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 Altri misteri elettorali del 9 aprile 2006

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Pagina principale: I presunti brogli elettorali del 9 e 10 aprile 2006

1. Camera versus Senato. 2006

Nel 2006 per la prima volta è avvenuto quello che molte altre volte si è temuto, cioè un risultato diverso tra Camera e Senato. Poi corretto dal voto dei senatori eletti all'estero, che hanno dato complessivamente una maggioranza (minima) al CS.
La causa della difformità non deriva dalla legge elettorale, ma da una forte divaricazione nei risultati, che per definizione non possono essere uguali, perché il corpo elettorale è diverso (al Senato si vota dai 25 anni in su).
Qualche numero:
- numero votanti: Camera 38.153.343 - Senato 34.162.615
- numero votanti giovani: 3.990.728 (10,5%)
- differenza di voti CS-CD al Senato: 428.577 a favore del CD (1,25%)
- differenza di voti CS-CD alla Camera: 24.755 a favore del CS (0,06%)

La prima domanda che sorge spontanea con questa forte differenza quindi è "si può quantificare il contributo dei giovani alla vittoria del CS alla Camera?".

Chiaramente si possono fare solo ipotesi, la prima, la più semplice, è che gli over-25 abbiano votato nello stesso modo al Senato e alla Camera. La differenza sarà il voto degli under-25. Questo ipotesi è illustrata in tabella 1.
Come si può vedere per arrivare ai totali viene un dato negativo nel voto ad "altri" (né CS né CD) quindi si nota subito che "una parte degli elettori non vota allo stesso modo alla Camera e al Senato" (strano, ma vero).

TABELLA 1                        
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD Altri Voti V. CS CD Altri          
Senato  34.162.615  16.725.401   17.153.978  283.236          34.162.615 -428.577 -1,25%    
    48,96% 50,21% 0,83%                  
Camera  34.162.615  16.725.401   17.153.978  283.236  3.990.728    2.277.197    1.823.865 -   110.334  38.153.343    24.755 0,06%  453.332 11,4%
        10,5% < Diff. elettori              
  100,00%     Totale  19.002.598  18.977.843     172.902  38.153.343        
        Camera 49,81% 49,74% 0,45%          


La seconda elaborazione, appena più raffinata, per correggere questo dato anomalo "spalma" il dato degli "altri" della Camera uniformemente su tutte le classi di età, e il dato in valori assoluti diventa ora credibile.
La differenza però non cambia e la estrapolazione è la stessa, quindi:
- il CS tra gli under-25 ha avuto un margine di vantaggio del 11,4% (quasi mezzo milione di voti, poco più dell'1%, appunto, del corpo elettorale).

TABELLA 2 Ipotesi 2 (Percentuali coerenti su 'altri')                
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD Altri Voti V. CS CD Altri          
Senato  34.162.615  16.725.401   17.153.978  283.236          34.162.615 -428.577 -1,25%    
    48,96% 50,21% 0,83%                  
Camera  34.162.615  16.789.611   17.218.188  154.817  3.990.728    2.212.987    1.759.655       18.085  38.153.343    24.755 0,06%  453.332 11,4%
  49,15% 50,40% 0,45%                  
  100,00%     Totale  19.002.598  18.977.843     172.902  38.153.343        
        Camera 49,81% 49,74% 0,45%          


2. L'inversione tra 2006 e 2001

In tutte le altre elezioni dell'era bipolare, dal '94 in poi, il dato della Camera è stato sempre favorevole al CD e al Senato al CS. Si è verificata quindi una inversione. Ma quanto netta?
L'analisi del dato del 2001 è più complessa perché: a) alla Camera si votava con due schede; b) erano presenti molte più liste non collegate ai due poli.
Facendo però alcune approssimazioni si può tentare di calcolare il differenziale tra under-25 e over-25.
Le approssimazioni sono: a) alla Camera si prende il dato del proporzionale b) il dato del CS è ottenuto sommando all'Ulivo tutti i partiti che poi sarebbero confluiti nell'Unione; c) il dato del CD è ottenuto in due ipotesi, sommando anche qui i partiti che poi sono confluiti nella Casa delle libertà, e poi sommando in modo indifferenziato tutti gli "altri". Questa seconda approssimazione più netta è necessaria perché molti movimenti di destra hanno cambiato nome o non si sono presentati nella tornata successiva.

