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Antoine - L'alienazione (1966)

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L'alienazione sai cos'è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

Uno parla e non ascolti più
vivi e non sai perché
se ne amavi una
non l'ami più
anzi non sai più chi é

L'alienazione sai cos'è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

Tu mangi e bevi e dormi ma
non sai perché lo fai
non ridi più
non piangi più
sei chiuso a chiave ormai

L'alienazione sai cos'è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

 

Note

 

Una delle prime canzoni di Antoine (pubblicata nel suo primo 45 giri in italiano dalla Vogue nel 1966, l'anno del suo successo internazionale Les Elucubrations). All'epoca Antoine era ancora un cantautore impegnato, nonché emulo europeo - francese di Bob Dylan, sia nella ispirazione sia nella forma della canzone. Qui, con la complicità di Herbert Pagani, si parla addirittura della alienazione dell'uomo moderno, la degenerazione dello spirito studiata sin dall'inizio del 900 da Max Weber ed altri, ma arrivata all'attenzione degli intellettuali e dei giovani negli anni '60 a seguito del grande successo del saggio Minima Moralia di Theodor Adorno e della scuole dei filosofi "francofortesi" (Horkheimer).

Per Weber e per i suoi continuatori la società capitalistica portava a compimento il sogno illuminista di introdurre la razionalità nel mondo, dominando la natura e incasellando i rapporti umani in una rete di relazioni codificate (la burocrazia). Questo successo dell'illuminismo corrispondeva però ad una spersonalizzazione dell'uomo, una rinuncia alla soddisfazione dei desideri primari, sostituiti dai desideri indotti dalle logiche di mercato, in definitiva ad una sottomissione del principio di piacere al principio di realtà o, secondo una logica psicanalitica, dell'Es al Super-Io.

Per descrivere questa deriva del mondo capitalistico viene usato il termine alienazione, funzionale al sistema capitalista e a cui l'uomo deve piegarsi (auto-alienazione, alienazione del pensiero) rinunciando e dimenticando i principi naturali della ricerca della verità e della felicità nella conoscenza, sostituite dal desiderio di successo nel dominio del mondo e della natura.

Tematiche molto congeniali allo spirito critico dei beatnik, degli hippy e poi dei contestatori del '68, e in generali dei movimenti e delle tendenze di pensiero nate dalla insoddisfazione e dalla critica alla società capitalistica versione anni '60, che Antoine con Herbert Pagani nel suo testo in italiano, riprendono e rilanciano all'attenzione dei suoi ascoltatori, in forma evidentemente molto semplificata.

L'originale era il retro della prima edizione francese di Les Elucubrations, dal titolo Qu’Est Ce Qui Ne Tourne Pas Rond Chez Moi (Cosa c'è che non va in me) e quindi il testo è stato parecchio elaborato da Herbert Pagani, aggiungendo appunto l'idea di collegarlo alle idee filosofiche e sociologiche del momento. Più privato lo sguardo di Antoine che parla nei versi in francese della sua personale incapacità di stare nel mondo di oggi (di ieri, ma non è cambiato poi molto) così com'è e della sua ansia di essere un uomo libero.

 

Qu’Est Ce Qui Ne Tourne Pas Rond Chez Moi

 

Qu'est-ce qui ne tourne pas rond chez moi ?
Qu'est-ce qui ne va pas bien ?
Je ne crois pas à ce que je vois
Je ne crois à rien
Je n'écoute pas ce que l'on me dit
Je veux vérifier moi-même
Même dans les bras de la plus jolie
Je me demande si je l'aime

Qu'est-ce qui ne tourne pas rond chez moi ?
Qu'est-ce qui ne va pas bien ?
Je ne crois pas à ce que je vois
Je ne crois à rien
Je crie liberté, je le crie encore
J'y crois plus qu'a tout
Un peu plus tard, je crie "a mort"
Ca ne va plus du tout

Qu'est-ce qui ne tourne pas rond chez moi ?
Qu'est-ce qui ne va pas bien ?
Je ne crois pas à ce que je vois
Je ne crois à rien
Qu'est-ce qui ne tourne pas rond chez moi ?
Qu'est-ce qui ne tourne pas rond chez moi ?


Sul retro, un'altra ottima canzone di Antoine del primo periodo, Un'altra strada, auto-cover da Une autre autoroute, un brano pubblicato in Francia dallo stesso Antoine su singolo (lato A La loi de 1920) l'anno prima.
Vedi anche: le cover di Antoine.

 

© Alberto Maurizio Truffi 2003 - Musica & Memoria / Testo originale di Antoine Muraccioli © Vogue 1965, adattamento italiano di Herbert Pagani / Trascrizione Alberto M. Truffi / Riproduzione per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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