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Janis Joplin -  Me and Bobby McGee (1969)

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Busted flat in Baton Rouge, waiting for a train
When I was feeling nearly faded as my jeans
Bobby thumbed a diesel down,
just before it rained
And rode us all the way to New Orleans

(Ero) distesa, sfinita a Baton Rouge, aspettando un treno (1)
Mi sentivo sbiadita come i miei jeans, quando
Bobby ha fermato un diesel con l'autostop, (2)
appena prima che iniziasse a piovere
e (il diesel) ci ha portati fino a New Orleans

I pulled my harpoon out of my dirty red bandana
I was playing soft while Bobby sung the blues, yeah
Windshield wipers slapping time
I was holding Bobby’s hand in mine
We sang every song that driver knew

Ho tirato fuori la mia armonica dalla mia rossa e sporca bandana (3)
Suonavo dolcemente mentre Bobby cantava i blues
Tenendo il tempo col movimento dei tergicristalli sul parabrezza (4)
Io stavo tenendo la mano di Bobby nella mia
Cantavamo tutte quelle canzoni che conosceva il camionista

Freedom’s just another word for nothing left to lose
Nothing, I mean nothing, honey if it isn’t free, no no
(Nothin' ain't worth nothin' but it's free)
Yeah feeling good was easy Lord, when he sang the blues
You know feeling good was good enough for me
Good enough for me and my Bobby McGee

Libertà è soltanto un’altra parola
(che vuol dire) non aver niente da perdere
Niente, intendo niente, se non è gratuito, dolcezza (Niente non è nulla che valga la pena, ma non costa nulla) (5)
Sentirsi bene era facile, Signore
quando lui cantava i blues
Tu sai che sentirsi a posto era tutto quello che bastava
Quello che bastava per me e per il mio Bobby McGee

From the coal mines of Kentucky to the California sun
Yeah Bobby shared the secrets of my soul
Through all kinds of weather, through everything we done
Yeah Bobby baby kept me from the cold

Dalle miniere di carbone del Kuntucky
al sole della California
Bobby ha diviso con me i segreti della mia anima
Attraverso ogni clima
Attraverso ogni cosa che facciamo
Bobby, tesoro, proteggimi dal freddo

One day a near Salinas Lord, I let him slip away
He’s lookin’ for that home, and I hope he finds it
But I’d trade all of my tomorrows
for one single yesterday
To be holdin’ Bobby’s body next to mine

Un giorno vicino a Salinas, Signore, ho lasciato che lui scivolasse via (6)
Lui stava cercando quella casa, e spero che la trovi (7)
Ma io cambierei tutti i miei domani, per un solo ieri
Per tenere il corpo di Bobby stretto al mio

Freedom’s just another word for nothing left to lose
Nothing, I mean nothing, honey if it isn’t free, no no
Yeah feeling good was easy Lord, when he sang the blues
You know feeling good was good enough for me
Good enough for me and my Bobby McGee

Libertà è soltanto un’altra parola
(che vuol dire) non avere niente da perdere
Niente, intendo niente, se non è gratuito, dolcezza
Sentirsi bene era facile, Signore
quando lui cantava i blues
Tu sai che sentirsi a posto era tutto quello che bastava
Quello che bastava per me e per il mio Bobby McGee

Lord, I called him my lover, I called him my man
I said called him my lover just the best I can and come on
And and a Bobby oh, and a Bobby McGee yeah
Lo lo lo lo lo lo lo lo lo lo lo lo
Hey hey hey Bobby McGee, lord
La da la la la, la da la la la la la
Hey hey hey, Bobby McGee yeah

Signore, l'ho chiamato il mio amore, l'ho chiamato il mio uomo
Ho detto che l'ho chiamato il mio amore, proprio il migliore che posso avere
Io e Bobby McGee
....

   
 

Note

 

Una delle cover più celebri di sempre, una canzone di genere country scritta da Kris Kristofferson e portata al successo per questo genere di musica (#12 nel 1969) dal cantante Roger Miller, scelta da Janis Joplin per il suo ultimo album Pearl pubblicato due anni dopo. Una interpretazione straordinaria che estrae tutto il senso e la malinconia, di questa canzone, effettivamente di grande potenziale. Nell'ascoltarla non bisogna solo apprezzare la passione e l'espressività della musicista texana, ma anche il ritmo, il groove, che sa donare alla sua interpretazione usando solo la voce.

