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2001 A Space Odyssey - Stanley Kubrick (1968)

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Un film di fantascienza notissimo, importantissimo e un tempo conosciuto e visto da tutti, anche più volte. Ormai programmato con minore frequenza, anche perché pensato assolutamente per il grande schermo, e per una visione completamente concentrata e comprensiva dei tempi dilatati di una storia, che occorre intuire e captare per immagini, suoni e sensazioni, più che capire o seguire.

2001 Odissea nello spazio, nel titolo italiano decisamente fedele, ha avuto anche una grande importanza nella evoluzione del gusto musicale rilanciando l'attenzione per la musica classica, che sarebbe durata per tutti gli anni '70 con aspetti anche di fenomeno di massa. Per questo ci torniamo sopra in questa sezione, commentando la celebre colonna sonora. Ma di cosa parlava questo celebre film? Proviamo a fare una sintesi.

1. Gli scimmioni
Il monolite, lascito all’uomo di entità superiori, forse aliene, o simbolo del mistero ancora non spiegato della conquista del pensiero, si palesa, e fornisce agli scimmioni la prima e fondamentale informazione per progredire nella scala della conoscenza: la guerra.

2. Dall’osso all’astronave
attraverso una lunga sequenza di guerre e rivolgimenti l’uomo è arrivato al punto di poter uscire dal vincolo della terra e della forza di gravità e di vivere finalmente in sicurezza.


3. La guerra è un lontano ricordo, russi e americani collaborano pacificamente, pur essendo ancora in competizione.

4. La scoperta
Al primo passo nella sua conquista dello spazio fuori dal suo pianeta incontra il secondo monolite: sentinella lasciata dalle entità superiori, sensore che può segnalare quando l’uomo ha raggiunto la seconda fase del suo sviluppo: la capacità di espandersi nello spazio.

5. Il secondo contatto
Ora anche l'uomo del terzo millennio è entrato in contatto con il meteorite - sentinella, un ciclo si è chiuso.

6. Il viaggio verso Giove
Il pianeta verso il quale è diretto il fascio elettromagnetico del meteorite; l’uomo, non ancora ripiegato su sé stesso come dagli anni ‘80 in poi, non può fermare la voglia di conoscere, e in 18 mesi costruisce una grande astronave.

7. La spedizione, che richiederà un viaggio lungo un anno, è diretta verso il luogo dello spazio che ha lasciato il sensore alla periferia del nostro pianeta, verso il quale sono dirette le onde radio, verso il più grande pianeta del sistema solare ed i suoi satelliti.

8. L’equipaggio
Due componenti sono semplici piloti, il loro compito è raggiungere la meta, non conoscono il vero motivo del viaggio, per loro è una prosecuzione del programma di esplorazione del sistema solare; gli altri tre sono ibernati, sono l’equipaggio a conoscenza del segreto e che cercherà di svelarlo o di ricavare elementi utili, arrivati a destinazione; sono stati prudenzialmente ibernati dopo essere stati informati e condizionati alla partenza, per non influenzare i piloti, o per non influenzarsi a vicenda o generare dubbi durante un viaggio lungo un anno.

9. Il calcolatore
L’uomo, ancora fiducioso nella tecnologia perché non ha ancora sperimentato come funzionano i sistemi Microsoft, si rende conto che per una sfida così grande deve estendere anche la sua capacità cognitiva e analitica, e si affida al più potente e perfetto calcolatore elettronico mai costruito, HAL 9000, al quale trasmette anche la sua capacità di elaborare il pensiero in ogni direzione.

10. La lotta per la sopravvivenza
Come nel gioco degli scacchi, dove ancora il calcolatore non riesce a battere i maestri, perché non in grado di usare il pensiero laterale, il pilota David, non il capitano che simbolicamente aveva proprio perso a scacchi con Hal, riesce a sopravanzare e a disattivare il computer, riducendolo allo stato vegetativo.

11. L’arrivo alla meta
Ormai non ha senso tornare, la possibilità di rientrare è ormai preclusa senza l’aiuto del computer di bordo e senza altri membri dell’equipaggio; a conoscenza ormai del segreto, l’astronauta superstite si lancia nell’ultima esplorazione, o forse è veramente questa la direzione per tornare.

12. La strada si apre
La navicella arriva alla porta nel cielo che si apre e la risucchia sempre più veloce, è arrivato in una stazione periferica lasciata dalle entità superiori, dove gli potranno essere rivelate per intuizione le risposte ad alcune domande che l’uomo non ha mai saputo trovare; fornite dal meteorite che simbolicamente fluttua nello spazio accanto a lui.

13. L’origine dell’universo: il big bang

14. La formazione delle galassie

15. La formazione delle stelle e dei pianeti

16. La fine del ciclo di vita di una stella: la supernova

17. Gli ammassi gassosi testimoni di cimiteri di stelle, ma culla per la generazione di nuove stelle e nuovi pianeti

18. La vita
Ma c’è un mistero ancora più grande, il ciclo della vita e della morte. Ulisse ha finito il suo lungo viaggio, la sua Odissea, ed è tornato a casa. E nella simbolica casa, dimora dell’uomo, guscio senza il quale l’uomo non è uomo (homeless), l’astronauta può osservare come se fosse dall’altro lato dello specchio le fasi del ciclo della vita, sino a quella finale; sul letto di morte cerca ancora una risposta, e il meteorite è lì davanti a lui, per fornirla, forse.

19. Il ciclo infinito
E la risposta è nella compenetrazione totale tra il ciclo della vita e il ciclo dell’universo; l’intero pianeta che ci ospita è grande e quindi vale come un solo feto nel quale si sviluppa la vita, nostra origine e origine di tutto, senza la quale l’universo non avrebbe senso perché nessuno potrebbe comprenderlo; la vita è un ciclo senza fine proprio come l’universo in continua espansione, attraverso il ciclo inarrestabile delle creazione e della fine di stelle e pianeti.

 

Colonna sonora: Brano / Autore / Momento del film

 

Also Sprach Zarathustra (Richard Strauss)

Inizio del film: l'alba dell'uomo e la scoperta del monolite. Un brano sinfonico molto potente, soprattutto nel grandioso incipit, che proprio grazie all'inserimento in questa colonna sonora diventerà un classico della musica classica (non era così noto prima) fino ad essere addirittura reinterpretato in chiave jazz da Eumir Deodato, in una celebre, temeraria ma riuscita, operazione musicale.

Il Danubio blu (Johann Strauss)Satelliti e navi spaziali si muovono elegantemente nello spazio attorno alla terra accompagnati dai valzer di un altro Strauss, la musica di accompagnamento (intramontabile e celebrata ad ogni capodanno) di un mondo perfetto ed ordinato, l'impero austro-ungarico.

Requiem (Gyorgy Ligeti)
Si dirigono verso la (seconda) apparizione del monolite sulla Luna.

Jupiter and Beyond (Gyorgy Ligeti)
La discesa nello scavo fino ad avvicinarsi al monolite.

Atmospheres (Gyorgy Ligeti)
Intermezzo: mentre esaminano il monolite.

Jupiter and Beyond (Gyorgy Ligeti)
Il monolite fluttua nello spazio e indica la direzione.

Il Danubio blu (Johann Strauss)
Scene finali. I due mondi dello spazio e della vita.

Gayaneh Ballet Suite (Aram Khachaturyan)
Titoli di coda.

Lux Aeterna (Gyorgy Ligeti)
Titoli di coda.
 

© Alberto Maurizio Truffi Novembre 2010 / Musica & Memoria

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