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Edoardo Bennato - Il Rock di Capitan Uncino (1980) |
Edoardo Bennato era diventato il cantautore preferito dei giovani con il suo album del 1977 Burattino senza fili, la colonna sonora dei giovani impegnati in una nuova rivolta contro il mondo dei grandi, dopo quella storica del 1968, ma con molte e pesanti differenze. Le ingiustizie e gli inganni raccontati appoggiandosi alla storia d Pinocchio che tutti conoscevano diventavano un messaggio semplice ed efficace che arrivava dritto all'obiettivo. |
Tre anni dopo, con l'album Sono solo canzonette continuava il discorso in un secondo LP con la stessa struttura, utilizzando un'altra storia per ragazzi, quella di Peter Pan, riportando le vicende all'attualità, non facendo però riferimento al libro, poco conosciuto da noi, ma al cartone animato Disney del 1953, che quasi tutti i ragazzi conoscevano, e che era anche il miglior risultato fino ad allora di quella forma d'arte. L'album è ancora una volta un grande successo che lo conferma il n.1 per i giovani grazie alla originalità e immediato impatto delle sue canzoni sempre originali. |
Le canzoni sono dedicate ai momenti chiave e ai personaggi e della storia (il volo dei bambini, Capitan Uncino, Wendy, Spugna, Peter Pan, il Coccodrillo, i genitori, ma in un paio di canzoni, quella dedicata a Spugna e soprattutto quella per Capitan Uncino, è nascosto un bell'avvertimento ai giovani che tanto lo seguivano, che scopriamo strofa dopo strofa proprio nella canzone dedicata a lui. Manca solo un personaggio molto popolare, Trilly (o Campanellino) la piccola fata amica e assistente di Peter, che aggiunge al film anche un accenno sexy, notevole scelta di libertà in un film destinato ai bambini. |
Ciurma! |
La canzone comincia comincia in piena sincronia con il cartoon, con la descrizione del collerico comandante pirata... |
Sono o non sono il Capitan Uncino, ah? |
... che deve ribadire che di lui i deve avere paura |
Avanti chi mi dà |
Entra in scena il suo nemico, un bambino coi poteri della fantasia, ma il libro di Barry e anche il film non si preoccupa di edulcorare il contrasto, lo vuole proprio morto. |
Si prende gioco di me |
Qui c'è una prima deviazione, Peter Pan diventa un leader con un seguito di massa? Nel libro è film erano solo i "bambini perduti" che poi si aggiungeranno alla famiglia di Wendy. |
Ma è solo un qualunquista |
Accuse molto moderne,contemporanee, che accennano anche alle liste di nemici da eliminare, abitudine difficile da assegnare ai pirati al tempo dei velieri |
Ma a voi vi sembra giusto |
ritorna una strofa che fa diretto riferimento a libro e film ... |
Ma non la passa liscia |
... e ribadisce la minaccia di morte per l'imprendibile Peter. |
Eccolo in vista! |
Siamo arrivati allo scontro ma nella descrizione compaiono riferimenti che suonano molto contemporanei, perché "un ostaggio" e per cosa in cambio? Forse è un riferimento alla realtà contemporanea e agli avvenimenti di 2 anni prima. E perché ricordare ai pirati il loro indottrinamento? I pirati non hanno scelto di esserlo seguendo una ideologia, ma molto semplicemente per accaparrare soldi, oro e preziosi. |
Sono
o non sono il Capitan Uncino, ah? |
"Ricordatevi chi sono e allora ripetete in coro gli slogan già prepararti per l'evento". E qui siamo già malto lontani dalla nave dei pirati. Ciò che è descritto sembra essere piuttosto una manifestazione del '77. |
(Il coro dei pirati) |
E i pirati da buoni e fedeli
militanti ribadiscono di essere fedeli a quanto imparato, di
essere senza tentennamenti contro il sistema (il capitalismo,
l'Italia democratica con le sue regole). |
Io sono il professore |
Ed ecco infine, il moderno Capitan Uncino, un professore, un teorico della pirateria, e tutte le ultime strofe passano alla contemporaneità. Dove il professore/leader sembra proprio Toni Negri, professore universitario, teorico del marxismo operaista e cofondatore dei gruppi di estrema sinistra Potere Operaio e poi Autonomia Operaia, quest'ultimo guida principale del movimento '77 (1) |
Ma lo capite o no? |