Una interprete e musicista dotata di un talento naturale con pochi confronti, che però, come tutti sanno, ha vissuto solo pochi giorni dopo la registrazione di questa traccia per il suo album. Non era un momento felice per lei, nonostante il ritorno alla sintonia con il suo pubblico dopo un momento di appannamento. Il ragazzo, viaggiatore per il mondo, con cui aveva una breve ma intensa storia d'amore pochi mesi prima, durante un viaggio in Brasile che voleva essere anche un modo per allontanarsi dal suo mondo che sembrava ruotare attorno alla droga, aveva deciso di proseguire il suo viaggio e anche una donna di 27 anni ormai famosa ovunque, punto di riferimento e modello, può sentirsi sola al mondo nella sua stanza d'albergo e cadere ancora negli eccessi di droga e alcool. Ironia della sorte David Niehous, il suo ex ragazzo (che era anche un pacifista e lontano da ogni droga), proprio in quei giorni aveva ripensato al suo errore e le aveva scritto un telegramma chiedendole se voleva raggiungerlo a Katmandu, dove ora era arrivato. Telegramma che come in un film melodrammatico, arriverà solo il giorno dopo la sua morte. La storia d'amore tra due vagabondi senza meta, ma che si conclude con la protagonista che rimane sola, sembra essere proprio in sintonia coi sentimenti di Janis in quei giorni, e forse proprio per questo la sua interpretazione appare così perfetta.

Nella immagine in alto Janis Joplin prima di uno dei concerti ad Amsterdam nel 1969,  qui sopra in una delle foto del 1970 per la copertina del suo ultimo album Pearl.

 

Note alla traduzione

 
  1. Baton Rouge è la capitale politica della Louisiana, Sud degli USA, una città ora più grande di New Orleans, ma abbastanza periferica nel 1969 quando è stata scritta la canzone.

  2. Bobby è un nome da uomo o da donna? La domanda nasce spontanea visto che l'originale era interpretato da un uomo, e il titolo era lo stesso. In USA normalmente Bobby è il diminutivo di Robert, quindi al maschile, e Bobbie di Roberta. Nel Sud degli USA si usa però anche Bobbi per le ragazze. Secondo varie fonti il produttore di Kristofferson, Fred Foster, e in parte co-autore, si era ispirato per il nome alla sua segretaria Bobbi McKee, lasciando però una Y nel titolo per rendere la canzone adatta anche ad interpreti donne. La pronuncia comunque è uguale e quindi gli ascoltatori dell'originale potevano pensare che parlasse di due che stavano insieme oppure di due amici maschi, soprattutto se leggevano il titolo sull'etichetta. Solo ascoltando tutta la canzone ad un certo punto Roger Miller si riferisce a Bobby come "she" e il dubbio si chiarisce.

  3. "harpoon" in inglese significa "arpione", un oggetto che sembra proprio fuori contesto, anche come fermaglio per i capelli. Si trovano in rete infinite dissertazioni sul significato della parola e praticamente tutte convergono sul fatto che si tratta di un nomignolo locale per "armonica", basandosi anche sulla parola in qualche modo nascosta "harp" che rimanda ad uno strumento musicale. Oggetto che invece è pienamente coerente al contesto e spiegazione quindi che riceviamo. Stranamente nessuno pare abbia chiesto lumi direttamente all'autore.

  4. Questi versi sono stati modificati, ma non nel significato, da Janis Joplin. Il testo della prima versione è riportato più sotto.

  1. Un concetto chiave di questa canzone sul quale si è espresso Kris Kristofferson in un'intervista spiegandone l'ispirazione. Che arrivava proprio da un film italiano, un capolavoro poetico di Federico Fellini: "La strada" con Giulietta Masina e Anthony Quinn, premio Oscar per il miglior film straniero nel 1957 e punto d'inizio della popolarità in USA del grande regista. Quinn-Zampanò aveva abbandonato sul bordo di una strada la povera Gelsomina, quando apprende anni dopo casualmente che è morta si dispera e dopo una rissa si sdraia in riva al mare guardando le stelle e piangendo (leggi più sotto il ricordo completo). Per Kris era una perfetta metafora delle due facce della libertà: lui era libero quando l'aveva lasciata, ma per essere libero ora non aveva più nulla. La libertà richiede un prezzo da pagare, lo stesso concetto a cui ha dedicato il libro "Bisogno di libertà" lo scrittore Bjorn Larsson. Per rendere al meglio il significato del verso abbiamo inserito a seguire la strofa una traduzione più libera di quelle normalmente presenti sul web.

  2. In molti testi della canzone il nome della città che è riportato è Saline, che è un piccolo borgo della Louisiana, ma sia Roger Miller sia Janis pronunciano in modo abbastanza chiaro Salinas, che è una città di media grandezza della California. Stato che è peraltro citato poco prima, quindi coerente con la vicenda del protagonista con Bobby.

  3. Nel film che ha ispirato la canzone, citato sopra, è lui che lascia lei, a tradimento per di più, mentre nel testo della canzone lei (o lui nella prima versione) lascia che vada via "dolcemente" (scivolando via) senza ostacolarlo. Accettando che sia alla ricerca di una casa, cioè che non voglia più fare la vita del vagabondo. Una chiusura meno traumatica, ma il finale è lo stesso: il/la protagonista, ora senza più legami, rimpiangerà per sempre Bobby McGee.

Janis Joplin con Rick Danko della Band, John Dawson dei New Riders of The Purple Sage e Jerry Garcia dei Grateful Dead, 1969. Nella foto sono ripresi probabilmente durante un trasferimento per il Festival Express del 1970, un tour di concerti itinerante tra California e Canada, con mezzo di trasporto un treno speciale per i musicisti, noto anche per i molti inconvenienti e cambi di programma. Ma ricordato anche per le jam sessioni tra musicisti al loro apice creativo. La storia si può leggere su Wikipedia..

