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Franco Battiato |
Fleurs3 (2002) | ||
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Battiato e le cover. Atto II |
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Nel 2002, dopo il primo capitolo dedicato alle
cover (Fleurs, del 1999) e
un disco intermedio "normale" (Ferro
battuto, del 2001, che peraltro contiene una cover nello stile
di Fleurs, Hey Joe di Jimi
Hendrix), Franco Battiato
riprende il percorso di riscoperta, apparentemente casuale, di canzoni e
brani che hanno fatto parte della formazione musicale sua e della sua
generazione. |
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In questo nuovo capitolo, che utilizza sempre lo stesso nome Fleurs (fiori, scelta del fior fiore), anche se curiosamente è associato ad esso il numero 3 (anziché il 2, forse per simboleggiare la chiusura di questo ciclo), i brani sono ancora più sorprendenti, mentre la operazione di recupero rimane del tutto originale, caratterizzata dalla massima semplicità nel canto e dell'arrangiamento. |
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Un altro omaggio alla scuola genovese e al cinema |
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Anche qui compare un omaggio alla scuola genovese dei cantautori, indirizzato stavolta a Bruno Lauzi e Gino Paoli; del primo, oltre ad un brano minore, Se tu sapessi, che è una autentica riscoperta di una canzone ingiustamente dimenticata, viene recuperato un brano tra i più noti, Ritornerai, preso già a suo tempo come brano simbolico e conclusivo da Nanni Moretti nel suo film La messa è finita, del secondo addirittura il brano probabilmente più noto in assoluto, Il cielo in una stanza, rimasto indelebilmente nella memoria collettiva per la magistrale interpretazione di Mina negli anni '60. L'intreccio con Nanni Moretti riprende con Insieme a te non ci sto più (di Paolo Conte, un successo degli anni '60 di Caterina Caselli). brano portante di uno dei suoi film principali, Bianca, e ripreso poi ne La stanza del figlio, e non bisogna dimenticare che a sua volta Moretti ha ampiamente dimostrato la sua attenzione alla musica di Battiato con l'utilizzo, in evidenza e in più momenti topici di uno dei suoi film più personali, Palombella Rossa, della famosa canzone di Battiato E ti vengo a cercare. |
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Non manca anche qui un omaggio alla musica francese e agli chansonnier, padri putativi dei cantautori italiani, con un bellissimo brano di Leo Ferrè, che è anche un omaggio al grande artista, scomparso solo pochi anni prima (nel 1993). Ritorna il mondo del cinema anche in un omaggio al più grande esponente in assoluto dell'arte cinematografica del 900, vale a dire Charlie Chaplin, che era notoriamente anche compositore delle musiche per i suoi film. La scelta di Battiato è caduta sulla celebre Smile (nella versione italiana chiamata Se mai, probabilmente perché la prima ascoltata e conosciuta dal musicista), tratto dalla colonna sonora del film Tempi moderni, uno dei massimi capolavori dell'attore e regista di origine inglese. |
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Uno sguardo agli anni '70 e al progressive italiano |
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Una nuova sorprendente direzione è invece rappresentata dalla attenzione al progressive italiano degli anni '70, con una canzone simbolo, la più famosa, forse, della PFM (o Premiata Forneria Marconi, nuova incarnazione del complesso beat Quelli), vale a dire Impressioni di settembre, e poi di un brano di Alan Sorrenti, il musicista e sperimentatore anglo-napoletano di Aria e Vorrei incontrarti, che Battiato aveva strapazzato (riferendosi però al suo ritorno pop a fine anni '70) nel suo famoso brano Bandiera bianca. Continuando con il gioco a incastri e a sorpresa, il brano scelto è proprio Le tue radici, che ha rappresentato la svolta pop per Sorrenti, ma non ancora l'inserimento nella musica commerciale più facile di Figli delle stelle e dei brani successivi. Tra l'altro il testo, sembra una risposta, o un diverso punto di vista nel gioco dell'amore, al brano precedente e giustapposto, che è proprio Il cielo in una stanza. |
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La incursione nella musica classica |
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Riallacciandosi alla esperienza fatta a suo tempo nel fondamentale album Come un cammello in una grondaia, anche in questo disco Battiato inserisce, a suo modo, un lied classico di Richard Strauss, su parole del grande scrittore tedesco Hermann Hesse (Siddharta), ancora una volta proposto in modo "non professionale", cioè cantato come se fosse una canzone normale, ma questa volta con il supporto di una cantante "professionista", la soprano Daniela Bruera. Significativamente è il brano di chiusura all'album, ed altrettanto significativamente (vedi la traduzione) riprende il tema caro a Battiato della circolarità delle vite che ci sono assegnate per arrivare alla comprensione del livello superiore della conoscenza. |
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Adamo |
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Elemento chiave dell'album è però proprio la canzone introduttiva, Perduto amor, un successo del cantante belga di origine italiana Adamo (vero nome Salvatore Adamo), che cantava e componeva in francese, quindi una cover per il nostro paese di un suo successo internazionale. Elemento chiave perché questo è anche il titolo del film omonimo di Battiato, il primo esperimento con la "settima arte" dell'artista, incentrato su quegli anni '60 nel quale è iniziata la sua avventura artistica. E dedicato proprio a quegli anni nei quali lo stesso Battiato, ancora lontano dallo sperimentalismo degli anni '70 e dalla maturità artistica degli anni successivi, proponeva - accanto a brani più accostabili al beat - canzoni sulla stessa linea sentimentale (E' l'amore, il suo primo relativo successo, oppure Bella ragazza, la sua proposta al Disco per l'estate del 1970). Una scelta che è quindi un omaggio al grande cantautore sentimentale, ma sincero, de "La notte" o "Affida una lacrima al vento". |