Forse il pensiero di Toni Negri e più in generale del movimento non era così diretto ma non troppo diverso, l'azione, gambizzazione, eliminazione, rapimento di ostaggi. Le parole e gli slogan del '68 sono superati. "Le spranghe nel '68, nel '77 le P38" si leggeva su un muro dell'università di Roma. |
Io ero un benestante |
E i leader però non sono mai operai, sono benestanti che con estremo sacrificio (ci tengono a ricordarlo) si dedicano alla lotta e alla rivoluzione. |
Chi si arruolerà |
E dopo aver instillato, forse, qualche dubbio nlla mente dei suoi ammiratori, l'anarchico e sempre controcorrente Bennato si concede due prese in giro dl leaderismo: l'autoritarismo ... |
Ci si batte la fiacca eh? |
... e il vittimismo... |
Avanti |
... e l'invito senza possibilità di replica a fare il proprio dovere di militanti ben allineati. |
Veri pirati noi siam |
Riparte il coro, dove si nota però che forse quella rivoluzione e la tanto esibita violenza degli slogan e delle mani che evocano la pistola invece del pugno chiuso, forse sono solo una recita. Essere i più duri serve prima di tutto per conquistare il potere nel piccolo modo dei gruppi extraparlamentari. |
Ma cosa c'è di male? |
... sì in fondo loro lavorano non per una rivoluzione immaginaria ma solo per i vari Capitan Uncino che li plasmano e li guidano. |
Note |
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Naturalmente quella presentata qui è una nostra interpretazione del testo di questo formidabile brano rock dal "tiro" irresistibile, uno dei migliori di Edoardo Bennato. L'autore non ha mai commentato né dato una spiegazione al testo (non l'ha fatto quasi mai) lasciando il piacere di farlo ai suoi molti spettatori (in quell'anno era stato il primo musicista italiano a riempire lo stadio di San Siro). Quindi preponiamo noi possibili significati e riferimenti. Ogni osservazione è la benvenuta, più sotto il contatto. Note |
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(1) Toni Negri risponde in effetti molto bene al testo satirico di Edoardo, è un professore, stimato studioso del marxismo all'università di Padova, giustifica la violenza che sempre più spesso accompagna le manifestazioni, come violenza verbale ma a volte anche fisica, rivolta alle cose ma anche alle persone, e che diventerà particolarmente estesa nel 1977. Ha un seguito perche è stato tra i fondatori di due gruppi extraparlamentari molto radicali, Potere operaio e Autonomia operaia, ha sicuramente un ruolo, diretto o indiretto, nella radicalizzazione del movimento di protesta e nel suo ambiguo avvicinamento, anche come comprensione o ammirazione alla "lotta armata" portata avanti ormai da anni dalle "Brigate Rosse" e altri gruppi della stessa area. |
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Quindi si trovano tutti i riscontri ai versi della canzone, ma
bisogna aggiungere per completezza e correttezza che il vero Toni
Negri, che riteneva come molti che le sue parole e le sue azioni
rientrassero nella libertà di parola e di opinione, ma la giustizia
italiana ha visto in esse gli estremi di reato e proprio nel 1979 è
stato accusato e poi in seguito anche condannato di avere
effettivamente partecipato alla organizzazione di attività illegali,
ma nella lunga e intricatissima vicenda giudiziaria (inclusa una
carcerazione preventiva di ben 4 anni) che ha vissuto non sono
emerse prove certe di un suo diretto coinvolgimento e ha vissuto gli
ultimi anni libero. Ascolto |
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Questa canzone è da sentire o risentire assolutamente dal vivo, la versione su disco è ovviamente corretta ma meno emozionante Si trovano su YouTube buone riprese audio e video di suoi concerti anche recenti veramente trascinanti, ma il più interessante è la ripresa di una delle prime registrazioni nella fase di registrazione, chissà come arrivata sul web (link) che ha anche commenti interessanti sui musicisti del suo gruppo. |
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© Musica & Memoria Novembre 2024 / Note di Alberto Maurizio Truffi / Testo originale di Edoardo Bennato riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita |
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