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Nomadi / Guccini - Noi non ci saremo (1966) |
Vedremo soltanto una sfera di fuoco |
E catene di monti coperte di neve |
E il vento d'estate che viene dal mare |
E dai boschi e dal mare ritorna la vita |
Note |
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Inizia con le chitarre nello stile jingle-jangle dei Byrds e continua con un puro ritmo beat questa storica canzone scritta e composta da Francesco Guccini per i Nomadi e pubblicata dal gruppo di Augusto Daolio nel 1966. Un classico del beat e della canzone di protesta che sarà proposto anche l'anno successivo da Guccini, con un testo più lungo o completo (due strofe aggiunte) nel suo primo album a nome semplicemente Francesco, Folk Beat N.1. Un testo notevole che illustra un mondo idilliaco per parlare di una catastrofe, gli esiti di una guerra termonucleare globale, l'evento che aveva accompagnato come una minaccia tutti gli anni '50 della ricostruzione dopo la terribile II Guerra Mondiale. Gli anni della "guerra fredda" e del "equilibrio del terrore" tra due blocchi pieni di testate nucleari. E l'effetto di quelle testate si conosceva bene dopo che avevano raso al suolo in pochi minuti due città giapponesi, Hiroshima e Nagasaki, nell'agosto del 1945. Anni che sembravano mutare nella "coesistenza pacifica" col nuovo decennio, grazie all'impulso di tre uomini, i più potenti del mondo di allora: John Fitzgerald Kennedy, Nikita Kruscev e Papa Giovanni XXIII. Speranza di breve durata, nel 1962 una grave crisi legata ai missili nucleari installati a Cuba dai sovietici portò il mondo per la prima volta a un passo dalla guerra atomica, poi nel 1963 Kennedy fu ucciso a Dallas, Papa Giovanni morì e, l'anno dopo, Kruscev fu costretto alle dimissioni. Nel 1966, quando Guccini ha scritto questa canzone, la guerra nucleare era una minaccia sotterranea ma sempre ben presente, in un mondo che vedeva i due blocchi contrapposti impegnati nella guerra del Vietnam, gli USA in appoggio diretto, con un proprio intervento militare, al debole regime filo occidentale del Vietnam del Sud, e l'URSS in appoggio al Vietnam del Nord, che aiutava ed armava la ribellione nel Vietnam del Sud che voleva abbattere il governo e unire il Paese, creando un unico stato socialista e alleato dell'URSS. A complicare ulteriormente la situazione la rottura tra Cina comunista e URSS e la costituzione anche in Cina, il Paese più grande al mondo come popolazione, di un arsenale atomico. Non a caso un'altra canzone di Guccini del 1967 si chiama proprio "L'atomica cinese". |
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Il singolo dei Nomadi |
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"Noi non ci saremo" era il quarto
singolo dei Nomadi, ma in pratica era il
secondo. Il primo (Donna la prima donna) era passato inosservato il
loro primo successo, Come potete giudicare, era stato pubblicato due volte con
due diverse canzoni sul lato B (vedi la
discografia dei Nomadi). Il singolo segna anche l'inizio del breve sodalizio con Francesco
Guccini come autore, che li porterà al successo pieno l'anno successivo con
Dio è
morto. |
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Ma questa canzone è stata scritta proprio da Guccini? |
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Ripresa da
Guccini nel suo primo album Folk Beat N.1
del 1967 (a nome Francesco, il primo album ufficiale è Due anni dopo del
1970), cantata un numero imprecisato di volte dai Nomadi e da Guccini nei concerti,
e inoltre Guccini è il più noto cantautore italiano della sua generazione, non
dovrebbero esserci dubbi. Invece guardando l'etichetta del singolo dei
Nomadi gli autori indicati sono due sconosciuti: certi Pontiack e Verona.
L'anno dopo lo stesso Guccini ha pubblicato la canzone in apertura del suo
primo LP, Folk Beat n.1, che però è, pensiamo, l'unico album nel quale in
etichetta il cantautore non compare come autore in nessuna canzone. Sono
tutte di questi due, più un altro misterioso Lunero e Maurizio Vandelli
della Equipe 84. |
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La versione di Francesco Guccini |
rr |
1. Vedremo soltanto una sfera di fuoco,
|
2. Poi per un anno la pioggia cadrà giù
dal cielo |
3.E catene di monti coperte di nevi |
E il vento d'estate che viene dal
mare |
E dai boschi e dal mare ritorna la
vita, |
La versione dei Nomadi era stata semplificata, unendo le prime tre strofe e togliendo alcuni versi, probabilmente per unificare la durata alla riproduzione in 45 giri e via juke-box. La versione completa di Guccini per il suo primo album è in puro stile folk, con solo accompagnamento di chitarra acustica, e ha una durata di 5 minuti. |
Musica & Memoria Gennaio 2013 - Luglio 2022 (Commenti e versione dei Nomadi) / Testo originale di Francesco Guccini trascritto e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita. |
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