Ottenuti in questo modo i risultati totali per i due rami del parlamento, abbiamo in tabella 3 la stima del differenziale per le due classi di età, nella ipotesi semplificata (voto uguale Camera e Senato).
Essendo il voto agli "altri" molto più ampio si ha un risultato impossibile (dato negativo).

TABELLA 3                        
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD Altri Voti V. CS CD Altri          
Senato  33.871.262  17.779.691  15.122.789  968.782          33.871.262  2.656.902 7,84%    
    52,49% 44,65% 2,86%                  
Camera  33.871.262  17.779.691  15.122.789  968.782  3.251.514       222.335    3.707.207 -678.028  37.122.776 -   827.970 -2,23% -3.484.872 -107,2%
                         
  100,00%     Totale  18.002.026  18.829.996  290.754  37.122.776        
        Camera 48,49% 50,72% 0,78%          

In tabella 4 viene applicata la correzione, spalmando il dato degli altri alla Camera. Ma in questo modo si ha ancora un dato negativo sul voto al CS degli under-25.

TABELLA 4 Ipotesi 2 (Percentuali coerenti su 'altri')                
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD Altri Voti V. CS CD Altri          
Senato  33.871.262  17.779.691  15.122.789  968.782          33.871.262  2.656.902 7,84%    
    52,49% 44,65% 2,86%                  
Camera  33.871.262  18.131.438  15.474.536  265.287  3.251.514 -     129.412    3.355.460    25.467  37.122.776 -   827.970 -2,23% -3.484.872 -107,2%
  53,53% 45,69% 0,78%                  
  100,00%     Totale  18.002.026  18.829.996  290.754  37.122.776        
        Camera 48,49% 50,72% 0,78%          


L'unico modo per stimare il loro contributo è quindi quello di bloccare il dato del CS, dove i partiti sono rimasti sostanzialmente stabili, e assegnando d'ufficio tutti gli altri voti al CD. L'elaborazione è quindi approssimata per eccesso, a svantaggio del dato del CS.

Il risultato si può leggere in tabella 6, non ci sono più dati negativi (impossibili) ma, per riequilibrare il voto degli over-25, il dato degli under-25 dovrebbe essere per il 93% al CD e per il 7% al CS.

TABELLA 5 Ipotesi 3 (CD + 'altri')                    
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD + Altri   Voti V. CS CD            
Senato  33.871.262  17.779.691  16.091.571            33.871.262  1.688.120 4,98%    
    52,49% 47,51%                    
Camera  33.871.262  17.779.691  16.091.571    3.251.514       222.335    3.029.179    37.122.776 -1.118.724 -3,01% -2.806.844 -86,3%
          6,84% 93,16%            
  100,00%     Totale  18.002.026  19.120.750    37.122.776        
        Camera 48,49% 51,51%            

La cosa è palesemente improbabile e quindi le possibili ipotesi sono:
(1) molti elettori hanno votato in modo diverso tra Camera e Senato
(2) le schede annullate o bianche non si sono distribuite in modo uniforme
La ipotesi (2) non è verificabile. La ipotesi (1) è possibile, in quanto al Senato la quota proporzionale era ottenuta da un'unica scheda, che serviva per votare il senatore nel collegio maggioritario. Le personalità dei candidati possono quindi aver provocato scelte difformi nello stesso elettore.

