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Ivan Graziani - Lugano Addio (1977)

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Introduzione con vocalizzi .(po--po-po-po...)

Le scarpe da tennis bianche e blu
Seni pesanti e labbra rosse
E la giacca a vento
Oh, Marta io ti ricordo così
Il tuo sorriso e i tuoi capelli
Fermi come il lago

Un incontro mai dimenticato, in vacanza, sul lago di Como, il ritratto di Marta come lo restituisce la memoria anni dopo, per immagini, il suo seno, i suoi capelli lisci, il suo abbigliamento sportivo. I capelli sono fermi come il lago, che non ha onde quasi mai a differenza del mare, che lui conosce bene. (1)

"Lugano addio" cantavi
Mentre la mano mi tenevi
"Canta con me" tu mi dicevi ed io cantavo
di un posto che
Non avevo visto mai

Siamo nel 1977, tutto è politica tra i giovani, una canzone anarchica, "Addio Lugano bella", esprime ribellione e speranza, sentimenti che lei sente profondamente e vuole condividere con lui, ragazzo con un'altra storia ma con il quale è iniziata una simpatia e probabilmente anche molto di più. (2)

Tu, tu mi parlavi di frontiere
Di finanzieri e contrabbando
Mi scaldavo ai tuoi racconti
"E mio padre sì" tu mi dicevi
"Quassù in montagna ha combattuto"
Poi del mio mi domandavi

Lei ama la sua storia e ama raccontarla, la frontiera con la Svizzera, i passi in alta montagna che portano al paese straniero, ma anche i boschi dove gli "spalloni" portano sigarette o denaro stando attenti a sfuggire dalle guardie di frontiera e ai finanzieri. Ma in quelle stesse montagne, solo 32 anni prima, i partigiani, gente comune come suo padre, combattevano per la libertà contro i nazisti e i fascisti. (3)

Ed io pensavo a casa
Mio padre fermo sulla spiaggia
Le reti al sole, i pescherecci in alto mare
Conchiglie e stelle
Le bestemmie e il suo dolore

Vorrebbe dare una risposta ma la sua mente va invece alla sua storia, al mare Adriatico che ancora dava lavoro alle città della costa, va ai porti di piccoli pescherecci che cercavano in mare il sostentamento per le loro famiglie. Una vita sempre più dura, che blocca le persone e prosciuga ogni desiderio e ogni speranza. (4)

Oh, Marta io ti ricordo così
Il tuo sorriso e i tuoi capelli
Fermi come il lago

Il ricordo torna a Marta e a quei giorni.

Intermezzo con vocalizzi (po--po-po-po...)

 

"Lugano addio" cantavi
Mentre la mano mi tenevi
"Addio" cantavi
E non per falsa ingenuità,
tu ci credevi

Rimane in silenzio, non risponde, ma Marta è sicura della sua storia e della sua scelta, anche di affrontare le avversità che descrive la canzone, e la accenna  di nuovo. Ma non è ingenuità, conformismo con con i giovani suoi coetanei, è dentro la sua storia. (5)

E adesso anch'io che sono qua
Oh, Marta mia, addio, ti ricordo così
Il tuo sorriso e tuoi capelli
Fermi come il lago

Sono passati alcuni anni, con Marta c'è stato un addio, ma quelle speranze e quelle idee di libertà  e di unità sono diventate anche le sue, e le idee nel frattempo hanno trovato ostacoli, divisioni, arretramenti. La struggente nostalgia di quegli anni in cui tutto sembrava a portata di mano si aggiunge al ricordo di quella breve storia e del sorriso di Marta (6).

Chiusura con vocalizzi .(po--po-po-po...)

 
   

Note

  1. Ivan Graziani non ha mai fornito spiegazioni su questa canzone, una delle più belle ed apprezzate della sua generazione, ha lasciato che ognuno trovasse la sua. In particolare non sappiamo se sia autobiografica, probabilmente lo è solo in parte. Ma lascia molti indizi che possono per esempio collocare la vicenda, anni prima, primi anni '70 o ultimi '60, su un lago della Alpi, vicino alla Svizzera, prossimi alla frontiera ai valichi ufficiali e a quelli no, quindi il lago di Como con ogni probabilità.
  2. "Addio Lugano bella" è la nota canzone scritta da Pietro Gori, leader del movimento anarchico a cavallo dell'800 e del 900, un anarchico però non bombarolo, sostenitore dei movimenti di popolo piuttosto che delle azioni individuali. Famosa canzone, era stata adottata dai movimenti post-68 ed era molto conosciuta.
  3. La guerra partigiana in Italia si è combattuta soprattutto in montagna, nei territori più favorevoli a quella che poi sarà chiamata guerra di guerriglia (anche se è stata applicata per primo, anzi inventata, dal generale tedesco Von Lettow-Vorbeck in Tanganica nella I Guerra Mondiale). Il Piemonte e la Lombardia sono stati, assieme all'Emilia, i luoghi dove il movimento partigiano ha avuto la massima presenza e ha impegnato maggiormente i tedeschi invasori e i fascisti loro alleati.
  4. Ivan Graziani non è nato né cresciuto in una città di mare (ma a Teramo e poi ad Ascoli) e suo padre era un medico, quindi qui l'eventuale spunto autobiografico si perde se è riferito a lui stesso, ma rimane se è riferito a molti altri giovani suoi coetanei di quelle terre.
  5. Marta ha fatto la sua scelta di vita e di ideali, e la sua serena e pacata convinzione, inserita ella sua storia familiare e personale, porta anche lui dalla sua parte, dove resterà.
  6. La parola "addio" passa dal titolo della canzone storica alla storia raccontata e anche alla nuova canzone. Un addio che ha lasciato un ricordo indelebile, e questa bella canzone diventata un classico.
 

© Musica & Memoria  Dicembre 2023 / Note di Alberto Maurizio Truffi / Testo originale di Ivan Graziani riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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