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Il brano originale |
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Anche qui, come, in Fleurs, è proposto un brano originale, Come un sigillo, su testo del "collaboratore" di questi ultimi tempi di Battiato, il filosofo e libero pensatore Manlio Sgalambro, cantata in duetto con la interprete preferita di Battiato, Alice, una canzone che si riallaccia nel tema, ma con ben altra forza e franchezza, al brano immediatamente precedente, Sigillata con un bacio, la versione italiana di un lontano successo del cantante pop americano Frankie Avalon (Sealed With A Kiss), un esponente del pop USA degli anni '60-'70, italo americano (vero nome Francis Thomas Avallone), una delle scelte più "snob" (alias incomprensibili) dell'album. |
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Perduto amor perduto amor |
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Se ieri ti tenevo sul mio cuore |
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I dolci sogni dell'età sognante |
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Perduto amor ... |
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Al mondo sì nessuno come me |
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Così per un capriccio del
destino |
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Perduto amor ... |
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Quante gocce di rugiada intorno a
me |
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Già l'odore della terra odor di
grano |
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Quanto verde tutto intorno e
ancor più in là |
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Un cavallo tende il collo verso
il prato |
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No! Cosa sono adesso non lo so |
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E intanto il sole tra la nebbia
filtra già |
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Smile |
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Se mai ti parlassero di me |
Smile though your heart is aching |
Se caso mai ti parlassero di me |
Light up your face with gladness |
Se mai ti parlassero di me |
That's the time you must keep on
trying |
Ritornerai lo so ritornerai |
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E riderai, quel giorno riderai |
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Avec Le Temps (1962) |
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Col tempo sai |
Avec le temps... |
Col tempo sai |
Avec le temps... |
Col tempo sai |
Avec le temps, va, tout s'en va |
Col tempo sai |
Avec le temps, va, tout s'en va |
Col tempo sai |
Avec le temps... |
Col tempo sai |
Avec le temps... |
Allora tu col tempo sai |
Alors vraiment |
Insieme a te non ci sto più |
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Cercavo in te la tenerezza che non ho |
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Quella persona non sei più |
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Io trascino negli occhi |
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Insieme a te non ci sto più |
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E quando andrò devi sorridermi se puoi |
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Arrivederci amore ciao |
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Quando sei qui con me |
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Quando sei |
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Suona un'armonica |
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Quando sono qui con te |
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Quando mi chiedi cos'é reale |
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Se tu sapessi come ti amo |
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Oggi ho cercato nella tua strada |
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Passerai giorni interi senza
chiedere di me |
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Se tu sapessi quanto ti amo........ |
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Ci dobbiamo ormai lasciar per
l'estate |
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Passerò pensando a te questa
estate |
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Io so che ogni giorno nel sole ti
rivedrò |
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Sarà bello per noi due
ritrovarci |
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Ponimi come un sigillo sul tuo
cuore |
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E tu passavi appena le sottili
dita sul prepuzio |
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Ponimi come un sigillo sul tuo
cuore |
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Pronuncio il tuo nome contro ogni sventura. |
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Vinceva la tristezza il tuo
soffio vitale eretico |
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Ponimi come un sigillo sul tuo
cuore |
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Perché quando sarò in esilio |
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Ponimi come un sigillo sul tuo
cuore |
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Andando a dormire |
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Nun der Tag mich mud gemacht, |
Ora il giorno mi ha affaticato, |
Hande lasst von allem Tun, Stirn vergiss du
alles Denken, |
Mani, lasciate ogni cosa che fate, |
Und die Seele unbewacht, will in
frein Flugen scheweben, |
E l'anima, non vigilata, |
© Musica & Memoria - 2003 - Rev. Luglio 2005 / Testi originali di Battiato e degli autori citati, riprodotti per soli scopi di ricerca e critica musicale / Riproduzione per usi commerciali non consentita |
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