L'intevista a Kris Kristofferson sul significato della canzone

 

Dall'intervista di Kris Kristofferson a Lydia Hutchinson di Performing Songwriting, settembre 2015: “for some reason, I thought of La Strada, this Fellini film, and a scene where Anthony Quinn is going around on this motorcycle and Giulietta Masina is the feeble-minded girl with him, playing the trombone. He got to the point where he couldn’t put up with her anymore and left her by the side of the road while she was sleeping. Later in the film, he sees this woman hanging out the wash and singing the melody that the girl used to play on the trombone. He asks, ‘Where did you hear that song?’ And she tells him it was this little girl who had showed up in town and nobody knew where she was from, and later she died. That night, Quinn goes to a bar and gets in a fight. He’s drunk and ends up howling at the stars on the beach. To me, that was the feeling at the end of ‘Bobby McGee.’ The two-edged sword that freedom is. He was free when he left the girl, but it destroyed him. That’s where the line ‘Freedom’s just another name for nothing left to lose’ came from."

"Per qualche motivo, mi era venuto in mente La Strada, questo film di Fellini, ed una scena dove Anthony Quinn andava in giro in moto e Giulietta Masina è la ragazza debole di mente che era con lui, e che suonava il trombone (nei suoi spettacoli). Arriva il momento che lui non la sopporta più e la lascia sul bordo di una strada mentre lei stava dormendo. Più avanti nel film, lui vede una donna che fa il bucata e canticchia la melodia che la ragazza suonava col trombone. Lui le chiede: "Dove hai ascoltato quella canzone?". E lei gli dice che era quella piccola ragazza che aveva fatto uno spettacolo in città e che nessuno sapeva da dove venisse, e che più tardi era morta. Quella notte Quinn va in un bar e provoca una rissa. E' ubriaco e finisce a piangere disperato alle stelle sulla spiaggia. Per me, questo era il modo di sentire del protagonista alla fine di "Bobby McGee". Le due facce che ha la libertà, Lui era libero quando aveva lasciato la ragazza, ma questo lo ha distrutto. E' da cui che viene il verso "Freedom’s just another name for nothing left to lose"."

Kris Kristofferson in una foto di poco posteriore (del 1974)

La versione originale di Roger Miller

 

Busted flat in Baton Rouge headin' for the trains feelin' nearly faded as my jeans
Bobby thumbed a diesel down just before it rained
took us all the way to New Orleans
I took my har'poon out of my dirty red bandana
And was blowin' sad while Bobby sang the blues
With them windshield whipers slappin' time
And Bobby clappin' hands we finally sang up every song that driver knew

Freedom's just another word for nothin' left to lose
Nothin' ain't worth nothin' but it's free
Feeling good was easy Lord when Bobby sang the blues
Feeling good was good enough for me
Good enough for me and Bobby McGee

From the coal mines of Kentucky to the California sun
Bobby shared the secrets of my soul
Standin' right beside me Lord through everything I done
And every night she kept me from the cold
Then somewhere near Salinas Lord I let her slip away
Lookin' for the home I hope she'll find
I'd trade all my tomorrows for a single yesterday holdin' Bobby's body next to mine

Freedom's just another word for nothin' left to lose
Nothin' ain't worth nothin' but it's free
Feeling good was easy Lord when Bobby sang the blues
Feeling good was good enough for me
Good enough for me and Bobby McGee

 

Le band di Janis Joplin

 

Nel suo breve ma mai dimenticato passaggio nel mondo della musica, durato poco più di 3 anni, dal 1967 al 1970, Janis Joplin ha avuto al fianco tre band, I Big Brother and The Holding Company, un gruppo di musicisti giovani e non particolarmente esperti con i quali però ha condiviso gli inizi della sua carriera con la storica esibizione al Monterey Pop Festival nel giugno del 1967 e il suo miglior album, Cheap Trills, del 1968, poi la Kozmic Blues Band, un gruppo creato per lei dopo la fine del sodalizio con la band precedente, e infine la Full Tilt Boogie Band, un gruppo preesistente di musicisti rock in maggioranza canadesi, alcuni dei quali già suonavano nei Kozmic. Questo fu il gruppo che Janis, dopo alcuni interventi anche personali nella guida, considerava veramente "suo" e coerente con la sua idea di musica e soprattutto di esibizioni dal vivo. Il chitarrista canadese John Till era il fondatore della band.

Dall'alto, Janis Joplin con i Big Brother, quindi con la Kozmic Blues Band nella trasmissione di Dick Cavett (a cui ha partecipato spesso), e infine con la Full Tilt Boogie Band, in una foto probabilmente del 1970.

 

Riproduzione del testo originale per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

© Traduzione e commenti Alberto Maurizio Truffi Ottobre 2016 / Revisioni: Maggio 2019 (Informazioni sul Festival Express del 1970 fornite dal visitatore Walter)

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