Nella tabella 7 fissiamo quindi il dato degli under-25 ad un ipotetico 50-50, per vedere quale entità avrebbe dovuto avere il voto difforme tra Camera e Senato degli over-25. Come si vede dai calcoli, avrebbe interessato oltre un milione e 400 mila elettori, il 4,14% del corpo elettorale che vota anche al Senato.

TABELLA 7 Ipotesi 4 (CD + 'altri' / fisso su giovani)                
Ramo 25-100       18-24       Totale voti validi Differenza CS-CD tot   Differenza CS-CD 18-24 Differenza percentuale
  Voti validi CS CD + Altri   Voti V. CS CD            
Senato  33.871.262  17.779.691  16.091.571            33.871.262  1.688.120 4,98%    
    52,49% 47,51%                    
Camera  33.871.262  16.376.269  17.494.993    3.251.514    1.625.757    1.625.757    37.122.776 -1.118.724 -3,01%             -   0,0%
Perc. O-25 48,35% 51,65%     50,00% 50,00%            
Differenza 4,14% -4,14%   Totale  18.002.026  19.120.750    37.122.776        
Voti       1.403.422 -  1.403.422   Camera 48,49% 51,51%            
  100,00%                      

Si può quindi dedurre che:
- il sistema elettorale a collegi maggioritari introduce maggiori spostamenti di voti;
- il dato degli under-25 nel 2001 doveva essere forzatamente a vantaggio del CD, in modo significativo (anche oltre il 10%), altrimenti si avrebbe una difformità ancora maggiore nel voto tra i due rami del parlamento degli over-25 (già il 4,14% appare abnorme).

Un ulteriore confronto potrebbe essere fatto sulla somma matematica dei voti ottenuti dai candidati ai collegi uninominali della Camera del CS e del CD. Questo dato di sintesi non è presente nel sito del Ministero dell'interno, ma il confronto risulterebbe altrettanto arbitrario per il peso delle personalità dei candidati.

Si può quindi concludere che:
- gli under-25 del 2001 erano maggiormente spostati a destra
- gli under-25 del 2001 cinque anni dopo hanno votato al Senato, contribuendo quindi allo spostamento a destra della camera alta
- gli under-25 che hanno votato nel 2006 avevano un orientamento maggiormente spostato verso il CS, e hanno contribuito in modo determinante alla vittoria di questo schieramento.

3. Confronto tra 2001 e 2006

Vogliamo valutare l'entità dello spostamento di voti tra le due tornate elettorali. Prendiamo ancora i dati definitivi delle sole camere, ente Italia. Sono quindi trattati in modo non uniforme i voti dell'ente estero (inclusi nel 2001 ed esclusi nel 2006) e quelli delle regioni a statuto speciale con minoranze linguistiche che con il nuovo sistema elettorale, il cosiddetto "porcellum" hanno un sistema e un conteggio a parte (il Trentino era accorpato alla Camera, ma non al Senato).
Teoricamente quindi il dato assoluto dei voti validi, a parità o quasi di affluenza elettorale, dovrebbe essere superiore nel 2001 rispetto al 2006. Invece è avvenuto il contrario, per l'effetto determinante della forte diminuzione delle schede bianche (-75% ca.) e delle schede nulle e per il minor afflusso elettorale complessivo determinato dall'accorpamento con l'ente estero.

Elettori         44.499.794       42.232.467 -    2.267.327 -2,6%
Votanti Senato       36.189.394       35.262.679 -       926.715 -1,3%
Voti validi         33.871.262       34.162.615         291.353 0,4%
         
Elettori         49.256.295       46.997.661 -    2.258.634 -2,3%
Votanti Camera       40.085.397       39.298.497 -       786.900 -1,0%
Voti validi         37.122.776       37.980.441         857.665 1,1%

Essendo quindi il dato assoluto in aumento, non è del tutto arbitrario effettuare un ulteriore confronto orientato a valutare gli effettivi spostamenti di voti tra le due tornate e l'entità del recupero del CD. La base elettorale è diversa (per la presenza degli elettori di ritorno dall'estero nel 2001) ma per frazioni percentuale che non spostano in modo significativo le considerazione successive sugli spostamenti macroscopici rilevati.

