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Michel Polnareff - La lezione del capellone

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Arriva da molto lontano
è pronto a darti la mano
per te suonerà
e canterà
viva la libertà

 

 

Poi dopo un bel mattino
riprenderà il cammino
fa il giro di tutta la terra
per dire non fate la guerra
ovunque andrà
lui canterà
viva la libertà

E' questa la lezione
che ti dà un capellone

Lui grida noi siamo fratelli
finiamola con i macelli
ovunque sta lui canterà
viva la libertà

Abbasso le frontiere
la fame ed il dolore
è pronto a dividere il pane
col primo venuto e chi ha fame
non gode mai
quello che ha
se non ne dà metà

E' questa la lezione
che ti dà un capellone

E' vero non va dal barbiere
spaventa le belle signore
ma se non fosse così com'è
chi lo ascolterebbe mai?
Cantare a piena gola
la verità è una sola

Arriva da molto lontano
è pronto a darti la mano
per te suonerà
e canterà
viva la libertà

E' questa la lezione
che ti dà un capellone

 

Note

 

Sul retro della versione italiana del grande successo internazionale di Michel Polnareff (Una bambolina che fa no, no, no) veniva proposto un adattamento per l'Italia, del brano "Beatnik" dello stesso cantautore francese (di origine russa). I beatnik, vale a dire i seguaci della beat-generation che guardavano all'opera di Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Ferlinghetti, non erano molto diffusi nel nostro paese, né lo era il termine, più diffusi erano i "capelloni", che magari nella intenzione erano la stessa cosa, anche se non avevano letto "Sulla strada" di Kerouac. Quindi il curatore dell'adattamento italiano, che era il solito Herbert Pagani, il cantautore-poeta italo-francese che già si era cimentato con Les élucubrations, Porquoi ces canons e L'alienation di Antoine, virò il testo verso il mondo dei capelloni, dandogli però una ideologia pacifista e sollecita per il prossimo.

I maligni dicono invece che i capelloni italiani fossero più interessati a distinguersi nell'aspetto esteriore, alla musica, al ballo e alle ragazze, mentre gli interessati nei loro ricordi parlano di ideali di pace e amore, ma una cosa è certa, gran parte del dibattito e della attenzione ruotava proprio, non si sa perché, attorno alla lunghezza dei capelli.

Dal punto di vista musicale si tratta di un classico e valido brano beat, caratterizzato da un contrappunto in sottofondo all'organo Hammond, quindi abbastanza moderno nelle sonorità.

 

© Alberto Maurizio Truffi 2003 - Musica & Memoria / Testo originale di Polnareff - Thomas - Pagani, trascritto da A.Truffi, riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita4

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