Musica & Memoria / The Buggles - Video Killed The Radio Star (Traduzione)

I heard you on the wireless back in fifty two Lying awake intent at tuning in on you If I was young it didn't stop you coming through Oh, a, oh	Ti ascoltavo alla radio nel '52 A letto ma (ancora) sveglio intento a sintonizzare (la radio) su di te (1) (Anche) se ero giovane questo non mi ha impedito di entrare (nella tua arte) Oh, oh, oh
They took the credit for your second symphony Rewritten by machine on new technology And now I understand the problems you can see	Ora si prendono i crediti (anche) della tua seconda sinfonia (2) Ricostruita dalle macchina (di registrazione) con le nuove tecnologie E comprendo i problemi cui ora vai incontro
Oh, a, oh I met your children Oh a oh What did you tell them?	Oh, oh, oh Ho incontrato i tuoi figli (3) Oh oh oh Cosa hai detto loro?
Video killed the radio star Video killed the radio star Pictures came and broke your heart Oh, a, a, a, oh	ll video-clip ha ucciso la star della radio (4) ll video-clip ha ucciso la star della radio Sono arrivate le immagini e hanno spezzato il tuo cuore Oh, un, un, un, oh
And now we meet in an abandoned studio (ohh) We hear the playback and it seems so long ago And you remember the jingles used to go (ahh)	E ora ci incontriamo in uno studio abbandonato Sentiamo la riproduzione e sembra di tanto tempo fa (5) E ti tornano in mente i jingle di allora (6)
Oh, a, oh You were the first one Oh, a, oh You were the last one	Oh, a, oh Tu eri il numero uno Oh, a, oh Tu sei stato l'ultimo (di quell'era)
Video killed the radio star Video killed the radio star In my mind and in my car We can't rewind we've gone too far Oh, a, a, a, oh Oh, a, a, a, oh	ll video-clip ha ucciso la star della radio ll video-clip ha ucciso la star della radio (E' sparita) dalla mia mente e dalla mia autoradio Non possiamo ravvolgere il nastro, siamo andati troppo avanti Oh, a, a, a, oh / Oh, a, a, a, oh
Video killed the radio star Video killed the radio star In my mind and in my car We can't rewind we've gone too far Pictures came and broke your heart Put the blame on VTR	ll video-clip ha ucciso la star della radio ll video-clip ha ucciso la star della radio (E' sparito) dalla mia mente e dalla mia autoradio Non possiamo ravvolgere il nastro, siamo andati troppo avanti Sono arrivate le immagini e hanno spezzato il tuo cuore E' tutta colpa del videoregistratore (7)
Ohhh radio star (oh, a, oh) Ohhh radio star (oh, a, oh)	Tu sei una star della radio Tu sei una star della radio
Video killed the radio star Video killed the radio star Video killed the radio star Video killed the radio star	ll video-clip ha ucciso la star della radio ...
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Se cerchiamo una canzone che riporta istantaneamente un boomer agli anni '80 questo successo internazionale del duo inglese The Buggles (Le bugie) è forse la prima che viene in mente. Perché assolatissima all'epoca e tuttora immancabile nelle trasmissioni radio nostalgia.
La canzone secondo molte fonti è ispirata da un racconto di Ballard "The Sound-Sweep" che immagina un mondo futuro dove la musica è stata abbandonata, non è più prodotta nè ascoltata, appartiene al passato.
Portando con un po' di moralismo questo declino della più astratta delle arti agli anni '80 allora prossimi punta il dito sugli effetti delle immagini associate alla musica, ovvero ai video musicali lanciati proprio allora come complemento quqsi obbligatorio di una canzone di successo. Erano gli anni del successo internazionale della emittente MTV e in Italia della popolare trasmissione Mr. Fantasy di Carlo Massarini.
L'assunto è quindi che i divi musicali della radio, che potevano contare solo sulla loro interpretazione, sono tagliati fuori senza video, soprattutto se non sono familiari col mondo dlele immagine, in altra parole, sono finiti, e con loro la musica più valida. In realtà non è andata esattamente così perché l'immagine ha preso il sopravvento non solo sull'interprete ma anche sulla canzone. E infatti nella la top-10 degli ultimi anni (o decenni) ben poche canzoni sarebbero popolari senza il raffinatissimo e creativo video che le lancia.
Il successo della canzone non è arrivato così ampio pe il suo messaggio o per la qualità del video, ma essenzialmente per la base synth-pop molto efficace e soprattutto per l'arrangiamento, con il contrasto tra il coro femminile e la voce del cantante (Trevor Horn) filtrata in modo da apparire proveniente dal passato, messa dall'altoparlante di una vecchia radio a valvole. Nel testo le parti del coro femminile sono indicati in corsivo.
I Buggles erano Trevorn Horn (basso e voce a destra nella foto) e Geoff Downes (tastiere, a sinistra) a cui si aggingeva nelle varie formazioni Bruce Woolley (chitarra e autore principale della canzone). La canzone è stata pubblicata come singolo a settembre del 1979 e poi sul primo album del gruppo The Age of Plastic nel 1980. E' arrivata ai primi posti delle classifiche in molti Paesi tra cui UK negli ultimi mesi del 1979, ma in seguito, sia come video sia via radio ha accompagnato tutti gli anni '80.
Note alla traduzione
La prima strofa è autobiografica (vera o immagnata) e serve per ricordare i tempid'oro della radio. Si parla di "star della radio" che di solito non compongono sinfonie. Questa strofa è dedicata alla tecnologia che consente di accampare crediti ricreando o citando ogni cosa, anche una sinfonia. E quindi solo un esempio. Forse indica metaforicamente come "figli" le canzoni scritte dalla "stella della radio". Chi uccide la radio non è la televisione, come forse pensava qualcuni ascoltandola, ma il video-clip, cha stava iniziando a imporsi come obbligatorio elemento er ogni nuova canzone che aspira alla notorietà. In questa strofa un riferimento trasparente alraccont di Ballard citato prima, che prende il via dal fortuito incontro di un giovane uomo delle pulizie cn un anziano cantante dentro uno studio di registrazione abbandonato. La "riproduzione di tanto tempo fa" accennaanche al filtraggio della voce che rende subito riconoscibile il brano I jingle e le sigle delle vecchie trasmissioni. Il videoregistraore (VTR: Video Tape Recorder) è il supporto fisico che consente la diffusione dei video-clip, da poco (allora) disponibile anche a costi accessibili.