportunamente verificata ed eventualmente adattata per
gestire l'incrementata quantità di sedimenti. |
Spostarsi quando serve |
Le automobili danno l'illusione della mobilità totale: è
possibile raggiungere qualsiasi luogo in un tempo ragionevolmente
limitato, quindi senza pensarci troppo ci mettiamo in moto anche per
operazioni che potrebbero essere ormai risolte per telefono o via
Internet. Avendo la pazienza di registrarsi e organizzarsi, dotandosi di
carte di credito sicure per le operazioni via Internet, abilitando il
pagamento automatico, anticipando i tempi quando necessario, è possibile
effettuare praticamente tutte le operazioni senza muoversi da casa (o
dall'ufficio). Praticamente tutti i pagamenti periodici che si effettuano
agli uffici postali e tutte le operazioni bancarie possono essere
effettuate on-line, come buona parte degli adempimenti presso gli uffici
pubblici. Anche gli acquisti possono essere effettuati in gran parte
mediante il commercio elettronico, con l'unica limitazione del recapito
pacchi e della necessità di presenza in casa o altra soluzione. |
Pool car |
Si può ridurre il numero di vetture circolanti non soltanto
utilizzando di più i mezzi pubblici o magari andando in bicicletta o a
piedi. Anche semplicemente riempiendo le auto (che normalmente si spostano
con il solo conducente a bordo) si potrebbe ridurre il circolante di un
fattore 2 o 3. Il sistema è semplicemente e consiste nell'usare a turno
l'auto tra colleghi che effettuano lo stesso percorso (e hanno gli stessi
orari). Poiché comporta comunque qualche fastidio, dovrebbe essere però
spinto dalle aziende, ad esempio assegnando i posti auto nei parcheggi
interni, o i contributi per parcheggio, soltanto a chi adotta e pratica il
sistema della pool car.
A loro volta le aziende (se non pubbliche) potrebbero avere vantaggi dalle
autorità comunali (ad esempio sconti sulla tassa rifiuti) se adottano
questi sistemi. |
Naturalmente a livello legislativo e di gestione pubblica si può fare molto
di più, e timidamente alcuni di questi interventi sono in atto o in programma,
e altro si potrebbe fare. Ad esempio (oltre a quanto già accennato):
Avvicinamento al posto di lavoro |
Diminuire i percorsi cambiando casa (come si faceva un
tempo) sarebbe l'ideale. Ma il mercato delle abitazioni in Italia si è
quasi totalmente cristallizzato con l'abnorme estensione dell'acquisto
della prima casa (80% contro la media europea del 50-60%). Le amministrazioni pubbliche o le grandi
organizzazioni molto capillari possono però favorire e realizzare gli
avvicinamenti, creando e sostenendo un sistema di scambi tra uffici, aumentando
così anche il benessere
aziendale e quindi la produttività. |
Concorrenza tra mezzi pubblici e privati |
Da anni con le corsie preferenziali le amministrazioni
pubbliche cercano di rendere concorrenziale, velocizzandolo, il mezzo
pubblico. Si è visto però che questo avviene solo per le metropolitane,
nei mezzi di superficie l'auto alla fine è sempre più veloce, e lo
scooter ancora di più.
Si possono però facilmente rallentare i mezzi privati nei loro percorsi
all'interno delle città, mediante "bumps" (dossi rallentatori)
per creare le cosiddette "zone 30" (con velocità massima a 30 all'ora).
Allo stesso scopo possono servire limiti di velocità molto stringenti e
strettamente sorvegliati da autovelox posizionati a distanza ravvicinata. |
Parcheggi |
L'incremento dei parcheggi è considerato solitamente indice
di una buona amministrazione. Ma dal punto di vista del traffico e
dell'inquinamento l'effetto è negativo. Attirano traffico. L'unico modo per convincere le
persone ad andare al lavoro od ovunque con i mezzi pubblici è infatti la
assoluta e totale assenza di parcheggi.
I parcheggi a pagamento vanno ancora bene perché invogliano all'uso
episodico e non continuativo, dovrebbero però essere a pagamento (a
forfait) anche per i residenti, per scoraggiarne l'uso come ricovero delle
loro zombie-car, sprecando così spazio prezioso in zone di pregio. |
Auto elettriche |
La mitica auto elettrica ad emissioni poco più di zero (in
città) esiste già, è regolarmente in commercio, ha le stesse prestazioni e
autonomia di un'auto normale, ed è prodotta dalla principale casa
automobilistica del mondo. E' prodotta dal '97 ed è stata votata auto
dell'anno americana nel 2004 ed europea nel 2005, costa più o meno come le
altre auto ed è stata venduta sinora in 160 mila esemplari o giù di lì. Si
tratta della
Toyota Prius, dovrebbe essere la macchina più venduta al mondo e dovrebbe essere
imitata da altri produttori (se ne contano invece molto pochi, e sempre
giapponesi, come la Honda), se tutti fossero sensibili all'ambiente (in
particolare in città) come affermano. |
Imballaggi |
Gli imballaggi più resistenti ed efficaci sono anche quelli
che costano meno. Purtroppo sono troppo resistenti, nel senso che sono in
grado di resistere nell'ambiente, e di inquinarlo, per centinaia di
anni. E' stata tentata anni fa la dissuasione mediante tasse sui sacchetti
di plastica, la gente pagava il piccolo obolo e li prendeva lo stesso
invece degli insicuri sacchetti di carta. Ora si tenta la strada del
divieto soft, nel senso che, in tempi però lunghissimi, saranno
eliminati e sostituiti da sacchetti biodegradabili.
Bisognerebbe invece tentare la strada di sgravi fiscali mirati
direttamente verso le imprese, premiando gli imballi più leggeri e
intelligenti. Operazione complessa e articolata, ma che avrebbe effetti
decisivi. |
Non vogliamo trasformare Musica & Memoria in
un sito di ecologia applicata, anche se il nostro ambiente e la nostra terra
madre è importante almeno quanto la nostra amata musica (difficile vivere
senza). Per continuare ad approfondire come muoversi verso un concreto e
realistico rispetto dell'ambiente consigliamo una approfondita visita al sito
Lifegate.
Commenti?
Scrivici. / Ascolto
consigliato: Marvin Gaye -
Mercy
Mercy Me (The Ecology)
|