4. Gli spostamenti di voti tra 2001 e 2006, alla Camera e al Senato

Il confronto è mostrato nella Tabella 8.

TABELLA 8 2001 2006 Differenza  
CS Senato       17.779.691       16.725.401 -    1.054.290 -3,06%
  Camera       18.002.026       19.002.598      1.000.572 2,70%
         
CD Senato       16.091.571       17.153.978      1.062.407 3,20%
+altri Camera       19.120.750       18.977.843 -       142.907 -0,38%
         
CD Senato       15.122.789       17.153.978      2.031.189 6,29%
omologhi Camera       18.829.996       18.977.843         147.847 0,39%
         
CD Senato       15.607.180       17.153.978      1.546.798 4,72%
Media Camera       18.975.373       18.977.843             2.470 0,01%

Si vedono anche in questo caso significativi spostamenti di voti e una marcata difformità tra le due platee elettorali allargata e ristretta.

CS Senato.  Al CS mancano oltre un milione di voti rispetto a quelli ottenuti dagli stessi partiti nel 2001, quando si erano presentati separatamente.

CS Camera. Qui invece il CS ottiene oltre un milione di voti in più. Tra Camera e Senato la forbice arriva ad oltre due milioni di voti spostati.

CD Senato. Ribaltamento della situazione rispetto al 2001. Al Senato il CD era in minoranza, mentre ora è maggioranza in modo marcato. Quanto, dipende dal raffronto, nel primo il dato del 2006 è confrontato brutalmente con tutto quanto non era nel perimetro dell'Unione. Nel secondo il dato è confrontato con il voto dei partiti confluiti esplicitamente nella CdL. Poiché tra questi partiti ci sono state variazioni di denominazione, il terzo raffronto è basato su una media dei due estremi precedenti, che appare una approssimazione accettabile. I voti conquistati dal CD tra il 2001 e il 2006 al Senato sarebbero quindi oltre 1 milione e mezzo.

CD Camera. Specularmente all'avanzata del CS si dovrebbe rilevare un dato meno positivo alla Camera del CD. Poiché la CdL ha incluso partiti che erano tra gli "altri" nel 2001 la differenza è meno marcata. Andando comunque sulla media ci sarebbe stata una conferma del dato 2001 (+0,01%)

Da questi semplici confronti derivati dai dati ufficiali emerge un elemento che richiede un approfondimento:
- come mai i molti voti in più (quasi il 5%) conquistati dal CD al Senato sono spariti alla Camera?

Ragioniamo. Ad ogni elettore vengono consegnate due schede, una per la Camera ed una per il Senato. Si  suppone che la grandissima maggioranza degli elettori scelga lo stesso schieramento alla Camera e al Senato. In elezioni personalistiche, con il sistema maggioritario precedente, poteva succedere che venisse votata la persona anziché lo schieramento, provocando un voto "disgiunto". Nel sistema attuale, puramente orientato ai partiti, un voto disgiunto appare del tutto anomalo e quindi presumibilmente raro e marginale.

Chi vota al Senato vota però anche alla Camera (non così il contrario per gli under-25) quindi il milione e mezzo di voti conquistato dalla CdL nel 2006 doveva essere per forza, in larga maggioranza, presente anche nel totale dei dati della Camera. Che presenta però una conferma (risultato piatto) per il CD ed una avanzata per il CS.
La prima spiegazione puramente numerica si può cercare tra gli elettori non presenti al Senato: gli under-25.
In tutto sono 4 milioni circa, avrebbero quindi dovuto compensare il plus di cui sopra (1,5m) e fornire il plus del CS (+1). Quindi su 4m di elettori giovani, avrebbero votato per il CS:

1,5 (plus CD Senato) + 1 (plus CS Camera) + (4-2,5)/2=0,75 (restante alla quota 50-50 del voto complessivo) = 3,25 m (vedi tabella)

Under-25 2006 CS CD
Plus CD Senato 1,5  
Plus CS Camera 1  
Quota 50   0,75  
Totale 4 3,25 0,75
  81,3% 18,8%

Se questa fosse la spiegazione si avrebbe una percentuale irrealistica del CS tra i giovani. Una percentuale non coerente con il dato di tabella 1.
Gli esperti di elezioni a questo punto tirano fuori i "flussi elettorali", ovvero lo spostamento tra classi di elettorali e i travasi reciproci o le triangolazioni tra partiti. Poiché i voti non portano la firma degli elettori, l'analisi dei flussi è assai ardua, scienza da sondaggi, che peraltro ben pochi sono disposti a finanziare (su elezioni ormai archiviate).

Non esistono però a logica triangolazioni o flussi che possano spiegare la sparizione di 1 milione e mezzo di voti (almeno), non importa infatti tanto da dove siano arrivati i voti in più del CD al Senato, se dalla bianche, dal non voto o da travasi dal CS, ma dove siano andati a finire alla camera.

Altra osservazione che si potrebbe fare riguarda la variazione del corpo elettorale. Tra il 2001 e il 2006 il corpo elettorale al Senato è mutato anche per cause naturali (purtroppo). Con un tasso di mortalità medio del 9,5 per mille, (dato Italia, Calendario Atlante De Agostini) in cinque anni ca. 1,6 milioni di elettori del 2001 dovrebbero essere usciti dal corpo elettorale.
Se fossero stati tutti o in larga parte orientati a sinistra questa potrebbe essere un'altra possibile spiegazione del fenomeno del recupero del CD.
Ma, ovviamente, non avrebbero potuto votare neanche alla Camera.

Rimane quindi solo la combinazione di una o più delle seguenti tre ipotesi:

(1) un voto molto a favore del CS tra gli under-25
(2) un voto disgiunto tra Camera e Senato per un numero elevato di elettori
(3) un confronto non corretto tra le due votazioni a causa della diversa base di elettori
(4) errori di conteggio al Senato

5. Possibili spiegazioni

(1) un voto molto a favore del CS tra gli under-25

E' possibile e anche probabili che i "ragazzi dell'88" e degli anni successivi si siano più spostati a sinistra delle classi di età che li hanno immediatamente preceduti (che erano invece orientati sicuramente in maggioranza a destra). Nessuno ha però rilevato, nelle scuole o altrove, una variazione sociologica così accentuata e così repentina. Può esserci stata, ma con percentuali attorno al 5-10% di differenza.

(2) un voto disgiunto tra Camera e Senato per un numero elevato di elettori

Differenze di voto ci sono state sicuramente. Si osservano già in tabella 1 dal diverso numero di voti andati alle altre liste. Esistono quindi elettori che nella stessa elezione, con gli stessi partiti e coalizioni, con due schede tra le mani, votano in modo diverso su una scheda e sull'altra. Senza alcun apparente e spiegabile motivo, essendo state eliminate in queste elezioni preferenze, personalismi e altre motivazioni extra politiche.
Si presume che siano comportamenti rari, proprio per i motivi anzidetti, e che difficilmente possono spiegare differenze così marcate. Ma proviamo egualmente a verificarlo sui numeri.

(2)A. L'effetto Ulivo

Si è parlato a lungo dell'l'effetto della presentazione di una lista unitaria Ulivo alla Camera anziché di due liste separate DS e Margherita come al Senato. Dovremmo pensare quindi che gli elettori in più del Senato di FI siano persone che alla Camera hanno votato Ulivo, ma al Senato, non trovando l'Ulivo, ma solo DS e Margherita, non abbiano replicato il voto.

La differenza effettivamente esiste, contando i vari partiti che a vario titolo facevano parte dell'Ulivo e l dato del Trentino (accorpato alla Camera, ma non al Senato), è dell'ordine del 2,5%:

Senato       5.977.347 DS 17,50%  
      3.664.903 Margherita 10,73%  
           59.498 L'Ulivo 0,17%  
           57.343 PSDI 0,17%  
           51.219 Repubblicani europei 0,15%  
            5.442 Dem. Crist. Uniti 0,02%  
         198.156 L'Unione SVP Trentino    
Totale     10.013.908   28,74%  
       
Camera     11.930.983 Ulivo 31,27% -2,53%

La differenza dovrebbe essere pesata sulla diversa consistenza del corpo elettorale. Possiamo tentare questa normalizzazione in due modi:
(1) Sugli under-25, partendo dalla differenza di voto per il CS dovuta al voto giovane (Tabella 1) e assegnandola tutta all'Ulivo. Un ragionamento quindi che tenta di individuare i flussi

(1) Normalizzazione su Under-25  
      1.917.075 Differenza numerica pura  
         453.332 Voti in più Camera CS (Under-25 Tabella 1)
      1.463.743 Differenza pesata  
         288.897 Voti migrati a RC  
      1.174.846 Differenza pesata 2  

(2) Con una normalizzazione diretta, sul diverso bacino di elettori (-10,5% al Senato, vedi sempre Tabella 1).
Il secondo criterio, anche se puramente statistico, appare tutto sommato meno arbitrario, e da' una differenza di voti spariti per il CS pari a 380 mila circa.

(2) Normalizzazione su bacino elettorale Differenza
          11.930.983 Camera 10,5%
          10.683.037 Dato camera normalizzato
               669.129 Differenza pesata 2  

Nella prima normalizzazione abbiamo adottato un'altra assunzione che appare plausibile, cioè che gli elettori mancanti all'Ulivo diviso al Senato siano confluiti su RC. Il partito di Bertinotti infatti è l'unico a mostrare un dato anomalo tra Camera e Senato, con una marcata differenza in più al Senato nonostante il bacino di elettori ridotto. Per tutti gli altri partiti di destra e di sinistra il dato al Senato risulta inferiore in modo allineato o quasi al diverso bacino di utenza.

RC Insieme xU Udeur RNP
Camera       2.229.464       1.668.930                534.088                     990.694
Senato       2.518.361       1.423.003                477.226                     851.604
13,0% -14,7% -10,6% -14,0%
         288.897      
 
FI AN UDC Lega
Camera       9.048.976       4.707.126             2.580.190                   1.747.730
Senato       8.202.890       4.235.208             2.309.442                   1.530.667
-9,4% -10,0% -10,5% -12,4%

(2)B. Gli elettori di confine

Altra spiegazione possibile riguarda gli spostamenti degli elettori di confine, quelli che si riconoscono con difficoltà nell'una o nell'altra coalizione, a causa della presenza di uno o più partiti antipatizzanti. Nel CS possono essere elettori di sinistra "radicale" preoccupati del peso eccessivo di partiti di ispirazione cattolica come Margherita o Udeur, o elettori di centro preoccupati all'opposto del peso eccessivo della sinistra "radicale". I primi nelle coalizioni del 2006 non avevano alternative. I secondi potevano scegliere effettivamente di votare per l'Unione soltanto in uno dei due rami del parlamento, votando per un partito di confine nell'altro ramo, o non votando affatto.
Non esiste però alcuna evidenza coerente:
- elettori di questo tipo avrebbero dovuto trovare problemi a votare Ulivo, per la presenza di ex-PCI nel partito, quindi dovevano essere semmai in fuga alla Camera (e rassicurati al Senato dalla presenza della più rassicurante Margherita)
- avrebbero dovuto rivolgersi ad un altro partito di confine, come l'UDC (o l'Udeur) che invece non mostrano alcuna variazione significativa tra Camera e Senato
- avrebbero dovuto eventualmente votare scheda bianca (essendo andati a votare, non potevano astenersi), ma non esiste alcun incremento delle schede bianche o degli astenuti
- non avrebbero dovuto in ogni caso votare RC, che invece sembra essere l'unico partito del CS avvantaggiato dal cattivo risultato di DS e Margherita al Senato.

(3). Un confronto corretto?

Le considerazioni sulla anomalia di voto nascono da un confronto tra 2001 e 2006, ma il confronto per essere corretto deve essere coerente in entrambe le votazioni. In altre parole, siamo sicuri che il dato di partenza, cioè i voti validi del 2001, sia un riferimento corretto?

Anche in questo caso c'era un dato anomalo, il numero (all'opposto) molto elevato di schede annullate e bianche.

Elettori         44.499.794       42.232.467 -    2.267.327 -2,6%
Votanti Senato       36.189.394       35.262.679 -       926.715 -1,3%
Voti validi         33.871.262       34.162.615         291.353 0,4%
Perc. Votanti 81,32% 83,50%    
Perc. Voti validi 76,12% 80,89%    
Non validi         2.318.132         1.100.064 -    1.218.068 -52,5%
         
Elettori         49.256.295       46.997.661 -    2.258.634 -2,3%
Votanti Camera       40.085.397       39.298.497 -       786.900 -1,0%
Voti validi         37.122.776       37.980.441         857.665 1,1%
Perc. Votanti 81,38% 83,62%    
Perc. Voti validi 75,37% 80,81%    
Non validi         2.962.621         1.318.056 -    1.644.565 -55,5%

Come si vede, le schede non valide sono diminuite oltre della metà. Oltre 1,6 milioni di persone alla Camera e 1,2 al Senato nel 2001 non hanno voluto o potuto esprimere il loro voto, mentre nel 2006 sì.
Cosa volevano votare nel 2001, e se volevano effettivamente votare, non è dato sapere.
Se siano le stesse persone che hanno cambiato idee, o il fenomeno sia frutto di slittamenti trasversali, non è dato sapere neanche questo.

Però, ancora una volta, il movimento anomalo appare coerente tra Camera e Senato (più incisivo in valore assoluto alla Camera).
Non è quindi neanche questa una possibile spiegazione della difformità.
Lo sarebbe stata se si fosse osservato un recupero più forte al Senato, ma così non è.

(4) Gli errori di conteggio

Riapriamo il capitolo brogli, errori a senso unico, o semplici errori? Alla fine le verifiche estese a lungo promesse non sono state fatte. L'unica cosa che è stata fatta è stata la verifica sulle schede bianche. L'incauta spiegazione del fenomeno avanzata, ma non provata da Diario, che può essere esclusa.
La focalizzazione sulle schede bianche ha però oscurato altre possibili deviazioni, che non sono state verificate e che quindi non possono essere escluse.

6. Sintesi provvisoria

Per quanto la si giri, i risultati dei due rami del parlamento non appaiono coerenti e spiegabili con una sola ipotesi, forse si sono sommate più cause. L'unica ipotesi che trova una conferma plausibile è la scelta, evidentemente non apprezzata dagli elettori, di non presentare l'Ulivo al Senato. Che spiega però solo una parte (il 50% ca.) dello scostamento.
Si può concludere quindi che il dato del 2006 della CdL al Senato è molto oltre la propria base elettorale tipica, e difforme con i comportamenti precedenti dell'elettorato. Lo stesso vale, almeno rispetto alle elezioni degli ultimi quindici anni, per la forte differenza a favore del CS alla Camera. Sembrano essere quindi dati difficilmente ripetibili.

Fonti

Ministero interni: Risultati Camera 2001 proporzionale, Risultati Senato 2001, Risultati Camera 2006 Italia, Risultati Senato 2006 Italia,
M&M: Tabelle excel

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© Musica & Memoria Febbraio 2008

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